Io Marin dirige la Nona di Beethoven

La più celebre delle sinfonie di Ludwig van Beethoven, la Nona, summa di quegli ideali di umanità e fratellanza che sono premessa ideologica di tutta l’opera del compositore, per celebrare l’arrivo delle festività natalizie. È il tradizionale Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in diretta differita venerdì 23 dicembre alle 21.15 su Rai 5, e in diretta dalle 20.30 anche su Radio 3 e in live streaming su RaiPlay. Sul podio è impegnato Ion Marin che sostituisce l’indisposto Fabio Luisi. Accanto a lui sono protagoniste le voci del soprano Uliana Alexyuk, del contralto Valentina Stadler, del tenore Nicky Spence e del basso Tómas Tómasson. Il Coro è quello del Teatro Regio di Torino, diretto da Andrea Secchi.Nato in Romania, Marin ha studiato pianoforte, composizione e direzione all’Accademia Enescu di Bucarest e al Mozarteum di Salisburgo. Nel 1986 si è trasferito a Vienna, dove ha lavorato come Direttore residente della Staatsoper, allora guidata da Claudio Abbado. Stabilitosi definitivamente in Svizzera, nel 2012 ha promosso in Romania i progetti “Cantus Mundi” e “Symphonia Mundi”, per favorire attraverso la musica l’educazione e l’integrazione sociale dei ragazzi più svantaggiati. Nel corso della sua carriera ha registrato più di 40 titoli per etichette come Deutsche Grammophon, Decca, EMI, Sony e Philips, ottenendo molti premi importanti.La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Beethoven vide la luce nel 1824, dopo undici anni dal compimento della Settima e dell’Ottava. La gestazione fu lunga e faticosa e avvenne nella totale sordità del suo creatore. L’impianto di monumentale grandezza e il superamento dell’assolutezza strumentale della sinfonia, con l’introduzione delle voci per l’ode An die Freude (Alla gioia) di Schiller nell’ultimo tempo, elevano la Nona ad autentico vertice del pensiero musicale e umano beethoveniano.