L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Una giornata nei musei

Il 18 maggio Rai 5 dedica un’intera giornata ai musei italiani con una programmazione di 24 ore, un viaggio nella storia del nostro Paese che farà tappa in 40 diversi musei, per raccontare la nostra cultura dai primi manufatti etruschi fino alle più recenti opere di arte contemporanea.

Guidati da Neri Marcorè, dallo studio di Art Night, attraverso i documentari di Rai Cultura visiteremo la nuovissima sede del Maxxi L’Aquila, aperto nel 2021, e anche i più antichi tra i musei italiani, i Musei Capitolini di Roma, passando per le Gallerie degli Uffizi a Firenze, ma anche il Parco Archeologico di Baia, che conserva le sue opere a circa 10 metri sotto il livello del mare, ed altri ancora.

Ciascuno di questi luoghi custodisce e protegge una parte della nostra storia, attraverso le opere d’arte, reperti archeologici e tanti altri materiali, che testimoniano la vita e la creatività di chi ci ha preceduti.

Ci sono le grandi collezioni private che sono diventate raccolte pubbliche come la Galleria Borghese a Roma, la Peggy Guggenheim Collectiona Venezia o la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino. Ci sono i grandi palazzi che sono stati sfondo degli eventi della storia, come il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, o il Palazzo Ducale di Urbino. Ci sono poi musei contemporanei, spesso ideati da grandi architetti, come il Mart di Rovereto, con l’idea di creare un luogo di incontro e confronto. Perché il museo non è solo un luogo di conservazione della memoria, ma un’organizzazione complessa che lavora per rendere accessibile al pubblico il suo patrimonio, uno spazio inclusivo che offre occasione di comprensione del mondo, attraverso il dialogo critico sul passato e la riflessione sul futuro. E quindi spazio al racconto del dietro le quinte di un museo, delle persone che ci lavorano, ma anche dei depositi che raccolgono numerosissime opere, non sempre visitabili.

ore 6.00

Art Night. Raffaello, il mito e la modernità.

Una produzione originale di Rai Cultura, di Emanuela Avallone e Silvia De Felice, regia di Linda Tugnoli.

La Maratona Musei si apre con il ritratto di un grande protagonista dell'arte rinascimentale: “Raffaello. Il mito e la modernità”, è un documentario dedicato al Maestro urbinate, in onda mercoledì 18 maggio alle 6.00 su Rai 5. Il filmato ricostruisce, con studiosi ed esperti, la figura e la carriera dell’artista che non fu solo pittore e architetto, ma anche intellettuale capace di interpretare il progetto di un’intera società.

ore 7.10

Art Night. Le stanze di Raffaello

Produzione Land Comunicazioni di Luca Criscenti

Un approfondimento speciale sulle quattro stanze dette di Raffaello ai Musei Vaticani, in onda mercoledì 18 maggio alle 7.10 su Rai 5. Le stanze costituivano parte dell'appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio scelto da Giulio II della Rovere come propria residenza e utilizzato anche dai suoi successori. La decorazione pittorica fu realizzata da Raffaello e dai suoi allievi tra il 1508 e il 1524. Guida appassionata e autorevole in questo percorso sarà il professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, sino al 2016.

ore 8.25

Italia. Viaggio nella bellezza. La fortuna degli etruschi.

Una produzione originale di Rai Cultura, scritto da Massimiliano Griner, regia di Matteo Bandelli, Marzia Marzolla, consulenza scientifica di Luca Peyronel

Partendo dai “capolavori” etruschi esposti al Museo di Valle Giulia (e da analoghi pezzi forti che si trovano nel Museo delle Civiltà), affrontiamo un affascinante viaggio alla scoperta di questa civiltà, in onda mercoledì 18 maggio alle 8.25 su Rai 5. Non tanto – e non solo – per raccontarne le vicende storiche e artistiche (vedremo le necropoli più belle, le tombe affrescate di Tarquinia, Cerveteri, Veio, ecc), quanto per addentrarci in quell’universo etrusco che ha segnato (e continua a segnare) la cultura europea ed italiana in diverse epoche. Dalla “Grande Etruria” a cui si ispiravano i Medici nel Cinquecento, che inaugura il “mito” moderno degli etruschi, all’Etruscan taste che si diffonde tra fine Settecento ed Ottocento tra gli intellettuali inglesi scatenando il collezionismo (una vera e propria caccia al vaso etrusco) e un influsso profondo sull’artigianato artistico. Dall’Etruscheria Romantica, che vede molti europei del tempo avidi di percorrere i paesaggi romantici della Tuscia alla scoperta di scenari rimasti fino ad allora a margine dei tradizionali Grand Tour , al fascino che l’immaginario etrusco esercitò su letterati come Aldous Huxley e David Herbert Lawrence (l’autore de L’amante di Lady Chatterley), il quale riversò i suoi ricordi di viaggio nell’opera Etruscan Places (1932) che esalta il mito etrusco in un periodo in cui in Italia il fascismo esaltava la romanità. Dai dibattiti sull’origine degli etruschi (e degli Italici) al mito del “mistero” etrusco che ancora in epoca contemporanea, veicolato da una divulgazione cialtrona e favolistica, alimenta la saggistica, la letteratura e il cinema (pellicole come L’Etrusco uccide ancora (1972) e l’Assassinio al cimitero etrusco (1982) non sono rimaste nella storia del cinema, ma sono molto indicative di un certo clima).

ore 9.30

Art Night. Il palazzo dei destini incrociati

Una produzione GA&A Production, in collaborazione con Rai Cultura, regia di Francesco Masi.

Il Palazzo Ducale di Urbino. La meraviglia architettonica descritta da Baldassarre Castiglione come la “città a forma di palazzo” che svetta sulle morbide colline marchigiane.

È qui che Federico da Montefeltro richiama i più grandi artisti, architetti, intellettuali del Quattrocento. Un documentario che ci condurrà fra la storia, le atmosfere, i segreti del Palazzo dove una corte all'avanguardia intreccia la matematica con la prospettiva, l'architettura con l'astronomia, l'arte con la filosofia. Colossi del pensiero che hanno trasformato Urbino in una delle capitali del Rinascimento.

Oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche, racconteremo l'affascinante storia del Palazzo Ducale e delle preziose opere conservate come la “Città Ideale”, probabilmente l'immagine-simbolo per eccellenza del Rinascimento italiano.

Un documentario, in onda mercoledì 18 maggio alle 9.30 su Rai 5, sulla storia, i segreti e le atmosfere del Palazzo Ducale di Urbino raccontato attraverso illustri incroci di destini.

Una storia avvincente fra opere meravigliose, paesaggi mozzafiato, splendidi interni di uno dei massimi centri gravitazionali del Rinascimento.

ore 10.35

Museo Italia. Firenze, città dei musei

Una produzione di Rai Cultura, con lo storico dell’arte Antonio Paolucci

La bellezza di Firenze sta nelle sue pitture e nelle sue sculture. Non solo Uffizi, dunque, ma Museo del Bargello, scrigno di meraviglie della scultura rinascimentale, soprattutto opere di Donatello e Michelangelo, e la Galleria dell'Accademia, luogo mitico del David, attrazione fatale per visitatori da tutto il mondo. In onda mercoledì 18 maggio alle 10.35 su Rai 5.

ore 11.35

Italia. Viaggio nella bellezza. Gli invisibili di Pompei

Una produzione originale di Rai Cultura, scritto da Brigida Gullo, con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli

<p">Il ritrovamento della stanza degli schiavi a Civita Giuliana, balzato agli onori della cronaca il 6 novembre 2021, ha offerto uno sguardo straordinario su una parte di Pompei, e del mondo antico che solitamente rimane oscura. È infatti quasi impossibile ritrovare segni di vita quotidiana di chi, di solito, di tracce ne lasciava veramente poche: gli schiavi, coloro che occupavano gli ultimi posti della società romana. Pompei accoglie ogni anno milioni di visitatori, attratti dalla maestosità delle case e delle ville romane, dall’eleganza degli affreschi, dalla ricercatezza dei mosaici. La stanza di Civita Giuliana, piccola e spoglia, con i pochi arredi e gli attrezzi da lavoro, svela un’altra Pompei, nascosta e ancora poco raccontata. Questo documentario, in onda mercoledì 18 maggio alle 11.35 su Rai 5, vuole dunque svelare Pompei nella sua interezza per restituire alla città e alla società che la abitava la sua vera identità.

Con interventi di: Gabriel Zuchtriegel (Direttore del Parco Archeologico di Pompei), Luana Toniolo (archeologa), Valeria Amoretti (antropologa), Maria Rispoli (direttrice del Museo Archeologico di Stabia), Carlo Rescigno (archeologo), Silvia Martina Bertesago (Direttrice dell’area archeologica di Stabia), Giuseppe Scarpati (archeologo), Elisabetta Moro (antropologa).

ore 12.45

Art Night. L’arte della passione. Grandi collezionisti italiani

Una produzione originale di Rai Cultura, di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli.

Una scelta di alcune tra le grandi collezioni italiane, da quella “storica” la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, ospitata nel meraviglioso Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande dove la Direttrice Karole Vail racconta l’amore di Peggy Guggenheim, sua zia, per l’arte. Per poi passare ad un’altra donna innamorata da sempre dell’arte: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che dopo una vita passata a raccogliere le opere del cuore, ha aperto al pubblico le porte della sua collezione a Torino. E ancora Palermo, dove Francesca e Massimo Valsecchi ospitano nel barocco Palazzo Butera alla Kalsa una magnifica collezione di opere che rappresentano i vertici della produzione artistica di diverse epoche storiche e di varie culture. Ne parlano insieme all'architetto Giovanni Cappelletti e al curatore Claudio Gulli.

Inoltre, grazie a Guido Guerzoni dell'Università Bocconi di Milano e Alessandra Di Castro, Presidente dell'Associazione Antiquari d'Italia, Art Night cercherà di raccogliere le risposte ad una domanda: perché compriamo arte? In onda mercoledì 18 maggio alle 12.45 su Rai 5.

ore 13.45

Art Night. Maxxi L’Aquila.

Una produzione originale di Rai Cultura, scritto da Silvia De Felice e Giuseppe Sansonna, con la regia di Giuseppe Sansonna.

Palazzo Ardinghelli, magnifico esempio di architettura barocca, sorge nel cuore de L’Aquila. È uno dei simboli di una città destinata, a cadenze secolari, a crollare e rinascere dalle proprie macerie. Ridisegnandosi ogni volta il profilo, secondo lo spirito dell’epoca, imbevendosi di tracce di medio evo, rinascimento, e barocco. La sua base medievale nasce dopo il terremoto trecentesco, mentre la sua forma barocca è germogliata dalle macerie del terremoto del 1703. E oggi, medicate le ferite dell’ultimo sisma, il palazzo si appresta diventare un polo dell’arte su scala planetaria, ospitando la sede aquilana del MAXXI. Un insediamento che si inserisce in pieno nella storia secolare della città. L’Aquila, da sempre, ha attirato e lasciato germogliare in sé esperienze artistiche di alto livello. Negli ultimi decenni del Novecento, invece, venne chiamata il Parnaso, perché l’Accademia di Belle Arti locale e il teatro cittadino diventarono un polo attrattivo per artisti e teatranti del calibro di Piero Sadun, Joseph Beuys, Carmelo Bene, Sylvano Bussotti, Gino Marotta, Gigi Proietti, Alida Valli, Antonio Calenda, e tantissimi altri. Il grande pittore aquilano Marcello Mariani, apprezzato in tutto il mondo, era inseparabile dalla sua L'Aquila, da lui ribattezzata la piccola Salisburgo. La nascita del Maxxi a L’Aquila apre un nuovo capitolo, confermando la secolare vocazione artistica della città, e proiettandola verso un futuro internazionale. In onda mercoledì 18 maggio alle 13.45 su Rai 5

ore 14.50

Il restauro della Cappella Sistina

Art Night. Michelangelo: Il giudizio rivelato

di Nino Criscenti

Il documentario, in onda mercoledì 18 maggio alle 14.50 su Rai 5, racconta il lungo restauro della Cappella Sistina nei Musei Vaticani, iniziato nel 1980 e durato quattordici anni, a partire dai disegni preparatori e l'affresco, con interviste ai massimi esperti dell’epoca, anche quelli più critici rispetto all’intervento di restauro. Grazie ad un accesso unico delle telecamere Rai alle impalcature di restauro, possiamo vedere da vicino e giorno dopo giorno il lavoro di Fabrizio Mancinelli, direttore dei lavori, e Gianluigi Colalucci, scomparso nel 2021, che per quattordici anni ha vissuto ogni giorno a contatto con gli affreschi di Michelangelo nella Sistina.

ore 16.05

Italia. Viaggio nella bellezza. Galleria Borghese. Lo scrigno dell’arte

Una produzione originale di Rai Cultura, di Massimiliano Griner, con la collaborazione di Amalda Ciani Cuk, regia Stefano Lorenzi

Creata agli inizi del Seicento su impulso di Scipione Borghese, cardinal nepote di Paolo V (di cui era effettivamente nipote), Galleria Borghese è molto più di una villa di delizia. Edificata allo scopo di custodire ed esaltare la collezione del cardinale, che amava tanto l'arte antica e rinascimentale quanto quella del suo tempo ferrigno, rivisitata dai suoi eredi e illuminata dalla luce del Settecento, è anche il luogo sorgivo del Barocco con Bernini e i chiaroscuri del Caravaggio, e dell'arte neoclassica, tra il riallestimento di Asprucci e il virtuosismo di Canova. In onda mercoledì 18 maggio alle 16.05 su Rai 5.

Con interventi di Andrea Bacchi (direttore della Fondazione Zeri), Francesca Cappelletti (direttrice della Galleria Borghese), Andrea Merlotti (storico dell’età moderna), Lucia Simonato (storica dell’arte), Emanuele Trevi (scrittore)

ore 17.00

C'era una volta una casa. Le meraviglie di Capodimonte.

Una produzione Rai, di Djamila Borra, Valeria Coiante e Chiara Tiezzi, regia di Djamila Borra.

Come in una favola sospesa nel tempo, le telecamere di Rai Italia raccontano, mercoledì 18 maggio alle 17.00 su Rai 5, la nascita e la storia di importanti monumenti architettonici sparsi sul territorio italiano. Edifici nati per accogliere re o nobili, pensati come lussuose abitazioni, poi trasformati in musei o curati dai discendenti delle famiglie nobiliari e aperti alle visite del pubblico. In questa puntata un meraviglioso palazzo, circondato da un parco sterminato e mozzafiato costruito da Carlo di Borbone nel 1734, all’indomani della sua incoronazione, si sia trasformato da reggia a uno dei musei più importanti e ricchi di opere d’arte.

ore 18.05

Terza Pagina

Terza Pagina propone una puntata speciale dedicata ai musei, in onda mercoledì 18 maggio alle 18.05 su Rai 5. A partire dal dibattito sulla definizione di musei, gli ospiti, guidati da Licia Trosi si interrogheranno sul ruolo che dovranno avere i musei nel futuro. Perché il museo non è solo un luogo di conservazione della memoria, ma un’organizzazione complessa che lavora per rendere accessibile al pubblico il suo patrimonio, uno spazio inclusivo che offre occasione di comprensione del mondo, attraverso il dialogo critico sul passato e la riflessione sul futuro.

ore 19.10

Museo Italia. Uffizi

Una produzione di Rai Cultura, con lo storico dell’arte Antonio Paolucci

A Firenze il professor Antonio Paolucci ci accompagna dalla Loggia dell'Orcagna agli Uffizi: l'invenzione museografica che ha conquistato il mondo. La Galleria, una vera antologia di grande storia dell'arte, percorsa tra assoluti capolavori dei maestri italiani, con uno sguardo allo straordinario Corridoio Vasariano. In onda in onda mercoledì 18 maggio alle 19.10 su Rai 5

ore 20.00

Art Night. Correggio, dall'ombra alla luce

Una produzione originale di Rai Cultura, di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli.

Di Correggio abbiamo notizie biografiche incerte, ma opere capaci di grandiosità che ci guidano nel percorso. Antonio Allegri detto il Correggio, dal nome del paese in cui è nato, è stato quello che oggi definiremmo un innovatore, capace di studiare tecniche e tinture che ancora oggi sorprendono i suoi studiosi. Il documentario indaga come Correggio non abbia subito ottenuto il riconoscimento dei suoi contemporanei, così schiacciato dai suoi grandi predecessori: Raffaello, Michelangelo, Leonardo. Ma poi, nei secoli, la sua pittura è stata riscoperta poco alla volta, diventando un pittore amato in tutto il mondo. “Ma ogni museo del mondo ha un Correggio” dice Sylvain Bellenger, Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Correggio viene amato e copiato dai suoi contemporanei, come racconta Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma. “Capace di colpi di genio straordinari”, dice la scrittrice Melania Mazzucco, di fronte alla celebre Danae di Correggio alla Galleria Borghese e descrive il ciclo Amori di Giove, inno alla bellezza e al piacere amoroso, dove la donna, per la prima volta, ha un ruolo attivo da protagonista, come non era mai successo in altre simili rappresentazioni dell'epoca.

Al Complesso Monumentale della Pilotta di Parma il direttore Simone Verde guida alla riscoperta ottocentesca del Correggio che, grazie alle incisioni di Paolo Toschi allora direttore dell’Accademia delle Belle Arti, diventerà l’eroe della pittura nazionale parmigiana, e che oggi la Pilotta celebra con un nuovo allestimento permanente. In onda mercoledì 18 maggio alle 20.00 su Rai 5

ore 21.15

Art Night. Baia. La città sommersa*

Scritto e diretto da Marcello Adamo con la collaborazione ai testi di Andrea Branchi, prodotto da GA&A Productions e Filmare Entertainment in collaborazione con RAI CULTURA, è realizzato grazie alla sinergia con l’Istituto Centrale per il Restauro, il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il CNR.

Art Night, in onda mercoledì 18 maggio alle 21.15 su Rai 5, ci accompagna in uno straordinario viaggio alla scoperta del Parco Archeologico di Baia, centro della “dolce vita” del mondo antico - oggi sommerso nel golfo di Pozzuoli - attraverso un esclusivo accesso alla campagna di restauri subacquei.

Dalla cooperazione tra enti e istituti nasce l’ambizioso progetto della campagna di restauro permanente, della quale il documentario racconta alcune fasi. Le straordinarie ed emozionanti riprese subacquee documentano l’intervento del team multidisciplinare di tecnici, scienziati e ricercatori ai quali è affidato l’arduo compito di preservare attraverso tecniche pionieristiche i reperti custoditi in fondo al mare.

Si tratta di un lavoro unico al mondo, al quale sono rivolte le attenzioni della comunità scientifica internazionale oltre a quelle di milioni di appassionati.

La delicatissima campagna di restauro a Baia rappresenta il cuore del film, che mira a mostrare la complessità di un intervento di risanamento di un’area archeologica sommersa ma anche a ipotizzare, partendo da alcuni rilievi topografici subacquei, come doveva presentarsi Baia nel momento del suo massimo splendore. Attraverso l’uso della computer grafica, dopo un lungo lavoro di ricostruzione che si è avvalso della consulenza di Gennaro di Fraia, il documentario offre un’immagine viva e vitale di Baia, della quale scopriamo le ville e l’affaccio sul mare che ne facevano un rifugio dall’austera e frenetica vita della capitale per gli imperatori e i romani facoltosi.

ore 22.20

Art Night. Life on Mart. Il paesaggio contemporaneo

Un documentario di Katia Bernardi, è una produzione originale EiE film, realizzata in collaborazione con Rai Cultura e con il contributo di Trentino Film Commission.

Un’astronave aliena atterrata esattamente al centro della Valle dell’Adige, incorniciata tra le vette innevate del Trentino. Art Night, in onda mercoledì 18 maggio alle 22.20 su Rai 5, racconta la stupefacente struttura del MART di Rovereto, una cupola in vetro e acciaio concepita dall’archistar internazionale Mario Botta, costruita sulle stesse dimensioni di quella del Pantheon di Roma, tra i primi e più importanti musei di arte contemporanea del nostro Paese.

Rovereto, da sempre crocevia di incontri e commerci con la Mitteleuropa, deve il suo legame con l’arte e con le avanguardie del Novecento a Fortunato Depero, illustre esponente del Futurismo italiano che qui visse per lunghi anni della sua vita, fino alla fondazione della casa-museo da lui stesso ideata e oggi parte integrante della collezione permanente del MART.

Con un accesso unico ed esclusivo alle collezioni del museo, agli inestimabili archivi, ai depositi e agli ambienti chiusi al pubblico, il documentario porterà gli spettatori alla scoperta di un luogo che rappresenta una concezione del tutto nuova di spazio espositivo. Perché quell’astronave atterrata nel 2002 al centro di Rovereto oggi è parte viva del territorio in grado di dialogare con l’ambiente e la società che la circondano. Un museo che non è solo un’astronave, dunque, ma piuttosto un paesaggio contemporaneo.

ore 23.30

Italia. Viaggio nella bellezza. La bellezza addormentata: alla scoperta dei depositi museali

Una produzione originale di Rai Cultura, scritto da Massimiliano Griner, con la regia di Marzia Marzolla

Nell’immaginario comune i depositi dei musei sono considerati magazzini sporchi e polverosi dove sono nascoste opere che vengono negate alla pubblica fruizione. Questo documentario, in onda mercoledì 18 maggio alle 23.30 su Rai 5, sfata questo luogo comune con un affascinante viaggio nei depositi di quattro grandi musei italiani: il Museo delle Civiltà di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico di Adria e la Pinacoteca di Brera.

Scopriremo che i depositi sono in realtà il vero cuore di ogni museo, luoghi fondamentali per la conservazione, lo studio e la salvaguardia del patrimonio. Perché non tutto si può esporre e non tutto si deve esporre. Come avviene in ogni grande istituzione museale europea e mondiale ciò che esposto al pubblico è solo la punta dell’iceberg: la grande mole del patrimonio si trova nei depositi, luoghi da riscoprire, conoscere e valorizzare.

Insomma, quella custodita nei depositi dei musei italiani è una Sleeping Beauty, una Bellezza Addormentata. Così è stata intitolata l’iniziativa della Direzione Generale Musei del MiBAC che ha costruito una rete condivisa delle opere presenti all'interno dei depositi dei musei italiani per creare percorsi di ricerca, conservazione e promozione del patrimonio culturale italiano all'estero.

ore 24.40

Museo Italia. Il museo diffuso.

Una produzione di Rai Cultura, con lo storico dell’arte Antonio Paolucci

In Italia il museo esce dai suoi confini, occupa ogni angolo delle città, sta all'ombra di ogni campanile: il professor Antonio Paolucci ci guida da un 'museo della piccola patria', identitario di un popolo, di una storia, come quello della Collegiata di S. Andrea a Empoli al 'museo santuario' del Duomo di Orvieto. In onda mercoledì 18 maggio alle 24.40 su Rai 5.

Giovedì 19 maggio

ore 01.50

Museo Italia. Musei Capitolini

La prima collezione pubblica al mondo: i Musei Capitolini. Il prof. Antonio Paolucci ci guida dalla michelangiolesca piazza del Campidoglio al Cortile dei Conservatori, e di lì, tra infiniti tesori archeologici, al Palazzo Nuovo e alla Pinacoteca che si apre sulla terrazza Caffarelli e la grande bellezza di Roma. In onda giovedì 19 maggio alle 01.50 su Rai 5

ore 02.50

Art Night. La diplomazia dell’arte

Una produzione originale di Rai Cultura, di Alessandro Perozzi, con la consulenza di Anna Villari

Oltre quattrocento opere che offrono un’ampia panoramica dell’arte italiana del XX e del XXI secolo, con elementi che la rendono una collezione unica al mondo: è la Collezione Farnesina che nel 2019 ha compiuto vent’anni dal suo avvio ufficiale. È una collezione molto particolare, frutto di una stretta collaborazione con artisti, i loro eredi, fondazioni o gallerie che prestano le loro opere con uncontratto di comodato gratuito. Ma la Farnesina è anche un luogo visitato da un pubblico d’eccezione: Capi di Stato stranieri, Ambasciatori, rappresentanti delle maggiori Istituzioni italiane e internazionali, che vengono accolti in un ambiente prestigioso, arredato con meravigliosi esempi della produzione artistica italiana più recente, che è anche un veicolo di promozione dell’Italia. In onda giovedì 19 maggio alle 02.50 su Rai 5

ore 03.50

Art Night. Parmigianino, il prodigio e la sconfitta

una produzione originale di Rai Cultura, di Maria Agostinelli e Silvia De Felice, per la regia di Marco Odetto

Grazie alla testimonianza di grandi studiosi, tra cui David Ekserdjian, Professore di Storia dell'Arte alla Leicester University e uno dei più grandi esperti al mondo di Parmigianino, proveremo a cercare tra i pochi indizi della vita di Parmigianino, e grazie all'analisi delle sue opere più famose, la conferma, o la smentita, delle affermazioni di Vasari. In onda giovedì 19 maggio alle 03.50 su Rai 5

ore 04.40

Fiori su Tela

Una produzione originale di Rai Cultura, di Emanuela Avallone e Silvia De Felice, regia di Monica Madrisan.

Il documentario Fiori su Tela, in onda giovedì 19 maggio alle 04.40 su Rai 5, conclude la programmazione dedicata ai musei italiani.

Nel 1943 l'esercito tedesco, con l'inganno, svuota alcuni depositi segreti nella campagna toscana portando via circa 50 casse: contengono alcune delle opere più preziose del nostro patrimonio, che i funzionari delle Gallerie degli Uffizi di Firenze avevano nascosto per evitare i danni dei bombardamenti. Nel 1945 l'esercito alleato recupera le opere in Val Passiria e le riporta a Firenze. Tutte tranne nove opere, di cui si perdono le tracce. Tra questi il “Vaso di fiori” di Jan Van Huysum, un dipinto di eccezionale valore storico ed artistico. Il documentario ricostruisce le indagini complesse, il delicato dialogo di diplomazia internazionale, momenti di stallo e colpi di scena. Ne parlano il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il Tenente Colonnello Lanfranco Disibio, che ha guidato gli ultimi anni dell'indagine come comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze; l'ex Ambasciatore d'Italia a Berlino Luigi Mattiolo, la curatrice del Museo Passiria Judith Schwarz, e la storica Isabella Insolvibile

Nel corso della giornata saranno molti altri gli appuntamenti con i musei grazie alle serie del web di Rai Cultura:

Musei, Palazzi Storici e Case di Artisti nella Capitale

Roma è il Museo diffuso per eccellenza, il luogo di massima concentrazione delle memorie classiche, la città dove, sotto la spinta del primo umanesimo nel Quattrocento e con maggiore incisività nei due secoli successivi, prendono forma realtà caratterizzate da un rapporto inedito tra antichità, collezionismo, decorazione e architettura. La fervida attività edilizia, destinata alla costruzione di chiese, palazzi e ville per pontefici, cardinali ed esponenti del patriziato romano, non può prescindere dal gusto antiquario che si diffonde in ogni espressione culturale, per manifestare lo status sociale, la nobilitas dei proprietari. Ogni edificio privato che sorge nel momento aureo del collezionismo, tra Cinquecento e Seicento, tra Rinascimento e Barocco, porta con sé e manifesta l'idea di un autentico progetto museale che si consolida nel tempo, assecondando diverse sensibilità estetiche.
Un fenomeno che progressivamente delinea nell'Urbe quel paesaggio fitto di "Accademie e virtuosi alberghi delle Muse", secondo la definizione dello studioso romano Giovanni Pietro Bellori (1613 - 1696), perfettamente conservato e ancora leggibile fino ai nostri giorni. 
In questo tessuto storico dove si offre un repertorio vastissimo di opere, modelli, cataloghi, riferimenti imprescindibili per la formazione degli artisti, si radicano istituzioni anche recenti, fondate da cittadini privati, che contribuiscono a mantenere viva la passione collezionistica e questa solida eredità del classicismo, proprie dell'identità dell'Urbe. 

Musei di Arte Moderna e Contemporanea in Italia

La serie di documentari proposta dal web Arte di Rai Cultura vuole essere un itinerario attraverso quindici istituzioni pubbliche del nostro Paese per costruire una mappa dei luoghi deputati a raccontare l’arte del Novecento e la produzione artistica più aggiornata, luoghi che raccolgono insieme le esperienze maturate nel secolo breve, ormai storicizzate e i linguaggi delle ultime generazioni, manifestazioni ancora sfuggenti a classificazioni e a definizioni. 

Il percorso all’interno delle diverse realtà museali vuole mettere a fuoco la storia delle collezioni, evidenziando le opere più iconiche delle singole raccolte, ma anche i tesori poco conosciuti, e sottolineare le molteplici attività che caratterizzano i musei del presente, come le strategie di comunicazione intraprese nell’era digitale, le nuove prospettive per favorire la divulgazione, l’attività di studio, la didattica, al passo con le trasformazioni della società e della cultura. 


 

 

 
 
 

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