L’Ape musicale

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Stagione da camera

2025/2026

La Stagione da Camera si inaugura sabato 1° novembre con un trio di musicisti internazionalmente acclamati composto dalla violinista Lisa Batiashvili, dal violoncellista Gautier Capuçon e dal pianista Jean-Yves Thibaudet. La serata vedrà gli artisti impegnati nelTrio “Elegiaque” n. 1 di Rachmaninov, il Trio per pianoforte in sol maggiore di Debussy per poi concludere con il Trio per pianoforte n. 3 di Dvořák. Il 12 novembre torna a Santa Cecilia – dopo sei anni di assenza – un ensemble tutto al francese, Les Musiciens du Louvre, che si esibirà nei sei Concerti Grossi op. 3 di Händel guidato dalla bacchetta di Marc Minkowski, che oltre a essere direttore dell’ensemble ne è anche il fondatore. Definiti dal quotidiano inglese “The Guardianuno dei migliori ensemble al mondo, Les Musiciens du Louvresono noti non solo per l’interesse ricolto al repertorio barocco e per l’uso di strumenti d’epoca, ma anche per la loro attenzione e riscoperta di opere dimenticate o di rara esecuzione.

In occasione dei trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si esibirà il 26 novembre, insieme all’OrchestraGhislieri, in una serata dedicata alle musiche del compositore siciliano, con il Vespro di Santa Cecilia, il Te Deum e la Messa di Santa Cecilia. A dirigere il coro ceciliano e l’ensemble Ghislieri sarà Giulio Prandi.

Torna a Santa Cecilia András Schiff per una serata che lo vedrà protagonista di un recital pianistico il 3 dicembre. Il programma sarà annunciato al pubblico ceciliano “in diretta”. Il 10 dicembre fa ritorno a Santa Cecilia il pianista Andrea Lucchesini che si esibirà in un programma con musiche di Berio, Chopin e Liszt. Legato a Berio da una lunga amicizia, Lucchesini omaggerà il compositore – di cui quest’anno si festeggiano i cento anni dalla nascita – eseguendo Six Encores e la Sequenza IV per pianoforte. Ancora una serata dedicata alla musica di Händel avrà luogo il 14 dicembre, questa volta con il suo oratorio più celebre, il Messiah. A eseguirlo saranno il Monteverdi Choir e l’ensemble English Baroque Soloists, diretti da Christophe Rousset.

Il nuovo anno inizia con un concerto, il 7 gennaio, che vedrà protagonista il soprano Rosa Feola, perfezionatasi proprio tra le mura dell’Accademia ceciliana. Feola si esibirà in una serata interamente dedicata al compositore Niccolò Piccinni, dal titolo Son Regina e son amante, Piccinni in Italia e in Francia. Accanto al direttore Antonio Florio e alla Cappella Neapolitana, la cantante eseguirà un recital variegato, in cui si susseguiranno numerose arie provenienti da alcune tra le opere più note del compositore, come Didone abbandonata, L’Olimpiade o Il finto turco. Il 14 gennaio nuovo appuntamento con gli Archi di Santa Cecilia e Luigi Piovano, per l’occasione investe di direttore. Con loro sarà presente anche la pianista Gile Bae. Ben due brani ruoteranno attorno alla figura di Benjamin Britten, di cui si festeggia il cinquantesimo della morte: il concerto si apre con il Cantus in memoriam Benjamin Britten che Arvo Pärt ha dedicato al compositore, e si chiude con una sinfonia dello stesso Britten. Accanto a questi lavori, anche musiche di Mozart (Concerto per pianoforte K 414) ed Elgar. Il 21 gennaio arriva a Santa Cecilia il Quatuor Ebène, inaugurando il primo appuntamento di un nuovo progetto: l’integrale dei Quartetti per archi di Beethoven. Il Quatuor Ebèneha iniziato a proporre l’integrale dei Quartetti di Beethoven in giro per il mondo a partire dal 2014, esibendosi nelle maggiori sale da concerto internazionali, inclusa la Carnegie Hall di New York nel 2020, anno del 250º anniversario della nascita Beethoven. Per il loro primo appuntamento a Santa Cecilia eseguiranno il Quartetto op. 18 n. 3, Quartetto op. 95 e il Quartetto op. 59 n. 2.

Un volto caro al pubblico romano torna il 28 gennaio per un recital pianistico: Beatrice Rana, perfezionatasi all’Accademia ed esibitasi con successo in numerosi concerti, eseguirà un programma virtuosistico e sfaccettato. Sono previste, infatti, musiche tratte dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev e la suite dallo Schiaccianoci di Čajkovskij. Accanto a questi brani, ancora Prokofiev con la sua Sonata n. 6 e Debussy. Čajkovskij è nuovamente protagonista del concerto dell’11 febbraio, quando il soprano Asmik Grigorian e il pianista Lukas Geniusas si esibiranno in un recital dal sapore russo, che ruota interamente intorno al compositore nato a Votkinsk e a Rachmaninov. Asmik Grigorian, che si è già esibita in passato a Santa Cecilia sotto la direzione di Pappano, è una fuoriclasse nel suo campo, con alle spalle due Golden Stage Cross del governo lituano nel 2005 e 2010, l’International Opera Award come giovane interprete nel 2016 e una candidatura ai premi austriaci per il teatro musicale. 

Il 18 febbraio il pianista Emanuele Arciuli propone una serata all’insegna delle “variazioni”, esibendosi in due brani tra loro molto diversi. Il concerto si apre l’Andante e Variazioni Hob.VII:6 di Haydn, per passare poi al più contemporaneo brano di Rzewski The People united will never be defeated, ossia 36 variazioni sul tema del celebre canto rivoluzionario El pueblo unido jamas serà vencido.Secondo appuntamentodell’integrale dei Quartetti per archi di Beethoven il 4 marzo, con il Quartetto Ebène. Questa volta l’ensemble esegue alcuni lavori legati al tardo stile beethoveniano. L’11 marzo fa il suo ritorno una giovane stella del pianismo internazionale Víkingur Ólafsson. Classe 1984,è tra i pianisti più contesi e richiesti del momento: la sua grande musicalità, i suoi programmi visionari, la sua presenza sui social, le registrazioni per la Deutsche Grammophon hanno catturato l'interesse del pubblico e della critica e raggiunto più di 400 milioni di streaming. Il “Daily Telegraph” lo ha definito “la nuova superstar del pianoforte classico” mentre il “New York Times” lo ha soprannominato il “Glenn Gould islandese”. Il pianista si esibirà in un programma che ha denominato “Opus 109”, e racchiude musiche di Bach, Beethoven e Schubert.

Si esibirà il 30 marzol’acclamato pianista russo Grigory Sokolov che,come sempre, annuncerà il suo programma solo poche settimane prima della data del concerto. Dopo aver aperto la stagione da camera in trio, il violoncellista Gautier Capuçon torna per un secondo appuntamento ceciliano l’8 aprile, questa volta affiancato dalla pianista Mirabelle Kajenjeri, vincitrice del primo premio alSanta Cecilia International Piano Competition di Porto (2021), del secondo premio al Kissinger KlavierOlymp (2023), semifinalista all’Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv (2023). Il duo si esibirà in musiche per pianoforte e violoncello di Debussy, Mendelssohn, Schumann e Brahms. La violinista Isabelle Faust, vincitrice giovanissima di importanti premi fra cui il Concorso Mozart e il Concorso Paganini, suonerà il 15 aprile musiche di Prokofiev, Šostakovič e Busoni insieme al pianista Alexander Melnikov.

Dopo il trionfo al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni del 2021, dove ha vinto non solo il primo premio ma anche quattro premi speciali, debutta il 29 aprile a Santa Cecilia Jae Hong Park che,con il violoncellista Kian Soltani,si esibirà nei Canti popolari persiani di Reza Vali. A seguire anche musiche di Schubert e Rachmaninov. Il 6 maggio torna il pianista Arcadi Volodos in un recital dal sapore “classico”: musiche di Bach, a seguire Mazurche e Notturni di Chopin per concludere con la Sonata D960 di Schubert. La stagione da camera si conclude sulle note di una vera celebrità del pianoforte: il 25 maggio si esibisce infatti Lang Lang, noto per i suoi virtuosismi pirotecnici e la sua fantasia interpretativa. Il pianista cinese ha in serbo un programma variegato, che andrà dalle musiche di Mozart fino a Beethoven, passando per la Spagna di Granados e Albéniz.


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