2025/2026
Prassi musicale dal 1600
Una nuova pubblicazione edita dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e CURCI editore, per la collana Arte Armonica.
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in coedizione con Edizioni Curci, presenta Prassi musicale dal 1600, nella traduzione italiana di Renato Meucci. Testo imprescindibile per chi si occupa dell’interpretazione della musica antica ‘storicamente informata’, il volume rende disponibile a un vasto pubblico un classico che raccoglie domande e riflessioni sulla prassi esecutiva della musica del passato. Nonostante la nutrita bibliografia recente sull’argomento, questa pubblicazione è giustificata dal metodo insuperato con cui il lavoro è stato concepito da Howard Mayer Brown e Stanley Sadie, due musicologi tra i più autorevoli del XX secolo.
L’idea che la musica antica debba essere eseguita ‘autenticamente’ – cioè, nel modo più vicino possibile alla concezione originale dei compositori – è stata una novità del XX secolo. A partire dai primi decenni del secolo scorso, studiosi e artisti hanno esaminato sistematicamente il modo in cui la musica veniva eseguita in passato. La disciplina della pratica (o prassi) esecutiva è nata da un lato grazie agli sforzi degli accademici tedeschi fondatori dei primi Collegia musica per eseguire la musica antica che essi stessi studiavano, e dall’altro grazie all’impresa isolata dell’inglese Arnold Dolmetsch, il grande eclettico che costruì strumenti e imparò a suonarli studiando i trattati del XVII e XVIII secolo.
Nell'ultimo quarto del Ventesimo secolo le questioni relative alla prassi esecutiva, come tante altre aree di indagine accademica, sono diventate sempre più complesse. Prassi esecutiva dal 1600 affronta nel dettaglio tutte le problematiche inerenti all’esecuzione, dalla diteggiatura all’interpretazione degli abbellimenti e all’uso degli strumenti più appropriati.