Mosaico del '900

IL VIOLINO STRADIVARI DI PAVEL BERMAN CON I VIRTUOSI ITALIANI

Domenica 30 novembre ore 11 in Sala Maffeiana a Verona un appuntamento diretto da Kasper De Roo e dedicato al repertorio del XX secolo.

Musiche di Schnittke, Berio, Pirchner.

VERONA, novembre 2014 – Ritorna a Verona nella Stagione Concertistica dei Virtuosi Italiani il grande violinista Pavel Berman, solista-direttore ospite dell’orchestra veronese da diversi anni. Domenica 30 novembre il virtuoso ed ex enfant prodige del violino, figlio dell’indimenticabile pianista Lazar, vincitore a soli diciassette anni del secondo premio al prestigioso “Concorso Paganini” di Genova, sarà protagonista di “Mosaico del ‘900”, un appuntamento dedicato al repertorio del XIX secolo. Con il suo prezioso violino Stradivari “Conte de Fontana” del 1702, appartenuto a David Oistrakh, offrirà al pubblico l’interpretazione del Concerto per violino e orchestra da camera n. 3 di Alfred Schnittke, pagina del 1978 dove la poetica musicale del compositore russo di origine tedesca raggiunge la piena densità semantica.

A dirigere il concerto, che vede protagonisti anche l’ensemble di musica contemporanea Windkraft e il soprano Julia Aichner, è la bacchetta di Kaspar De Roo, rinomato interprete a livello internazionale della musica del ventesimo e del ventunesimo secolo.

Nella prima parte della matinée il programma vedrà l’esecuzione del Quartetto per archi per quintetto di fiati PWV 15 (1984) di Werner Pirchner. Il compositore tirolese lo scrisse per quartetto d’archi nel 1975 come colonna sonora di un film sul Tirolo, utilizzando come tema per le sue variazioni un canto di schiavi”. Nei primi anni ’80 lo ha arrangiato per quintetto di fiati, aggiungendo tre brevi movimenti, uno dei quali in memoria del poeta Heinrich Heine. A seguire si scolteranno le Folk Songs di Luciano Berio, ciclo di canzoni composto nel 1964 con l’arrangiamento di canti popolari provenienti dalla tradizione orale di differenti paesi.

Biglietti da 10 a 20 euro, per informazioni tel. 392.7178741 – www.ivirtuosiitaliani.it 


Il programma

“MOSAICO DEL ‘900”

I VIRTUOSI ITALIANI

WINDKRAFT ensemble di musica contemporanea

Julia Aichner soprano

Pavel Berman violino

Kasper De Roo direttore

Werner Pirchner Quartetto per archi per quintetto di fiati PWV 15 (1984)

Luciano Berio Folk Songs

Alfred Schnittke Concerto per violino e orchestra da camera n. 3


 

Pavel Berman cominciò ad attirare l'attenzione del mondo musicale vincendo il Primo Premio e la Medaglia d'Oro al Concorso Violinistico Internazionale di Indianapolis nel 1990. La Giuria riconobbe nel suo stile una miscela di tecnica brillante e raffinata interpretazione; il pubblico apprezzò la sua classe ed il sincero far musica. Il Premio Speciale per la migliore interpretazione dei Capricci di Paganini e della Sonata di Ysaye, gli permise inoltre di fare il suo debutto discografico con la Koch International.

In precedenza, all'età di soli diciassette anni, aveva vinto il Secondo Premio al Concorso Violinistico Internazionale "Paganini" di Genova (1987). Pavel Berman è nato a Mosca, dove ha iniziato lo studio del violino all'età di quattro anni e mezzo. Tre anni dopo viene ammesso alla Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca, con Svetlana Bezrodnaia e successivamente al Conservatorio Tchaikovsky con Igor Bezrodniy. All'età di sette anni Berman fa il suo debutto pubblico con la Gorky Philarmonic Orchestra. Da quel momento comincia a sviluppare un vasto repertorio, esibendosi in Unione Sovietica, dando recital ed apparendo con orchestre quali l'Orchestra di Stato dell'URSS, la Filarmonica di Mosca ed altre. Berman prosegue i suoi studi con Dorothy DeLay nel 1992 alla Juilliard School di New York e poco dopo avviene l'incontro con Isaac Stern che ha indubbiamente segnato in profondità la sua creatività musicale; la maturità artistica di Pavel Berman trova inoltre la sua radice profonda nel lavoro musicale con suopadre, il leggendario pianista Lazar Berman. Si è esibito con prestigiose orchestre quali la Dresden Staatskapelle, la Indianapolis Symphony Orchestra, la Atlanta Symphony, la Dallas Symphony, la Miami Philarmonic, la Praga Symphony, la Royal Philarmonic di Liverpool, la Beijing Philharmonic, i Berliner Sinfoniker, ha collaborato con importanti direttori come Iliahu Inbal,Petr Altrihter,Vasiliy Sinayskiy,Andrei Boreiko. Ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall di New York, Théâtre des Champs Elysées e Salle Gaveau di Parigi, Herkulessaal di Monaco, Auditorio Nacional di Madrid, Bunkakaikan di Tokyo, Teatro alla Scala, Conservatorio Verdi di Milano, Parco della Musica di Roma, Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Come camerista ha collaborato con musicisti quali David Soyer ,Gustav Rivenius, Nabuko Imai, Alexandr Kniazev,Alexandr Rudin, Andras Schiff, Bruno Canino ed altri artisti di questo calibro. Una nuova fase nella carriera artistica di Berman si è aperta nel 1997, quando è diventato Direttore Musicale della Kaunas Chamber Orchestra in Lithuania.

Fra i progetti artistici di rilievo, la prima registrazione mondiale dei 24 Capricci di Paganini orchestrati in un unico brano per violino e orchestra d'archi dal compositore lituano Giedrius Kuprevichius, dedicato a Pavel Berman.

Ha effettuato tourneé in Europa, Asia, Sud America, parallelamente alla collaborazione con la nuova Kaunas Symphony Orchestra, in veste di solista e direttore con orchestre quali la Lithuanian, la St. Georges Strings Orchestra e i Virtuosi di Mosca.

Dal 2005 il M° Berman ha assunto l'incarico di docente di violino presso la prestigiosa Accademia Internazionale "Incontri col Maestro" di Imola.

Ha inciso per Koch International, Audiofon, Discover, Supraphon e Phoenix Classics.

E' entrato a far parte del Consiglio Direttivo della "Fondazione Aurora" di Mosca, nel quale svolge attività di pianificatore di eventi culturali e per la quale effettua concerti in tutta la Russia. Pavel Berman suona il violino Antonio Stradivari ‘Maréchal Berthier' 1716 della Fondazione Pro Canale di Milano.

WINDKRAFT

È un’orchestra di fiati, legni ed ottoni, che si distingue sin dalla sua fondazione, nel 1999, tra le orchestre specializzate in repertori di musica contemporanea. Accanto a numerosi concerti nei Festival I Virtuosi Italiani

Klangspuren di Schwaz e Transart a Bolzano, Windkraft si è imposta anche nei Festival “Carinthischen Sommer Ossiach“, nelle Settimane Mahleriane di Dobbiaco e al Muziekgebouw di Amsterdam nella prestigiosa serie dei concerti di Donderdagavond. Nel 2008 si è ancora esibita al concerto di apertura del Museion di Bolzano, alle Settimane Mahleriane di Dobbiaco, al Festival Eclatsconcert di Friburgo, all’Engadin Festival. Nel 2007 in Valgardenamusica, nel 2005 all’apertura delle Universiadi al Tivoli Neu a Innsbruck, all’Arena Festival di Riga, al Gaida Festival di Vilnius. Evento di particolare rilievo è stato il concerto “Die Himmlische Stadt“ nel settembre 2011, realizzato con la famosissima Hilliard Ensemble e il coro Novo Canto. Windkraft unisce musicisti tirolesi e altoatesini.

Kasper De Roo é un rinomato interprete a livello internazionale della musica del ventesimo e del ventunesimo secolo. Ha cominciato la sua rapida carriera nel 1984 come direttore alla “Staatsoper” di Stoccarda. Dal 1992 è al Landestheater di Innsbruck in qualità di direttore musicale e contemporaneamente alla National Symphony Orchestra of Ireland a Dublino. Con l’Orchestra Windkraft, della quale è direttore principale e artistico dal 1999, ha inciso nel 2005 la prima assoluta di “Stunde der Seele” di Sofia Gubaidulinas. Sono seguite altre produzioni discografiche con musiche di Staud. Come direttore ospite è presente nelle sale di Amsterdam, Rotterdam, Groningen, Pechino, Hongkong, Amburgo, Francoforte, Colonia, Dresda, Vienna und Salisburgo. Dal 2010 è professore ospite al Central Conservatory di Pechino.

I Virtuosi Italiani sono una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. La loro attività discografica è ricchissima, con più di cento CD registrati ed oltre 400.000 dischi venduti in tutto il mondo. Tra i premi discografici ricevuti: “Cinque stelle - Premio Goldberg”, “Diapason d’or”, “Choc de la Musique” della rivista francese Le Monde de la Musique, oltre a vari “5 Stelle” della rivista italiana Musica. L'ensemble si è esibito nei più importanti teatri e enti musicali italiani e in tournées in tutta Europa, in Iran, Corea, Stati Uniti d’America, Sud America.

Tra gli impegni recenti più rilevanti, il Concerto offerto dal Presidente del Senato della Repubblica Italiana e teletrasmesso in diretta da RAI 1, il “Concerto per la Vita e per la Pace” (Roma, Betlemme e Gerusalemme) trasmesso dalla RAI in mondovisione, il Concerto presso la Sala Nervi in Vaticano alla presenza di S.S. Papa Benedetto XVI, il concerto alla Royal Albert Hall di Londra a marzo 2010.

I Virtuosi Italiani hanno all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Chick Corea, Goran Bregovic, Michael Nyman, Ludovico Einaudi, Franco Battiato, Uri Caine, Paolo Fresu e Richard Galliano. La trasversalità, uno dei segni distintivo dell’orchestra che affronta con successo sia il repertorio classico che collaborazioni con artisti di musica “altra”, è ben decritto dalle parole del critico musicale del Corriere della Sera Enrico Girardi: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una "adrenalina"che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica».

I Virtuosi Italiani sono ideatori ed interpreti di una Stagione Concertistica a Verona, giunta alla XVI edizione, che si svolge nei prestigiosi spazi della Sala Maffeiana. A questa è stata affiancata una Stagione di Musica Sacra con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e con la collaborazione del Museo Diocesano d’Arte di San Fermo. Da marzo 2011 sono complesso residente alla Chiesa della Pietà di Venezia. Direttore principale dell’ensemble è Corrado Rovaris, e solista-direttore principale ospite è il violinista Pavel Berman. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del konzertmeister Alberto Martini.