L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Opera, danza, prosa e concerti

Il Teatro Sociale di Rovigo

PRESENTA

la nuova Stagione 2025/26
Con L’evento “Sotto il cielo di Rovigo - Cult dove il cuore rimane giovane”

Il cartellone arriva a coronamento del triennio firmato da Edoardo Bottacin, tra prime assolute, grandi classici e un nuovo logo istituzionale

Il Teatro Sociale di Rovigo presenta la Stagione 2025/26, con l’evento “Sotto il Cielo di Rovigo - Cult, dove il cuore rimane giovane”, con un cartellone che intreccia tradizione e innovazione, confermandosi ancora una volta fulcro culturale del territorio e terzo polo lirico del Veneto. Ad aprire la stagione sarà il 17 ottobre Così fan tutte di Mozart, assente da Rovigo da 25 anni.

La nuova Stagione Teatrale è un appuntamento atteso che si preannuncia ricco di emozioni, novità e grandi nomi della scena teatrale italiana e internazionale.

Per l’occasione è stato organizzato in piazza Garibaldi, un evento speciale a cura della regista Anna Cuocolo.

Attraverso una narrazione suggestiva che intreccia parole, immagini e performance, il pubblico viene guidato in un percorso artistico che anticipa i temi e le atmosfere della nuova stagione. L’evento di presentazione porta il Teatro fuori dalle sue mura, offrendo agli spettatori un’esperienza immersiva e coinvolgente, concepita come un dialogo vivo che culmina nello svelare il ricco calendario degli spettacoli: una programmazione di qualità, attenta alla tradizione ma aperta alla contemporaneità, capace di rivolgersi a pubblici diversi e di promuovere la cultura come bene comune.

“Il Teatro Sociale di Rovigo, teatro di tradizione, riconosciuto come terzo polo lirico del Veneto – dichiara il sindaco Valeria Cittadin-, si conferma ancora una volta motore culturale e identitario della nostra città. La nuova stagione, ricca, articolata e trasversale, rappresenta un’offerta culturale di altissimo livello, capace di parlare a pubblici diversi e di tutte le età. Una stagione frutto di un intenso lavoro di squadra e di sinergie virtuose tra istituzioni, realtà culturali e operatori del settore. È la dimostrazione concreta di come il Teatro possa essere non solo un luogo di spettacolo, ma uno spazio vivo, aperto, capace di parlare a tutta la comunità. Il Teatro Sociale continua ad essere punto di riferimento per la vita culturale della città e non solo. Questa nuova stagione è una testimonianza della forza di una comunità che crede nella cultura come motore di crescita, dialogo e identità. Un ringraziamento a chi ha reso possibile questo nuovo progetto culturale”.

“Dalla grande lirica alla prosa, dalla danza al jazz, passando per la concertistica e il teatro ragazzi. Il Teatro Sociale – aggiunge l’assessore alla Cultura Erika De Luca -, si apre alla città e al territorio con un programma che unisce qualità, innovazione e tradizione.

Un teatro vivo, inclusivo e aperto, che racconta la cultura come bene comune e volano di sviluppo sociale ed economico. Siamo orgogliosi di sostenere e promuovere una stagione che valorizza il talento, la bellezza e la partecipazione, nel segno di una visione culturale condivisa e lungimirante. Un ringraziamento al direttore artistico Edoardo Bottacin, agli uffici comunali con la dirigente Micaela Pattaro, ai tecnici, alle maestranze, agli sponsor, a chi ha reso possibile tutto ciò. Colgo l’occasione per ringraziare anche la regista Anna Cuocolo, che ha messo a disposizione la sua professionalità per l’evento di presentazione della nuova stagione. Naturalmente un grandissimo grazie al pubblico, che con la sua presenza e con il suo entusiasmo continua a dare senso e forza a questo luogo. Auguro a tutti una stagione ricca di emozioni e di cultura condivisa”.

Il teatro presenta un programma che si inserisce nel percorso del triennio artistico guidato da Edoardo Bottacin, celebrato anche dalla presentazione del nuovo logo istituzionale, simbolo di identità e visione condivisa.

“Con questo cartellone, con i risultati ottenuti, con i lavori di restauro del teatro già avviati e destinati a proseguire, abbiamo oggi un teatro pronto ad affrontare ogni sfida – commenta Edoardo Bottacin – Con orgoglio e gratitudine lascio un luogo vivo, amato e curato da un gruppo di lavoro straordinario, capace di trasformare ogni difficoltà in un’opportunità, e ogni Stagione in un nuovo inizio”.

Il cartellone della Stagione 2025/26 si articola in un ampio ventaglio di proposte che spaziano dalla lirica alla prosa, dalla sinfonica al jazz, senza dimenticare danza e progetti speciali. La 210ª Stagione Lirica porta sul palcoscenico nuove produzioni e prime assolute legate al filo conduttore del “Controcanto, storie fuori spartito”, mentre la prosa privilegia i grandi testi della letteratura teatrale e i loro interpreti più autorevoli. La sinfonica e concertistica completa il percorso triennale dedicato ai capisaldi della musica per solista e orchestra, affiancando star internazionali a giovani talenti emergenti, e la sezione Jazz e dintorni continua ad aprire il teatro alle contaminazioni con eventi che uniscono linguaggi diversi. Accanto a queste sezioni principali, un ricco calendario di iniziative collaterali, laboratori e attività divulgative ed educational rafforza il legame del Teatro Sociale con la città e con le nuove generazioni.

Primo appuntamento il 21 settembre con VioloncELIO, concerto che chiude il Festival Rovigo Cello City. Sul palco ci sarà Elio, voce eclettica e amatissima, che per l’occasione si unisce a un ensemble di violoncelli in un programma che mescola con ironia la classica e il pop, in piena sintonia con lo spirito che caratterizza la rassegna. Un appuntamento festoso, che segna il ponte ideale tra la vitalità di un festival cittadino e l’inizio della nuova stagione del Teatro Sociale, che avverrà il 17 ottobre con Così fan tutte di Mozart.

LIRICA

La 210ª Stagione Lirica ruota attorno al tema del “Controcanto, storie fuori spartito”: personaggi ribelli, enigmatici, poetici, che deviano dalla melodia principale e scompigliano le regole del gioco. Ad aprire il cartellone sarà Così fan tutte (17 e 19 ottobre), assente da Rovigo da venticinque anni, con la regia di Stefano Vizioli, artista italiano dalla lunga carriera internazionale, e le scene di Milo Manara, che con questo titolo debutta come scenografo e costumista teatrale. Sul podio lo spagnolo Jordi Bernàcer. Protagonisti Irina Lungu, soprano applaudita nei maggiori teatri internazionali, e Francesca Di Sauro, accanto a Biagio Pizzuti, Andrew Kim, la rodigina Paola Gardina e Maurizio Muraro.

A novembre arriverà Cin Ci Là (28 e 29 novembre) l’operetta, che quest’anno compie cento anni, sarà diretta da Alberto Orlandi con la regia di Corrado Abbati, regista che ha fatto di questo genere musicale teatrale il fulcro della sua attività, portandola sui palcoscenici di tutta Italia.

Dicembre sarà dedicato a L’occasione fa il ladro (12 e 14 dicembre), diretta da Elisabetta Maschio e messa in scena da Anna Cuocolo, con scene e costumi di Matteo Corsi, vincitore del Concorso Internazionale Gabbris Ferrari. Un nuovo allestimento nell’ambito del progetto Fucina del Teatro Sociale di Rovigo, in coproduzione con il Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo.

Il nuovo anno si aprirà con Carmen di Bizet (30 gennaio e 1 febbraio), una delle opere più amate e popolari del repertorio, che nel 2026 celebra il 150° anniversario dalla sua prima esecuzione. Sul podio Marco Angius, direttore musicale dell’Orchestra di Padova e del Veneto, apprezzato a livello internazionale per l’attenzione al repertorio contemporaneo ma anche per la capacità di rileggere i grandi capolavori della tradizione. La regia e le scene portano la firma di Filippo Tonon, regista e scenografo che ha portato la sua visione su palcoscenici europei, Caterina Piva, voce emergente della nuova generazione italiana; accanto a lei il tenore francese Jean-François Borras, ospite abituale di teatri come il Metropolitan di New York e l’Opéra di Parigi (alternato a Paolo Fanale), Daniel Giulianini come Escamillo e il soprano Francesca Dotto, Micaela di grande sensibilità musicale.

A febbraio il Teatro ospiterà la prima italiana di Alice nel Paese delle Meraviglie di Pierangelo Valtinoni (20 e 21 febbraio), opera che dopo i successi in Europa e in Asia arriva finalmente in Italia. Valtinoni, compositore tra i più rappresentati al mondo nel repertorio dedicato ai giovani e alle famiglie, costruisce una partitura vivace e colorata che restituisce tutta la fantasia di Lewis Carroll, tra atmosfere oniriche e divertenti giochi musicali. La direzione è affidata a Eddi De Nadai e la regia a Tommaso Franchin, con Claudia Ceraulo nel ruolo di Alice e Caterina Dallaere come Regina di cuori. Un racconto universale che attraversa generazioni, capace di aprire nuovi orizzonti di pubblico e di confermare l’impegno del Teatro Sociale nella promozione della musica contemporanea e delle prime esecuzioni italiane.

A marzo sarà la volta de Il flauto magico (13 e 15 marzo), diretto da Massimo Raccanelli e messo in scena da Paolo Giani Cei, regista che firmerà anche scene, costumi e luci. Nel ruolo di Pamina ci sarà il soprano spagnolo emergente Aitana Sanz Perez, la Regina della Notte sarà affidata a Claudia Urru, affianco a loro Kim Hyun Jung, giovane tenore sudcoreano, interpreterà Tamino, mentre Antonio Di Matteo darà voce all’autorevole Sarastro. A completare il cast il baritono austriaco Markus Werba, interprete di riferimento per il ruolo di Papageno, che ha fatto proprio di questo personaggio uno dei capisaldi del suo repertorio mozartiano, consacrandosi tra i protagonisti più apprezzati a livello internazionale; memorabili le sue interpretazioni a Vienna e al Festival di Salisburgo.

La stagione si concluderà a maggio con un dittico di grande suggestione: La damoiselle élue di Claude Debussy e Biancadi Italo Montemezzi (8 maggio 2026), quest’ultima presentata in prima esecuzione assoluta. Nel poema lirico di Debussy, su versi di Dante Gabriele Rossetti, saranno protagoniste Hanadi Karic come recitante e Yukari Mori nel ruolo della Damoiselle. Seguirà Bianca, raro poema drammatico in un atto su libretto di Giuseppe Zuppone Strani, riscoperto grazie alla trascrizione di Marco Pasetto: un titolo che riafferma la vocazione del Teatro Sociale alla valorizzazione del Novecento italiano e delle nuove riscoperte. Sul palco Camilla Consolaro (Bianca), Hanadi Karic (Ricciarda), Giulio Putrino (Balduino) e Meng Xiaojie (il Guardaboschi). La direzione è affidata a Fabrizio Da Ros, mentre la regia, le scene e le luci portano la firma di Stefano Patarino, con i costumi di FantasiainRe. A completare il progetto il Coro e l’Orchestra del Conservatorio “C. Pollini” di Padova, guidati da Francesco Loregian, una collaborazione che intreccia produzione teatrale e formazione accademica.

Un intero progetto speciale è dedicato al centenario di Dietrich Fischer-Dieskau, figura che ha segnato in maniera indelebile l’interpretazione del Lied e del repertorio vocale del Novecento. Rovigo celebrerà l’anniversario con un ricco calendario che comprende le masterclass di Erik Battaglia dedicate al Lied tedesco, incontri di approfondimento e un simposio internazionale con musicologi e interpreti provenienti da diversi Paesi, pensato per indagare l’eredità artistica e critica del grande baritono. Cuore delle celebrazioni sarà lo spettacolo Prospero’s Voice (26 ottobre 2025), ideato da Claudio Ronda e Manuel Fischer-Dieskau con la compagnia Fabula Saltica: un’opera multimediale che intreccia danza, musica dal vivo, video e arti visive, arricchita dalle musiche di Manuel Fischer-Dieskau ed Erik Battaglia e dalle immagini originali tratte dai disegni e dipinti dello stesso Dietrich Fischer-Dieskau. Una prima assoluta che non è solo omaggio, ma creazione originale, capace di restituire un ritratto intimo e suggestivo di un artista che ha ridefinito i confini dell’interpretazione vocale del XX secolo.

PROSA E DANZA

La stagione di prosa, realizzata in collaborazione con Arteven, riporta al centro i grandi testi della letteratura teatrale e i loro interpreti più autorevoli, in un anno che coincide anche con le celebrazioni per il centenario della nascita di Gian Antonio Cibotto, figura centrale della cultura rodigina.

“Nell’anno delle grandi celebrazioni per Gian Antonio Cibotto la Stagione del Sociale assume un’importanza particolare. È come se Toni, il grande Cibotto, quest’anno ritornasse tra gli spalti e le sedie del Teatro a guardare gli spettacoli. È una Stagione particolare e proprio per questo ancor più straordinaria” commenta Giancarlo Marinelli, direttore di Arteven.

A inaugurare gli appuntamenti sarà Il gabbiano di Čechov (25 e 26 novembre 2025), con Giuliana De Sio, attrice che ha saputo attraversare cinema, televisione e palcoscenico con ruoli memorabili, diretta da Filippo Dini, regista tra i più apprezzati della sua generazione per la sensibilità con cui affronta i classici russi e la drammaturgia contemporanea.

A febbraio sarà la volta de La coscienza di Zeno di Italo Svevo (4 e 5 febbraio 2026), con Alessandro Haber, uno dei grandi protagonisti del teatro italiano, capace di fondere carisma e ironia. La regia è di Paolo Valerio per una produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, nata a Trieste – la città di Svevo – e accolta con entusiasmo dalle platee italiane. Sempre a febbraio (10 febbraio 2026) salirà sul palco Maria Paiato, attrice di culto per l’intensità delle sue interpretazioni, protagonista di Riccardo III di Shakespeare diretto da Andrea Chiodi. Tutto il talento e la straordinaria forza dell’attrice veneta si misurano qui con uno dei grandi capolavori del teatro elisabettiano, in un progetto da lei fortemente desiderato e oggi realizzato grazie all’intesa con il regista. Lo spettacolo è una produzione del Centro Teatrale Bresciano, in coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova, il Teatro Biondo di Palermo e il Teatro di Roma – Teatro Nazionale. A marzo sarà la volta de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello (7 e 8 marzo 2026), con Silvio Orlando, attore amatissimo dal pubblico, diretto da Andrea Baracco in un allestimento che restituisce tutta la forza grottesca e corrosiva del teatro pirandelliano.

Accanto a questi capisaldi arrivano due titoli “cult”: Amadeus/span>22 gennaio 2026), con Ferdinando Bruni, figura centrale del teatro di ricerca italiano, e Piccole Donne, musical in prima italiana assoluta con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini (14 gennaio 2026).

Completano il cartellone tre appuntamenti che arricchiscono la stagione con danza e spettacolo. Il 5 gennaio 2026 il Balletto di Milano porterà sul palco Romeo e Giulietta, celebre coreografia ispirata alla tragedia shakespeariana, costruita sulla musica di Čajkovskij: uno spettacolo che unisce rigore accademico e freschezza interpretativa, firmato da una delle compagnie italiane più apprezzate anche all’estero.

Il 2 aprile 2026 sarà la volta di The Black Blues Brothers, scritto e diretto da Alexander Sunny. Lo spettacolo, premiato come Miglior Show di teatro fisico all’Edinburgh Fringe Festival 2022, è una festa acrobatica ambientata in un elegante locale stile Cotton Club e scandita dalle musiche del film cult di John Landis. Cinque acrobati kenioti – Bilal Musa Huka, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi, Mohamed Salim Mwakidudu e Peter Mnyamosi Obunde – trasformano il palco in un turbine di piramidi umane, limbo col fuoco, salti nei cerchi e numeri mozzafiato. Una produzione Mosaico Errante, distribuita da Circo e Dintorni, che ha superato le 1.000 repliche nel mondo conquistando oltre 650.000 spettatori.

Il 10 aprile 2026 chiuderà la sezione Le Quattro Stagioni della Compagnia Opus Ballet, coreografia di Aurelie Mounier sulle musiche di Vivaldi. Più che una trasposizione musicale, lo spettacolo è una riflessione poetica sul tempo che scorre, sui cicli della natura e dell’esistenza umana. I danzatori – Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Matheus De Oliveira Alves, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Giulia Orlando e Frederic Zoungla – danno corpo e respiro a paesaggi interiori e fenomeni naturali, accompagnati dai costumi di Beatrice Laurora, Isabella Fumagalli e Maia Sikharulidze. Una produzione che invita a fermarsi e ad ascoltare il ritmo segreto delle stagioni, restituendo in danza l’armonia tra uomo e natura.

Una novità attesa è l’introduzione del turno B di abbonamento, che prevede tre recite per alcuni spettacoli: un ampliamento dell’offerta che risponde a una richiesta del pubblico già emersa negli scorsi anni e che testimonia la crescita dell’attenzione verso la prosa al Teatro Sociale.

CONCERTI

La stagione sinfonica e concertistica porta a compimento il percorso triennale immaginato e fortemente voluto da Edoardo Bottacin: un itinerario che ha accostato i grandi capisaldi del repertorio per solista e orchestra alla valorizzazione delle compagini territoriali, affiancando star internazionali e giovani interpreti emergenti.

VioloncELIO (21 settembre 2025), evento conclusivo del Festival Rovigo Cello City che inaugura la sezione concertistica. Protagonista Elio, voce eclettica della musica italiana, che dialogherà con un ensemble di violoncelli in un programma capace di mescolare ironia, leggerezza e virtuosismo, aprendo la stagione con una serata di contaminazione tra classico e pop.

31 ottobre 2025 seguirà il concerto del violinista Ilya Gringolts, interprete tra i più raffinati della sua generazione e noto per le sue incisioni dedicate a Bach e al grande repertorio romantico, accompagnato dall’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Michael Hofstetter.

17 dicembre 2025 sarà la volta del Messiah Filippo Maria Bressan, direttore che ha guidato compagini come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Maggio Musicale Fiorentino, apprezzato per la sua attenzione filologica e per la chiarezza interpretativa. Nel cast spicca il soprano rodigino Silvia Frigato, specialista del repertorio barocco che ha collaborato con ensemble come il Monteverdi Choir, accanto a Sharon Carty, Raffaele Feo e Marco Saccardin.

Concerto di Capodanno (1 gennaio 2026) sarà affidato a Giovanni Constantini con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, presentato da Elena Filini, in un omaggio alla tradizione viennese con le celebri pagine della famiglia Strauss e brillanti ouvertures.

Quartetto di Cremona (25 gennaio 2026), ensemble cameristico italiano di fama internazionale, premiato con l’ECHO Classic Award e ospite regolare delle più prestigiose sale da concerto, con un programma che include Wolf, Debussy e il Quartetto La morte e la fanciulla di Schubert.

15 febbraio e 22 marzo 2026), guidati da Federica Bianchi insieme ai suoi migliori allievi, in continuità con il progetto avviato negli anni precedenti con i Concerti Brandeburghesi. Seguirà il concerto dell’Orchestra del Conservatorio Venezze (1 aprile 2026), vetrina per le nuove generazioni di musicisti formati a Rovigo.

19 aprile 2026 approderà al Sociale Kian Soltani, violoncellista tra i più richiesti della sua generazione, interprete carismatico del Concerto di Dvořák, accompagnato dall’Orchestra dell’Arena di Verona diretta da Nicolò Foron, giovane che, dopo la vittoria al Concorso Donatella Flick, ha già diretto la London Symphony Orchestra e numerose compagini europee.

Jessica Pratt (24 aprile 2026), soprano australiano considerato una delle interpreti di riferimento del belcanto, con un programma dedicato a Rossini, e il concerto del pianista Yoav Levanon (10 maggio 2026), giovanissimo artista Warner Classic salutato dalla critica internazionale come una delle promesse più luminose della scena pianistica.

JAZZ E DINTORNI

Il Teatro Sociale conferma anche quest’anno la sua apertura alle contaminazioni con un programma che unisce jazz, crossover e grandi omaggi musicali.

Si parte con la 9ª edizione del Premio Marco Tamburini (19 dicembre 2025), che rende omaggio al grande trombettista rodigino e continua a valorizzare giovani solisti jazz italiani ed europei, mantenendo vivo il legame tra Rovigo e una delle figure più importanti della scena jazzistica contemporanea.

Il 21 dicembre 2025 il palco del Sociale accoglierà Symphonic Queen, spettacolo che fonde orchestra sinfonica e rock band per celebrare le immortali canzoni di Freddie Mercury e dei Queen, un evento che negli anni ha conquistato platee in tutta Europa. Il 17 gennaio 2026 sarà la volta dell’omaggio a Franco Battiato e Giusto Pio, concerto che intreccia l’intensa voce di Giulio Casale con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta: un viaggio tra le pagine più poetiche e visionarie di due protagonisti della musica italiana.

Il 17 febbraio 2026, in occasione del Martedì Grasso, la città si trasformerà con Eu te amo Samba, una giornata-evento che intreccia musica, danza e cinema. Dal laboratorio di percussioni A scuola di samba al Ridotto, alla parata in centro storico con la marching band Bloko Intestinhao, fino all’aperitivo brasiliano e alla proiezione del documentario Il sale della terra di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, l’iniziativa porterà lo spirito festoso del carnevale carioca nel cuore di Rovigo.

L’8 febbraio 2026 sarà protagonista Raphael Gualazzi, apprezzato pianista, cantante e autore capace di fondere jazz, blues e sonorità soul in uno stile unico, che lo ha portato dal Festival di Sanremo al palco dell’Eurovision e a tournée internazionali.

Chiuderà la sezione Jazz all’Opera (22 aprile 2026), progetto che vede protagonisti la Venezze Big Band e il clarinettista Gabriele Mirabassi, tra i più interessanti interpreti italiani del jazz contemporaneo, in un concerto che mescola la libertà improvvisativa del jazz con suggestioni e atmosfere del repertorio operistico.

TEATRO RAGAZZI

LaScuolaTeatro, che accompagna studenti e famiglie alla scoperta dei grandi titoli e dei linguaggi della scena. Sono previste anteprime studenti per tutte le opere liriche in cartellone – da Così fan tutte a Carmen, da Alice nel Paese delle Meraviglie a Il flauto magico – accanto a produzioni originali pensate per i più piccoli. Tra queste, Gioco da ragazzi (24 novembre 2025), omaggio a Bizet nel 150° della morte, Lo Schiaccianoci (20 dicembre 2025) in una versione che unisce parole e musica, e CartaCantaTurandot (10 e 11 marzo 2026), spettacolo che rilegge l’opera pucciniana attraverso marionette e teatro d’ombre.

Il programma comprende anche appuntamenti che intrecciano teatro e memoria civile, come Perlasca. Il coraggio di dire no (6 febbraio 2026), scritto e interpretato da Alessandro Albertin, e percorsi di approfondimento con le lezioni spettacolo dedicate a Gian Antonio Cibotto nel centenario della nascita. A completare l’offerta, un ricco ventaglio di laboratori: dal coro di voci bianche al laboratorio di fotografia digitale, fino al progetto inclusivo Cultura+ per studenti con disabilità, senza dimenticare Mettiamoci all’opera, visite guidate, percorsi didattici e attività pensate per avvicinare i ragazzi al teatro da protagonisti.

PROGETTI SPECIALI

Il Teatro Sociale conferma la sua vocazione a farsi luogo di incontro e di sperimentazione con un ampio capitolo di progetti speciali. Accanto al già citato omaggio a Dietrich Fischer-Dieskau con masterclass, simposio e lo spettacolo Prospero’s Voice, si rinnova l’appuntamento con A tu per tu con la lirica… con gelato all’opera, ciclo di incontri che accompagna le nuove produzioni attraverso conversazioni divulgative arricchite dalle creazioni del maestro gelatiere Elio Palmieri: un modo originale e conviviale per avvicinare il pubblico ai segreti delle opere in cartellone.

Con Una città all’opera, Rovigo si trasforma in un palcoscenico diffuso: il centro storico dialoga con la prima della stagione attraverso vetrine, menù e iniziative ispirate all’opera inaugurale. Gli approfondimenti proseguono con il ciclo Le storie dietro la storia, incontri al Ridotto che uniscono studiosi e giornalisti per indagare i temi legati ai titoli in cartellone.

Particolare rilievo avrà “Influopera torna a casa”, il primo convegno nazionale dedicato ai cultural content creator che si occupano di classica, teatro e opera organizzato da Valentina Anzani e OperaMeet e sostenuto dal Teatro Sociale di Rovigo. Si terrà nel febbraio 2026 al Ridotto del Teatro Sociale, in occasione della prima assoluta di Alice nel Paese delle Meraviglie. L’iniziativa celebra Rovigo come luogo d’origine del progetto Influopera da cui è nata una rete di giovani professionisti oggi attivi in tutta Italia. I partecipanti delle prime edizioni, oggi social media manager, divulgatori e consulenti culturali, saranno invitati a raccontare i loro percorsi e a confrontarsi sul futuro della comunicazione digitale nelle arti performative. Un’occasione per riflettere su come si costruisce una professione a partire da un’intuizione collettiva.

Tra le iniziative si conferma anche la Fucina del Teatro Sociale di Rovigo, laboratorio permanente che coinvolge giovani attori, musicisti, tecnici e creativi in un percorso di formazione e produzione. Un vero e proprio incubatore di talenti che mette in dialogo generazioni diverse e crea occasioni concrete di crescita professionale, contribuendo a costruire il futuro del teatro attraverso esperienze condivise e sperimentazione sul campo.

Infine, le giornate di Operadays (23 e 24 maggio 2026) apriranno al pubblico i laboratori di scenografia e sartoria di San Sisto a Sant’Apollinare, cuore pulsante del lavoro artigianale che dà vita alle produzioni del Sociale. Due giorni di visite guidate gratuite che sveleranno il dietro le quinte del teatro, dal bozzetto alla scena compiuta.

Gli abbonamenti e i biglietti per la Stagione 2025/26 saranno disponibili a partire dal 19 settembre per lirica, concertistica e jazz, e dal 21 ottobre per prosa e danza. Info: Teatro Sociale di Rovigo, PiazzaGaribaldi 14, tel. 0425 25614, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.<www.comune.rovigo.it/teatrosociale<.

La stagione 2025/2026 del Teatro Sociale di Rovigo è realizzata grazie al supporto di: Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Comune di Rovigo-Assessorato alla Cultura, Arteven, Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, Confindustria Veneto Est.

Partner della stagione: Fondazione Cariparo, Fondazione Banca del Monte, Fondazione Rovigo Cultura, Banca del Veneto Centrale.

Sponsor: Adriatic LNG, TMB, IRSAP, Interporto, La Fattoria, Borsari, Osteria del Teatro, Scopa Gioielli

Media partner: LaPiazza, OPS Group.

Partner Tecnici: Playpiano, Fioreria Quadri, Gelateria Godot


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