Passato e presente 

DOMENICA 26/12/2021

Domenica Con Nino Frassica

Da Mario Marenco a Carlo Verdone, da Pappagone a Benigni, passando per Cochi e Renato, Arbore e… sé stesso. E’ la tv che strappa sorrisi “surreali”, la protagonista della “Domenica Con” firmata da Nino Frassica, che – domenica 26 dicembre, dalle 14 alle 24 su Rai Storia - sceglie e commenta per i telespettatori il palinsesto dello spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana. Frassica sceglie di cominciare con un omaggio a uno dei suoi maestri del “surrealismo” comico, Mario Marenco, e ai suoi personaggi inventati con Renzo Arbore per “L’altra domenica”. Si prosegue con un’altra scoperta di Arbore, Roberto Benigni, improbabile critico cinematografico della stagione 1978/79 della domenica “alternativa” e con una selezione degli sketch interpretati da Peppino De Filippo, inventore della maschera di Pappagone per il varietà Tv “Scala Reale”, del 1966. Da Peppino a Eduardo: nel pomeriggio di Frassica il film “Sogno di una notte di mezza sbornia”, tratto dalla omonima commedia del 1936 di Eduardo De Filippo. E ancora, Cochi e Renato – con “Belle Arti” e “Vigorone” - a Canzonissima ’74, insieme a un giovane Massimo Boldi; Carlo Verdone agli esordi nella serie del 1982 “Che fai, ridi?”; i numeri comico-musicali “ad alto contenuto surreale” nel varietà del 1986 “Hamburger Serenade” scritto e diretto da Pupi Avati e condotto da Nick Novecento; lo stesso Frassica nel suo “giro d’Italia” per il “Fantastico 7” di Pippo Baudo nel 1986/87 per il varietà “Fantastico 7”, condotto da Pippo Baudo; e una selezione delle migliori perfomance live da “Doc” (1987) e “International Doc Club” (1989), presentati da Renzo Arbore, Monica Nannini e Gegè Telesforo. In prima serata è protagonista Totò, con il film “Totò le Mokò”, una commedia degli equivoci che porta un tranquillo direttore d’orchestra a ritrovarsi capo di una banda di fuorilegge, in Algeria. Subito dopo, obiettivo sul premio Stracult delle edizioni 2014 e 2015 con Frassica che anima la trasmissione dedicata al “cinema italiano che spacca” e, in chiusura, ancora Totò nell’episodio del vagone letto d “Tutto Totò” del 1967.

LUNEDI’ 27/12/2021

Le storie di Passato e Presente. Roma, dal vecchio al nuovo impero

Aureliano, Diocleziano e Costantino: tre imperatori che, nel III secolo d.C. - un’epoca attraversata da crisi economiche, pestilenze e scontri con i popoli barbari che premono ai confini - si distinguono nel tentativo di rafforzare le difese dell’Impero, costruendo mura e fortificazioni, ma anche le sue istituzioni, creando nuove forme di governo. Se ne parla a “Passato e Presente”, in onda lunedì 26 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Aureliano costruisce nuove mura per difendere Roma. Diocleziano, per controllare un Impero troppo vasto, crea la tetrarchia, con due imperatori, gli augusti, e due vice, i Cesari. Costantino trasforma la tetrarchia in una monarchia, si lega alla Chiesa Cristiana e crea una nuova capitale, Costantinopoli.

Italia, Viaggio nella bellezza. Pompei

Il ritrovamento della stanza degli schiavi a Civita Giuliana, balzato agli onori della cronaca il 6 novembre 2021, ha offerto uno sguardo straordinario su una parte del mondo antico che solitamente rimane oscura. E’ infatti quasi impossibile ritrovare segni di vita quotidiana di chi, di solito, di tracce ne lasciava veramente poche: gli schiavi, coloro che occupavano gli ultimi posti della società romana. Pompei accoglie ogni anno milioni di visitatori, attratti dalla maestosità delle case e delle ville romane, dall’eleganza degli affreschi, dalla ricercatezza dei mosaici. La stanza di Civita Giuliana, piccola e spoglia, con i pochi arredi e gli attrezzi da lavoro, svela un’altra Pompei, nascosta e ancora poco raccontata. “Italia, viaggio nelle Bellezza” – in onda lunedì27 dicembe alle 21.10 su rai Storia - svela Pompei nella sua interezza per restituire alla città e alla società che la abitava la sua vera identità. Il racconto della vita reale degli schiavi e degli appartenenti ai ceti più bassi inizia dai luoghi dedicati alla dimora e al lavoro, teatri principali della vita quotidiana dell’antica Pompei: la Casa del Menandro, la Casa di Sutoria Primigenia, la Fullonica di Stephanus e la Casa del Forno. I vicoli in ombra, le scale anguste, i letti di corda e legno, gli attrezzi da lavoro raccontano un’altra Pompei, che ancora sfugge agli occhi di chi la visita e la lascia nell’arco di poche ore. Ma c’è un’altra faccia ancora di Pompei rimasta piuttosto nascosta: quella appena al di fuori delle sue mura, che comprende i siti archeologici di Villa di Arianna e di Villa San Marco a Stabia, di Villa di Poppea a Oplontis e di Villa Regina a Boscoreale, siti che oggi appartengono al Parco Archeologico di Pompei. L’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. non distrusse soltanto le città immediatamente vicine, come Pompei e Ercolano. Lungo la costa, vi era un fiorire di agglomerati urbani, ville marittime, ville rustiche e piccoli porti che, alternati a giardini fioriti, vitigni e discese a mare, davano forma e colore a un paesaggio variopinto e armonico. Ciò che è rimasto oggi ridisegna un territorio prospero e fertile, amato dall’aristocrazia romana, tanto da essere eletto a luogo principe in cui esercitare l’otium. Proprio nell’ottica della conservazione dei preziosi reperti ritrovati nelle ville stabiane e di una maggior conoscenza storica e archeologica del territorio è stato inaugurato a settembre 2020 il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, dedicato proprio al preside con la passione per archeologia, che le riscoprì negli anni ’50.

Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato. Quando Roma diventa italiana

L’ingresso dell’esercito sabaudo con la breccia di Porta Pia è l’ultimo atto del difficile processo risorgimentale italiano. Il 20 settembre 1870 termina il potere temporale del papa, e Roma, la città papalina di Pio IX deve divenire nel più breve tempo possibile la nuova capitale del regno. Il 26 settembre la giunta provvisoria emette le prime disposizioni sulle soppressioni delle corporazioni religiose e il conseguente incameramento dei beni ecclesiastici. Come nel resto d’Italia, i conventi, monasteri, congregazioni si trasformano così in scuole e ospedali, tribunali, caserme e manicomi. Inoltre, per soddisfare le esigenze amministrative della nuova capitale, vengono espropriati otto tra i più prestigiosi e storici edifici religiosi di Roma per trasformarli in Ministeri del Regno.

Una storia raccontata da “Roma 1870. Il patrimonio culturale tra Chiesa e Stato”, in onda lunedì 27 dicembre alle 22.10 su Rai Storia.

Anche le chiese vengono naturalmente annesse alle proprietà demaniali, ma con una sostanziale differenza rispetto ai conventi: vengono preservate con gran parte degli arredi e lasciate in uso agli stessi Ordini religiosi che continuano ad officiarle sino ai giorni nostri.

Oggi, dopo un secolo e mezzo, come alcuni di quei tesori artistici, sono tutelati e conservati dal Ministero dell’interno attraverso le attività del Fondo Edifici di culto del Ministero dell’Interno.

MARTEDI’ 28/12/2021

Passato e Presente. Ritratti di donne del primo ‘900

Tre donne che, con le loro battaglie, hanno contribuito al percorso di emancipazione femminile e al progresso sociale, culturale e artistico del nostro Paese: Sibilla Aleramo, Rosa Genoni e Maria Montessori. Tre storie al femminile che racchiudono percorsi di vita individuali ma anche vaste pagine della nostra storia contemporanea. Paolo Mieli ne ripercorre le biografie, le battaglie, i successi e le sconfitte a “Passato e Presente”, in onda martedì 28 dicembre alle ore 13.15 su Rai3 e alle ore 20.30 su Rai Storia

Sibilla Aleramo, agli inizi del ‘900, denuncia la violenza sessuale subita e la pratica del matrimonio riparatore nel romanzo autobiografico “Una donna”; Rosa Genoni, stilista lombarda pioniera del Made in Italy, è interprete di un percorso di emancipazione femminile che passa attraverso l’impiego e la tutela della donna nel settore della moda; e Maria Montessori, scienziata di fama internazionale, inventa il metodo pedagogico applicato nelle scuole di tutto il mondo.

La bussola e la clessidra. La guerra sovietico-afghana

I dieci anni di guerra destinati a segnare l’inizio del declino dell’impero sovietico: il conflitto afghano, tra il dicembre 1979 e il febbraio 1989. Li ricostruisce il documentario proposto da “La bussola e la clessidra”, in onda martedì 28 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, con l’intervento del professor Alessandro Barbero che risponde alle numerose domande inviate del pubblico. La puntata si sofferma, in particolare, su alcuni degli aspetti militari più significativi, come l’appoggio occidentale alla guerriglia islamica e l’utilizzo dei missili terra-aria Stinger.

"L'ultimo eroe. Viaggio nell'Italia del Milite Ignoto" Cento anni fa, l'arrivo del soldato senza nome

Il 2 novembre 1921, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, la salma del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra, riceve l’estremo omaggio nel giorno dedicato ai defunti. Il 4 Novembre 1921, a tre anni esatti dalla vittoria italiana nella Grande Guerra, si celebra l’atto finale della sepoltura all’Altare della Patria. A distanza di 100 anni da quell’evento “L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto”, in onda martedì 28 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, ripercorre il viaggio del Milite Ignoto seguendo le tappe che, dalla Basilica di Aquileia, hanno condotto la bara a Roma lungo un percorso ferroviario che ha visto l’ideale abbraccio di tutto il Paese.

Nicola Maranesi e Marco Mondini ricostruiscono insieme, di tappa in tappa, i passaggi principali del cerimoniale del Milite Ignoto. Maranesi rievoca gli aspetti mediatici e memorialistici - utilizzando le cronache della stampa dell'epoca e il diario del tenente Augusto Tognasso, giurato della commissione che ha partecipato alla riesumazione delle 11 salme tra cui è stato scelto l'ignoto - mentre Mondini ricostruisce le vicende dal punto di vista storico-scientifico.

Ad arricchire la narrazione, gli interventi dei professori Carlo Fumian a Padova, Barbara Bracco a Bologna, Roberto Bianchi a Firenze, del Generale dell’Esercito Fulvio Poli presso il museo storico della Terza Armata di Padova e del professor Emilio Gentile nella cornice di Santa Maria degli Angeli a Roma.

MERCOLEDI’ 29/12/2021

Passato e Presente. La fine del colonialismo inglese

Nell’agosto del 1947, l’India, suddivisa in due Stati, l’Unione indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan, a maggioranza musulmana, ottiene l’indipendenza grazie soprattutto all’opera di Mohandas Karamchand Gandhi. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 29 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

La perdita del possedimento coloniale che più di tutti aveva concorso a fare del Regno Unito una potenza mondiale, segna un punto di non ritorno per l’imperialismo britannico. Al suo progressivo sgretolarsi nel corso del XX secolo, con una netta accelerazione negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, corrisponde lo sviluppo del Commonwealth delle nazioni, creato nel 1931 con lo Statuto di Westminster, in cui le nazioni sono riconosciute come autonome comunità all'interno dell'Impero britannico.

Storie della tv. Domenica è sempre domenica 

Le trasmissioni che hanno animato il pomeriggio festivo: dalla TV dei ragazzi dei primi anni, al "Settevoci" con Pippo Baudo, agli show con i nuovi comici, da Paolo Villaggio a Cochi e Renato, fino al contenitore di Rai 1, la sempiterna "Domenica In", iniziata nel 1976 in concorrenza de "L'altra domenica", poi di "Blitz", e infine di "Quelli che...il calcio", perfetta sintesi di sport e spettacolo, i due elementi della domenica pomeriggio. Pagine ricostruite da “Storie della Tv”, in onda mercoledì 29 dicembre alle 21.10 su Rai Storia

Kennedy. La leggenda di Camelot

Il presidente JFK guida l’America attraverso periodi di paralisi: dalla lotta alle organizzazioni criminali alla presa di posizione sui diritti civili. E riesce anche ad evitare un conflitto nucleare. Nel frattempo, molti sono i nemici che accerchiano i Kennedy: il 22 novembre 1963 John Fitzgerald Kennedy viene assassinato a Dallas, in Texas. Dalla famiglia devastata da un evento così catastrofico emerge un nuovo leader: Robert "Bobby" Kennedy. Nell’appuntamento con la serie “I Kennedy”, prodotta da Cnn e distribuita da Bbc, in onda mercoledì 29 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, la storia del riscatto di un uomo che, grazie al suo senso di responsabilità e di giustizia sociale, diventerà Senatore dello Stato di New York e che, in seguito, riuscirà a conquistare il popolo americano durante la sua corsa come candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito democratico, perseguendo un unico grande obiettivo: tenere vivo il sogno della famiglia Kennedy.

GIOVEDI’ 30/12/2021

Passato e Presente. Ritratti di Presidenti Usa

Roosevelt, Kennedy e Johnson: tre celebri presidenti degli Stati Uniti del Novecento sono al centro di “Passato e Presente”, in onda giovedì 11 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Franklin Delano Roosevelt, l’uomo del New Deal, è lo statista che rimise in piedi il Paese dopo il crollo del ’29 e lo guidò durante la Seconda guerra mondiale, collezionando 4 mandati e rimanendo alla Casa Bianca dal 1933 alla sua morte, nel 1945. John Fitzgerald Kennedy, eletto nel 1960, fu protagonista di un triennio decisivo negli anni più roventi della “guerra fredda’”. Succeduto a Kennedy dopo l’omicidio di Dallas, infine, c'è Lyndon Johnson, il fautore della Great Society, la cui presidenza sarà però segnata indelebilmente dalla guerra del Vietnam.

a.C.d.C. Angkor: nuove scoperte

A 150 anni dalla scoperta delle rovine della città di Angkor l'antica capitale dell'Impero Khmer, nell'odierna Cambogia, per la prima volta le tecnologie più avanzate ed il confronto con la documentazione già raccolta consentono di capire il significato e la funzione degli straordinari edifici e sul modo in cui la capitale dell'impero crebbe fino a diventare la più grande città del mondo. Scoperte al centro di “a.C.d.C.” in onda in prima visione giovedì 30 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

Hasekura: un samurai in Vaticano. Un viaggio avventuroso

La storia poco conosciuta di Hasekura Tsutsenaga, samurai giapponese al servizio del Signore di Sendai che condusse un'ambasciata in Europa tra il 1613 e il 1620, facendo visita al Pontefice Paolo V in Vaticano, per conto dello Shogun. Una storia al centro documentario “Hasekura: un samurai in Vaticano”, in onda giovedì 30 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Il viaggio di Hasekura e dei suoi accompagnatori fu a dir poco avventuroso, poiché venne compiuto “da Occidente verso Oriente”, attraversando cioè l’Oceano Pacifico e raggiungendo il Messico, per poi attraversare l’Atlantico fino a raggiungere le coste spagnole, visitare la Francia e infine giungere in Italia. Il viaggio è una delle prime occasioni documentate dei rapporti diplomatici tra nazioni europee e il Giappone e avviene nel periodo immediatamente precedente alle persecuzioni giapponesi contro gli evangelizzatori cristiani che determinarono una drastica chiusura nei confronti dell'Occidente.

VENERDI’ 31/12/2021

Passato e Presente. Medioevo, storie e leggende

Il Medioevo? Un’epoca di tenebre. O forse no. Tra storia e leggenda, il professor Alessandro Barbero e Paolo Mieli ricostruisce l’età di mezzo in “Passato e presente”, in onda venerdì 30 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il punto di partenza è la “leggenda nera” che ha ridotto il Medioevo ad un’epoca di tenebre. Una leggenda che nasce con il Rinascimento e che ha generato pregiudizi già da tempo confutati dagli storici. Diversamente da quello che raccontano gli umanisti e i loro successori, la società medioevale ha infatti raggiunto importanti livelli di progresso tecnico e sociale. Si scopre, così, come nelle corti e nei monasteri dell’Alto Medioevo le donne godessero di ampie libertà e posizioni di potere. Si ammanta di leggenda, invece, la concezione che gli uomini del Medioevo hanno della natura, come dimostrano gli animali immaginari ritratti nei "bestiari".

La verità sulla Dolce vita. Come nacque il capolavoro di Fellini

Un documentario sulla genesi e la realizzazione del film di Federico Fellini considerato un caposaldo della cinematografia internazionale, ma anche il più costoso che fosse mai stato prodotto in Italia. E’ “La verità sulla Dolce Vita”, in onda venerdì 30 dicembre alle 21.10 su Rai Storia.

Nel 1958 Fellini si mette alla ricerca di un produttore per la sceneggiatura firmata insieme ad Ennio Flaiano e Tullio Pinelli, che si conclude grazie all’incontro con Giuseppe Amato. Inizia qui una avventura produttiva che vive alterne vicende, ostacoli e difficoltà. Una travagliata realizzazione che giunge però a compimento aggiudicandosi insieme al favore del pubblico, la Palma d’oro al Festival di Cannes. Ma soprattutto una notorietà che va ben oltre quel 1960.

La Rosa dei Nomi. Dietro il capolavoro di Eco

I due processi creativi che hanno portato alla nascita del best-seller “Il nome della rosa” e del film omonimo. Li racconta, nella serata che Rai Storia dedica al “dietro le quinte”, il documentario “La Rosa dei Nomi” di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, in onda venerdì 31 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Il documentario ripercorre le varie fasi della realizzazione della pellicola cinematografica, e cerca di penetrare nel cuore delle due opere, portando in superficie il loro segreto anche attraverso le testimonianze di Umberto Eco e del regista Jean Jacques Annaud. Un viaggio in cui rivive il lavoro di sceneggiatura e di preparazione e in cui non mancano le interviste ai protagonisti (Sean Connery, Christian Slater, Murray Abraham), ai grandi collaboratori del regista, allo scenografo Dante Ferretti, al direttore della fotografia Tonino Delli Colli, oltre al regista Jean Jacques Annaud, che con Umberto Eco rappresenta la vera guida di tutto il film. 

SABATO 01/01/2022

Passato e Presente” Garibaldi e il Risorgimento italiano

Il Risorgimento italiano rivisto attraverso Giuseppe Garibaldi, la moglie e compagna d’avventura dell’eroe dei due mondi, Anita, e un grande scrittore testimone delle imprese garibaldine, Alexandre Dumas. Lo racconta “Passato e Presente” in onda sabato 1 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia Il primo capitolo è dedicato all’eroe più mitico e più celebrato del Risorgimento italiano: Garibaldi, l’artefice dell’impresa dei Mille: i volontari sbarcati sulle coste della Sicilia che riescono a sconfiggere l’esercito borbonico e a conquistare tutto il sud Italia.

Un garibaldino d’eccezione è il grande scrittore francese Alexandre Dumas, sincero attivista democratico e grande ammiratore del Generale. Dumas partecipa attivamente all’impresa dei Mille, a cui dà il suo personale contributo e su cui scriverà un libro subito dopo. 

Obiettivo, infine, su Anita Garibaldi, che all’eroe del Risorgimento, conosciuto in Sud America, dedica la vita. Anita muore molto giovane, dopo avergli dato quattro figli. Accanto al mito di Garibaldi, la memoria degli italiani conserva uno spazio anche per lei.

Cinema Italia. Pane e Tulipani

Durante una gita turistica in pullman, Rosalba, casalinga di Pescara, viene dimenticata in un autogrill. Un po' offesa, invece di aspettare che marito e figli vengano a riprenderla, decide di tornare da sola a casa. Si trova però su un auto diretta a Venezia, dove lei arriva per la prima volta e sente di voler rimanere. Una storia delicata che Silvio Soldini racconta in “Pane e tulipani”, in onda sabato 1 gennaio alle 21.10 su Rai Storia, pe ril ciclo “Cinema Italia”. Tra gli interpreti, Licia Maglietta, Bruno Ganz, Antonio Catania.

Mimmo, il marito di Rosalba, non sa come comportarsi, finché scopre che Costantino, un suo dipendente, è un appassionato di libri gialli e allora lo spedisce a Venezia con il compito di ritrovare la moglie. Rosalba intanto ha trovato lavoro nel negozio di fiori di Fermo, un anziano anarchico, e vive a casa di Fernando, uno strano signore di origini islandesi che fa il cameriere ed è un cultore dell'Orlando Furioso e della poesia in genere. Rosalba stringe inoltre amicizia con Grazia, vicina di casa, estetista e massaggiatrice, poi, sollecitata da Fernando, riprende anche a suonare la fisarmonica. Dopo varie peripezie, Costantino riesce a trovarla, ma nel frattempo ha conosciuto Grazia e si è innamorato di lei, perciò rinuncia al suo incarico e rimane anche lui a Venezia. Per Rosalba però la vacanza sembra ormai finita. Torna a casa alla vita di tutti i giorni, con i problemi casalinghi e familiari. Ma un giorno a Pescara arriva Fernando a dichiararle il suo amore.

Documentari d’autore. Illuminate. Rita Levi Montalcini

Caterina Guzzanti è l'attrice-narratrice del docu-film dedicato al Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini per “Ulluminate”, in onda sabato 1 gennaio alle 23.00 su Rai Storia. Ospite di una scuola media di Afragola (Napoli), intitolata alla scienziata, incontra gli studenti di un laboratorio di teatro e tiene una lezione sull'importanza dell'immaginazione, quanto per il suo lavoro, quanto per quello della grande ricercatrice torinese. Numerosi anche gli incontri con personaggi e amici che hanno conosciuto da vicino Rita Levi Montalcini quali: i politici Anna Finocchiaro e Romano Prodi, il Presidente della Fondazione Ebri Rita Levi Montalcini Pietro Calissano, la nipote Piera Montalcini, la storica Anna Foa, l'amico ed etologo Enrico Alleva, il fumettista Francesco Mobili, la ricercatrice Paola Tirassa e la giornalista Milena Gabanelli.