Cronache musicali del Comunale di Bologna

Venerdì 28 novembre 2014, alle ore 18.00, nel Foyer Respighi del Teatro Comunale, avrà luogo la presentazione del volume, edito da Pendragon, CRONACHE MUSICALI DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA. Cronologia degli spettacoli 1984-2014, a cura di Nicola Pirrone.

 

Il 2013, anno del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner, è anche l’anno in cui il teatro Comunale di Bologna ha festeggiato 250 anni di attività. Una lunga storia, ricca di avvenimenti musicali che hanno visto succedersi nel teatro inventato dal celebre Signor Cavaliere Antonio Galli Bibiena, primo architetto e ingegnere cantanti, direttori e orchestre, strumentisti, scenografi, registi e coreografi, spesso di grande levatura artistica, come è documentato in Due secoli di vita musicale: storia del Teatro Comunale di Bologna (1987).

Quel lavoro conteneva la cronologia degli spettacoli proposti dal Comunale nei suoi primi 220 anni di vita. Questo volume nasce dalla volontà dell’autore di aggiornare quella cronologia. Il periodo esaminato va dall’autunno del 1984 fino alla stagione 2013, quella del 250°, con accenni al cartellone del 2014. Per una più ampia e differente visione degli avvenimenti trattati, si è fatto ricorso anche a stralci di recensioni redatte dalla maggior parte dei critici musicali italiani e apparse su vari organi di informazione. Ogni capitolo riporta, inoltre, il resoconto delle conferenze stampa di presentazione delle stagioni, dell’Agenzia ANSA o di altri giornali, al fine di poter confrontare quanto annunciato e promesso al pubblico con quanto effettivamente realizzato.

Il volume, edito da Pendragon, è già disponibile in libreria e contiene un CD con il file di tutte le rappresentazioni del Comunale dall’inaugurazione all’ottobre 2014 per una facile consultazione e ricerca tematica.

 

A parlarne, insieme con il curatore del volume, il giornalista e musicologo Nicola Pirrone, sarà il Sovrintendente del Teatro Comunale Francesco Ernani, che ha curato l’introduzione al volume, e il critico e studioso Mario Messinis.

 

L’ingresso è libero.