Quale destino per la Form?

di Roberta Pedrotti

Non si può apprendere senza sgomento dello stallo amministrativo lamentato dalle sigle sindacali dell'Orchestra filarmonica marchigiana. Nel pubblicare la lettera di Slc Fistel Uilcom, esprimo anche un personale appello per il riconoscimento del lavoro svolto dalla Form negli ultimi anni. Credo che la sua notevole crescita artistica sia cosa riconosciuta da chiunque ne abbia potuto seguire l'attività negli ultimi anni. La Form, fra le ICO (istituzioni concertistico orchestrali) italiane, ha raggiunto un livello qualitativo di primo piano, sia per la presenza di musicisti di grande valore sia soprattutto per il senso di gruppo, condivisione, di piacere nel far musica insieme che ho percepito in questi ultimi due anni. Ne è stata prova evidente la crescita nelle prestazioni al Macerata Opera Festival, ma per chi abbia frequentato anche la sua stagione concertistica (anche nella tournée lombarda della scorsa primavera) l'ampliamento del repertorio (sono arrivati Brahms, il grande repertorio russo, solisti di prestigio), il lavoro sul suono svolti con il direttore musicale Alessandro Bonato sono di indubbia rilevanza e avrebbero meritato ben altro riconoscimento istituzionale, ben altra valorizzazione d'immagine, anche considerato che la Form si esibisce in diverse sedi fra alcuni dei più bei teatri marchigiani: altro patrimonio che sarebbe stato logico e naturale associare all'identità e alla qualità della Filarmonica marchigiana.

Anche e soprattutto dopo gli eccellenti risultati conseguito dall'orchestra nel biennio con la direzione musicale di Bonato (fino all'unanime ed entusiastico consenso di pubblico e critica per Il barbiere di Siviglia allo Sferisterio), sarebbe doveroso un intervento deciso per superare questo stallo, non far languire e disperdere così prematuramente un lavoro che stava finalmente portando ottimi frutti, dare alla Form una nuova direzione artistica e la stabilità amministrativa che merita, che le garantisca di poter continuare serenamente il suo percorso artistico e di vederlo riconosciuto e valorizzato adeguatamente. L'auspicio è che la Form continui a vivere e crescere, con continuità musicale e sano rinnovamento delle energie nella gestione. 

La regione "dei cento teatri", la regione di Rossini, Pergolesi e Spontini avrebbe una sua orchestra sinfonica che, con il proprio direttore musicale, ha dato prove di grande valore: ne abbia cura.

La lettera originale

Ancona, 13 settembre 2022

QUALE DESTINO PER L’ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA (FORM)?

La FORM, l'Orchestra più importante del panorama musicale marchigiano, riconosciuta dalle leggi nazionali e regionali, che in questi ultimi mesi ha ottenuto ulteriori riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, che da anni con competenza e dedizione offre in tutti gli eventi musicali in cui è coinvolta la sua sempre maggiore professionalità, è in una situazione di estrema incertezza.

L’attività a part time (involontario) dei professori d’orchestra, la mancanza di una sede di prove propria, l’ampliamento del nucleo stabile, il “rinnovamento” attraverso bandi e audizioni, la definizione di una funzione regionale contro la concorrenza sleale ed ora l’ingiustificata assenza del Direttore Artistico, sono problematiche non più procrastinabili nell’orchestra.

Per ben tre volte SLC FISTEL UILCOM hanno richiesto e sollecitato incontri al nuovo consiglio di amministrazione FORM per esporre le loro richieste e cercare di avviare un dialogo in seno a tutte le questioni che riguardano la vita lavorativa e artistica della fondazione, e tutte e tre le volte non hanno ricevuto neanche una risposta formale.

Ricordiamo che l'ultimo incontro tra parti sociali e direzione è avvenuto, su richiesta sindacale al CdA da poco eletto, nel dicembre 2021 e in quella occasione la dirigenza nelle parole del suo Presidente esternarono la viva volontà d’ intraprendere un dialogo costante, continuo e sincero fra le parti per poter cogliere tutte le opportunità e rispondere nel migliore dei modi a tutte le esigenze, vecchie e nuove di cui l'Orchestra ha bisogno. Da quel giorno, sono passati in silenzio ben oltre nove mesi.

Comprendiamo che il momento politico nella nostra regione è particolarmente complicato, comprendiamo quanto possa essere cambiato nel tessuto sociale ed economico l'atteggiamento verso queste istituzioni, che pur esprimendo un’eccellenza assoluta del territorio, vede coinvolta una parte ancor troppo limitata di cittadini, soprattutto dopo la pandemia, ma facciamo veramente fatica a capire il perché di questo prolungato silenzio nei confronti della FORM da parte dei nostri più diretti interlocutori. La prospettiva di

lavoroeartisticaquindiperquesteragionièmoltoincerta.

Si ha come l'impressione di essere su una nave senza comandante e in questa navigazione a vista temiamo di poter andare a sbattere contro ostacoli che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza

dell'Orchestrastessa!

SLC FISTEL UILCOM esprimono grande preoccupazione per questa situazione, e rivendicano un incontro immediato affinché al più presto si possa riallacciare un dialogo produttivo con il CdA per non disperdere questo inestimabile patrimonio artistico e lavorativo e rilanciare la funzione di questa istituzione nella regione e nel paese.

SLC FISTEL UILCOM Marche