La nuova stagione di “a.C.d.C.”

 

DOMENICA 18/09/2022

Diario di un cronista – Tre storie

Luigi Tenco, Mike Bongiorno, Rita Pavone. Tre servizi, tre storie al centro del “Diario di un cronista” di Sergio Zavoli, in onda domenica 18 settembre alle 19:30 su Rai Storia. Nel primo servizio, del 1967, Zavoli analizza il Festival della canzone italiana di Sanremo, i suoi personaggi, la trasformazione da manifestazione canora a fenomeno di costume, il suicidio del cantante Luigi Tenco. È del 1965, invece, l’intervista a Mike Bongiorno sulla trasmissione televisiva Lascia o raddoppia? da lui condotta dal 1955 al 1959. Sempre del 1965, infine, l’intervista alla cantante Rita Pavone e alla sua famiglia.

Le Storie di Passato e Presente. I papi post-conciliari

Le figure di tre Papi, ai quali è toccato il compito di guidare la Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Le analizza Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda domenica 18 settembre alle 20.30 su Rai Storia.
Paolo VI è il pontefice che conclude i lavori del Concilio, voluto e iniziato dal suo predecessore Giovanni XXIII, e deve garantire l'unità della Chiesa, dilaniata dalle tensioni degli anni postconciliari e dai contrasti interni tra innovatori e conservatori. Papa Montini è anche il primo Papa a viaggiare fuori dall'Italia e a portare la sua azione pastorale nei cinque continenti. Nel 1978 gli succede Papa Luciani, l'ultimo Papa italiano, il cui pontificato dura un solo mese. In questo breve lasso di tempo Giovanni Paolo I si muove all'insegna dell'umiltà e della sobrietà. La sua morte, improvvisa e misteriosa, lascia il mondo nello sconcerto. Karol Woytila è il Papa "che viene da lontano", dalla Polonia, da quel mondo comunista al cui crollo egli stesso, in larga misura, contribuirà. Un Papa con grandi doti comunicative, che diventerà popolarissimo, anche tra i giovani, e che durante il suo lungo pontificato darà forte impulso al dialogo interreligioso.


BINARIO CINEMA

LUNEDI’ 19/09/2022

Passato e Presente La guerra segreta dei fratelli Dulles

Il 1953 è un anno di svolta per la politica americana.Un nuovo presidente, il repubblicano Dwight Eisenhower, si insedia alla Casa Bianca, mettendo fine al ventennio dominato dal partito democratico di Roosevelt e Truman. Gli Stati Uniti stanno già combattendo la guerra fredda da almeno cinque anni, e sono impegnati nelle fasi finali del conflitto in Corea. La nuova amministrazione non intende cambiare rotta in politica estera. Ma a meno di un mese dalla conferma di John Foster Dulles alla carica di Segretario di Stato, Eisenhower nomina il fratello, Allen Dulles, direttore della Cia. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Angela Santese a “Passato e Presente”, in onda lunedì 19 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Si tratta di una decisione che suscita non poche perplessità nelle cancellerie europee e tra gli stessi consiglieri del presidente. Unendo i loro potenti apparati, i fratelli Dulles possono esercitare un’enorme influenza sull’azione di governo e collaborare per un impiego senza precedenti di tutti gli strumenti dello spionaggio, della propaganda, dell’azione armata clandestina contro i nemici, veri o presunti, degli Stati Uniti.

I sette re. La leggenda di Roma Nascita dell’Urbe

Le origini di Roma si confondono nella leggenda. La tradizione, ripresa dagli storici latini di età imperiale, attribuisce la fondazione della città ad un re di origine divina, Romolo, che il 21 aprile del 753 a.C. traccia alle pendici del colle Palatino il recinto sacro che delimita il nuovo villaggio. Con la guida di Cristoforo Gorno e con l’aiuto di storici e archeologi, “I sette re, la leggenda di Roma” - di Cristoforo Gorno, scritto con Giancarlo Di Giovine per la regia di Graziano Conversano, in onda lunedì 19 settembre alle 21.10 su Rai Storia - vuole riscoprire gli eventi leggendari legati alla nascita della città eterna, confrontarli con i dati scientifici e le scoperte archeologiche, comprendere e analizzare i passaggi e i motivi della fortuna di Roma. Gli episodi tramandati dalla tradizione e dagli storici latini, il ratto delle sabine come la sfida tra gli Orazi e i Curiazi, infatti, vanno letti e interpretati come momenti diversi della crescita di Roma: lo scontro e l’integrazione tra le diverse tribù presenti nella zona, il consolidamento delle istituzioni e l’espansione militare. Quella della Roma dei re è un’avventura avvincente, scandita da episodi leggendari e personaggi fantastici, attraverso i quali si raccontano i momenti e le caratteristiche della crescita di Roma e del suo dominio sul territorio.

Italia. Viaggio nella bellezza
Sulle tracce del patrimonio mondiale – L’Unesco e l’utopia della conservazione

L’idea che esistano dei beni artistici e culturali che appartengono all’umanità intera oggi è ben radicata. Quando è nato questo concetto? Attraverso quali vicende si è consolidato? E quali personaggi hanno svolto un ruolo chiave? Interrogativi al centro di “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda da lunedì 19 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Nel primo appuntamento, obiettivo sulla storia dell’idea di patrimonio mondiale, sulla nascita dell’Unesco nel 1945 sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, accompagnata dall’utopia di perseguire la pace nel mondo attraverso la cooperazione internazionale. Nel doc, di Eugenio Farioli Vecchioli e Alessandro Varchetta, con la regia Alessandro Varchetta, in primo piano anche le principali tappe che la neonata organizzazione delle Nazioni Unite ha compiuto nel settore della salvaguardia del passato monumentale: dalla Convenzione del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato alla campagna per salvare i tempi egizi di Abu Simbel dei primi anni ’60; dall’appello per Venezia del 1966 sino alla nascita della Lista del Patrimonio Mondiale nel 1972. Vicende che hanno visto emergere una nuova generazione di archeologi, architetti ed esperti di tutela e conservazione dei monumenti, fra i quali spicca la figura dell’italiano Piero Gazzola (1908 – 1979), architetto, soprintendente, consulente Unesco. Un intellettuale che ha lasciato una fondamentale (e poco ricordata) eredità nel settore della tutela e della conservazione del patrimonio mondiale: la ricostruzione post-bellica dei monumenti di Verona, il progetto avveniristico di salvataggio del tempio di Abu Simbel, e la stesura della Carta di Venezia, documento internazionale fondamentale per la teoria del restauro. Sono solo alcuni dei suoi principali contributi proposti grazie a preziosi documenti, filmati e materiali fotografici conservati nell'Archivio Gazzola di Negrar, vicino Verona, voluto dai figli Maria Pia e Gianandrea. Un omaggio a questo tenace difensore del patrimonio, a 40 anni dalla sua scomparsa.

MARTEDI’ 20/09/2022

Passato e Presente Roma capitale

Il 3 febbraio 1871 il Parlamento del Regno d’Italia, riunito a Palazzo Vecchio, a Firenze, decreta il trasferimento della capitale a Roma, città da pocosottratta al potere temporale del Papa Pio IX. Inizia così un percorso lungo e complesso per adeguare la città, rimasta immutata per secoli, al nuovo compito che la attende. A 150 anni da quella data storica, Paolo Mieli e il professor Lucio Villari ripercorrono i mutamenti politici e urbanistici di Roma capitale a “Passato e Presente”, in onda martedì 20 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La trasformazione della città in capitale del Regno, infatti, riguarda non solo la struttura amministrativa dello Stato, ma anche le infrastrutture della città.

a.C.d.C - edizione speciale. L’età degli estremi

Si conclude il viaggio di a.C.d.C. nella “Storia del Mondo” in compagnia del professor Barbero. Nell’episodio in onda martedì 20 settembre alle 21.10 su Rai storia, la storia arriva al Ventesimo secolo. Mentre Hitler pianifica la presa del potere in Germania, le donne stanno combattendo una battaglia diversa, quella dei diritti sessuali. Nelle strade nascoste di Manhattan, l'infermiera Margaret Sanger lavora con l'ereditiera americana Katherine McCormick a un piano per il contrabbando di contraccettivi dall'Europa. Esplode il secondo conflitto mondiale e riviviamo l’orrore dei campi di concentramento.

L'episodio si sposta anche a Hiroshima in Giappone, obbiettivo della prima bomba nucleare “pensata per porre fine a tutte le guerre”. In Cina assistiamo alla rivoluzione culturale voluta da Mao Ze Dong, per creare un'utopia comunista. Negli USA è il momento delle “macchine pensanti”, inizia l’era dei computer. Visiteremo New York per tracciare la storia dell'uomo contro la macchina, Gary Kasparov contro il Deep Blue di Ibm in un gioco di scacchi che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo.

20 settembre 1870 La battaglia per Roma

A differenza di molti altri importanti episodi del Risorgimento, quella di Porta Pia è stata una battaglia poco rilevante dal punto di vista militare, durata poche ore nell’arco della mattinata del 20 settembre 1870. Ben più complesso è stato il percorso che ha portato a quella storica giornata e conseguentemente alla proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia. Lo speciale “20.09.1870. La battaglia per Roma”, di Giancarlo Mancini, regia Graziano Conversano, in onda martedì 20 settembre alle ore 22.10 su Rai Storia, è stato pensato proprio per ricostruire questa intricata vicenda, strutturato come una sorta di cronaca-racconto con la voce-guida di Nicola Roncalli, straordinaria figura di erudito che con le sue cronache ci ha lasciato una miniera di preziose informazioni sugli umori e le atmosfere della Roma papalina. Attraverso discorsi, documenti e testimonianze si sono ricostruite le mosse dei due principali protagonisti di questa vicenda: Pio IX e Vittorio Emanuele II. Inoltre, su tutti i principali problemi storici e politici attraversati si soffermano le interviste esclusive realizzate ai professori Alberto Melloni, Angelo Varni e a Francesco Margiotta Broglio.

MERCOLEDI’ 21/09/2022

Passato e Presente Storia dei movimenti pacifisti

Il tema della pace ha attraversato l’intera storia dell’umanità, ma soltanto negli ultimi secoli la sospensione definitiva dei conflitti è stata percepita come un obiettivo politico da raggiungere e non più soltanto come un’aspirazione irrealizzabile. L’ideale della pace raggiunge il suo sviluppo nel Novecento, quando, dopo gli orrori delle guerre mondiali, l’idea dell’abolizione della guerra si trasforma in un progetto concreto, promosso dalle associazioni pacifiste e condotto dalle nuove organizzazioni internazionali. La storia dei movimenti pacifisti viene ripercorsa dal professor Renato Moro e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda martedì 21 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nell’opinione pubblica la cultura della pace si diffonde con la paura dell’atomica e della guerra definitiva. È del 1958 la prima marcia contro il nucleare, da Londra ad Aldermaston. Scienziati intellettuali, religiosi, pacifisti chiedono il disarmo. Manifestazioni si susseguono in tutto l’Occidente e il movimento pacifista cresce negli anni della corsa agli armamenti, fondendosi con i nuovi movimenti giovanili e non si ferma alla fine della guerra fredda, perché tanti sono ancora i conflitti che continuano a insanguinare il globo. Il 15 febbraio 2003, per protestare contro l’imminente attacco americano all’Iraq, a Roma sfilano in tre milioni. Nello stesso giorno, attraverso le nuove reti di coordinamento, centodieci milioni di persone manifestano in ottocento città del mondo.

Italiani Cesare Zavattini

È stato uno dei grandi nomi del Neorealismo, senza i suoi soggetti realizzati da De Sica non avremmo “Sciuscià”, “Ladri di Bicilette”, “I bambini ci guardano”, “Umberto D”, “Bellissima”, “Il Boom”, “il Tetto”. A 120 anni dalla sua nascita, avvenuta a Luzzara il 20 settembre 1902, Rai Storia ripropone la puntata di Italiani a lui dedicata, in onda mercoledì 21 settembre alle 21.10.

La sceneggiatura è stata solo uno dei mille impegni di questo italiano che ha attraversato il Novecento da protagonista: pittore, teorico del cinema, giornalista, scrittore, autore di programmi radiofonici e televisivi, di commedie teatrali, di poesie in dialetto luzzarese, inventore di nuove forme di cinema e di documentario. Un uomo sempre in cerca di qualcosa di nuovo, un pioniere di sperimentazione e fantasia, un architetto della parola, usata per comunicare la pace e la fratellanza tra gli uomini. Così sono nati libri come “Un Paese” con Paul Strand nel 1955, e “Un paese 20 anni dopo” con Berengo Gardin, oppure “Non libro più disco” del 1970. Amico di Aldo Capitini e Danilo Dolci, Zavattini ha fatto della sua vita di sceneggiatore e cineasta un impegno sociale, tanto da venir premiato nel 1955 a Helsinki con uno dei quattro Premi 4 conferiti dal Consiglio mondiale della Pace che aveva sede a Vienna. Nato nel 1902 a Luzzara, sulle rive emiliane del Po, negli anni '20 Zavattini esordisce come giornalista e critico letterario, ma vive già una grande passione per il cinema, la “nuova arte”. Negli anni '30 è a Milano, e si immagina corrispondente da Hollywood per Rizzoli: con la sua rubrica su “Cinema illustrazione” scrive degli articoli che sembrano già piccoli trattati di teoria del cinema. A Milano frequenta gli amici letterati, registi, artisti, poeti ed editori. Del 1931 è il suo primo libro “Parliamo tanto di me”, a cui ne seguiranno altri. Negli anni '50 il cinema diventa il primo impegno, ma contemporaneamente porta avanti tutte le sue tante identità, e solo negli anni ‘80, sperimenterà il ruolo di regista, col suo ultimo film “La Veritààà!”. A ricordarlo nel filmato sono il regista Virgilio Tosi, la storica del Cinema Stefania Parigi, Giudo Conti, Valentina Fortichiari e il comparatista Gualtiero De Santiche ricostruisce il profilo di artista e ricorda gli aspetti umani e sociali dello scrittore.

’14-’18: LA GRANDE GUERRA CENTO ANNI DOPO Dalla strafexpedition alla conquista di Gorizia

Il 15 maggio 1916 ha inizio la grande offensiva di primavera, scatenata dagli austriaci per spezzare il fronte italiano. E’ la Strafexpedition: la spedizione punitiva contro il Regno d’Italia, ritenuto colpevole di tradimento per aver mosso guerra all’Impero austroungarico fino allora suo alleato. Lo racconta “La Grande Guerra 100 anni dopo” - la serie prodotta da Rai Storia, presentata da Paolo Mieli, con la conduzione di Carlo Lucarelli e con la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi – in onda mercoledì 21 settembre alle 22.10 su Rai Storia. È un massacro. Con gravissime perdite, gli italiani riescono a bloccare l’assalto sull’Asiago.

GIOVEDI’ 22/09/2022

Passato e Presente Falkland. Le isole contese

Per gli inglesi sono le Falkland, per gli argentini le Malvinas, uno sperduto arcipelago di isole dell’Atlantico meridionale sopra l’Antartide, diventato famoso quarant’anni fa - nella primavera del 1982 - per una guerra passata alla storia per essere stata l’unica dopo la Seconda guerra mondiale combattuta da due grandi paesi occidentali, entrambi amici degli Stati Uniti d’America. Una storia ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, in onda giovedì 22 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

L’Argentina, governata dal 1976 da una dittatura militare e guidata in quel momento dal generale Galtieri, vive un momento di crisi e cerca di recuperare consenso attraverso la chiamata del popolo alla causa nazionale. Di fatto però la guerra delle Falkland-Malvinas segna la fine della dittatura in Argentina, determinando invece la svolta nella carriera politica della Thatcher che stravincerà le elezioni politiche dell’anno successivo ancorando saldamente il suo potere.

La nuova stagione di “a.C.d.C.”
Marchfeld 1278. La battaglia per l'Europa

Torna il professor Alessandro Barbero con la nuova stagione di “a.C.d.C” in onda da giovedì 22 settembre alle ore 21.10 in prima visione su Rai Storia. Il confronto sul campo tra il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero, Rodolfo d’Asburgo e il re di Boemia, Ottocaro II, plasmano la storia dell’Europa e della dinastia degli Asburgo. Venerdì 26 agosto 1278 si affrontano in una delle battaglie più grandi e più importanti del Medio Evo. Il culmine e l’epilogo di un’idea cavalleresca di guerra e l’atto fondante della dinastia asburgica, una delle più longeve della storia mondiale.

Le battaglie del Louvre Storia di una fortezza

Cuore e gioiello di Parigi, il più grande museo del mondo, il Louvre è un incredibile testimone di oltre mille anni di storia. Lo racconta il doc “La battaglia del Louvre”, in ona giovedì 22 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Prima fortezza, poi castello reale, poi casa del popolo prima di diventare casa della cultura, il Louvre ha vissuto storie eroiche e tragiche, vicende turbolente e violente e ha subito numerosi cambiamenti. Guerre e rivoluzioni lo hanno trasformato, andando di pari passo con la storia della Francia.

VENERDÌ 23/09/2022

Passato e Presente. Le lingue di Pasolini

Pier Paolo Pasolini è stato innanzi tutto un grande sperimentatore di linguaggi. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Lucio Villari a Passato e Presente”, in onda venerdì 23 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Si può dire che abbia attraversato quasi tutti i generi e i linguaggi espressivi. Quando nel 1950 si trasferisce a Roma, ha modo di conoscere i ragazzi che vivono nelle borgate, la loro allegria, la loro vitalità. È questo il mondo che descriverà nei suoi primi romanzi. A partire dal 1960 Pasolini scopre nel cinema un mezzo espressivo che si rivela adatto alle sue ricerche stilistiche e al suo bisogno di immediata comunicazione visiva. Debutta con “Accattone” nel 1961. Ma Pasolini non è solo letteratura e cinema. Nella sua incessante e febbrile produzione abbraccia teatro, pittura, musica. Nel 1975 Pasolini lavora al film “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. Eè un film estremo, l’ultimo feroce attacco alla sempre più opprimente società dei consumi. Non farà in tempo a vederlo uscire nelle sale. La notte del 2 novembre 1975, nei pressi di Fiumicino, verrà assassinato.

La Grande Storia Hitler: La lunga fine

Primo appuntamento, venerdì 23 settembre alle 21.10 su Rai Storia, con La Grande Storia: il racconto dei grandi eventi, dei protagonisti, dei fenomeni sociali che hanno segnato la nostra storia collettiva, dal Novecento ad oggi.

La prima puntata del ciclo racconta l’ultimo anno del Terzo Reich: gli ultimi 11 mesi di combattimento, interminabili e decisivi, che dopo lo sbarco in Normandia saranno ancora necessari agli Alleati per sconfiggere Hitler e vincere la Seconda guerra mondiale in Europa. Nel giugno 1944 le truppe anglo-americane sbarcano sulla “fortezza Europa” e in poco tempo liberano Parigi, mentre l’Armata Rossa avanza in modo travolgente lungo i 2.400 chilometri del fronte orientale. La Germania nazista è nella morsa, molti pensano che entro dicembre la guerra sarà finita. Invece Hitler, dal suo bunker, ordina di resistere ad ogni costo, fino all’ultimo uomo. Saranno dunque necessari ancora lunghi mesi di battaglie terribili e di crimini di guerra efferati, di paure e di speranze, fino alla decisiva conquista di Berlino, nel maggio 1945. La puntata, che mostra straordinarie immagini d’archivio a colori, è commentata come sempre da Paolo Mieli.

1940: Italia in guerra Attacco alla Francia

L’attacco alla Francia, una breve guerra “vittoriosa”: lo racconta “1940: Italia in guerra”, in onda venerdì 23 settembre alle 22.50 su Rai Storia. Nel giugno del 1940, l’Italia attacca la nazione transalpina, già messa in ginocchio dall’invasione tedesca e la costringe all’armistizio di Villa Incisa. Ma in quello stesso anno ci sono anche i primi bombardamenti sul suolo italiano e le battaglie in mare e in Africa contro l’Inghilterra nell’estate-autunno 1940. A inizio ottobre, Mussolini, irritato poiché tenuto all’oscuro dei progetti bellici di Hitler, dichiara: “Stavolta lo ripago della stessa moneta”: l’obiettivo è conquistare la Grecia.
Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, le preziose Teche Rai e i contributi di importanti storici italiani e stranieri.

SABATO 24/09/22

Le storie di Passato e Presente Seconda guerra mondiale: le grandi battaglie

La storia del secondo conflitto mondiale attraverso tre momenti cruciali: la battaglia di El Alamein, la battaglia di Stalingrado e lo sbarco in Normandia. Li ricostruiscono Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero in “Le storie di Passato e Presente”, in onda sabato 24 settembre alle 20.30 su Rai Storia. Tra la fine del 1942 e l'inizio del '43, la guerra per l'Asse si mette male. In Africa settentrionale gli inglesi attaccano e sconfiggono i nazifascisti a El Alamein, mentre sul fronte orientale, in Russia, i sovietici contrattaccano e a Stalingrado travolgono l'esercito tedesco. Tra il novembre e il dicembre 1943, Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrano a Teheran. Il dittatore sovietico riesce a ottenere dagli alleati l'apertura di un nuovo fronte attraverso uno sbarco sulle coste francesi da compiersi nella primavera del 1944. È il famoso sbarco in Normandia che passerà alla storia come il D-Day. Appuntamento con

Cinema Italia Nel nome del padre

Può il carcere riavvicinare un padre a un figlio? È il 1974. Siamo in Irlanda, a Guidford. Un attentato terroristico, attribuito all’IRA, colpisce un pub. Sono accusati Gerry Conlon, tre suoi amici, il padre di Gerry e un’intera famiglia di parenti residenti a Londra. Il processo è chiaramente una farsa: vengono tutti condannati al carcere nonostante le prove siano debolissime. Tratto dal romanzo autobiografico Proved Innocent di Gerry Conlon, “Nel nome del padre”, con Emma Thompson, Daniel Day-Lewis, John Lynch, Pete Postlethwaite, Jerry Concon, regia di Jim Sheridan, andrà in onda sabato 24 settembre alle 21.10 su Rai storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Documentari d’autore Registro di classe - Libro secondo 1968-2000

I registri di classe servono a segnare le assenze ed i voti degli alunni. Ma non tutti gli alunni sono uguali, non a tutti sono date le stesse possibilità. Il libro secondo del doc “Registro di classe - Libro secondo 1968-2000”, di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, e in onda su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”, sabato 24 settembre alle ore 23:15, parte dal Sessantotto, non come data di comodo ma come spartiacque tra sistemi diversi di pensare e agire. La scuola si ribella, la scuola si riforma; si tenta di aprire nuove strade che in realtà sono già state percorse. La scuola dell’obbligo non diventa scuola di diritto e i problemi hanno solo altri protagonisti. Ancora una volta le aule delle elementari e delle medie sono lo specchio di un Paese difficile, spesso ingiusto, di cui la scuola è la cartina di tornasole.