Grandi attraverso la storia
DOMENICA 15/06/2025
Biografie
Franco Zeffirelli
Appunti di una vita straordinaria
Un racconto come un’autobiografia: è “Franco Zeffirelli. Appunti di una vita straordinaria”, che Rai Cultura ripropone domenica 15 giugno alle 19.15 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario della scomparsa avvenuta il 15 giugno 2019. Il Maestro ripercorre la propria vita, parla dell’importanza di Firenze - “grande maestra” – e della sua cultura superiore per la propria formazione; della passione e del lavoro d’allestimento di opere liriche, dell’incontro con l’arte di Eduardo De Filippo. E ancora, della fascinazione che la figura di San Francesco e la raffigurazione giottesca hanno avuto su di lui, e del Gesù di Nazareth, visto nel suo capolavoro televisivo come figura umana e non divina.
Passato e Presente
L’Italia di Totò
Antonio, principe de Curtis, in arte, Totò. Il più grande attore comico del cinema e del teatro italiano attraversa con la sua maschera inconfondibile oltre cinquant’anni di storia nazionale: dalla Prima guerra mondiale agli anni della ricostruzione e del boom economico. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal prof. Emilio Gentile a Passato e presente in onda domenica 15 giugno alle 20.30 su Rai Storia.
Artista popolare e allo stesso tempo profondamente complesso, l’attore napoletano è stato capace di cogliere e rappresentare i cambiamenti epocali della cultura e della società italiana, che hanno ridisegnato il volto del Paese.
Binario cinema
“The Post”
“The Post”, con Tom Hanks e Meryl Streep, diretto da Steven Spielberg, narra di un momento importante nella storia della libertà di stampa: un film in onda domenica 15 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel giugno del 1971 i principali quotidiani degli Stati Uniti, tra cui il “New York Times” e il “Washington Post”, presero posizione in favore del diritto all’informazione, dando conto all’opinione pubblica americana su alcuni documenti del Pentagono e rivelando segreti governativi di quattro decenni di storia. Katherine Graham (Meryl Streep), prima editrice del Washington Post, e Ben Bradleee (Tom Hanks), il direttore della testata, formano una squadra di giornalisti chiamata a sostenere la libertà di espressione contro il tentativo senza precedenti dell’amministrazione Nixon di limitare il Primo Emendamento.
LUNEDI’ 16/06/2025
Passato e Presente
March Bloch il mestiere dello storico
In una delle sue tante frasi rimaste famose, Marc Bloch paragonò lo storico “all’orco della fiaba” che sa che “là dove fiuta carne umana”, troverà “la sua preda”. Era un modo suggestivo di dire che l’oggetto di studio della storia sono gli uomini e il trasformarsi della loro vita nel tempo. Si tratta di un’idea che tanti decenni dopo possiamo, forse, dare per scontata ma che nella prima metà del ‘900 rappresentò una vera e propria rivoluzione negli studi storici. Bloch fu uno dei grandi innovatori che si posero il problema di trasformare la storia in una disciplina scientifica, allargandone i confini e sottraendola alle infinite manipolazioni cui era stata sottoposta, nel corso dei secoli, per fini politici o letterari. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 16 giugno alle ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Alessandro Barbero, in studio con Paolo Mieli, ripercorre la vita del grande storico francese fino al tragico epilogo della sua fucilazione per mano dei nazisti nel 1944.
Italia. Viaggio nella bellezza
L’Amerigo Vespucci, patrimonio italiano
Un viaggio nella bellezza davvero speciale a bordo della nave più antica della Marina militare italiana, l’Amerigo Vespucci, connubio perfetto di storia e modernità: è infatti “L’Amerigo Vespucci, patrimonio italiano”, di Keti Riccardi, la nuova puntata di “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 16 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
Varato nel 1931, costruito per addestrare gli allievi ufficiali dell’Accademia Navale, dopo quasi un secolo di vita, l’elegante veliero, definito la nave più bella del mondo, interpreta ancora alla perfezione il ruolo di nave scuola, sulla scia dell’antica tradizione marinaresca.
A vent’anni dalla sua ultima circumnavigazione, nave Vespucci ha preso il largo per un nuovo viaggio intorno al mondo che ha raggiunto cinque continenti, trenta nazioni, trentacinque porti.
Padrone del mare ha attraversato, per la prima volta, Capo Horn, l’Everest dei marinai. Un’impresa che rimarrà nella storia. Autorevole simbolo dell’Italia, come un’ambasciata galleggiante, ha svolto un’importante missione diplomatica e culturale, accogliendo a bordo, personalità e capi di Stato e promuovendo, attraverso il Villaggio Italia, visitato da migliaia di persone, le eccellenze del Made in Italy, dopo aver portato l’Italia nel mondo, ha proseguito il suo viaggio in diciotto porti del Mediterraneo, per restituire agli italiani l’esperienza di questi due anni di esplorazioni, scoperte e incontri straordinari, che l’hanno resa un’autentica icona nazionale.
Storia delle nostre città
Pisa
Una Torre Pendente che sta su senza neanche sapere come e una piazza tanto bella da essere chiamata Piazza dei Miracoli. Pisa - dove ovunque si respira la gloria di una città che per secoli si è contesa il ruolo di Repubblica Marinara più potente con Genova, Venezia e Amalfi - è la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 16 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Ancora oggi nella città sono evidenti i segni di quel passato leggendario: dal Duomo al maestoso Battistero, fino al Palazzo dei Cavalieri progettato dal Vasari. Ma la storia di Pisa è talmente “tanta” e talmente antica che non si sa neanche chi le abbia dato i natali: forse gli etruschi, forse i greci, forse i liguri. Quello che si sa per certo, invece, è che è una città con una storia unica al mondo.
MARTEDI’ 17/06/2025
Passato e Presente
L’imperatore Giuliano
Flavio Claudio Giuliano è stato imperatore solo pochi anni, dal 361 al 363 d. C. La sua ascesa è stata tortuosa, minacciata da una successione violenta e controversa. Lo raccontano Paolo Mieli e lo storico Umberto Roberto a “Passato e Presente” in onda martedì 17 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. A Parigi, mentre combatte contro gli Alamanni, viene acclamato Augusto dai suoi soldati e, con la contemporanea scomparsa di Costanzo II, rimane imperatore unico fino alla sua morte prematura, avvenuta durante una campagna militare in Persia. Giuliano è un ottimo amministratore dello Stato: sebbene sia un restauratore dei valori antichi, governa da Milano prima e poi da Costantinopoli, senza mai vedere Roma. Tanti lo conoscono con l’ingiurioso epiteto di Apostata, per il suo effimero tentativo di fermare la cristianizzazione dell’Impero Romano e restaurare la religione pagana. Ma le sfaccettature di questo imperatore dell’epoca Tardo Antica sono molteplici e ci restituiscono i colori di un’epoca viva e di un impero in trasformazione.
Giovanni Spadolini – Prima Visione
21.06.1925 100° anniversario della nascita
IN ATTESA DI SINOSSI
'14-'18: Grande Guerra cento anni dopo
Morire a Verdun
Nel 1916, sul fronte occidentale, nella cittadina di Verdun, si combatte, tra l’esercito francese e quello tedesco, lo scontro decisivo per le sorti finali della Prima Guerra Mondiale. Lo racconta “’14-’18. Grande Guerra 100 anni dopo” - la serie prodotta da Rai Storia, presentata da Paolo Mieli, con la narrazione di Carlo Lucarelli e con la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi – in onda martedì 17 giugno alle 22.10 su Rai Storia.
Il 1916 nasce all’insegna delle grandi illusioni, illusioni di una vittoria decisiva e della fine del conflitto. La conseguenza è una folle escalation di massacri e battaglie violentissime. La “guerra totale” è diventata realtà e il campo di battaglia di Verdun per dieci mesi sarà un buco nero che divorerà soldati, armi, trincee e animali, un vero e proprio inferno a cielo aperto. Proprio a Verdun, più che altrove, va in scena l’apocalisse della guerra nuova: 4 milioni di soldati coinvolti, oltre 700 mila morti.
MERCOLEDI’ 18/06/2025
Passato e presente
Federico Barbarossa, lo scacchiere mediterraneo
Nel 1155, Federico, detto il Barbarossa, viene incoronato imperatore del Sacro Romano impero. Il sogno di estendere il suo potere nell’Italia meridionale e su tutto lo scacchiere del mediterraneo, si infrange contro l’autorità universale del Papa, dei comuni e delle città della penisola, del Regno normanno a sud e dell’Impero Bizantino a est. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Franco Cardini a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 18 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.
In Germania, invece, il Barbarossa riesce a imporre una politica unitaria all’intero paese, diventando nel corso dei secoli un mito nazionale. La sua morte improvvisa durante la Terza crociata, inghiottito dalle acque gelide di un fiume dai mille nomi, avvolgerà la sua figura di leggenda. Secondo il mito, l’imperatore non è mai morto, dorme in una caverna e si risveglierà alla fine dei tempi, per combattere l’ultima crociata contro l’Anticristo.
Inimitabili
Arturo Toscanini
Arturo Toscanini, il d’orchestra che ha rivoluzionato l’interpretazione musicale, è il protagonista della seconda puntata di “Inimitabili”, il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Sylos Labini, in onda mercoledì 18 giugno alle 21.10 su Rai Storia.
Un viaggio nella vita di quattro protagonisti della cultura del nostro Paese raccontati nelle pieghe della loro vita interiore attraverso interviste, brani di recitazione e documenti inediti. La prima puntata dedicata a Luigi Pirandello è andata in onda domenica 4 maggio.
Nato a Parma nel 1867 in una famiglia di patrioti mazziniani, Arturo Toscanini mostra fin da giovanissimo un talento straordinario per la musica, passione che gli è stata ispirata in particolare dal padre. Dopo gli studi al Conservatorio di Parma, in cui dimostra di eccellere in ogni strumento, il destino gli riserva un debutto leggendario: a soli 19 anni, sostituisce all’ultimo momento il direttore d’orchestra in una rappresentazione dell’Aida in Brasile, dirigendo a memoria e conquistando pubblico e critica. Da quel momento, inizia una carriera eccezionale che lo porta a dirigere nei teatri più prestigiosi d’Italia e all’estero, dal Regio di Torino al Teatro alla Scala di Milano, fino al Metropolitan di New York, passando per il Festival di Bayreuth e la NBC Symphony Orchestra.
Perfezionista assoluto, Toscanini rivoluziona il modo di dirigere: esige fedeltà assoluta alla partitura, rifiuta ogni divismo e punta su una lettura rigorosa e intensa della musica. Ma il suo ruolo non si limita al campo musicale. Uomo di forti principi, passionale, dopo una breve apertura al fascismo, che culmina nella candidatura nelle liste dei Fasci di combattimento nel 1919, Toscanini si oppone apertamente al regime e al nazismo, fino a subire aggressioni per il suo rifiuto di eseguire l’inno fascista in Italia. Nel 1938 lascia il Paese e si stabilisce a New York, dove assume la direzione della NBC Symphony Orchestra, diventando un simbolo della libertà artistica contro ogni dittatura. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Toscanini torna a dirigere in Italia, ma la sua parabola artistica si avvia al tramonto.
Muore nel 1957 a New York, lasciando un’eredità musicale e morale immensa. Con il suo rigore, la sua passione e la sua intransigenza, Arturo Toscanini è stato non solo un genio della direzione d’orchestra, ma anche un uomo che ha incarnato l’integrità e la coerenza fino all’ultimo giorno.
Una vita “inimitabile” tra note e rivoluzioni, tra perfezionismo e passione, di cui parlano la dottoressa Federica Biancheri, archivista della Casa Museo Toscanini di Parma, Harvey Sachs, tra i massimi biografi del maestro, e il maestro Riccardo Muti, il grande direttore d’orchestra che più di altri ha raccolto l’eredità del maestro di Parma. Dai loro contributi, insieme alle immagini conservate negli archivi della Rai e alle riprese nei luoghi più suggestivi legati alla vita del maestro, prende forma una storia esemplare, anzi, inimitabile.
“Inimitabili” è un programma di Edoardo Sylos Labini e Angelo Crespi, con la consulenza di Clemente Volpini, scritto con Roberto Fagiolo e Massimiliano Griner, per la regia di Claudio Del Signore. Musiche originali del Maestro Sergio Colicchio. Consulenza scientifica, Francesco Perfetti.
GIOVEDI’ 19/06/2025
Passato e presente
Le spie di Cambridge
Cambridge, anni ’30. Cinque studenti della celebre università britannica vengono reclutati come spie dall’Unione sovietica. Kim Philby e i suoi amici si infiltrano nei servizi segreti occidentali. Abili doppiogiochisti, riescono a tessere trame segrete per decenni, attraversando la Seconda guerra mondiale, fino a trovarsi protagonisti in scenari decisivi per la guerra fredda negli anni Cinquanta. E quando il gioco si scopre, quelli che per l’occidente erano dei traditori, per l’unione sovietica diventano degli eroi. Ne parla Paolo Mieli con il professor Mauro Canali a “Passato e Presente”, in onda giovedì 19 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.
RAInchieste
Adolescenza (1978) di Virgilio Sabel e Luisa Collodi
“Adolescenza” (1978), di Virgilio Sabel e Luisa Collodi, indaga l’età più bella e difficile, attraverso decine di testimonianze di ragazze e ragazzi. Un’inchiesta raccontata da Giorgio Zanchini nel nuovo appuntamento con “RAInchieste” in onda giovedì 19 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
Nel 1978 Virgilio Sabel e Luisa Collodi realizzano un’inchiesta sull’adolescenza divisa in sei puntate andate in onda sulla Rete 2 tra il 13 dicembre del 1978 e il 17 gennaio del 1979.
Dopo le inchieste “Giovani d’oggi” del 1960 e “Giovani” del 1967, l’obiettivo è quello di tornare a ritrarre i ragazzi italiani giunti in quella fase della vita così determinante per lo sviluppo della personalità, di cui si comincia a comprendere pienamente l’importanza.
Gli autori sono professionisti già sperimentati in inchieste importanti, realizzate per la Rai negli anni precedenti. La pedagogista Luisa Collodi ha già firmato nel 1969 un reportage per la TV dal titolo “L’Italia dei dialetti”, con cui ha contribuito alla comprensione dei motivi della mancata diffusione della lingua italiana in alcune zone della penisola.
Virgilio Sabel è un autore e regista poliedrico, che con la Radio Italiana collabora alla sede di Roma fin dal 1944, all’indomani della Liberazione dai nazisti.
Contribuisce allo sviluppo del documentario scientifico, un genere tutto particolare che pochi ricordano. “Un millesimo di millimetro” del 1950, uno dei capisaldi del genere, lo porta a collaborare con il settore cinematografico della Olivetti di Adriano Olivetti.
Nel 1958 Sabel viene chiamato dalla Rai per realizzare il documentario “Viaggio nel sud”, in cui viaggia e racconta con la cinepresa le regioni meridionali. Sabel realizza anche Caroselli, scrive canzoni di successo e firma altre inchieste fondamentali, tra cui “La storia della bomba atomica” nel 1963, in cui propone una lunga intervista a Julius Robert Hoppenheimer, lo scienziato che perfezionò gli ordigni nucleari lanciati su Hiroshima e Nagasaki.
Per raccontare gli adolescenti italiani a cavallo degli anni di piombo e nel mezzo della contestazione studentesca, Collodi e Sabel scelgono di incontrare i ragazzi nei luoghi in cui vivono gran parte del loro tempo: la famiglia e la scuola, cercando di abbattere ogni barriera e riuscendo spesso a superare il muro di diffidenza nei confronti degli adulti. Un lavoro che ci riporta indietro nel tempo, riconsegnandoci le mode, le usanze e le abitudini dei figli e dei genitori di 50 anni fa.
a.C.d.C.
L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi
Il professor Alessandro Barbero prosegue il racconto dell’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi in “a.C.d.C.”, in onda giovedì 19 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Proponendo la grazia a fronte della rinuncia alla pirateria, gli inglesi hanno creato una spaccatura tra i pirati dei Caraibi. Accettare significherà potersi tenere bottino e testa, mentre al rifiuto seguirà l’impiccagione. Pirati dominanti come Benjamin Hornigold e Henry Jennings accolgono la proposta della Corona. Ma lo spietato Charles Vane rigetta l’offerta e passa alla guida della resistenza di Nassau. La nemesi dei pirati, Woodes Rogers, fa rotta da Londra con destinazione Nassau.
VENERDÌ 20/06/2025
Passato e presente
Uomini e donne, uguali nel lavoro
Il faticoso cammino attraverso il quale le donne italiane hanno cercato di ottenere un uguale trattamento sul lavoro rispetto agli uomini, a partire dalla legge 903 del 9 dicembre 1977, fortemente voluta dall’allora ministro del Lavoro Tina Anselmi - primo ministro donna della repubblica italiana – che, allineando l’Italia alle nuove direttive europee, unificava gli uffici di collocamento e proibiva qualunque distinzione tra lavori maschili e lavori considerati tipicamente femminili. Un percorso raccontato da Paolo Mieli e dalla professoressa
Silvia Salvatici a Passato e presente in onda venerdì 20 giugno alle ore 13.15 su Rai3 e alle ore 20.30 su Rai Storia. Un processo che ancora fatica a realizzarsi, malgrado negli anni ’90 una nuova legge - la legge 125 sulle “azioni positive” - abbia dato avvio a una serie di politiche attive che, superando la parità formale, agissero a favore del genere svantaggiato. Le attuali discrepanze tra i due sessi in termini di salari e avanzamento di carriera mostrano che il cammino verso la parità non è ancora compiuto.
Un’epoca nuova
“Senza distinzione di sesso”
Tra il 1945 e il 1960, le donne italiane sono le artefici di una rivoluzione silenziosa quanto profonda. Una rivoluzione raccontata da Umberto Broccoli a “Un’epoca nuova”, il programma Rai Cultura in onda venerdì 20 giugno alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Chiamate semplicemente “staffette” durante la Resistenza, hanno combattuto il nazifascismo infrangendo per sempre lo stereotipo della fragilità femminile con atti di coraggio quotidiano. Un apprendistato di libertà e di consapevolezza che alla fine della guerra le ha portate alla conquista del voto e, finalmente cittadine, a contribuire all’edificazione della nuova architettura istituzionale nel segno della democrazia. Nel solco tracciato dalle madri costituenti, le donne italiane hanno intrapreso la sfibrante battaglia per l’uguaglianza e la parità di genere, e ribaltando ruoli, gerarchie e prospettive della cultura patriarcale, hanno cambiato il loro sguardo sul mondo e lo sguardo del mondo su di loro. Protagoniste troppo spesso invisibili del nuovo tessuto sociale, politico ed economico, hanno educato, curato, amministrato, prodotto. Il boom si è materiato dei loro sforzi.
“Senza distinzione di sesso” è la storia delle donne che hanno riscritto il futuro dell’Italia, con tenacia, intelligenza e capacità di visione. Una memoria viva che ci parla ancora per insegnarci come percorrere la strada ancora da fare.
Gli esploratori
Ernest Shackleton
A inizio Novecento Ernest Shackleton è uno dei più noti esploratori della corsa al Polo Sud. È lui al centro di questa puntata della serie “Gli esploratori”, in onda venerdì 20 giugno alle 22.10 su Rai Storia. La sua impresa più celebrata resta il salvataggio di un intero equipaggio bloccato in Antartide, in condizioni ai limiti dell’impossibile, nel 1914.
Morì nel 1922, nella cabina della nave con cui s’apprestava a una nuova impresa. Quella cabina, ora, è riemersa inaspettatamente, facendo riaffiorare la vita del suo illustre occupante di un secolo fa. La puntata è introdotta e contestualizzata dallo storico Franco Cardini.
SABATO 21/06/2025
Passato e Presente
Mariano Rumor
È stato cinque volte Presidente del Consiglio, più volte ministro degli Esteri, segretario della DC, fondatore della più potente corrente democristiana, la dorotea; ha dovuto gestire l’inizio della strategia della tensione, la crisi petrolifera e la prima grande riforma delle pensioni.
È Mariano Rumor, uno dei più potenti leader democristiani tra gli anni ‘60 e ‘70.
Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a “Passato e Presente”, in onda sabato 21 giugno alle 20.30 su Rai Storia.
Per lo stile dimesso e l’aspetto curiale è stato soprannominato il “Pio Mariano”, ma in politica si è dimostrato scaltro e a tratti spregiudicato. La sua carriera si interromperà bruscamente, messo da parte proprio dai suoi amici più stretti e fidati. Coinvolto nello scandalo Lockheed, da cui uscirà completamente scagionato, conclude il suo percorso umano e politico nel 1990 come senatore della Repubblica.
Cinema Italia
Speriamo che sia femmina
Un bel casale di campagna fa da sfondo alle rocambolesche vicende della famiglia del conte Leonardo, alle prese con debiti, con le difficoltà di una tenuta da gestire e da mantenere, con le sfide che la vita ti pone di fronte, con complicate relazioni amorose, dentro e fuori il matrimonio. È “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli, in onda sabato 21 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel ricco cast, Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Bernard Blier, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli, Athina Cenci, Lucrezia Lante della Rovere, Paolo Hendel, Giuliano Gemma. Nel casale del conte vivono la moglie separata, la figlia minore, il vecchio zio e la nipote, figlia di un'attrice romana. La gestione della proprietà è affidata a un amministratore, teneramente legato all'ex moglie del conte. Un bel giorno Leonardo torna a casa per chiedere un prestito alla sua già dissanguata famiglia, ma muore in un incidente. Nella fattoria rimarranno soltanto le donne; una delle quali è incinta.
Documentari d’autore
Marisol
Palermo. Nel popolare quartiere del Capo, la festa della Madonna della Mercede, fa da sfondo al vivere quotidiano di una bambina e della sua famiglia, tra sacro e profano e in condizioni di assoluta povertà. È “Marisol”, di Camilla Iannetti, in onda sabato 21 giugno alle 23.00 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.