Prolungati i lavori al Teatro Rossini: l'opera trasloca alla Vitrifrigo
Il Comune di Pesaro ha reso nota l'indisponibilità del Teatro Rossini per il Festival 2023. «Il sisma ha complicato le operazioni di manutenzione in corso, abbiamo dovuto rivedere le priorità e bilanciare le esigenze della sicurezza, quella degli spettacoli e della programmazione di Pesaro2024, mettendo mano al cronoprogramma dei lavori e prevedendo tutti gli spettacoli del ROF alla Vitrifrigo Arena» così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza, e Riccardo Pozzi, assessore al Fare, annunciano un’intensificazione dei lavori sul Teatro Rossini.
Il complesso di piazzale Lazzarini era già oggetto dell’intervento di manutenzione straordinaria deciso dall’Amministrazione: «Ma il sisma ha complicato il quadro, e abbiamo dovuto rivedere il progetto per far fronte ai danni sopraggiunti». Il terremoto più forte degli ultimi 100 anni ha infatti causato milioni di danni al patrimonio pubblico della città, in particolare a quello storico, Teatro Rossini compreso: «Un edificio di oltre 200 anni – aggiungono - che necessita di attenzioni costanti, ma che sono sempre state gestibili. In questo caso, come indicato dalle verifiche che si sono susseguite in queste settimane, ci troviamo a rivedere i lavori a causa di una situazione imprevedibile, a cui dobbiamo reagire».
I nuovi lavori (quelli già programmati si sarebbero conclusi, da progetto iniziale, in poche settimane) proseguiranno per tutta l’estate: «Non sarà quindi possibile accogliere gli spettacoli del Rossini Opera Festival che, come deciso in maniera congiunta con direttore e sovrintendente del ROF, saranno ospitati alla Vitrifrigo Arena; i concerti si svolgeranno al Teatro Sperimentale» precisano gli assessori.
Così si esprime il Sovrintendente Ernesto Palacio: «Prendiamo atto della situazione creatasi al Teatro Rossini, per la quale ci siamo subito attivati per spostare Aureliano in Palmira alla Vitrifrigo Arena, sede teatrale che negli anni ha ospitato alcuni tra gli spettacoli più significativi della storia recente della manifestazione. Ciò richiederà uno sforzo supplementare ai nostri tecnici, che ringrazio sin d’ora per la disponibilità e la capacità di far fronte ad ogni imprevisto. Detto questo, potremo offrire ad un numero sensibilmente maggiore di spettatori di assistere all’opera messa in scena da Mario Martone, una rarità assoluta che fu premiata come migliore opera riscoperta agli International Opera Awards del 2015».
Definiti e condivisi gli step tengono conto anche della riapertura del “gioiello del complesso del Teatro Rossini”, la Sala della Repubblica: «Spazio polifunzionale da 120 posti, oggetto di una rivoluzione tecnologica e di un recupero estetico, che destineremo a molteplici attività - letture, teatro, danza, meeting e spettacoli - è in attesa del collaudo finale. Ci auguriamo possa tornare, al più presto, ad aggiungersi ai luoghi del ROF» concludono Vimini e Pozzi.