Da Giulio Cesare a Walt Disney

DOMENICA 17/12/2023

Passato e Presente
Lincoln e l'abolizione della schiavitù

Quando Lincoln viene eletto alla presidenza degli Stati Uniti d'America, nel novembre del 1860, la questione della schiavitù - del suo possibile rafforzamento o della sua graduale estinzione - divide il paese da anni. Lincoln è a capo dello schieramento che si oppone all'estensione territoriale della schiavitù. Sebbene la sua sia una posizione moderata, che non mette in discussione l'esistenza costituzionalmente garantita dello schiavismo negli stati che già lo praticano, larga parte del Sud del paese respinge la sua vittoria come una minaccia esistenziale e sceglie la secessione. La storia di Lincoln e dell’abolizione della schiavitù viene ricostruita da Paolo Mieli e dalla professoressa Raffaella Baritono a “Passato e Presente”, in onda domenica 17 dicembre alle 20.30 su Rai Storia. Dopo la secessione, la guerra è inevitabile ma, tanto per Lincoln quanto per la maggioranza del Nord, si tratta di una guerra da combattere per ripristinare l'unione, non per abolire la schiavitù. Sarà la logica interna al conflitto a imporre una radicalizzazione degli obiettivi bellici che, nel gennaio del 1863, porterà al proclama di emancipazione e, tre anni più tardi, alla ratifica del XIII emendamento della Costituzione americana, quello che vieta la schiavitù nell'intera giurisdizione degli Stati Uniti. 

Binario cinema
Quando le mani si sfiorano

Gli orrori dell’Olocausto e la questione razziale prendono una forma di rado vista in precedenza con il film di Amma Asante "Quando le mani si sfiorano" in onda domenica 17 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Amandla Stenberg, George McKay, Abbie Cornish, Christopher Eccleston.

Germania, nel 1944: Leyna è la figlia di una donna tedesca e di un soldato franco-senegalese, e il regime nazista vorrebbe sterilizzare la ragazza, per interrompere la discendenza. Con l’inasprirsi delle persecuzioni Leyna viene arrestata e spedita in un campo di lavoro. Nel frattempo, si era innamorata del giovane Lutz, il quale per avventura viene arruolato proprio fra i carcerieri del lager dov’è stata imprigionata la ragazza, che fra l’altro aspetta un bambino da lui. Un film originale e appassionato sulla persecuzione e l’orrore dei campi di sterminio: la misura dei protagonisti e la verve romantica della storia sostengono un intreccio complesso, sospeso fra amore e guerra, follia e riscatto.

LUNEDI’ 18/12/2023

Passato e Presente
Giulio Cesare, il mito

Il suo nome vuol dire potere, il massimo del potere, quello dell’Impero: “Cesare”. Eppure, Giulio Cesare, imperatore non lo è mai stato. Ma la sua vita straordinaria puntellata di successi clamorosi, conquiste, vittorie e trionfi lo ha fatto entrare nel mito. A “Passato e Presente” - in onda lunedì 18 dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia – ne parlano il professor Livio Zerbini e Paolo Mieli. E’ stato Cesare stesso a costruire il proprio mito: nelle mani ha tenuto le fila della sua leggenda: la discendenza da Venere, l’emulazione delle gesta di Alessandro Magno, la rapidità in battaglia, la clemenza verso gli avversari sconfitti, il genio militar e politico sono i tratti peculiari della sua autocelebrazione. E il popolo di Roma è con lui in un sodalizio che solo il timore di una svolta monarchica può sopire. Quando, alle idi di marzo del 44 a.C., si consuma la congiura che pone fine alla sua esistenza terrena, la sua gente lo piange e Cesare si libra nel firmamento dell’Urbe come un dio. Spetterà a Ottaviano, suo figlio adottivo ed erede, suggellarne la divinizzazione e ai secoli successivi continuare a tramandarne il mito.

Italia. Viaggio nella bellezza
I misteri dei giganti di Mont'e Prama

A partire dai primi anni Settanta la zona archeologica di Mont'e Prama, nella penisola del Sinis, nell'Oristanese, ha cominciato a restituire importanti reperti di una fase tarda della civiltà nuragica, intorno a 3000 anni fa. In particolare, si tratta di decine e decine di statue a tutto tondo, le prime, nel contesto del Mediterraneo occidentale, che raffigurano uomini in armi, all'interno di una speciale necropoli apparentemente dedicata alla sepoltura di antichi guerrieri. Sculture fortemente iconiche, di grande impatto identitario, subito affettuosamente soprannominate “giganti di Mont'e Prama”. Ma cosa rappresentano le statue? Che rapporto hanno con i defunti sepolti sotto di esse? Chi erano, e se sono morti tutti nello stesso momento, che cosa ha provocato la loro fine? E ancora, perché il luogo sembra essere stato oggetto di un irruente atto di iconoclastia?

A queste, e ad altre domande, prova a rispondere “I misteri dei giganti di Mont'e Prama”, una nuova puntata di “Italia. Viaggio nella Bellezza”, in onda in prima visione lunedì 18 dicembre alle ore 21.10 su Rai Storia, che è anche un'esplorazione del territorio incontaminato del Sinis, delle sue bellezze naturali e della vicina città perduta di Tharros.

Con interviste agli archeologi responsabili degli scavi, Alessandro Usai e Maura Vargiu, a studiosi come Momo Zucca e Anna Chiara Fariselli e con una testimonianza dello scrittore Flavio Soriga.

L'Italia a tavola. Storia di una cultura
Le verdure

Peperoni, melanzane, erbe selvatiche, legumi, odori. La cucina italiana si caratterizza più di altre per la valorizzazione dei vegetali, consumati non solo come contorni ma anche come pietanze principali del pasto. Crude o cotte, condite con grassi animali o con olio d’oliva, la storia delle verdure che oggi finiscono sulle nostre tavole, è frutto della contaminazione con le tradizioni del Medio Oriente e dell’America degli esploratori. Ne viene fuori una sintesi unica e rappresentativa delle tradizioni italiane anche nella sua valorizzazione, praticamente esclusiva, del gusto dell’amaro. Un percorso che affonda le radici, come ci racconta Massimo Montanari nell’ultimo appuntamento con “L’Italia a tavola. Storia di una cultura”, in onda lunedì 18 dicembre alle 22.10 in prima visione su Rai Storia, nell’incontro tra cultura contadina e cultura alta.

MARTEDI’ 19/12/2023

Passato e Presente
Walt Disney il potere della fantasia

Produttore cinematografico, regista e doppiatore, riconosciuto come uno dei padri dell’animazione cinematografica. È Walt Disney, l’imprenditore della fantasia, sempre proiettato verso l’innovazione, la sperimentazione e la sfida. Un personaggio raccontato dal prof. Emilio Gentile e da Paolo Mieli e Passato e presente in onda martedì 19 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. È passato di sogno in sogno, e quei sogni li ha realizzati, anche quando parevano impossibili. L’ultimo: Disneyland, che nella sua immaginazione non era solo un parco divertimenti, ma una vera e propria città del futuro.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”

La regina Eleonora d'Aquitania

Da giovane adolescente, il padre di Eleonora, il duca d'Aquitania, morì, lasciandole il titolo e un'enorme ricchezza. Sposò Luigi, figlio del re francese e divenne regina di Francia, quando era ancora adolescente. Era nota per la sua tenacia e influenzò fortemente il processo decisionale di Louis. Lo accompagnò anche nella sua seconda crociata in Terra Santa nel 1147. Dopo l'annullamento del loro matrimonio sposò Enrico Plantageneto, erede al trono inglese. Un tempo regina d'Inghilterra, si prese cura degli interessi di Henry mentre era via. Tuttavia, dopo un'altra scissione finì prigioniera del re per 10 anni fino alla sua morte quando divenne re suo figlio Riccardo Cuor di Leone. La regina Eleonora d’Aquitania è al centro del nuovo appuntamento con Giorgio Zanchini e con “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” in onda martedì 19 dicembre in prima visione alle 21.10 su Rai Storia.

Le automobili d'oltrecortina

Le automobili: un simbolo di tecnologia, velocità, progresso, in Occidente come nei Paesi del socialismo sovietico. Trabant, Skoda, Lada: sono queste le macchine che fanno assaporare la modernità a chi vive oltrecortina, negli anni della Guerra Fredda. Per l'Urss e i suoi satelliti l'auto diventa anche uno strumento di propaganda. “Le automobili d’oltrecortina” in onda martedì 19 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, con il commento dello storico Adriano Roccucci – propone straordinarie immagini d'epoca, per un viaggio inusuale tra le auto più iconiche dei paesi socialisti.

MERCOLEDI’ 20/12/2023

Passato e Presente
Edward Bernays, il persuasore occulto

Ancora oggi, Edward Bernays, a torto o a ragione, viene considerato il fondatore delle relazioni pubbliche e il padre di tutti gli spin doctor. In realtà la professione esisteva già quando Bernays inizia a praticarla seriamente, all’indomani della Prima guerra mondiale, ma il successo delle sue campagne e il suo speciale talento nell’auto-promuoversi lo rendono presto una celebrità nel settore. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Ferdinando Fasce a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 20 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Bernays si attribuirà risultati clamorosi come aver messo il bacon sulle tavole della colazione degli americani o le sigarette tra le dita delle donne, aver indotto il governo federale a costruire una grande rete stradale nazionale o aver sdoganato la birra come alternativa moderata ai superalcolici.  Tra i suoi successi ce n’è uno di cui Bernays non parlerà mai volentieri: si tratta della campagna di disinformazione sul governo guatemalteco di Jacobo Arbenz Guzman da lui stesso orchestrata, per conto della United Fruit Company, che preparerà l’opinione pubblica americana al colpo di stato del 1954.

Italiani
Gianni Brera

Un giornalista. inventore di neologismi entrati nel lessico comune. Forse il più importante scrittore di sport che l’Italia abbia mai avuto. Gianni Brera, classe 1919, è il protagonista dello speciale firmato da Daniele Ongaro con la regia di Graziano Conversano riproposto mercoledì 20 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per “Italiani”, con l’introduzione di Paolo Mieli. Nativo di San Zenone Po e sempre legato alla Bassa pavese, tanto da autodefinirsi “il Principe della Zolla”, Brera inizia a scrivere di sport da giovanissimo e si afferma ben presto come una delle principali firme della critica sportiva italiana, arrivando a soli 30 anni, nel 1949, a dirigere la Gazzetta dello Sport. La scrittura innovativa di Brera unisce una forte preparazione tecnica ad uno stile letterario inconfondibile, ricco di rimandi storici, etnologici, linguistici, enogastronomici. Le sue teorie calcistiche sul gioco all’italiana, basate sull’applicazione del catenaccio e del contropiede, sono portate al successo internazionale dall’allenatore del Milan Nereo Rocco, mentre la sua prosa, che lui sviluppa sulle pagine del Giorno, del Guerin Sportivo e de La Repubblica, porta il racconto epico-sportivo al rango di grande letteratura.  Il segno di Brera nella lingua italiana si ritrova anche nei numerosi neologismi ideati per descrivere il gioco del calcio: termini come centrocampista, libero, melina, goleador, pretattica, sono ancora oggi correntemente usati nel gergo sportivo e nel linguaggio comune. Lo speciale Rai Cultura, del 2019, descrive la vita avventurosa di Gianni Brera, con l’ausilio degli interventi televisivi del giornalista e delle testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui: Gian Paolo Ormezzano, Gianni Mura, il figlio Paolo Brera, Claudio Rinaldi, Andrea Maietti e Sergio Giuntini. Con loro e altri “testimoni” - come il calciatore Giovanni Lodetti, lo chef Mario Musoni, il viticoltore Lino Maga – “Italiani” ha organizzato anche una piccola “pacciada”, ovvero la cena che Brera imbandiva ogni anno con la sua compagnia di giro di colleghi giornalisti, scrittori, amici calciatori dove si mangiava e si beveva parlando di sport, di politica e di musica. 

Inferno nei mari
Guerra fredda a Cuba

Ottobre 1962. Quattro sommergibili sovietici Progetto 641, che trasportano siluri nucleari, si avvicinano a gran velocità all’isola di Cuba, teatro in quel momento storico di una delle più gravi crisi della Guerra Fredda. Quando l’unità B-59 viene scoperta vicino alla linea di quarantena, la marina degli Stati Uniti sgancia "bombe di profondità da esercitazione" per costringerla a emergere, rischiando di scatenare inconsapevolmente un incidente nucleare. Lo racconta l’appuntamento con “Inferno nei mari”, in onda mercoledì 20 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. 

GIOVEDI’ 21/12/2023

Passato e Presente
Luigi Capello, parabola di un comandante

Il percorso umano e politico-militare del generale Luigi Capello: lo ricostruiscono Paolo Mieli e il professor Marco Mondini a “Passato e Presente”, in onda giovedì 21 dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alto ufficiale del Regio esercito, comandante di prestigiose unità durante il primo conflitto mondiale, il primo dopoguerra lo vede protagonista di una vicenda complessa con un epilogo drammatico. Dopo l’iniziale infatuazione per il fascismo, se ne allontana progressivamente fino ad assumere atteggiamenti di aperta avversione. Nel 1925 viene arrestato per la presunta connivenza col progettato attentato alla vita di Mussolini imbastito dal socialista Tito Zaniboni. Due anni dopo è condannato a trent’anni di carcere. A partire dal 1937 trascorse i suoi ultimi anni in famiglia, dopo la concessione della detenzione domiciliare per motivi di salute. Morirà da detenuto il 25 giugno 1941. Solo nel 1947 verrà completamente riabilitato e riammesso nel ruolo e nel grado.

a.C.d.C.
Mont Saint Michel. La verità nascosta

Un viaggio alla scoperta di un luogo da sempre al centro dell’interesse di archeologi e studiosi, come dei suoi milioni di visitatori che lo rendono uno dei principali siti turistici di Francia. L’abbazia di Mont Saint Michel è la protagonista “Mont Saint-Michel: la verità nascosta”, in onda giovedì 21 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.
È un isolotto a poche centinaia di metri dalla costa normanna, in una baia le cui maree dall’eccezionale ampiezza – circa 13 metri di dislivello – lo rendono difficilmente accessibile, praticamente inespugnabile. Abitato dall’Ottavo secolo, è stato un importante centro monastico, poi celebre abbazia, ma anche una fortezza e, durante la Rivoluzione, è stata adattata a prigione. Storici, archeologi e architetti sono all’opera su un labirinto di costruzioni sovrapposte nel corso dei secoli per ricostruirne la storia e per decifrare le tracce delle sue multiple funzioni. 

a.C.d.C.
La via del ferro

Prima della Via della Seta, un’altra strada attraverso l’Eurasia collegava civiltà lontane: la Via del Ferro. La ripercorre la puntata di “a.C.d.C” in onda giovedì 21 dicembre alle 22.10 su Rai Storia con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. In primo piano, la storia dei segreti della metallurgia, dei materiali della guerra e insieme della pace e del commercio attraverso questa strada. Recenti scoperte archeologiche, insediamenti urbani, antiche fornaci e straordinari manufatti di arte orafa hanno permesso di ricostruire, dall’Ucraina alla Cina e al Giappone, il percorso attraverso il quale i segreti della metallurgia sono stati trasmessi. Il ferro è l’elemento che più di ogni altro ha segnato l’arte della guerra, ma ha anche incoraggiato la pace ed il commercio, rivoluzionando il modo di viaggiare e di coltivare.

VENERDÌ 22/12/2023

Passato e Presente
Le sorelle Mitford

Quotidiani, romanzi, pièce teatrali, musical, sceneggiati e serie televisive hanno raccontato e continuano a raccontare le vite straordinarie delle sei sorelle Mitford. Sei donne brillanti, determinate e anticonformiste che, tra colpi di testa, passioni, successi e cadute, danno scandalo nell’aristocrazia britannica del secolo scorso e che, ancor oggi, vengono celebrate e ricordate non senza un pizzico di nostalgia per la Gran Bretagna di un tempo. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente” in onda venerdì 22 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Se Nancy si dedicherà per sempre alla scrittura, e Pamela e Diana opteranno per un’esistenza dai ritmi cadenzati nella rigogliosa campagna inglese, pur senza rinunciare a una buona dose di stravaganza, Diana, Unity e Jessica compiranno scelte difficili e, animate da ideali contrapposti, parteciperanno senza riserve al conflitto totale tra Nazismo e Comunismo. Tre donne cresciute insieme che ricevono la stessa educazione ma che interpreteranno la Storia e i suoi tragici sviluppi in modo antitetico, percorrendo strade distanti destinate a non incontrarsi.

Storie della Tv
Il mercato (1984-1993)

Tra il 1984 e il 1993 il monopolio Rai deve misurarsi, per la prima volta nella sua storia, con la concorrenza, in particolare con i network privati di Silvio Berlusconi. La televisione Rai vede prevalere l’aspetto commerciale su quello culturale, con la massimizzazione degli ascolti, ma con la Raitre di Angelo Guglielmi, dal 1987 in avanti, si assiste a un nuovo slancio del servizio pubblico, con nuove idee e nuovi personaggi. Il decennio 1984-1993 è al centro del nuovo appuntamento con Aldo Grasso e con “Storie della TV” in onda venerdì 22 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Testimoni della puntata sono: Renzo Arbore, che ripercorre i suoi successi Rai degli anni 80, in particolare “Quelli della notte” (1985) e “Indietro tutta” (1987), ma anche le sue “celebrazioni” Rai del 1984, per i 30 anni della TV e i 60 della Radio; Bruno Voglino, dirigente e autore televisivo che racconta l’affermazione della Raitre di Angelo Guglielmi; Valentina Amurri, autrice de “La TV delle Ragazze” (1988-89) e di “Avanzi” (1991-93), in onda su Raitre. Di Chiara Morellato. Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

Dopo il caos
Londra, città in continuo cambiamento

Una città pesantemente bombardata durante i blitz tedeschi nel 1940 – 1941: Londra. Una capitale sotto attacco raccontata dal professor Gregory Alegi in “Dopo il caos”, la serie che racconta come alcune città rase al suolo da intensi bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale siano state in grado di reiventarsi in tempi record, in onda venerdì 22 dicembre alle 22.10 su Rai Storia, Un milione di edifici vennero distrutti e 30 mila londinesi persero la vita. Dal giugno 1944 al maggio 1945, i missili tedeschi V-1 e V-2 fecero tremare ancora una volta i londinesi. La ricostruzione dei quartieri devastati della capitale britannica trasformò il paesaggio urbano, e ne fecero una città moderna e multiculturale, che mescola stili ed epoche. Prima della Seconda guerra mondiale, l'edificio più alto della città era la Cattedrale di San Paolo, risparmiata miracolosamente dalle bombe, che divenne il simbolo della resistenza e della rinascita della città.

SABATO 23/12/23

Passato e Presente
Cleopatra

Alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., l’Egitto, che aveva conquistato nel 332 a.C., venne spartito tra i suoi generali. Uno di loro, Tolomeo, nel 305 a.C. assunse il titolo di re dando il suo nome a una dinastia di quindici sovrani che avrebbe regnato per tre secoli, fino al 30 a.C., con Cleopatra VII, l’ultima regina della monarchia egiziana. Una sovrana raccontata da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, in onda sabato 23 dicembre alle 20.30 su Rai Storia. Cleopatra è una donna colta ed eloquente: formatasi nella biblioteca di Alessandria, conosce la filosofia, la retorica e parla numerose lingue. Venerata come una divinità dopo la sua morte, è l’artefice principale del suo mito autocelebrandosi come Venere, Terra, madre di Sole e Luna, ma anche come signora della flotta, guerriera impavida e padrona dell’Asia. La sovrana, sin dai suoi primi atti, mira a rafforzare il regno e ad accentrare il potere nelle sue mani. Il suo è un progetto ben preciso: fare dell’Egitto una monarchia ancor più vasta di quella di Alessandro, e per farlo sfiderà la potenza di Roma. 

Cinema Italia
Biagio

Il giovane palermitano Biagio Conte abbandona improvvisamente la sua famiglia benestante per vivere in totale povertà, dedicando la sua vita agli ultimi e trasformando ogni contatto umano in un'occasione di speranza. Di Pasquale Scimeca, con Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Renato Lenzi, “Biagio” andrà in onda sabato 23 dicembre alle 21.10 per il ciclo “Cinema Italia” su Rai Storia.

Documentari d’autore
Vedete, sono uno di voi

La storia personale di un protagonista del Novecento italiano, il cardinale Carlo Maria Martini. La ripercorre il documentario “Vedete sono uno di voi”, di Ermanno Olmi, in onda sabato 23 dicembre alle 22.35 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. 

Filmati d'archivio ed interviste ripercorrono le tappe del suo lungo cammino religioso, accadimenti e atti dell'uomo Martini. Una vita rigorosamente fedele alla sua vocazione e ai suoi ideali, primo tra tutti la giustizia, alla ricerca di una Chiesa il cui fondamentale comandamento è difendere il diritto alla dignità di ciascun uomo.