Contemporaneamente in musica
2025/2026
Appuntamenti con la musica del 20° e 21° secolo, da Luciano Berio a John Adams.
La nuova stagione di Santa Cecilia propone al suo pubblico uno sguardo sulla musica contemporanea, con un filone di concerti incentrati su brani del 20° e il 21° secolo, tra prime esecuzioni, nuove commissioni, direttori e interpreti d’eccezione. Il primo imperdibile appuntamento, in collaborazione con Romaeuropa Festival, è con John Adams, direttore e compositore statunitense la cui carriera è stata coronata anche da un Pulitzer. Adams dirigerà a novembre una selezione di suoi brani, tratti da Nixon in China, assieme alla suite Billy the Kid del collega Aaron Copland. Ma l’interesse dell’Accademia verso il mondo del contemporaneo si evince anche dalla commissione di nuove musiche: a maggio, sarà eseguito in prima assoluta il brano Il tutto in tutti, del compositore Fabio Vacchi. Nello stesso mese, è prevista invece la prima italiana del Concerto per violino n. 7 di Alexey Shor, affidato al violinista Gil Shaham.
Il filone contemporaneo prosegue con nomi quali Luciano Berio, compositore di cui si festeggia quest’anno il centenario dalla nascita. Per l’occasione, a dicembre il pianista Andrea Lucchesini porterà in concerto i suoi Six Encores. Ma gli anniversari non si esauriscono qui: cade nel 2026 il cinquantesimo dalla morte di Benjamin Britten, omaggiato da Arvo Pärt nel suo Cantus in memoriam Benjamin Britten del 1977, in programma a gennaio.
Contemporaneo anche nel suo messaggio è quanto invece eseguirà Emanuele Arciuli: The People united will never be defeated di Frederic Rzweski, trentasei variazioni sul tema popolare El pueblo unido jamas serà vencido. Per concludere, il folklore è presente anche nelle musiche di Reza Vali, musicista iraniano di cui saranno eseguiti, da Kian Soltani e Jae Hong Park, i Canti popolari persiani, da lui arrangiati nel 1995.