Dal Paleolitico al Novecento

DOMENICA 21/11/2021

Domenica con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro

Storie, note e pagine letterarie, tra America e Italia: le intreccia Giuliano Sangiorgi, la voce dei Negramaro, scegliendo e commentando per i telespettatori i programmi nel palinsesto della sua “Domenica Con”, lo spazio curato da Giovanni Paolo Fontana ed Enrico Salvatori, in onda domenica 21 novembre dalle 14 alle 24 su Rai Storia.
Un palinsesto che si apre nel ricordo di una strage dimenticata, quella del Rapido 904, nel 1984 alle porte di Bologna, per proseguire con la realtà dell’emigrazione e la “scoperta” dell’America e della sua cultura: dai reportage di Carlo Mazzarella su New York negli anni ’60 alla storia della Beat Generation raccontata da Paolo Mieli in “Passato e Presente” di Paolo Mieli, dai documentari musicali sui Doors e su Miles Davis al ritratto di una donna che contribuì a far “entrare” la cultura americana in Italia, Fernanda Pivano. Ma non manca un ricordo – nel doc “Remembering 9/11” e nella storia personale di Sangiorgi – di quell’11 settembre 2001 che segnò indelebilmente la storia americana e mondiale.
In prima serata, invece, Sangiorgi torna in Italia per proporre il film del 1980 “La Terrazza”, con Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Jean-Louis Trintignant e Stefania Sandrelli. Un film che racconta il decadimento del mito e delle speranze degli anni Sessanta nella classe intellettuale, incapace di cambiare veramente. In chiusura della sua “Domenica Con”, infine, l’omaggio a un cantante amato, Lucio Dalla, con un collage delle sue canzoni.

LUNEDI’ 22/11/2021

Le storie di Passato e Presente. L’Unità d’Italia

La nascita della nazione italiana attraverso personaggi ed eventi che hanno contraddistinto il processo unitario. La racconta “Le storie di Passato e presente” in onda lunedì 22 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Con i suoi melodrammi storici, il Nabucco, la Battaglia di Legnano, I Vespri Siciliani, che raccontano le battaglie di popoli oppressi contro stranieri invasori, Giuseppe Verdi ha ispirato i patrioti italiani. Con le sue trame politiche, l’alleanza con Napoleone III, imperatore dei francesi, il sostegno segreto alla missione di Garibaldi nel Meridione d’Italia, Camillo Benso conte di Cavour ha guidato il processo di unificazione italiana. Infine, la presa di Roma, nel 1870, porta a compimento tale processo. Lo spostamento a Roma della capitale d’Italia sarà l’atto finale e comporterà un cambiamento nei rapporti di forza tra i poteri oltre che una trasformazione della città stessa.

Magnifiche. Storia e storie di università – Napoli – Federico II

È l’anno del Signore 1224. Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, ha un’idea precisa di come organizzare il suo regno, ma ha bisogno di formare una classe dirigente di giuristi e amministratori in grado di far funzionare la macchina statale. Nasce così a Napoli la prima e più antica università laica e statale del mondo, diventata oggi il più grande ateneo del Mezzogiorno. Lo racconta il nuovo appuntamento con “Magnifiche.Storia e storie di università”, in onda lunedì 22 novembre alle 21.10 su Rai Storia. All’università di Napoli “Federico II” hanno studiato Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Giordano Bruno; qui ha insegnato Gian Battista Vico e l’illuminismo italiano ha avuto i suoi esponenti più illustri. Più recentemente si sono laureati a Napoli Renzo Arbore e Samantha Cristoforetti.

Una storia, quella dell’Università napoletana, che ha condiviso i destini della città, oggetto di continue conquiste e governi diversi. Eppure malgrado epidemie, guerre e occupazioni, la sua università ha saputo sempre costituire un luogo di ricerca e innovazione. Qui è nata la prima scuola di archeologia, qui la prima cattedra di genetica. Dalle accademie rinascimentali alle collaborazioni con istituzioni scientifiche, teatri e aziende globali fino al modello delle academies, racconteremo come l’università Federico II abbia tenuto fede alla missione definita dal suo fondatore, che nella sua lettera istitutiva scriveva: “Abbiamo perciò deciso che, nella amena città di Napoli, vi sia l'insegnamento delle arti e di tutte le discipline, affinché coloro che sono affamati di conoscenza, la trovino nel nostro stesso regno, e non siano costretti di farsi pellegrini e di mendicare in terre straniere”.

Narrata da Anna Masecchia Professore di Professore di cinema, fotografia e televisione

Italia: viaggio nella bellezza. I paesaggi della preistoria, l'Italia del paleolitico

Un affascinante viaggio nei principali siti preistorici italiani, un patrimonio inestimabile che getta luce su un lunghissimo arco temporale che va dal Paleolitico inferiore, oltre 600.000 anni fa fino, a qualche migliaio di anni fa alla fine del Paleolitico. Dal sito di Isernia La Pineta in Molise, dove è stato ritrovato il più antico dente da latte umano risalente ad oltre 650.000 anni fa, alle suggestive Grotte di Levanzo nelle Egadi, del Cavallo in Salento e del Romito nel Pollino calabrese, fino alle spettacolari cavità dei Balzi Rossi tra Ventimiglia e Mentone a pochi passi dal confine francese. Il documentario di Stefano Di Gioacchino e Alessandro Varchetta per il ciclo “Italia: viaggio nella bellezza” - in onda lunedì 22 novembre alle 22.10 su Rai Storia - ci porta alla scoperta dei paesaggi della preistoria e dell’Italia del paleolitico, raccontando l’evoluzione umana dal Neanderthal al Sapiens, attraverso gli straordinari reperti rinvenuti in questi luoghi, la nascita dell’arte figurativa con le incisioni e le pitture rupestri, e dell’arte mobiliare con i ricchi corredi delle sepolture del paleolitico,  le straordinarie “veneri” dei Balzi Rossi, statuette femminili antropomorfe risalenti a oltre 20.000 anni fa.

MARTEDI’ 23/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Seconda guerra mondiale, i tre grandi alleati

L’appuntamento con “Le storie di Passato e Presente”, in onda mercoledì 23 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia racconta l’unione dei Tre Grandi, Stalin, Roosvelt e Churchill, leader di Unione Sovietica, Stati Uniti e Gran Bretagna, che nel secondo conflitto mondiale si uniscono per combattere il nazifascismo. Nella fase inziale del conflitto l’Inghilterra, guidata da Winston Churchill, resiste da sola all’attacco della Germania di Hitler. In un secondo momento, a partire dal 1941, Stalin e Roosevelt aggiungeranno il loro fondamentale contributo nella battaglia contro il nazismo e l’imperialismo giapponese. I tre grandi alleati s’incontrano per la prima volta a Teheran nel 1943 e a Jalta nel 1945 per mettere a punto i piani per la guerra ancora in corso e definire gli scenari del dopoguerra. Personalità carismatiche, determinate da una fortissima volontà, i tre grandi guidando con intelligenza e lucidità i loro Paesi, riuscendo ad avere la meglio sul Terzo Reich e a conquistare la vittoria.

Ciclo “Regine e guerriere” – Passione e potere - I segreti della Regina Vittoria

L’iconografia ufficiale della Regina Vittoria d’Inghilterra la innalza a simbolo dei valori morali dell’epoca, sovrana di una Nazione protagonista del progresso industriale e del colonialismo. Ma dietro la ritrattistica ufficiale e la propaganda di corte, chi era la Regina Vittoria? Lo racconta il nuovo appuntamento con la serie “Regine e guerriere”, in onda in prima visione martedì 23 novembre alle 21.10 su Rai Storia. Attraverso documenti storici di recente scoperta, il documentario restituisce il ritratto tridimensionale di una delle sovrane più longeve e influenti della storia moderna; una donna mossa da una inaspettata passione che ha combattuto per mantenere integra la supremazia dell’Impero inglese contro i venti dei grandi cambiamenti storici del XIX secolo.

Leonardo Da Vinci. L'ultimo ritratto. Due puntate per conoscere l'uomo "universale" 

Qual è l’eredità di Leonardo da Vinci? Cosa lo ha consacrato, negli ultimi due secoli, come uno degli scienziati e degli artisti più importanti della storia dell’umanità? Interrogativi al centro della seconda parte del doc “Leonardo da Vinci – L’ultimo ritratto”, in onda 23 novembre alle 22.10 su Rai Storia (canale 54). Su Leonardo è stato detto e scritto di tutto: un genio, un mito, un anticipatore, il più grande artista di tutti i tempi, il precursore della scienza moderna, l'uomo “universale”. Il documentario offre un ritratto dell’uomo grazie agli interventi di studiosi che hanno dedicato la loro carriera a decifrare la complessità del mosaico che costituisce la vita e l’opera di Leonardo. Il racconto è “calato nel tempo” di Leonardo, la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500, quando il mondo si stava “allargando”, grazie alla scoperta dell’America, e il sapere “ampliando”. Era l’epoca della teoria copernicana sul moto celeste, della Riforma e della caduta di Costantinopoli. 

MERCOLEDI’ 24/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Le donne resistenti

In questa puntata di “Le Storie di Passato e Presente”, in onda il 24 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, si omaggiano le donne. Le donne, decise a partecipare attivamente alla rifondazione democratica del Paese, sono state presenti in tutto il movimento di Liberazione: sul campo di battaglia, con le armi in mano; nelle fabbriche, con scioperi e manifestazioni di protesta; nelle proprie case, con un’opera coraggiosa di assistenza ai partigiani cui davano protezione. Ma il loro contributo è stato fondamentale anche nel racconto della Resistenza. Si tratta di donne che attraverso le parole, coi loro scritti, hanno espresso la rivolta morale contro il totalitarismo. Parole come quelle che Natalia Ginzburg, scrittrice tra le più sensibili del Novecento e militante politica, ha usato per opporsi alla barbarie del fascismo. E non solo le parole scritte si sono rivelate un’arma potente. Dalle trasmissioni di Radio Bari, la voce di Clorinda, pseudonimo della scrittrice, giornalista e poetessa di Alba De Cespedes, ebbe il potere di coinvolgere, di informare e di sostenere i partigiani impegnati nella lotta di Liberazione.

Italiani. Marisa Bellisario

È Marisa Bellisario, la prima grande Top manager italiana, la protagonista del doc proposto in prima visione mercoledì 24 novembre alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “Italiani”. Nasce a Ceva, in provincia di Cuneo, nel 1935. Formatasi alla Olivetti, negli anni in cui veniva messo in piedi il settore elettronico che deve far fronte alla concorrenza di grandi colossi come la IBM, si cimenta insieme ai suoi colleghi nel far funzionare il primo computer a transistor del mondo: l’Elea 9003. Acquisirà poi una grande esperienza all’estero, in particolare negli Stati Uniti divenendo sempre più apprezzata. Nel 1981 viene chiamata per compiere la missione di salvare una delle più grandi aziende a partecipazione statale in grave crisi e sull’orlo della chiusura. Nel giro di tre anni riuscirà a portare il bilancio in pareggio, attuando una profonda trasformazione gestionale, assumendo molti ingegneri e operando la conversione dell’azienda dalla elettromeccanica alla elettronica (oggi informatica).

Morirà prematuramente nel 1988 ma resterà il suo esempio di capacità gestionale e l’eredità lasciata alle donne che ambiscono ad arrivare ai vertici dell’industria e non solo. La fondazione Marisa Bellisario ne conserva la memoria e incoraggia le donne a seguirne lo spirito con coraggio.

Italiani. Papa Giovanni XXIII

A 140 anni dalla nascita di papa Giovanni XXIII, ripercorrere la sua storia durante il servizio in Bulgaria, Turchia, Grecia, Francia e la sua azione internazionale da Pontefice, mostra cosa significa nel Novecento lavorare da diplomatico e operare per la pace sui piccoli e grandi scenari del mondo. Angelo Roncalli, oggi Santo per la Chiesa cattolica e papa per meno di cinque anni, è stato un uomo dell’incontro e un diplomatico alla ricerca della pace. A lui è dedicato il doc di Antonia Pillosio per il ciclo “Italiani”, in onda mercoledì 24 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Questo pontificato breve e di transizione (come lo avevano pensato i cardinali elettori nel conclave del 1958) rappresenta uno spartiacque nella storia della Chiesa: basti pensare alla convocazione del Concilio Vaticano II. Il profilo diplomatico della sua azione (in particolare per quello che riguarda la questione comunista e la guerra fredda) ha un particolare significato per la sua incisività, ma anche perché si fonda su una storia personale di “diplomazia pastorale” e di cultura dell’incontro. Il documentario è costruito sulla base di spunti biografici inediti suggeriti in momenti diversi da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII, dal cardinale Loris Capovilla, suo segretario personale, dallo studioso Marco Roncalli, pronipote di Papa Giovanni XXIII e dal cardinale Paul Poupard, testimone di quei momenti. L’ampio materiale documentario è corredato da immagini, fotografie e spezzoni cinematografici provenienti dallo archivio della Fondazione Giovanni XXIII. Dopo brevi cenni ai primi, importanti passi del ministero pastorale di Roncalli a fianco del vescovo di Bergamo monsignor Radini Tedeschi, il filmato passa in rassegna la vita di Giovanni XXIII, concentrandosi su alcuni dei decenni più drammatici e ricchi di avvenimenti nella storia moderna della Chiesa, d’Italia e del mondo. Il tutto è letto anche attraverso contributi video dalle Teche Rai.

GIOVEDI’ 25/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Diritti delle donne in battaglia

Un grande viaggio attraverso il ‘900 alla scoperta di tre passaggi cruciali nella lotta per i diritti delle donne e per l’emancipazione femminile in Italia, e in particolare nell’arco di quel decennio di straordinarie conquiste che furono gli anni ’70. Lo racconta “Le Storie di Passato e Presente”, in onda giovedì 25 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Paolo Mieli, in compagnia della professoressa Silvia Salvatici, ripercorre i passaggi cruciali della battaglia per l’approvazione della legge sul divorzio, che avviene il 1 dicembre 1970, giunta al termine di un lungo dibattito tra laici e cattolici e dopo ben 13 tentativi falliti, a partire dalla fine dell’800. Poi si passa al grande tema della parità di trattamento sul lavoro tra uomini e donne, che arriva grazie a una legge approvata il 9 dicembre 1977, fortemente voluta dal primo ministro donna della storia Repubblicana, Tina Anselmi, che getta le basi per la realizzazione di quelle “pari opportunità” che ancora oggi rappresentano un obiettivo lontano dall’essere raggiunto. Infine, il lungo iter di approvazione della legge contro la violenza sulle donne, che inizia alla fine degli anni ’70 e finisce solo nel 1996, e che introduce finalmente dei principi di tutela per la donna anche nel contesto dove purtroppo con maggiore frequenza subisce soprusi, ovvero quello domestico.

a.C.d.C - I costruttori di castelli – Mastri e muratori

Ad a.C.d.C. con l’introduzione del prof. Alessandro Barbero, racconta i castelli del Medioevo. Pietra, legno, pochi strumenti e molti uomini. Come i grandi castelli del Medioevo sono stati ideati, costruiti, governati. In onda giovedì 25 novembre alle 21.10 su Rai Storia

a.C.d.C Ferro e sangue. La guerra dei 30 anni che devastò l'Europa Tempo di rivincite (1635-1640)

Dopo 16 anni di scontri l’Impero è pressoché distrutto. L’odio religioso tra cattolici e protestanti si è trasformato in una lotta per il potere tra nazioni, con eserciti composti da mercenari provenienti da tutta Europa, che insanguina Germania e Francia. Il nuovo appuntamento con “Ferro e sangue. La guerra dei 30 anni che devastò l’Europa” - in onda giovedì 25 novembre alle 22.10 su Rai Storia per il ciclo “a.C.d.C”, con l'introduzione del professor Alessandro Barbero - segue le vicende di personaggi cruciali come il Cardinale Richelieu e il suo confidente, Padre Giuseppe, ma anche le vicissitudini di uomini e donne comuni, quali il soldato mercenario Hagendorf o l'orfana Anna Margareta von Haugwitz.

VENERDI’ 26/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Tre casi di cronaca del XX secolo

Le opere straordinarie per colmare lo storico divario tra Nord e Sud del Paese. Le analizza l’appuntamento di “Le storie di Passato e Presente”, in onda il 26 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nell’Italia distrutta e lacerata dopo la Seconda guerra mondiale, lo Stato interviene nell’economia attraverso tre iniziative/istituti fondamentali: L'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI), il Piano Ina Casa e la Cassa per il Mezzogiorno. L'IRI nasce nel 1933, in pieno regime fascista, per risanare e riorganizzare il sistema finanziario e bancario italiano dopo il grande crollo di Wall Street del 1929. Nel secondo dopoguerra, nonostante la scelta liberista del governo italiano, l'Iri sarà potenziato con nuovi finanziamenti e avrà un ruolo importante nel rilancio dell'economia nazionale. Un rilancio sostenuto anche da altri interventi statali come i Provvedimenti per far fronte all’emergenza abitativa e incrementare l'occupazione operaia, attraverso Questa puntata di “Le storie di Passato e presente” ripercorre tre casi di cronaca che, in determinate circostanze storiche, offrono uno specchio del Paese che aiuta a comprenderne le dinamiche più profonde, sul piano sociale e culturale. Si tratta del caso dello Smemorato di Collegno, che nella seconda metà degli anni Venti appassiona e divide l’Italia del Ventennio; degli omicidi di Villarbasse, una sconvolgente pagina di cronaca nera dell’immediato secondo dopoguerra, che rappresentano gli ultimi reati comuni per cui è stata applicata la pena di morte, e infine la morte di Wilma Montesi, caso di cronaca e insieme scandalo politico che cattura l’attenzione dell’Italia degli anni ‘50.

Ciclo “Storie del Novecento” – Straordinari cavalli da guerra

Il loro nome è Walers: sono i leggendari cavalli australiani protagonisti di grandi battaglie della storia. Un avvincente viaggio dalla lontana Australia oltre l’Oceano indiano attraversando epoche diverse: dall’Egitto dei Faraoni alle coste di Gallipoli durante la Grande Guerra, passando dalle sabbie del deserto mediorientale sino a damasco. Protagonisti di scontri che condussero i loro attori alla vittoria, ma dalle quale non tornarono. Un avvincente racconto delle origini, storia e destino di questi grandi guerrieri. Venerdì 26 novembre alle 21.10 su Rai Storia

Italiani. Don Sturzo. Liberi e forti

Cento anni fa, il 18 gennaio del 1919, un sacerdote siciliano, don Luigi Sturzo, con il suo “Appello ai liberi e forti” e la fondazione del Partito Popolare, dà vita al cattolicesimo politico italiano del Novecento. Allo Stato dell’epoca, centralista e autoritario, don Sturzo oppone una nuova idea di istituzione, basata sulle autonomie locali e sulla centralità della persona. Nell’Italia appena uscita dalla prima guerra mondiale, l’Appello ai liberi e forti è un manifesto rivoluzionario che segna l’impegno civile dei cattolici in una nuova chiave, laica e autonoma rispetto alle gerarchie ecclesiali. Lo racconta il doc “Don Sturzo liberi e forti”, in onda venerdì 26 novembre alle 22.10 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”. Il racconto di quella esperienza fa rivivere l’epopea del Paese uscito vincitore dalla Grande Guerra, ma piegato dagli altissimi prezzi umani e sociali pagati al lungo conflitto bellico. Il Partito popolare a sua volta si trova a combattere ben presto un’altra dura battaglia interna, quella col fascismo ei Mussolini. Per Sturzo si apre la via di un lungo esilio durato 22 anni, che non piega il temperamento e la capacità di presenza di uno dei nostri maggiori intellettuali e difensori della democrazia del secolo scorso.

SABATO 27/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Gli italiani nella Seconda guerra mondiale

La storia dei soldati italiani durante il secondo conflitto mondiale attraverso tre momenti cruciali: la dichiarazione di guerra, la ritirata di Russia e la strage di Cefalonia. Li ripercorre Paolo Mieli in “Le storie di Passato e presente”, in onda sabato 27 novembre alle 20.30 su Rai Storia. Il 10 giugno 1940, davanti alla formidabile avanzata dell’esercito nazista, Mussolini rompe gli indugi e dal balcone di Palazzo Venezia dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna. Sul fronte orientale, invece, tra fine del 1942 e l’inizio del 1943, i sovietici contrattaccano e travolgono i nazifascisti. Per i soldati italiani ha inizio una lunga e tragica ritirata. 
Il 1943, infine, per il fascismo è l’anno della crisi: il 25 luglio e l’8 settembre sono le due date che segnano la caduta del regime mussoliniano e l’armistizio con gli alleati. Ma la guerra continua e, subito dopo l’armistizio, i tedeschi occupano la penisola. In seguito all’occupazione tedesca, inizia ad organizzarsi la Resistenza. Episodi di resistenza si verificano anche fuori dai confini nazionali. Come nell’isola greca di Cefalonia, dove la Divisione Acqui si rifiuta di cedere le armi ai tedeschi. La risposta nazista sarà un’efferata strage. 

Cinema Italia. Intervista

Per aderire alle richieste di una troupe televisiva giapponese, Federico Fellini si lascia intervistare a Cinecittà dove, nel 1940, arrivò, cronista sprovveduto e frastornato, per un "pezzo" su di una diva dell'epoca. L'occasione è buona per far rivivere quegli anni e quel mondo, colorito e vociante, che è il mondo dello spettacolo, in un viaggio nella memoria venato di nostalgia. È il film “Intervista, in onda sabato 27 novembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Tutti lavorano con il regista, operatori, tecnici, attrezzisti, scenografi, assistenti vari e comparse, in una sostanziale e producente unità di intenti. Ora quei tempi sono passati, il tramvetto da Termini a Cinecittà non c'è più, Anita Ekberg e Marcello Mastroianni rivedono loro stessi nella celebre sequenza della Fontana di Trevi nella "Dolce vita", mentre i teatri di posa sono circondati da casermoni di cemento e perennemente aggrediti dalle antenne televisive. Eppure, tutta la gente del Cinema è ancora lì, rumorosa, tenace ma anche allegra, per lavorare con Fellini e per il Cinema.Regia di Federico Fellini. Con Federico Fellini, Sergio Rubini, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni – Fotografia: Tonino Delli Colli – Musiche: Nicola Piovani – Costumi: Danilo Donati.

- GRAN PREMIO DEL 40 ANNIVERSARIO, ALL'UNANIMITA', AL FESTIVAL DI CANNES 1987.
- GRAN PREMIO AL FESTIVAL DI MOSCA 1987.

Documentari d’autore. L’amore rubato

Cinque donne diverse tra loro accomunate dall’esperienza di un amore violento, morboso, che fa male. Storie ispirate a reali fatti di cronaca che si intrecciano in un unico grande affresco. È il docu film “L’amore rubato”, in onda sabato 27 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Regia di Irish Braschi, con Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Gabriella Pession, Alessandro Preziosi, Chiara Mastelli, Francesco Montanari.