L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Omaggio a Glauco Mauri

DOMENICA 28/09/2025

Omaggio a Glauco Mauri
Il ricordo di Rai Cultura per il primo anniversario della scomparsa

In occasione del primo anniversario della scomparsa di Glauco Mauri, Rai Cultura ripropone domenica 28 settembre alle ore 19.15 su Rai Storia, “Glauco Mauri. Un bambino con i capelli bianchi” curato da Agata Costanzo per “Grandi Biografie”. Lo speciale ne traccia un ritratto dalla formazione all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, fino alla maturità artistica. Un vissuto artistico sempre connotato dalla passione, dall’entusiasmo, dalla continua “scoperta” che solo il teatro può e sa dare.

Passato e Presente
Rodolfo Valentino, l’uomo che sedusse l’America

Il giovane Rodolfo Valentino era partito per l’America mosso dall’ambizione e da sogni di grandezza. Da Castellaneta, in provincia di Taranto, approda a Hollywood dove diventa uno dei più popolari divi del cinema muto, il simbolo stesso dell’eleganza e della passionalità. Nel firmamento delle stelle del grande schermo il suo è uno dei primi sguardi magnetici capace di sedurre ed incantare il pubblico, la figura che dà origine allo star system del cinema americano. Paolo Mieli lo racconta con il professor Ernesto Galli Della Loggia a “Passato e Presente” in onda domenica 28 settembre alle 20.30 su Rai Storia.

Binario cinema
Sacco e Vanzetti

È il 1920. Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due immigrati italiani a Boston vengono accusati di rapina a mano armata e omicidio. Saranno condannati a morte nonostante le prove presentate dalla difesa: il verdetto appare decisamente connesso a motivazioni di matrice ideologica e politica (i due imputati sono di fede anarchica) piuttosto che formulato sulla base di reali prove di colpevolezza. La notizia crea scalpore in tutto il mondo. Con musiche di Ennio Morricone e Joan Baez, è il film “Sacco e Vanzetti”, per la regia di Giuliano Montaldo, in onda domenica 28 settembre alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “Binario Cinema”. A nulla serviranno le ostinate e continue richieste di riapertura del processo avanzate dalla difesa, tutte puntualmente respinte: i due italiani sono giustiziati alla mezzanotte del 23 agosto 1927.

Premio al Festival di Cannes del 1971 a Riccardo Cucciolla per la migliore interpretazione maschile, Tre Nastri d’argento nel 1972 a Riccardo Cucciola (attore protagonista), Rosanna Fratello (attrice esordiente) ed Ennio Morricone (colonna sonora). Nel cast Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla, Cyril Cusack, Rosanna Fratello. Soggetto di Giuliano Montaldo, Fabrizio Onofri, Mino Roli. Sceneggiatura di Giuliano Montaldo, Fabrizio Onofri, Ottavio Jemma.

LUNEDI’ 29/09/2025

Passato e Presente
La strage di Marzabotto. Monte Sole

Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, si compie a Monte Sole la più sanguinosa strage compiuta dai nazifascisti durante l’occupazione tedesca. Ne parlano, nel giorno dell’anniversario dell’inizio dell’eccidio Paolo Mieli e la storica Isabella Insolvibile a “Passato e Presentey”, in onda lunedì 29 settembre alle ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. A raccontare gli eventi direttamente dai luoghi in cui si sono svolti, Emanuela Lucchetti.

La strage viene spesso ricordata come strage di Marzabotto, ma le violenze subite dalla popolazione civile hanno riguardato non solo il comune di Marzabotto ma tutta l’area. I tedeschi asserragliati sulla Linea Gotica, con gli Alleati che avanzano verso nord e i partigiani che rappresentano una spina nel fianco, decidono di rispondere attuando la strategia della “terra bruciata”: annientare interi territori e la popolazione che ci vive. A Monte Sole è una settimana di fuoco che distrugge per sempre 115 località. Alla fine, il bilancio è di 770 morti, di cui quasi un terzo al di sotto dei dodici anni. È la più grande strage di civili di tutta l’Europa occidentale.

Italia. Viaggio nella bellezza
Il tesoro degli Este tra Modena e Sassuolo

Il 1598 è una data che segna il destino di due città: per Ferrara è la fine di un’epoca, per Modena l’inizio di una nuova. Quando gli Estensi perdono la loro storica sede, che deve essere ceduta allo Stato pontificio, inizia anche l’avventura di Modena capitale. Per oltre due secoli e mezzo l’immagine della città è plasmata dagli Este, che alla fine del loro governo lasceranno a Modena anche un’immensa eredità. “Italia, viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 29 settembre alle 21.10 su Rai Storia, racconta questa esperienza attraverso il patrimonio delle Gallerie Estensi, uno dei più importanti musei dinastici d’Europa, dove si ritrovano le tracce della grande stagione del mecenatismo estense. 
Di questo complesso museale fanno parte il Museo Lapidario Estense, la Galleria Estense con la sua pinacoteca, la prestigiosa Biblioteca Estense Universitaria e il Palazzo Ducale di Sassuolo, una straordinaria residenza barocca, “delizia” degli Este, tornata a risplendere dopo un lungo restauro. La puntata è firmata da Amalda Ciani Cuka con la regia di Marzia Marzolla.

Dai nostri inviati
La Rai racconta la Mostra del Cinema di Venezia 1990-2000

Da Warren Betty a Javier Bardem, da Guglielmo Biraghi ad Alberto Barbera, da Vincenzo Mollica a Marlisa Trombetta: la serie di Rai Cultura “Dai nostri inviati. La Rai racconta la Mostra del Cinema di Venezia” si arricchisce del capitolo firmato da Giuseppe Giannotti ed Enrico Salvatori e dedicato all’ultimo decennio del XX secolo, in onda lunedì 29 settembre alle 22.00 in prima visione su Rai Storia.

Dopo aver ripercorso e raccontato in quattro tappe i 57 anni della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, attraverso le cronache della Rai e in collaborazione con Rai Teche, l’obiettivo è ora puntato sul periodo 1990 – 2000: Vincenzo Mollica è l’inviato alla Mostra per il Tg1, ma anche il Tg2 schiera una veterana come Marlisa Trombetta. Direttore della Mostra è il critico Guglielmo Biraghi, e desta reazioni contrastanti il responso della giuria della 47^Mostra, che assegna il Leone d’oro della Mostra del ’90 all’inglese Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Sheppard, fortemente voluto dal presidente della giuria Gore Vidal. Ma il momento più magico della Cerimonia è il Leone d’oro alla carriera a Marcello Mastroianni, consegnato da Federico Fellini.

Biraghi imprime il suo marchio cinefilo anche alla 48^ Mostra, che premia con il Leone d’oro il sovietico Urga - Territorio d'amore di Nikita Michalkov, mentre le due coppe Volpi vanno a due esordienti, River Phoenix per Belli e dannati e Tilda Swinton per Edoardo II.

Nel 1992 è nominato direttore il regista Gillo Pontecorvo, primo Leone d’oro ad assumere tale carica. Schivo quanto carismatico, Pontecorvo riporta al Lido il cinema americano, sia quello mainstream che quello indipendente e con lui la Mostra attraversa un magico lustro che arriva all’edizione 53 del 1996: passerella di divi e insieme di proposte interessanti, per scongiurare la crisi che attraversa il cinema mondiale. Il 1995 è l’anno dei centenari, quello del Cinematografo e della Biennale d’Arte, sorella maggiore della Mostra del Cinema, e proprio nel segno di questi anniversari che vengono assegnati otto Leoni d’oro alla carriera: Woody Allen, Alain Resnais, Martin Scorsese, Giuseppe De Santis, Ennio Morricone, Goffredo Lombardo, Alberto Sordi e Monica Vitti.

Il 29 novembre 1996 il consiglio direttivo della Biennale presieduta da Rondi, in scadenza il 31 dicembre, elegge i direttori delle sezioni artistica e cinematografica della Biennale Germano Celant e Felice Laudadio.

In 7 mesi Laudadio si trova a organizzare la 54^ edizione, concependo un percorso in cui lo spettatore ideale possa vedere tutto entrando in sala alle 9 di mattina e uscendo alle 2 di notte. Vengono ridotte le sezioni e i film in concorso. Uno snellimento che si nota dall’inaugurazione della Mostra il 27 agosto, quando vengono consegnati i Leoni alla carriera ad Alida Valli e Gérard Depardieu, ma il Lido viene scosso dalla tragica morte di Lady Diana Spencer avvenuta nella notte del 31 agosto. Il Leone d’oro è assegnato dalla giuria presieduta da Jane Champion al giapponese Hana-bi - Fiori di fuoco di Takeshi Kitano

La seconda Mostra diretta da Felice Laudadio, la 55^ del ’98, vede trionfare un Leone d’oro italiano dopo dieci anni: Così ridevano di Gianni Amelio, premiato dalla giuria presieduta da Ettore Scola. Alla conferenza stampa finale, un colpo di scena: Laudadio consegna al neopresidente della Biennale Paolo Baratta una lettera di dimissioni in cui dichiara di non volersi ricandidare.

Gli succede Alberto Barbera, direttore e tra i fondatori del Festival Cinema Giovani di Torino, primo direttore di Festival laureato con una tesi “cinematografica”. L’ultima Mostra del secolo, la numero 56 del ‘99, viene inaugurata il 1° settembre da Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, appena scomparso, il Leone d’Oro alla carriera viene attribuito a Jerry Lewis, ed Emir Kusturica presiede la giuria che premia con il Leone d’oro il cinese Non uno di meno di Zhang Yimou, già premiato sette anni prima.

La prima Mostra del nuovo Secolo, la 57^, viene aperta da Space Cowboys di Clint Eastwood, a cui viene assegnato anche il Leone d'oro alla carriera. Presidente della giuria della 57^ Mostra è Miloš Forman, che premia Il cerchio di Jafar Panahi, primo regista iraniano ad aggiudicarsi il premio nella storia della Mostra.

MARTEDI’ 30/09/2025

Passato e Presente
Ottone I, un re e imperatore tra Germania e Italia

La storia di Ottone I di Sassonia e della sua dinastia occupa un posto di primissimo piano nella storia d’Italia e in quella d’Europa. La raccontano Paolo Mieli e lo storico Giuseppe Albertoni a “Passato e Presente”, in onda martedì 30 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Ottone di fatto fonda di nuovo l’Impero in Occidente, unendo la corona del regno italico a quella del regno teutonico, che nasce tra i Franchi orientali, dopo la fine dell’Europa carolingia. Un certo pregiudizio risorgimentale, e poi di età fascista, che vedeva questo periodo come la dominazione di un regno straniero sull’Italia, ha impedito che gli studi sull’argomento proliferassero in passato nel nostro Paese, a causa di un rapporto tra ricerca storica e identità nazionale italiana viziato dall’ideologia.

Un’epoca nuova
Repubblica, rinascita di una nazione

Il 2 giugno 1946, quasi venticinque milioni di elettori italiani si recano alle urne per eleggere i membri dell’Assemblea costituente che avranno l’obiettivo di redigere la nuova carta costituzionale come stabilito dal decreto luogotenenziale n.151 del giugno 1944. Una pagina di storia riletta da Umberto Broccoli in “Un’epoca nuova”, in onda venerdì martedì 30 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Si vota soprattutto per decidere la forma istituzionale del nuovo stato attraverso un semplice quesito rivolto agli italiani: Monarchia o Repubblica? Il 18 giugno, nella sala della Lupa a Montecitorio, il primo presidente della Corte di Cassazione, Giuseppe Pagano, legge i risultati del referendum che sancisce la fine della monarchia e l’avvento della Repubblica con il 54,27 % dei voti a favore. È giunto il tempo di una nuova epoca, quella della Repubblica Italiana.

'14-'18: Grande Guerra cento anni dopo”
Scrittori in guerra. Protagonisti, testimoni, vittime

È stato il tempo il fattore che ha determinato quel profondo cambiamento nelle menti e nei cuori degli uomini che erano partiti per la guerra convinti di restarci poche settimane e si sono trovati per cinque lunghi anni nell'orrore della trincea e della morte. La memoria della Grande Guerra viene oggi restituita, con estrema vividezza e precisione, attraverso le molte opere letterarie, i memoriali e i diari che sono rimasti, in assenza di testimoni ancora in vita, gli unici strumenti in grado di raccontare il momento che cambiò la storia e le sorti del mondo di oggi. Lo racconta l’appuntamento con “’14-’18: la grande guerra cento anni dopo”, in onda martedì 30 settembre alle 22.10 su Rai Storia.

MERCOLEDI’ 01/10/2025

Passato e Presente
L’avventura di Heinrich Schliemann, da Omero a Troia

Henrich Schliemann, ricco imprenditore tedesco affascinato fin da ragazzo dai poemi omerici, si mette sulle tracce del mito leggendo l’Iliade come una mappa del tesoro. Sembra una follia ma non è così. L’archeologo dilettante scova davvero in Turchia le tracce di un’antica civiltà e riporta alla luce un favoloso tesoro. Un’avventura raccontata da Paolo Mieli e dallo storico Massimo Cultraro a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 1° ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

L'Italia della Repubblica
La Rinascita

Il dopoguerra, i problemi economici e la ricostruzione. Nel 1945 l’economia italiana si trovava in condizioni gravissime. Circa 3.000 miliardi i danni che il paese aveva subito a causa della guerra. Gran parte degli stabilimenti industriali si erano salvati, ma la produzione del 1945 crollò del 29% rispetto al 1938. Ingenti i danni al sistema dei trasporti. Oltre un milione e mezzo i disoccupati. Mancavano le materie prime e la gente soffriva la fame. C’erano gli aiuti americani, ma si trattava di dare avvio ad un organico piano di riorganizzazione dell’economia capace di ripristinare i livelli produttivi del 1938, un compito difficile soprattutto in un clima dominato da forti tensioni sociali. Furono anni difficili caratterizzati però da un grande vitalismo, da un profondo desiderio di riprendere una vita normale dopo gli orrori della guerra. “La rinascita” è al centro del quarto appuntamento, firmato da Giancarlo Di Giovine, con “L’Italia della Repubblica”, serie Rai Cultura introdotta da Paolo Mieli, in onda mercoledì 1° ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Nel 1950 la bilancia commerciale presentò per la prima volta, dopo la guerra, un saldo positivo. Dopo la ricostruzione aveva inizio la fase di sviluppo. Ospite in studio l’Ing. Francesco Merloni che, intervistato da Michele Astori, ci aiuterà a capire il rilancio dell’economia italiana del primo dopoguerra. La puntata, introdotta da Paolo Mieli, si avvale inoltre del contributo degli storici Piero Craveri e Giuseppe Berta, e del giornalista Pierluigi Battista.

La strage di Acerra
Il ricordo nell'anniversario dell'eccidio

Acerra, 1-3 ottobre 1943. I nazisti incendiano il centro storico del paese vicino a Napoli e uccidono più di 80 persone: uomini, donne, anziani, bambini. La vittima più piccola, aveva solo un anno, si chiamava Gennaro Auriemma. Una storia ricostruita da “La strage di Acerra” di Clemente Volpini con la regia di Matteo Bardelli che Rai Cultura ripropone martedì 30 settembre alle 23.15 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario della strage.

Si tratta di una delle più grandi stragi compiute dall'esercito tedesco nel sud Italia. La strage è l'atto conclusivo di un mese di violenze, saccheggi, stupri, razzie, rastrellamenti, ai quali la popolazione reagisce in massa, dando vita a una forma di resistenza organizzata. Nel 1999 alla città di Acerra è stata assegnata la medaglia d'oro al valor civile, per il grande coraggio e il generoso spirito di solidarietà - così si legge nella motivazione - con la quale si ricostruì dopo l'eccidio.

GIOVEDI’ 02/10/2025

Passato e presente
Hanns Eisler, il Karl Marx della musica

Hanns Eisler è stato definito “il Karl Marx della musica”. La sua maturazione come musicista è dovuta alla frequentazione a Vienna del più grande innovatore dello stile musicale del momento: Arnold Schönberg. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professore Gioachino Lanotte a “Passato e Presente”, in onda giovedì 2 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Trasferitosi a Berlino diventa l’autore delle musiche degli spettacoli di Bertold Brecht e dirige i cori operai legati al Partito Comunista. Negli Stati Uniti dove va in esilio dopo l’ascesa di Hitler, compone le colonne sonore di alcuni film di successo hollywoodiani per i quali prende ben due nomination all’Oscar. Ma nel 1947 viene coinvolto nella Caccia alle Streghe degli autori di Hollywood ed espulso dagli Usa per un difetto nei visti di soggiorno. Ritornato in Europa terminerà i suoi giorni nella DDR, per la quale compose tra le altre cose l’inno ufficiale.

Guerra d’Etiopia

In occasione del 90° anniversario dall’inizio della Guerra d’Etiopia, Rai Cultura ripercorre la vicenda militare, il contesto internazionale nel quale matura il conflitto, e le sue conseguenze storiche nello Speciale in onda giovedì 2 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. L’intera vicenda viene riletta raccontato attraverso riprese, interviste, documenti e repertori delle Teche Rai.

5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità”
1914-1916 Gli assi del volo p.1

La Grande Guerra vista dall’alto, con gli occhi dei grandi assi dell’aviazione. “Gli assi del volo” serie in due episodi in onda per “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità”, con Giorgio Zanchini in onda giovedì 2 ottobre alle 22.10 su Rai Storia, accende i riflettori su questi uomini, le cui azioni resero delle vere e proprie star in un periodo cruciale per l’aviazione come quello che va dal 1914 al 1918. Nel primo episodio, introdotto e contestualizzato dal professor Mauro Canali, il biennio 1914-1916: le stelle popolari dell'epoca si chiamano Richthofen, Guynemer, Fonck, Udet e Mannock. Questi assi del volo stanno plasmando il corso della Prima Guerra Mondiale. Gli aerei migliorano e il numero di vittime aumenta. Ma la fama e il successo iniziano a logorare questi piloti. Con strategie ancora non coordinate, attirano il risentimento dei soldati semplici che muoiono a migliaia ogni giorno.

VENERDÌ 03/10/2025

Passato e Presente
L’Autostrada del Sole

Tra il 1956 e il 1964, negli anni del boom economico, l’Italia realizza una delle più grandi imprese tecniche e industriali dell’Italia repubblicana: l’Autostrada del Sole. Tra Milano e Napoli – passando per Bologna, Firenze e Roma – vengono costruiti 755 chilometri. Nel giorno dell’anniversario dell’inaugurazione, Paolo Mieli e il professor Agostino Giovagnoli ne parlano a “Passato e Presente”, in onda venerdì 3 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’opera raccoglie il meglio delle competenze ingegneristiche e delle capacità industriali del nostro Paese. Sono anni in cui il paese conosce uno sviluppo impetuoso, e da paese agricolo si trasforma in una delle maggiori potenze industriali dell’Occidente. L’Autostrada del Sole diventa il monumento di un Paese che sta entrando di slancio nella modernità.

L’autostrada – che attraverso l’azione dell’Iri diventa uno dei più felici esempi di intervento dello Stato nell’economia – si interseca e fa da volano alla motorizzazione di massa, altro pilastro del boom industriale di questi anni. L’opera favorisce il turismo e unisce il Paese anche sul piano culturale e sociale.

Italoamericani
La famiglia 1890 – 1910

La storia degli emigrati italiani di prima generazione e la complessità del loro rapporto con l’Italia e con l’America: la racconta la serie “Italoamericani” in onda da venerdì 3 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Nel primo appuntamento, “La famiglia 1890 – 1910”: in tutte le principali città statunitensi sorgevano zone soprannominate “Little Italy”, vere e proprie enclave dove gli italiani, specialmente le donne, vivevano uniti all’insegna dei valori tradizionali della famiglia. In questo periodo, gli emigrati italiani dovettero fare i conti con ostilità, discriminazioni e, talvolta, violenza pura. Il documentario risale alle origini del sentimento xenofobo: dal linciaggio di undici siciliani a New Orleans al processo degli anarchici Sacco e Vanzetti in Massachusetts.

La fine del nazismo 
Ratline

La trilogia finale di una straordinaria serie Bbbc, introdotta per Rai Storia da Emilio Gentile, che svela la conclusione della parabola del nazionalsocialismo. E’ “La fine del nazismo”, in onda venerdì 3 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.

Il Fuhrer è morto, la guerra è persa. E ora i gerarchi del regime devono rispondere dei tremendi crimini commessi. Ma portarli alla sbarra non sarà facile. Molti di loro riescono ad eludere la giustizia, tra fughe, nuove identità e complicità insospettabili. Ma altri si mettono sulle loro tracce: sono i cosiddetti cacciatori di nazisti.

La puntata, dal titolo "Ratline", racconta il modo in cui vari gerarchi nazisti responsabili di orrendi crimini riuscirono a sfuggire, aiutati da complicità insospettabili. Tra loro, Adolph Eichamnn, il burocrate della Shoah, che visse in Argentina sotto falso nome, fino al suo arresto nel 1960 ad opera del Mossad, cui seguì il celebre processo tenutosi in Israele nel 1961.


SABATO 04/10/2025

Passato e Presente
Paola Lombroso, dalla parte dei bambini

Primogenita di Cesare Lombroso, medico, scienziato e fondatore dell’antropologia criminale, Paola Lombroso cresce a stretto contatto con i maggiori esponenti del positivismo e del socialismo di fine secolo. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dalla storica Maria Giuseppina Muzzarelli a “Passato e Presente”, in onda sabato 4 ottobre alle 20.30 su Rai Storia. In famiglia è costantemente incoraggiata a sviluppare le proprie capacità intellettuali.  Pubblica studi pionieristici sulla psicologia dell’età dello sviluppo e dedica molte delle proprie energie a realizzare, istituzioni assistenziali per la cura dei bambini meno agiati, come i doposcuola di Torino o le case rifugio per i bambini rimasti soli a causa della Prima guerra mondiale.  Convinta dell’impossibilità di superare le diseguaglianze sociali senza il superamento di quelle culturali, cerca modi per accendere bisogni e curiosità intellettuali anche tra l’infanzia povera. A questo doveva servire il Corriere dei Piccoli, alla cui ideazione Paola Lombroso lavora per anni, come pure la rete delle bibliotechine rurali che riesce a creare con l’aiuto di molti dei suoi più affezionati giovani lettori. 

Cinema Italia
Gli onorevoli

Cinque episodi per altrettanti mattatori per raccontare con ironie l'italiano medio alle prese con le elezioni elettorali. È “Gli onorevoli”, pellicola del 1963 firmata da Sergio Corbucci, proposta sabato 4 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Antonio La Trippa, monarchico vecchio stampo, cerca di farsi eleggere ma viene ingannato dal suo stesso partito. L'onorevole Bianca Sereni si innamora inaspettatamente di un giovane; lo sposa ma perde le elezioni. Un senatore integerrimo e salottiero viene rovinato dalla condotta del figlio. Un intellettuale di sinistra rinuncia ad ogni ambizione ed ideale quando gli Stati Uniti gli offrono un posto di lavoro. rinuncia ad ogni ambizione politica appena dall'America gli viene offerto un vantaggioso contratto. Un professore finisce in tv circondato da ballerine succinte. Film spumeggiante reso immortale dalla performance di Totò che, nei panni del divertente e patetico candidato monarchico, arringa gli elettori con l'ormai proverbiale “Vota Antonio”.

Documentari d’autore
Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo

Daniele Segre torna a raccontare il mondo dei tifosi miscelando il repertorio di suoi film precedenti con materiale girato durante la festa scudetto della Juventus 2017/18. “Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo” andrà in onda sabato 4 ottobre alle 22.45 su Rai Storia per “Documentari d’autore”.


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