Jommelli sacro al Festival di Musica Antica

 

JOMMELLI – REQUIEM

Chiesa di Santa Caterina da Siena ore 21

Coro della Pietà de’ Turchini

Ensemble Talenti Vulcanici

Davide Troìa, direttore

Ingrid Neyza Copa de Finot – Enrico Gramigna – Violini

Filippo Bergo – Viola

Nazarena Ottaiano – Violoncello

Emanuele Cardi - Organo


PROGRAMMA

Niccolò Jommelli

(Aversa, 1714 – Napoli, 1774)

da “Sieben kleine KirchenKompositionen” per coro e b. c.

• Haec est domus domini

• Diffusa est gratia

• Locus iste

REQUIEM in Mib magg. per soli, coro, archi e b. c.

  1. Requiem (coro e soli)

  1. Kyrie (coro) – Christe (soli e coro) – Kyrie (coro)

  1. Dies irae (coro e soli)

  1. Salva me (soli e coro)

  1. Oro supplex (soli e coro)

  1. Pie Jesu (coro)

  1. Domine Jesu (coro) – Libera eas (coro) – Quam olim Abrahae (soli)

  1. Hostias (soli e coro)

  1. Sanctus (soli e coro)

  2. Hosanna (coro)

  1. Benedictus (Soprano solo)

  1. Agnus Dei (coro e soli)

  1. Dona eis requiem (soli e coro)

  1. Lux aeterna (coro) – Requiem aeternam (coro e soli)

Nel trecentesimo anniversario della nascita di Niccolò Jommelli, l'Ensemble giovanile della Pietà de’ Turchini e il Coro del Centro di Musica Antica di Napoli, diretti da Davide Troìa, omaggiano il compositore aversano con l'esecuzione del famoso Requiem e di altri brani di musica sacra corale della stessa penna, quali Haec est Domus Domini, antifona a quattro voci in do maggiore (Roma, 1750); Diffusa est gratia, graduale a quattro voci concertanti in sol maggiore (Roma, 1751) e Locus iste, graduale a cinque voci in do maggiore (Roma, 1752).

Il Requiem (Missa pro defunctis) in Mib Maggiore fu scritto da Jommelli per la morte di Maria Augusta Anna di Thurn und Taxis avvenuta il 1° febbraio 1756. Divenuta Duchessa di Württemberg dopo il matrimonio con Carlo Alessandro di Württemberg (1727) Maria Augusta era la madre del duca Carlo Eugenio di Württemberg che nel 1751 aveva dato spazio alle esecuzioni di Ezio e Didone di Jommelli nel teatro di Stoccarda. Durante quegli anni i rapporti di mecenatismo tra il duca e il compositore divennero abbastanza frequenti: Jommelli scrisse nel 1753 il pasticcio Fetonte per omaggiare il compleanno del duca; questi, dopo un viaggio a Roma,accolse la raccomandazione del cardinale Albani di assumere l'aversano per la direzione del Teatro di Stoccarda eleggendolo a Oberkapellmeister della corte di Stoccarda, non senza avergli prima commissionato un'opera (La clemenza di Tito). Fu durante questo periodo di ottimi rapporti con il duca, prima di una serie di incomprensioni che lo portarono a rompere con la corte e a ritornare in Italia, che venne composto il Requiem. L'atto compositivo avvenne molto probabilmente in tempi brevissimi, almeno se si fa fede a quanto riportato in un manoscritto copia "per uso del Real Cons[ervato]rio di S. M[ari]a della Pietà de' Torchini", datato 1781 e conservato presso la biblioteca del conservatorio di Napoli (I-Nc Mus. Relig. 981/1). Il manoscritto riporta: "Missa pro defunctis scritta in 3 giorni nel 1766 per la morte della madre del duca di Wittembergh 1766". L'anno errato è visibilmente corretto sul manoscritto in 1756.

Tra le pagine più fortunate di Jommelli - lo dimostrano sia la discografia recente che le numerose copie manoscritte della partitura, a volte rimaneggiata e implementata nell'organico e nei movimenti - il Requiem appare una sintesi musicale tra il gusto musicale partenopeo e quello tedesco, dettato anche dalla committenza, in un perfetto equilibrio tra tradizione ed innovazione dello stile personale.

Giacomo Sances


Coro della Pietà de’ Turchini

Nato nel 2012 dal progetto “liberi di cantare” per la valorizzazione della Chiesa di San Rocco a Chiaia, il coro riunisce 40 elementi ed è affidato alla direzione di Davide Troìa. Il repertorio esplorato è molto vasto: sacro, profano e popolare, a cappella e con strumenti, dal Rinascimento al Contemporaneo. La partecipazione al Coro è aperta a tutti e avviene attraverso audizioni periodiche, esso si pone come obiettivo principale quello di accostarsi alla musica e all’attività concertistica in maniera gioiosa. Nei 2 anni di vita ha già portato a compimento diversi progetti ed eseguito concerti per la stagione del Centro di Musica Antica e per altre rassegne in Campania.

Davide Troìa, diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro con C. Pagliuca, Composizione con A. Di Martino e G. Panariello, Strumentazione per Banda, Pianoforte con A. Di Donna e Canto con V. Profeta, ha frequentato il corso biennale di perfezionamento in Direzione di Coro con Norbert Balasch presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma, il corso di Direzione di Coro, pratica corale e vocalità antica “R. Goitre” con G. Acciai e Stephen Woodbury, corsi sulla musica corale contemporanea con B. Zanolini, G. Hollerung, G. Graden. Ha seguito numerosi seminari di musica antica con C. Cavina, G. Banditelli, C. Ansermet, R. Invernizzi, A. Florio, e alla Civica Scuola di Musica di Milano con R. Gini e C. Miatello.

E’ fondatore e direttore, dal 1990, del Coro Polifonico “Exsultate Deo”, alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il 1° premio assoluto alla IV Edizione del Concorso Nazionale per Cori Polifonici “Premio Mutterle ‘98” di Battipaglia (SA); 2° premio all'VIII edizione del TIM (Torneo Internazionale di Musica 1998-99); 2° premio (1° premio non assegnato) alla II edizione del Concorso Nazionale “San Bartolomeo” 2002 di Benevento; ha partecipato a numerose rassegne, tra cui: VI Rassegna polifonica Aprutina (Teramo 1999); Ascoli Piceno-Festival (1999); VI Rassegna Dauna “Santa Cecilia” (Foggia 2000); I Stagione di Musica Corale del Centro di Musica Antica “Pietà de’ Turchini” (Napoli 2000); IX Rassegna nazionale cori polifonici di Serino – Av (2003); Rassegna “Grande musica in Chiesa” (Roma 2004); Associazione A. Scarlatti di Napoli (Voci nel chiostro I, III, V edizione); XIII Rassegna Internazionale “Città di Campobasso” (2004); IX Stagione musicale “Itinerari vocali” (Montevarchi-Arezzo 2005); IV Festival Corale “Polyphonia” (Pesaro-Urbino 2005); “TuttInCoro” Auditorium D. Scarlatti della RAI (Napoli 2006/2007); XIII Rassegna Polifonica Internazionale “Città di Atri” (Teramo 2006); IX Edizione “Concerti dell’Avvento” (Latina 2008); Rassegna di Canto Popolare "Tanto per cantare" (Roma 1999 e 2009); Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali (Loreto 2000 e 2009); Vocalizzo italiano (Aquileia-Udine 2010); III Centenario Pergolesi (Jesi-Ancona 2010).

Da settembre 2013 è alla guida del Coro della Pietà de’ Turchini, costituito per valorizzare la chiesa di San Rocco alla Riviera di Chiaia, assegnata alla Fondazione Pietà de’ Turchini nell’anno Giubilare. L’ensemble vocale si è esibito per la Fondazione ad Afragola nel 2013, ed ha realizzato alcuni progetti musicali, dedicati al repertorio antico e contemporaneo, per la rassegna musicale promossa dell’Associazione Re.Crea (Residenza Creativa) che trova la sua realizzazione negli spazi di San Rocco che insieme alla Chiesa di Santa Caterina da Siena è sede della Fondazione Pietà de’ Turchini.

Davide Troìa affianca all’attività di direttore quella di controtenore, svolgendo attività solistica e in gruppi vocali.

Ha realizzato numerose elaborazioni per coro e ricoperto il ruolo di giurato in concorsi di Composizione Corale.

E’ docente di Direzione di Coro e Composizione Corale presso il Conservatorio “L. Canepa” di Sassari.

Emanuele Cardi è nato a Napoli nel 1973. Si diploma con il massimo dei voti e la lode in Organo e Composizione Organistica dopo quattro anni di studio con Wijnand van de Pol presso il conservatorio F. Morlacchi di Perugia dove consegue anche il Diploma Accademico di II livello, sempre con il massimo dei voti e la lode. In seguito si diploma in Musica Corale e Direzione di Coro, Pianoforte e Clavicembalo.

Interessato alle problematiche di restauro degli organi antichi e della prassi esecutiva, conduce da diversi anni studi specifici sulla musica e sull'arte organaria napoletana, redigendo in più occasioni articoli per riviste specializzate, partecipando a convegni in qualità di relatore e svolgendo opera di consulenza nell’ambito del recupero di organi storici e realizzazione di nuovi strumenti. Svolge inoltre corsi estivi e masterclasses sulla musica organistica rinascimentale e barocca, ed è spesso membro di giuria in concorsi organistici internazionali.

Ospite di alcune tra le istituzioni musicali più prestigiose del mondo, svolge un intensa attività concertistica in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia Germania, Inghilterra Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Svezia, Svizzera, Spagna, Ungheria, Russia, Stati Uniti, Brasile ed Uruguay, suonando alcuni dei più noti strumenti tra cui quelli di St. Thomas a New York, San Francisco (USA), cattedrali di Passau, Friburgo, Fulda, Monaco, Bonn (Germania) Losanna (Svizzera) Londra, Edimburgo, Brussels, Copenaghen, Turku (Finlandia), Lund (Svezia), Oliwa (Polonia) e Mosca. Docente ospite all’Università del Kansas (USA) e del conservatorio di Mosca e di S. Pietroburgo, ha suonato nelle principali istituzioni concertistiche russe tra cui le filarmoniche di S. Pietroburgo, Ufa, Kazan, Ekaterinburg, Perm, Krasnojarsk, Tomsk, Kemerovo, fino a Irkutsk. Ha svolto inoltre numerosi concerti inaugurali, tra cui quello del grande organo della chiesa dei Redentoristi a Belfast e della First Unitarian Church a Worcester (MA) negli Stati Uniti. Ha collaborato alla costituzione dell’ensemble giovanile della Pietà de’ Turchini-Talenti Vulcanici che ha diretto in più occasioni. Docente di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, incide regolarmente per le case discografiche “La Bottega Discantica” (Milano), “Priory Records” (Londra) e “Brilliant Classics” (Olanda) la cui recente incisione Neapolitan Organ Music è stata premiata con 5 stelle dalla rivista “Musica”.


 

In programma nel weekend

Sabato 29 novembre ore 10.30 Conservatorio San Pietro a Majella

Per la sessione “Negli occhi dei Musicisti” a cura di Progetto Museo

 

Sabato 29 novembre ore 18.00 Chiesa di San Rocco a Chiaia

L’altra faccia dell’amore di Ken Russel, 1970 introduce Natascia Festa

Per la sessione “Ad occhi aperti” a cura di Wunderkammer