Siegfried, una nuova giornata del Ring
verso il ciclo completo nel 2026
Prosegue l’allestimento di David McVicar. Simone Young dirige il 6, 9 e 13 giugno, Alexander Soddy il 16 e 21. Klaus Florian Vogt è Siegfried, Wolfgang Ablinger-Sperrhacke Mime, Camilla Nylund Brünnhilde e Michael Volle Wotan. Diretta su LaScalaTv il 13 giugno.
In distribuzione gratuita il numero speciale della Rivista del Teatro dedicato al Ring.
Tutti esauriti gli abbonamenti per il ciclo completo nel 2026.
Va in scena al Teatro alla Scala dal 6 al 21 giugno Siegfried, seconda giornata (ma terzo titolo dopo il prologo Das Rheingold e la prima giornata Die Walküre) diretta da Simone Young e Alexander Soddy per la regia di David McVicar, con scene dello stesso McVicar insieme a Anne Postlewhite e costumi di Emma Kingsbury. Nel cast, ormai noto al pubblico dalle tappe precedenti, troviamo Klaus Florian Vogt come Siegfried, Wolfgang Ablinger-Sperrhacke come Mime, Camilla Nylund Brünnhilde, Michael Volle come Wanderer, Ólafur Sigurdarson come Alberich, Ain Anger come Fafner, Christa Mayer come Erda e Francesca Aspromonte come voce del Waldvogel.
I direttori
Simone Young dirigerà le rappresentazioni del 6, 9 e 13 giugno e Alexander Soddy quelle del 16 e del 21. Si rinnova così il sodalizio tra i due Maestri che proseguirà fino al 2026, quando dirigeranno ciascuno un ciclo completo della Tetralogia. Entrambi pianisti di formazione (come Daniel Barenboim di cui Simone Young è stata assistente, mentre Soddy è stato assistente della Young) i due artisti condividono la stessa visione complessiva del ciclo, radicata nella tradizione di Bayreuth dove Simone Young ha diretto il Ring nell’estate del 2024 con grande successo (è stata premiata come “Best Conductor” agli International Opera Award 2024) e dove tornerà nell’estate 2025. A partire da queste radici condivise si sviluppano due letture musicali distinte ma in continuo dialogo. Nell’intervista di Oreste Bossini ai due artisti per lo Speciale Ring della Rivista del Teatro Alexander Soddy ha commentato: “È una situazione abbastanza unica, ma alla fine ritengo che sia un fatto molto interessante, in grado di rivelare forse nuovi aspetti del nostro lavoro. L’idea del Ring è talmente vasta che è come se convivessero all’interno del ciclo quattro opere di natura diversa, che mettono in luce aspetti molto differenti. Il fattore comune è che abbiamo lo stesso punto di partenza e di arrivo, nel lavoro con l’orchestra e con i cantanti, ed è un’esperienza molto entusiasmante”. Simone Young ha aggiunto un’osservazione sulla comune formazione pianistica: “La nostra è una linea interpretativa che origina dal mondo di Bayreuth, una sorta di visione tridimensionale della sua musica. Credo che ciò dipenda dal fatto che Soddy e io, così come Barenboim, veniamo dal pianoforte. Per un pianista che diventa direttore c’è sempre l’idea del peso verticale del suono che si sviluppa in orizzontale nel tempo. Peso non vuol dire forza, aggressività bensì affondo, attrazione verso il centro di gravità. Questa è l’idea del suono che cerchiamo in Wagner. Dico sempre all’orchestra di pensare a Schubert, di cercare un suono sostenuto, profondo ma non troppo forte. Soddy ed io abbiamo gli stessi obiettivi musicali”.
Siegfried
Spiega Raffaele Mellace nel suo intervento sulla Rivista del Teatro: “Dopo la tragedia serrata, dalla temperatura emotiva altissima, della Walküre, con Siegfried ritorniamo a una narrativa di tono diverso, popolata di draghi, eroi armati di spada, uccelli che parlano, belle addormentate che si risvegliano per amore. Già l’avvio della Tetralogia, il Prologo del Rheingold, era stato affidato al registro del mito, tra ninfe, dèi, gnomi e giganti; ora, in perfetta alternanza con la tragedia che costituisce le ante pari di questo polittico in quattro parti, si ritorna all’invenzione fantastica, nella forma della fiaba. Una fiaba, tuttavia, che della tragedia ha assaggiato il sapore forte e aspro, e che alla tragedia dovrà nuovamente condurre. Quanto basta per comprendere la collocazione straordinaria di quest’opera, che costò a Wagner molto lavoro. E d’altra parte, d’uno snodo fondamentale nella vicenda si tratta: i piani di Wotan per restaurare il potere degli dèi, minacciato da una fosca, temibile profezia, passano necessariamente attraverso il nipote, figlio dei gemelli Siegmund e Sieglinde: l’eroe concepito e faticosamente preservato in vita, grazie al sacrificio di Brünnhilde, nella Prima giornata, Die Walküre. Siegfried ora si è fatto uomo; crescendo ha assunto la maschera dell’eroe giovane, e in questa veste diventa il depositario di una ardita missione di riscatto. I simboli e i personaggi delle due puntate precedenti ritornano in circolo: l’oggetto magico costituito dalla spada Notung, già fatta a pezzi ma ora da Siegfried stesso fusa nuovamente e restituita al suo taglio micidiale; ma soprattutto i personaggi che già ci sono familiari e che ora incontriamo di nuovo. Non identici, tuttavia, ma in un processo di evoluzione”.
Il numero speciale della Rivista
Sarà in distribuzione al pubblico di Siegfried lo Speciale “Il Ring alla Scala”, curato dal direttore della Rivista Mattia Palma e pensato per accompagnare le rappresentazioni del ciclo completo nel 2026. Il numero contiene articoli di Elisabetta Fava, Angelo Foletto, Laura Cosso, Maurizio Giani e Marco Targa e interviste di Nicola Cattò a Riccardo Muti, di Oreste Bossini a Alexander Soddy e Simone Young, di Sara Chiappori a Pier Luigi Pizzi, di Anna Girardi a Guy Cassiers, di RaffaeleMellace a Sir David McVicar e di Andrea Penna a Waltraud Meier e Michael Volle. Infine, Luca Ciammarughi si è fatto raccontare dai professori d’orchestra l’esperienza di eseguire il Ring con la direzione di Daniel Barenboim. Un nuovo Speciale dedicato a Luca Ronconi nel decennale dalla scomparsa è in preparazione per l’autunno e sarà presentato presso il Piccolo Teatro mentre nel 2026 è in arrivo un numero sugli Archivi scaligeri.
LaScalaTv
La rappresentazione del 13 giugno sarà trasmessa in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv. Dopo la diretta, il video resterà disponibile on demand fino al 19 febbraio 2025.
Le presentazioni
L’opera è presentata al pubblico giovedì 29 maggio alle ore 18 nel Ridotto dei Palchi in un incontro dal titolo ““Il romanzo di formazione dell’eroe giovane”” a cura di Maurizio Giani, docente di Estetica e Sociologia della musica presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola. nell’ambito del ciclo “Prima delle Prime” organizzato in collaborazione con gli Amici della Scala.
Un’ora prima dell’inizio di ogni rappresentazione, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”, si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Raffaele Mellace.
Il Ring per i più giovani
La prova antegenerale del 31 maggio sarà aperta agli studenti nell’ambito del progetto triennale di inclusione sviluppato da Fondazione Banca del Monte di Lombardia in partnership con la Fondazione Teatro alla Scala, che punta a promuovere l’accessibilità e l’inclusione culturale per i giovani, tema cui la Fondazione sta dedicando particolare attenzione. Questo programma ambizioso avrà una durata di tre anni e si pone come obiettivo il coinvolgimento nelle attività del Teatro di circa 25.000 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni.
Verso il Ring del 2026
Sono andati tutti esauriti gli abbonamenti all’intera Tetralogia che verrà ripetuta due volte nel 2026, nel 150° anniversario della prima esecuzione completa a Bayreuth nel 1876 e nel centenario del primo ciclo competo alla Scala, diretto da Ettore Panizza nel 1926. Restano i singoli biglietti che saranno in vendita dal 6 novembre 2025.
Simone Young dirigerà il primo ciclo nei giorni 1, 3, 5, 7 marzo, mentre Alexander Soddy salirà sul podio il 10, 11, 13, e 15 marzo 2026.
Il Teatro alla Scala ringrazia Rolex e Caffè Scala per il sostegno alle formule di abbonamento.
Il Ring al Teatro alla Scala
La Scala, che nel corso dell’800 accoglie con diffidenza e ritardo le opere di Wagner (la prima, malissimo ricevuta, è Lohengrin nel 1873, due anni dopo Bologna), diviene nel 900 un punto di riferimento musicale e scenico per questo repertorio grazie innanzitutto al fervore wagneriano di Arturo Toscanini. Toscanini debutta al Piermarini nel 1898 dirigendo i Meistersinger e nei suoi anni di direzione del Teatro torna a Wagner con regolarità. Nel 1923 affida la messa in scena di Tristan und Isolde a Adolphe Appia: la prima regia “moderna” alla Scala. Dopo di lui è Victor de Sabata a garantire esecuzioni wagneriane di riferimento, insieme a una squadra di direttori cresciuti in questa musica: Siegfried Wagner, Franz von Hösslin, Wilhelm Furtwängler, Clemens Krauss, Herbert von Karajan. Nel ‘900 la Scala allestisce la Tetralogia con assiduità: nel 1926, 1927, 1928 e 1931 dirige Ettore Panizza, nel 1930 Siegfried Wagner, nel 1938 Clemens Krauss, nel 1943 Franz von Hösslin, nel 1949-50 Wilhelm Furtwängler, nel 1962-63 André Cluytens. Nel 1974 Die Walküre nell’allestimento innovativo di Luca Ronconi con le scene di Pier Luigi Pizzi dovrebbe inaugurare un nuovo ciclo che però si ferma alla seconda giornata per le incomprensioni con il direttore Wolfgang Sawallisch e viene realizzato dal Maggio Musicale Fiorentino. Il 7 dicembre 1994 Riccardo Muti intraprende con Die Walküre, regia di André Engel, un nuovo ciclo, che prosegue con Yannis Kokkos. Infine Daniel Barenboim presenta la sua Tetralogia tra il 2010 e il 2013, bicentenario della nascita del compositore, con la regia di Guy Cassiers. Era dalla versione diretta da Cluytens nel 1963 che le quattro giornate non venivano eseguite di seguito nella stessa Stagione, come avverrà anche nel 2026 con due cicli completi.
Stagione d’Opera 2024~2025
6, 9, 13, 16, 21 giugno 2025
SIEGFRIED
(Der Ring des Nibelungen)
Musica e libretto di RICHARD WAGNER
Nuova produzione Teatro alla Scala
Direttrice SIMONE YOUNG(6, 9, 13 giugno)
Direttore ALEXANDER SODDY(16, 21 giugno)
Regia DAVID MCVICAR
Scene David McVicar e Hannah Postlethwaite
Costumi Emma Kingsbury
Luci David Finn
Video e proiezioni Katy Tucker
Coreografia Gareth Mole
Maestro arti marziali/prestazioni circensi David Greeves
Personaggi e interpreti
Siegfried Klaus Florian Vogt
Mime Wolfgang Ablinger-Sperrhacke
Der Wanderer / Wotan Michael Volle
Alberich Ólafur Sigurdarson
Fafner Ain Anger
Erda Christa Mayer
Brünnhilde Camilla Nylund
Stimme des Waldvogels Francesca Aspromonte
ORCHESTRA DEL TEATRO ALLA SCALA
Date:
Venerdì 6 giugno 2025 ore 18 ~ abb. Prime Opera
Lunedì 9 giugno 2025 ore 18 ~ Turno A
Venerdì 13 giugno ore 18 ~ Turno C
Lunedì 16 giugno ore 18 ~ Turno D
Sabato 21 giugno ore 18 ~ Turno B
Prezzi: da 300 a 36 euro
Infotel 02 72 00 37 44
www.teatroallascala.org
Un’ora prima dell’inizio di ogni rappresentazione, presso il Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”,
si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta da Raffaele Mellace.
La rappresentazione del 13 giugno sarà trasmessa in live streaming
sulla piattaforma LaScalaTv
Si ringrazia la Fondazione Milano per la Scala
Con il generoso sostegno di Aline Foriel-Destezet