L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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I registi del festival 2021

Frederic Wake-Walker

Direttore artistico del Mahogany Opera Group, ha realizzato nuove produzioni come Folie à Deux di Emily Hall, Sjon al Borealis Festival, Lost in Thought di Rolf Hind, Mozart vs Machine di Dominic Robertson. Recentemente ha firmato la regia della Finta giardiniera per il Festival di Glyndebourne e ha debuttato all’Opéra National du Rhin con una nuova produzione dell’Eugene Onegin. Gran parte del suo lavoro alla Mahogany Opera è dedicato ai bambini e a un progetto chiamato “SnappyOperas”, che consiste nel creare dieci opere della durata di dieci minuti per bambini dagli otto agli undici anni. Ha inoltre diretto la tournée britannica di Brundibar di Hans Krasa e una nuova versione di Rumplestiltskin ("Tremotino"), la fiaba dei Fratelli Grimm, intitolata The Rattler. Inoltre, sempre con il Mahogany, ha messo in scena la prima mondiale di The Mother di Laurence Osborn, al POSK di Londra. A Berlino, è a capo del progetto “Mica Moca” grazie al quale collabora con diversi artisti, tra cui ballerini (Ahmed Soura, MinakoSeki, RosabelHuguet), video designer (SylwekLuszak) e musicisti jazz (Johannes Lauer, Richard Koch). Di recente ha firmato Ariadne auf Naxos di Strauss e Peter Grimes di Britten, rispettivamente per la Cleveland Orchestra e l’Opera di Colonia, una versione scenica del Messiah di Händel presso la Berliner Philharmonie e con la DeutschesSymphonie-Orchester, realizzando anche la regia di Renard (Konzerthaus Berlin) e di Jephtha (Buxton Festival). Ha debuttato al Teatro alla Scala con Le nozze di Figaro nel 2016; nel 2021 ha firmato la regia di Adriana Lecouvreur per il Maggio Musicale Fiorentino.

Francesco Micheli

Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento.Dal 2012 al 2017 è stato direttore artistico del Macerata Opera Festival allo Sferisterio che ha rilanciato riportandolo all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore orobico, portando nella città natale i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico.La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica, Sky Arte e Rai1 nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera. Dal 2017 collabora con Elio con il quale ha ideato il format teatrale “Cantiere Opera” dedicato ai grandi compositori e che, dopo il debutto a Firenze, ha girato numerosi teatri italiani, ed è alla base del libro edito da Rizzoli “L'opera è polvere da sparo”.Sul fronte registico, dopo gli inizi in As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna e all’NCPA di Pechino.Nel luglio 2019, in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, è stato ospite dell’Artosphere Festival Orchestra come autore e narratore dello spettacolo The Moon al Walton Arts Center di Fayetteville (Arkansas). Nel novembre 2019 ha messo in scena nel cantiere del restauro del Teatro Donizetti di Bergamo, l’opera ritrovata del compositore bergamasco L’angede Nisida che ha ottenuto il premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. La redazione del mensile italiano «Classic Voice» lo ha eletto fra i dieci personaggi che hanno segnato il mondo musicale nel 2019. Da alcune settimane è stato pubblicato da Curci “Il lago dei cigni” raccontato da Micheli con le musiche eseguite dalla Filarmonica della Scala e le illustrazioni di Marino Neri.

Luis Ernesto Doñas

Nato a Cuba nel 1984, Luis Ernesto Doñas è un regista teatrale e cinematografico laureato all’Istituto Superiore d’Arte di Cuba e alla Scuola Internazionale di Cinema EICTV. Nel 2018 entra a far parte della seconda edizione di Fabbrica YAP del Teatro dell’Opera di Roma dove ha collaborato con importanti registi come Deborah Warner, Valentina Carrasco, William Kentdrige, Filippo Crivelli, Emma Dante, Lorenzo Mariani, Graham Vick, Damiano Michieletto, Andrea de Rosa, Fabio Cherstich. Nel 2018 firma la messa in scena di Enea in Caonia di Hasse nel Teatro Torlonia di Roma e quella di Rita di Gaetano Donizetti per la Donizetti Night, diventata poi “Rita a spasso” in più di dieci spazi fuori Bergamo nell’ambito del progetto “Donizetti? Presente!”. È collaboratore abituale del Teatro Lirico Nacional de Cuba, la compagnia più importante del Paese, dove ha diretto Alcina di Händel e lo scorso dicembre La fille du régiment di Donizetti, presentata al Gran Teatro dell’Avana “Alicia Alonso”, prima coproduzione internazionale di una compagnia lirica cubana, realizzata con la Fondazione Teatro Donizetti. È membro dell'Unione Nazionale di Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC) e dell’Istituto Cubano delle Arti e Industria Cinematografiche (ICAIC) dove, come regista audiovisivo, ha prodotto numerosi cortometraggi e documentari che ha presentato sia a Cuba che a livello internazionale.


 

 

 
 
 

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