L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La 45ª stagione dell’ORT

tra grandi classici, nuove voci e prime esecuzioni. Una storia che suona ancora

Il calendario completo

A quarantacinque anni dal primo concerto, l’Orchestra della Toscana presenta la nuova stagione: interpreti d’eccellenza, repertori in dialogo, visione condivisa. Da Berio a Brahms, da Ceretta a Tjeknavorian: quattordici programmi, due nuove commissioni e un anniversario che guarda avanti

Un anniversario è sempre un’occasione per fermarsi a pensare.
Non per contarsi, ma per misurare la direzione.

La 45ª Stagione Concertistica dell’Orchestra della Toscana nasce così: non per celebrare sé stessa, ma per confermare una traiettoria. Una storia costruita sul lavoro, sulla fiducia, sull’ascolto. Con uno sguardo che torna indietro solo per vedere meglio avanti.
È con questo spirito che l’ORT presenta la sua nuova stagione concertistica, affidata ancora una volta alla direzione artistica di Daniele Spini e alla guida musicale di Diego Ceretta, oggi al suo terzo anno come direttore principale. Un progetto che è ormai diventato casa, linguaggio condiviso, prospettiva.

Sarà proprio Ceretta a inaugurare la stagione mercoledì 22 ottobre (ore 21:00) al Teatro Verdi di Firenze, che anche quest'anno gode del sostegno di Fondazione CR Firenze. Ma il primo appuntamento simbolico viene qualche settimana prima:mercoledì 10 settembre (ore 21:00), nella Basilica di Santa Croce.
A quarantacinque anni dal primo concerto dell’ORT, tenuto a Pisa nel 1980, l’orchestra offrirà un concerto a ingresso gratuito nella Basilica di Santa Croce a Firenze, come gesto di omaggio alla città che oggi la ospita e la riconosce come propria. L'evento è realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell'Opera di S.Croce. In programma il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, diretto da Diego Ceretta. Un’opera che interroga il tempo e la memoria, scelta non per celebrare, ma per marcare una continuità viva, fatta di ascolto, di presenza e di responsabilità culturale.
Un momento di raccoglimento pubblico, che guarda al passato senza retorica e al futuro senza esitazioni.

Un direttore, una visione

A segnare il profilo musicale dell’intera stagione è ancora Diego Ceretta, presente in cinque programmi su quattordici (più Capodanno), con una varietà di repertorio che ben rappresenta la sua attitudine a coniugare intensità espressiva e visione strutturale. Nei suoi concerti si alternano i grandi autori del secondo Settecento e dell’Ottocento – da Mozart a Beethoven, Schumann, Mendelssohn, Brahms – ad aperture verso il Novecento, come nel caso di Rendering di Luciano Berio, pagina densa di memoria e riscrittura che apre simbolicamente la stagione in abbonamento. Omaggio doveroso per il nostro direttore artistico degli esordi, nell'anno che celebra il centenario della nascita.
Ceretta prosegue inoltre il ciclo dedicato a Brahms, avviato lo scorso anno, dirigendo la Seconda sinfonia come punto d’approdo di un percorso che intreccia rigore e slancio. Insieme a questa, spiccano due partiture dalla scrittura raffinata e cameristica come il Langsamer Satz di Webern e il Duetto-Concertino di Richard Strauss, affidati alle prime parti dell’ORT Emilio Checchini (clarinetto) e Umberto Codecà (fagotto).
Completano la sua presenza una pagina di grande impatto come la Sinfonia Italiana di Mendelssohn, la brillante Ouverture, Scherzo e Finale di Schumann, il Concerto n. 2 di Weber con Kevin Spagnolo solista al clarinetto, e un nuovo brano affidato in prima esecuzione al compositore Matteo Rubini, che conferma la vocazione della Fondazione ORT verso la musica d’oggi. Il filo che lega i programmi di Ceretta è una coerenza timbrica e poetica, che gli permette di restituire all’orchestra un’identità in evoluzione.

Nuove voci e ritorni significativi
Accanto alla continuità rappresentata da Ceretta, il cartellone 2025/2026 presenta un’ampia apertura verso nuove figure direttoriali e solisti emergenti, molti dei quali già affermati a livello internazionale. È il caso di Glass Marcano, direttrice venezuelana rivelazione del concorso “La Maestra” di Parigi, che dirigerà un programma tutto centrato sul lirismo romantico e sulla danza novecentesca, con la pianista Michelle Candotti impegnata nel Concerto n. 1 di Chopin.

Torna sul podio Hossein Pishkar, già applaudito dal pubblico dell’ORT, con un programma incentrato su Brahms e Mendelssohn, accanto alla giovane pianista franco-albanese Marie-Ange Nguci, interprete sensibile e rigorosa.
Tra i debutti spicca quello di Min Gyu Song, vincitore del Premio Cantelli 2024, che dirigerà il Concerto “Türkish” di Mozart con Simon Zhu, vincitore del Concorso Paganini 2024, e la Sinfonia n. 8 di Beethoven, una delle pagine più compatte e ironiche dell’autore.
Presenza importante anche quella di Emmanuel Tjeknavorian, oggi direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano, che guiderà l’ORT in un programma lirico e articolato, tra Sibelius, Haydn e la Quarta sinfonia di Beethoven, con il violoncellista Jeremias Fliedl come solista.

Il repertorio si apre a linee meno battute anche con la presenza di Erina Yashima, ben conosciuta dal nostro pubblico, già assistente di Riccardo Muti e di Yannick Nézet-Séguin, poi prima Kapellmeister alla Komische Oper di Berlino. Il suo programma, in equilibrio tra invenzione popolare e classicismo brillante, vedrà la violinista Elly Suh impegnata nel Concerto di Dvořák, preceduto dal Concert Românesc di Ligeti e dalla Sinfonia in do di Bizet.

Faremo la conoscenza del direttore ungherese Balázs Kocsár, e torneremo ad ascoltare il ventiquattrenne Riccardo Bisatti, già direttore ospite principale dell’Orchestra Rossini di Pesaro, e il giovanissimo Nicolò Suppa, fresco di nomina a Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica del Molise, che affronterà il Concerto di Natale con un programma centrato su Rossini, Čajkovskij, Stravinskij e Mozart, insieme al violoncellista Ettore Pagano.

Una stagione che guarda avanti
Accanto ai programmi sinfonici, non mancheranno momenti di carattere più festivo e spettacolare, sempre coerenti con l’identità dell’orchestra. Il Concerto di Capodanno, affidato a Diego Ceretta, vedrà protagonisti il soprano Giuliana Gianfaldoni e il tenore Riccardo Della Sciucca, in un’antologia operistica tra Bellini, Verdi e Wagner, per salutare l’inizio del nuovo anno con slancio e qualità.

Il Concerto di Carnevale, ideato e diretto da Roberto Molinelli, si muoverà tra travestimenti musicali, tango, riletture dell’opera italiana e ritmi sudamericani. Un esperimento intelligente e divertito, che conferma la vocazione dell’ORT a percorsi trasversali capaci di sorprendere, senza mai abbassare il livello musicale.
Nel corso della stagione, l’ORT presenterà due nuove commissioni, affidate ai compositori Matteo Rubini e Paolo Catenaccio: due scritture diverse per stile e linguaggio, ma entrambe pensate per dialogare con l’identità sonora dell’orchestra e con la sua vocazione alla ricerca. Un doppio tassello che conferma l’impegno della Fondazione ORT nel considerare la musica contemporanea come parte viva e strutturale della programmazione.

Con questa 45ª stagione, l’Orchestra della Toscana si conferma luogo di elaborazione musicale viva, capace di tenere insieme memoria e ricerca, linguaggio e ascolto, tecnica e visione. Una stagione che si propone come un nuovo tassello in un progetto più ampio, costruito negli anni sul territorio, nel teatro e nella relazione continua con il pubblico.
L’ORT si presenta oggi con un’identità precisa, riconoscibile: una realtà aperta, in ascolto, dinamica, che coltiva il suono, i musicisti e il senso di una missione culturale che guarda al futuro.

PER LA PRIMA VOLTA CON L'ORT

Silvia Careddu, Martina Consonni, Jeremias Fliedl, Balázs Kocsár, Glass Marcano, Roberto Molinelli, Marie-Ange Nguci, Min Gyu Song, Alexey Stadler, Elly Suh

DEBUTTO NELLA STAGIONE DELL'ORT

Michelle Candotti, Kevin Spagnolo, Nicolò Jacopo Suppa, Simon Zhu

GRANDI RITORNI
Umberto Clerici, Kerson Leong, Ettore Pagano, Hossein Pishkar, Emmanuel Tjeknavorian, Erina Yashima

Confermate le stesse tariffe per i biglietti singoli e tutte le tipologie di abbonamento (Completo, Ottetto, Fai da Te e Fai da Te Aperto), e Realtà aumentata, ovvero l'esperienza di seguire il concerto dal palcoscenico, seduto accanto ai professori d'orchestra.

È confermata anche la novità dello sorso anno, la Formula “Ceretta” accolta dal pubblico degli abbonati con curiosità ed entusiasmo: per chi acquista in abbonamento tutti i 5 concerti con Diego Ceretta in stagione, potrà partecipare a prove d'orchestra e incontri esclusivi in compagnia del direttore principale (3 incontri totali).

Tra le novità di quest'anno c'è l'apertura fin da subito – da lunedì 9 giugno - delle iscrizioni a Le Vie della Musica, l'iniziativa dedicata agli abitanti della Città Metropolitana, che ha riconfermato anche per la stagione che si è appena conclusa la partecipazione numerosa di 200 abbonati provenienti dal Mugello, Valdisieve e Chianti fiorentino. Ma le novità non finisco qua: questa formula di abbonamento (da 3 a 6 concerti con viaggio n pullman andata/ritorno offerto dalla Fondazione ORT) avrà inizio con il primo concerto a gennaio 2026.

Inoltre con la presentazione del nuovo cartellone e la partenza della campagna abbonamenti, da lunedì 9 giugno si apre anche la vendita dei biglietti per i singoli concerti, per gli spettacoli per famiglie e bambini del sabato pomeriggio Tutti al Teatro Verdi! (Omaggio a Rossini di Luzzati e Gianini, Schiaccianoci di Venti Lucenti e Mozart in equilibrio con MagdaClan Circo) e per il Concerto di Capodanno con Diego Ceretta sul podio.

La Campagna abbonamenti ha inizio lunedì 9 giugno per rinnovo o acquisto di nuovi abbonamenti fino a mercoledì 2 luglio, nei giorni lunedì, martedì e mercoledì in orario mattutino 10-13 al Teatro Verdi di Firenze. Riprenderà il 1° settembre.

Ringraziamo il Ministero della Cultura, la Regione Toscana, la Città Metropolitana e il Comune di Firenze per il prezioso sostegno.
Le iniziative dell'Orchestra della Toscana sono realizzate con il contributo della Fondazione CR Firenze.
«Il sostegno della Fondazione CR Firenze all’Orchestra della Toscana – afferma Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente di Fondazione CR Firenze - affonda le sue radici nel 2005, anno in cui abbiamo contribuito alla realizzazione del nuovo sipario, delle quinte e dei tendaggi in occasione del 150° Anniversario del Teatro Verdi. Da allora, abbiamo accompagnato con continuità il percorso dell’ORT, da un lato sostenendone la stagione e riconoscendone l’eccellenza artistica e culturale, dall’altro orientando il nostro supporto allo sviluppo di progettualità capaci di coinvolgere famiglie, giovani e comunità periferiche, nella convinzione che la musica sia uno strumento potente di educazione, inclusione e partecipazione».
La Stagione Concertistica ha il supporto di Unicoop Firenze.


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