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Panorami sonori e Variazioni su un tema


I POMERIGGI MUSICALI PRESENTANO UN NUOVO ANNO DI CONCERTI AL TEATRO DAL VERME, DA GIUGNO 2022 A MAGGIO 2023

Rassegna estiva tra la sede milanese e l’Anfiteatro del Vittoriale dedicata ad alcuni coinvolgenti “Panorami sonori”: da Sollima con la PFM alle colonne sonore di John Williams, da Gershwin a Jobim e Piazzolla

“Variazioni su un tema” è invece il titolo della stagione concertistica 2022/2023 che da ottobre presenta al pubblico interpreti affermati e giovani promesse, grandi classici del repertorio e novità in prima esecuzione

Inaugurazione estiva il 9 giugno, poi appuntamento per l’apertura della 78a Stagione il 13 e il 15 ottobre con il direttore principale James Feddeck e il pianista Julian Trevelyan
Sin da subito possibile il rinnovo degli abbonamenti con nuove formule che abbracciano tutta la programmazione, caratterizzata anche da una grafica rinnovata

Panorami sonori

Anteprima

La stagione

Si comincia il 9 giugno 2022 e si va avanti sino al 27 maggio 2023: guarda lontano la programmazione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, preparata dal direttore generale e artistico Maurizio Salerno, e lo fa con grande ottimismo e fiducia, atteggiamento mai abbandonato dall’istituzione, nemmeno nei momenti più bui della pandemia, cercando sempre il contatto con il pubblico e con gli artisti.

«Abbiamo trascorso momenti molto difficili e vogliamo ribadire la nostra voglia di “normalità” – afferma il direttore generale e artisticoMaurizio Salerno – che per un’istituzione di concerti significa concentrarsi nell’offrire occasioni straordinarie di ascolto e condivisione con il proprio pubblico. In questi ultimi anni l’attività dei Pomeriggi Musicali non si è mai fermata e il primo ringraziamento va al pubblico che ci ha sempre seguito, al quale adesso proponiamo una programmazione dettagliata nell’arco di un anno, in varie rassegne: adesso concerti al Teatro Dal Verme sino a tutto giugno con “Panorami sonori” e poi la Stagione tradizionale da ottobre in avanti. Non mancheranno nuove occasioni di musica all’aperto in altre sedi a ribadire comunque il legame fra quest’Orchestra, Milano e l’intera regione. Il nostro desiderio è che la sala del Teatro Dal Verme sia sempre più accogliente e i programmi attirino l’attenzione del pubblico più diverso. In quest’ottica abbiamo voluto dare alla “platea verde” di Milano un’immagine rinnovata che rinsalda il legame dell’Orchestra con il Teatro e la sua storia, rafforza la vocazione verde dell’istituzione, molto attenta ai giovani (gli artisti e gli ascoltatori del presente e del futuro) così come alla sostenibilità (attraverso sempre aggiornati processi di sanificazione e gestione degli spazi) e rivolta a una fruizione della musica come ecologia della mente».
Immediatamente dopo la Stagione in corso, prende il via giovedì 9 giugno al Teatro Dal Verme una nuova rassegna estiva che, intitolata Panorami sonori, presenta quattro appuntamenti dedicati a generi musicali meno frequenti nella programmazione istituzionale, oltrepassando i confini del repertorio classico: il concerto inaugurale è diretto dal compositore e violoncellista Giovanni Sollima, musicista sorprendente e coinvolgente impegnato con l’Orchestra in pagine proprie, di Purcell e poi, insieme alla PFM- Premiata Forneria Marconi, altre ancora del repertorio classico rilette proprio da questa storica band, emblema del rock progressivo italiano. Per l’occasione la PFM è composta da Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), con Lucio Fabbri (violino, seconda tastiera, cori), Alessandro Scaglione (tastiere, cori), Marco Sfogli (chitarra, cori), special guest Luca Zabbini.
Il secondo concerto, giovedì 16 giugno, vede sul podio Ryan McAdams e il pianista Alessandro Taverna – pluripremiato interprete internazionale, reduce dall’acclamato debutto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – impegnati in un programma monografico dedicato a GeorgeGershwin con il poema sinfonico An American in Paris, la Rhapsody in Blue e il Concerto in Fa.
L’arrivo dell’estate, giovedì 23 giugno, viene salutato festeggiando i 90 anni del più celebre compositore di colonne sonore per il cinema hollywoodiano: John Williams. Sul podio il direttore ospite principale Alessandro Cadario per un programma “cinematografico” in cui alcune fra le pagine più note di Williams, come quelle per Star WarsE.T. Jurassic Park, sono affiancate a quelle di un altro grande maestro di colonne sonore come Nino Rota per i film Romeo e Giuliettadi Franco Zeffirelli e La strada di Federico Fellini.
Ultimo appuntamento, giovedì 30 giugno, con il direttore e sassofonista Federico Mondelci che accosta pagine dello chansonnier Charles Aznavour a quelle più “tropicali” di Antonio Carlos Jobim e alle note elettrizzanti del tango di Astor Piazzolla.
I primi tre concerti di “Panorami sonori” sono replicati (venerdì 10, venerdì 17 e martedì 21 giugno) nello splendido Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera in provincia di Brescia, rinnovando l’esperienza degli scorsi anni. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali è stata del resto la prima compagine ad esibirsi al termine dei lavori di restauro che hanno interessato il “Parlaggio”, nome della “conca marmorea sotto le stelle” della quale a lungo Gabriele d’Annunzio sognò la realizzazione e che finalmente è stata completata con il marmo rosso di Verona previsto dal progetto di questo sogno culturale ed edilizio del Vate sulle rive del Lago di Garda. Il quarto concerto, quello di Federico Mondelci, debutta invece mercoledì 29 giugno a Padova (Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann), quindi venerdì 1 e sabato 2 luglio in altre due sedi attualmente in fase di definizione.

Nel mese di luglio l’Orchestra i Pomeriggi Musicali è impegnata a Milano, come in passato, nel cosiddetto Chiostro della Magnolia della Fondazione Stelline e in una serie di concerti sul territorio i cui dettagli saranno annunciati prossimamente, quindi l’attività riprende a settembre con i festeggiamenti per i 150 anni del Teatro Dal Verme. Non mancheranno poi i concerti dei Piccoli Pomeriggi Musicali e la rassegna “Altri Pomeriggi” dedicata agli Under30.
La 78a Stagione di concerti 2022/2023 si intitola Variazioni su un tema e si inaugura giovedì 13 ottobre (replica sabato 15) con il primo di 22 concerti (cui si aggiunge un fuori abbonamento natalizio) affidato alla bacchetta del direttore principale James Feddeck. Il programma prevede le Variazioni su un tema di Paganini di Witold Lutosławski affidate al giovane pianista Julian Trevelyan, quindi Boléro di Maurice Ravel e Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij.

«La variazione – spiega Maurizio Salerno – come forma storica e ancor più come tecnica compositiva, è alle origini stesse della musica, del suo sedimentarsi nelle prassi e nei repertori, non solo in Occidente. Il percorso della 78a stagione dei Pomeriggi Musicali si snoda lungo diversi secoli, dal Settecento fino ai giorni nostri, da Salieri a Berio. La stagione stessa è una grande “variazione sul tema” delle variazioni: Salieri e Lutosławski, Brahms e Berio, Franck e Rossini, per scoprire l’arte di variare un tema, una sequenza di accordi o un ritmo. Anche laddove la parola “variazioni” non è presente nel titolo di una composizione, essa la evoca, come nelle strabilianti mutazioni timbriche, armoniche e orchestrali sull’incessante e ossessivo ritorno del medesimo tema del Boléro di Ravel».

Il motivo conduttore della stagione è articolato attraverso brani di autori e repertori amati dal pubblico (Čajkovskij, Brahms, Rossini) ma anche pagine più rare come quelle di Berio, una prima italiana di Nyman, e alcune prime assolute di brani commissionati dai Pomeriggi Musicali a Boccadoro, Bo, Del Corno e Melis nella convinzione che nuovi ascolti possano corrispondere anche a occasioni di rinnovamento delle abitudini. Nel solco della tradizione, la scelta degli interpreti punta su importanti ritorni – accanto ai direttori principale Feddeck e ospite principale Cadario, avranno un ruolo significativo Montanari, Pehlivanian, Bonato e poi Takács-Nagy e Boccadoro o i solisti Lortie, Rachlin, e Krylov – e su nuovi ospiti, come Malofeev e Fratta. Grande spazio ai giovani: oltre ai talenti già affermati dei pianisti Armellini e Trevelyan, quello della violinista Tchumburidze. Il pubblico non mancherà di apprezzare il pianoforte di Park, Lasaracina e Alessandri, il violinista Obiso e l’arpista Gaudemard.

A partire dai concerti estivi “Panorami sonori”, I Pomeriggi Musicali varano anche il restyling della loro immagine, affidato allo studio Venti caratteruzzi, da vent’anni attivo nella vita musicale italiana (per istituzioni come il Teatro Massimo e l’Accademia di Santa Cecilia, teatri come il Coccia e il Palladium e festival operistici e di musica antica da Matera a Urbino, dallo Sferisterio alla Valle d'Itria). Il progetto, che mira a dare un’identità al Teatro Dal Verme e ai Pomeriggi Musicali, da un lato prende spunto dai segni architettonici più riconoscibili del Teatro (il portico e soprattutto le finestre e gli oblò che punteggiano la facciata) dall’altro si basa sul verde: colore e metafora della musica come ecologia dell'ambiente interiore. Verde come la platea del Dal Verme, come i dintorni del quartiere Castello e i palcoscenici estivi fuori città, come i giovani che sempre più frequentano i concerti ma anche li eseguono; “green” come la vocazione alla sostenibilità e alla cura dello spazio sonoro. A questo si affianca un nuovo “tono di voce”, razionale e moderno, che mantiene sempre al centro l’amore per la musica e l’orgoglio dei musicisti che la fanno, a cominciare dai professori d’orchestra dell’Istituzione.
La 78a Stagione 2022/2023 si inaugurerà quindi il 13 e 15 ottobre con il direttore principale James Feddeck impegnato in un programma con le Variazioni su un tema di Paganini di Witold Lutosławski affidate al giovane pianista Julian Trevelyan, quindi Boléro di Maurice Ravel e Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij. La serie prosegue con un ulteriore sguardo alla tecnica delle variazioni il 20 e 22 ottobre sempre con Feddecksul podio e il primo violoncello dell’Orchestra Andrea Favalessa impegnato nelle Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij e poi le Sinfonie n3 e n. 5 di Schubert. Il 27 e 29 ottobre, con un programma che accosta il Settecento e il tardo Ottocento, torna sul podio e con il suo archetto da violinista Stefano Montanari che propone le 26 Variazioni sopra “La Folia” di Spagna di Salieri, con l’ouverture dal Don Giovanni di Mozart e la Sinfonia n. 1 di Grieg. Il 3 e il 5 novembre sul podio salirà il direttore ospite principale Alessandro Cadario con ospite un virtuoso come Roman Simovic impegnato nel Concerto per violino di Barber e poi il celebre Adagio per archi del compositore americano, mentre di Manuel de Falla saranno eseguiti le Suite da El amor brujo e da El sombrero de tres picos. Sarà un’orchestra ospite, la Haydn di Bolzano e Trento a esibirsi il 10 e 12 novembrediretta da Gábor Takács-Nagy in un programma che si apre con gli accenti romantici delle Ebridi di Mendelssohn, e poi si colloca nel cuore del Classicismo con la Sinfonia n. 99 di Haydn e la Sinfonia n. 39 di Mozart. Torna attesissimo il 22 dicembre, fuori abbonamento, il tradizionale Concerto di Natale con i valzer della famiglia Strauss diretto da Alessandro Bonato.
Il 2023 si apre il 19 e il 21 gennaio con un concerto monografico dedicato a Brahms, naturalmente nel segno del tema della Stagione, diretto da James Feddeck, con le Danze ungheresi n. 5e n. 6, le Variazioni su un tema di Haydn e la Sinfonia n. 4. Quindi il 26 e 28 gennaio l’Orchestra e Feddeck condividono la scena con il vincitore di uno dei più prestigiosi concorsi pianistici internazionali, il van Cliburn di Fort Worth (Texas, USA) che sarà reso noto dopo lo svolgimento fra alcune settimane a giugno, così come i dettagli del programma. Ancora il direttore principale Feddeckil 9 e l’11 febbraio con la giovane violinista Veriko Tchumburidze, già vincitrice del concorso Wieniawski a 20 anni, interprete del celebre Concerto di Čajkovskij e poi della Sinfonia in Do maggiore di Bizet. Spazio alla creatività contemporanea il 16 e il 19 febbraio nel concerto diretto da Carlo Boccadoro con una sua composizione commissionata per l’occasione Afternoon Variations e, insieme alla Sinfonia “Classica” di Prokof’ev e alla “Parigi” di Mozart, anche la prima italiana di Strong on Oaks, Strong on the Causes of Oaks di Michael Nyman. Il 23 e 25 febbraio torna Jae Hong Park, pianista che ha inaugurato con grande successo la 77a Stagione, sul podio Marco Angius e un programma che si apre con una nuova commissione a Sonia Bo nel segno del tema della stagione (Variazioni di luce) e poi il Concerto n. 3 di Beethoven e la Kammersymphonie di Schönberg. Un altro atteso ritorno è il 2 e il 4 marzo quello della giovanissima pianista Viviana Lasaracina con le Variazioni sinfoniche per pianoforte di César Frank e Alessandro Cadario sul podio che completa il programma con la Pavane di Fauré e la Sinfonia “Scozzese” di Mendelssohn. Ancora pianoforte il 9 e l’11 marzo con due ritorni importanti, quello di George Pehlivanian e del pianista giovanissimo Alessandro Alessandri impegnato nel Concerto n. 1 di Mendelssohn incastonato fra la Sinfonia del Barbiere di Siviglia di rossini e la Serenata “Haffner” di Mozart. Una prima esecuzione anche nei concerti del 16 e del 18 marzo diretti da James Feddeck, quella commissionata a Filippo Del Corno e intitolata A coda di rondine, cui segue la Sinfonia “Pastorale” di Beethoven. È considerato uno dei grandi violinisti di oggi, Julian Rachlin, che è protagonista assoluto degli appuntamenti del 23 e 25 marzo con il celebre Concerto n. 2 di Mendelssohn e la Sinfonia n. 7 di Beethoven. Secondo concerto per Stefano Montanari che torna il30 marzo e l’1 aprile per un programma dedicato al classicismo di Rossini (Introduzione, tema e variazioni per clarinetto con solista il primo clarinetto dell’Orchestra Marco Giani) e alle Sinfonie n. 1 di Boccherini e Beethoven. Ancora un virtuoso dell’archetto, Andrea Obiso (giovanissimo primo violino dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) impregnato il 13 e il 15 aprile nel Concerto di Sibelius e George Pehlivanian sul podio anche per la Sinfonia n. 5 di Beethoven. Il 20 e 22 aprile Benjamin Bayl, direttore olandese e australiano, presenta l’Ouverture in Sol minore di Schubert nell’orchestrazione di Giulio Castronovo in prima assoluta, seguita dalla rara Sinfonia n. 1 di Méhul e dalla “Jupiter” di Mozart. Arpa solista, Anaïs Gaudemard con James Feddeck sul podio per il concerti del 27 e 29 aprile, con il raffinato Morceau de concert di Saint-Saëns, la Sinfonia n. 34 di Mozart e la n. 88 di Haydn. Mozart (la Sinfonia dalle Nozze di Figaro e il Concerto per pianoforte n. 16) e Beethoven (Concerto per pianoforte n. 4) sono sui leggii il 4 e il 6 maggio per l’atteso ritorno di un musicista raffinatissimo come Louis Lortie. Una coppia di giovanissimi interpreti, assai apprezzati dalla platea, Alessandro Bonato sul podio e la pianista Leonora Armellini, fresca finalista del Concorso Chopin, l’11 e 13 maggio con la Sinfonia da camera op. 110a di Šostakovič e il Primo Concerto di Beethoven. Podio al femminile con Gianna Fratta il 18 e il 20 maggio e il virtuosismo stellare del violinista Sergej Krylov per il Concerto n. 4 di Paganini, cui segue una nuova commissione ad Andrea Melis e la Sinfonia “Italiana” di Mendelssohn. Ultimo concerto della Stagione 25 e 27 maggioaffidato alla bacchetta di James Feddeck per le Variazioni di Berio, le Danses Concertantes di Stravinskij e il Concerto per pianoforte n. 1 di Čajkovskij con la giovane stella Alexander Malofeev al debutto con I Pomeriggi Musicali.

I concerti della 78a Stagione sono programmati come sempre il giovedì alle ore 20 e il sabato alle ore 17 al Teatro Dal Verme.


 

 

 
 
 

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