Parigi e Venezia: le Quattro stagioni

 

Domenica 23 novembre ore 11 in Sala Maffeiana a Verona inedito confronto tra le Quattro Stagioni di Vivaldi e l’”imitazione” di Giovanni Antonio Guido, eseguita a Verona per la prima volta in tempi moderni

VERONA, novembre 2014 – Andata e ritorno in musica da Venezia a Parigi, sulle note delle “Quattro Stagioni”. Per il quarto appuntamento della loro XVI Stagione Concertistica, domenica 23 novembre alle ore 11in Sala Maffeiana a Verona I Virtuosi Italiani propongono un inedito confronto tra le celebri “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi e gli Scherzi Armonici sopra Le Quattro Staggioni di Giovanni Antonio Guido, violinista e compositore genovese vissuto a cavallo tra XVII e XVIII secolo e attivo soprattutto in Francia. L’“imitazione” delle Stagioni vivaldiane di Guido, che all’epoca ebbe molto successo oltralpe, verrà eseguita dai Virtuosi Italiani per la prima volta in tempi moderni a Verona.

La figura di Giovanni Antonio Guido rimane misteriosa. La mancanza di informazioni riguardanti la sua vita è stata attribuita all’abitudine di usare come cognome sia 'Antonio' sia 'Guido'. Anche la data di composizione degli Scherzi armonici sopra Le Quattro Stagioni è sconosciuta. L'opera è sopravvissuta in un insieme di parti stampate non datate pubblicate a Versailles, presumibilmente a spese del compositore, ed elencate come op. 3. L'edizione contiene un ciclo completo di poesie, Les caractères des Saisons, stampata in forma anonima nel frontespizio della partitura. Ogni movimento si basa su queste poesie, e frasi da esse sono collocate in punti cruciali della partitura, dove particolari idee musicali illuminano i sentimenti del testo. Proprio per questo motivo, la forma dei movimenti ha più in comune con la suite francese che con il concerto italiano.

Le Quattro Stagioni” è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti per violino di Vivaldi, propriamente detti: “Il cimento dell'armonia e dell’inventione”. La stampa della partitura avvenne ad Amsterdam nel 1725, ma è lo stesso Vivaldi ad affermare nella dedica al conte Morzin che erano stati composti precedentemente: i diversi manoscritti ritrovati presentano alcune differenze tra loro che confermano quanto dichiarato dal musicista. “Il cimento”, come la precedente raccolta di concerti “L’Estro Armonico” Op. 3, si compone di 12 concerti. La differenza fra le due raccolte riflette l’evoluzione del gusto dei primi decenni del XVIII secolo: i concerti del cimento sono di tipo solistico, invece nell’estro insieme a 4 concerti per violino solista ci sono ben 8 concerti grossi. Ciascun concerto de “Le Quattro Stagioni” si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro o Presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o Largo, secondo lo schema adottato per la maggior parte dei suoi concerti. Ogni concerto si riferisce ad una delle quattro stagioni: Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Si tratta di un tipico esempio di musica a programma, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, l’Inverno è dipinto spesso a tinte scure e tetre, al contrario l’Estate evoca l’oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. Vivaldi preparò anche quattro sonetti, uno per concerto.

Biglietti da 10 a 20 euro, per informazioni tel. 392.7178741 – www.ivirtuosiitaliani.it


 

Il programma

“PARIGI E VENEZIA – LE QUATTRO STAGIONI”

I VIRTUOSI ITALIANI

Alberto Martini maestro di concerto al violino

G.A. Guido “Scherzi Armonici sopra le Quattro Staggioni (1660 – 1728) dell’Anno”

Les Printemps - L’Estè - L’Automne - L’Hyver

A.Vivaldi

“Le Quattro Stagioni” quattro concerti per violino archi e basso continuo

da "Il Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione" op.8

Concerto n.1 in Mi maggiore "La Primavera"

Allegro, Largo, Allegro

Concerto n.2 in sol minore "L'Estate"

Allegro non molto, Adagio, Presto

Concerto n.3 in Fa maggiore "L'Autunno"

Allegro, Adagio molto, Allegro

Concerto n.4 in fa minore "L'Inverno"

Allegro non molto, Largo, Allegro


 

I Virtuosi Italiani sonouna delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. La loro attività discografica è ricchissima, con più di cento CD registrati ed oltre 400.000 dischi venduti in tutto il mondo. Tra i premi discografici ricevuti: “Cinque stelle - Premio Goldberg”, “Diapason d’or”, “Choc de la Musique” della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari “5 Stelle” della rivista italiana Musica. L'ensemble si è esibito nei più importanti teatri e enti musicali italiani e in tournées in tutta Europa, in Iran, Corea, Stati Uniti d’America, Sud America. Tra gli impegni recenti più rilevanti, il Concerto offerto dal Presidente del Senato della Repubblica Italiana e teletrasmesso in diretta da RAI 1, il “Concerto per la Vita e per la Pace” (Roma, Betlemme e Gerusalemme) trasmesso dalla RAI in mondovisione, il Concerto presso la Sala Nervi in Vaticano alla presenza di S.S. Papa Benedetto XVI, il concerto alla Royal Albert Hall di Londra a marzo 2010.

I Virtuosi Italiani hanno all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Chick Corea, Goran Bregovic, Michael Nyman, Ludovico Einaudi, Franco Battiato, Giovanni Allevi, Uri Caine, Paolo Fresu e Richard Galliano. La trasversalità, uno dei segni distintivo dell’orchestra che affronta con successo sia il repertorio classico che collaborazioni con artisti di musica “altra”, è ben decritto dalle parole del critico musicale del Corriere della Sera Enrico Girardi: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina"che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».

I Virtuosi Italiani sono ideatori ed interpreti di una Stagione Concertistica a Verona, giunta alla XVI edizione, che si svolge nei prestigiosi spazi della Sala Maffeiana. A questa è stata affiancata una Stagione di Musica Sacra con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e con la collaborazione del Museo Diocesano d’Arte di San Fermo. Da marzo 2011 sono complesso residente alla Chiesa della Pietà di Venezia. Direttore principale dell’ensemble è Corrado Rovaris, e solista-direttore principale ospite è il violinista Pavel Berman. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del konzertmeister Alberto Martini.

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