Avviata la procedura di esproprio

La Regione Emilia Romagna annuncia che finalmente il Ministero della Cultura ha avviato il procedimento di dichiarazione di pubblica utilità del complesso di immobili che appartenne a Giuseppe Verdi e tuttora custodisce una parte preziosa della sua memoria. Il 28 maggio 2023 era stata annunciata la vendita all'asta della Villa in seguito a dissidi fra gli eredi. La notizia aveva suscitato immediate reazioni nel mondo musicale, con una petizione [Villa Verdi in vendita: un appello], appelli [Assolirica per Villa Verdi] e varie iniziative per la sensibilizzazione e la raccolta fondi.

Il 21 dicembre 2023 la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza ha avviato il procedimento di dichiarazione di pubblica utilità, finalizzata all’esproprio, per il complesso di immobili costituito da Villa Verdi, a Sant’Agata di Villanova sull’Arda (Piacenza).

La decisione intende mettere fine all’incertezza sulle sorti della dimora storica. Entro 180 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di avvio da parte dei soggetti interessati, il procedimento si concluderà con l’emanazione del provvedimento finale, che compete al Ministero della Cultura - Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio. 

La villa appartenuta al grande musicista Giuseppe Verdi, circondata da un ampio parco progettato da lui stesso, era la residenza dove tornava alla fine degli impegni di lavoro che lo portavano lontano, la casa in cui abitava con la seconda moglie, la celebre cantante lirica Giuseppina Strepponi, ma anche la magione da cui amministrava le sue terre e i suoi allevamenti. Le sale e le stanze custodiscono una parte preziosa della sua memoria: lo scrittoio su cui componeva, il letto a baldacchino, il pianoforte, i libri e gli spartiti, il busto-ritratto in terracotta eseguito da Vincenzo Gemito, i guanti utilizzati quando diresse la Messa di Requiem in memoria di Alessandro Manzoni, il suo celebre cilindro e gli arredi della camera dell’Hotel de Milan in cui spirò il 27 gennaio del 1901. Sarà dunque fondamentale, dopo l'effettiva acquisizione, la messa in atto della tutela e della getsione del luogo e dei beni custoditi.