Futuro nel nome di Mozart

 di Federica Fanizza

Concerto dei Vincitori del Concorso AUDImozart: il futuro del mondo concertistico nel nome di Mozart

Rovereto,  28 maggio 2016 - La serata dedicata a giovani talenti, ai quali viene affida la missione di dare voce alle note del concertismo mozartiano, è stata anche l'occasione per rinnovare la richiesta di adesione alla petizione “Salviamo l’ Orchestra giovanile Europea EUYO fondata da Claudio Abbado nel 1976 al fine di conservare e finanziare The European Union Youth Orchestra, a partire dal 1 settembre 2016 costretta a cessare l’attività artistica a seguito della decisione della comunità europea di non finanziare il progetto Pan-Europeo T2020. L'appello ha avuto la voce e l’autorità dello stesso m° Marcello Abbado, presidente della giuria del concorso AudiMozart di Rovereto promosso dall’Associazione Mozart Italia.

Seulgi Kim, dalla Corea del Sud, oboe, e gli italiani Andrea Cellacchi, fagotto, Bianca Maria Fiorito, flauto, Matteo Tartaglia, clarinetto, sono stati i vincitori dell’8° Concorso internazionale AudiMozart conclusosi sabato 28 maggio 2016 a Rovereto presso il Teatro Zandonai, che ha visto la partecipazione di giovani strumentisti nati tra il 1988 e il 1999, con esperienze di studi all’estero e in orchestre sinfoniche internazionali.

È un concorso specializzato per strumenti a fiato per l’esecuzione dei Concerti di Mozart per flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno e orchestra, che intende così valorizzare i migliori giovani talenti di tutto il mondo in quest'ambito. Il successo dell’iniziativa è testimoniato dal consistente numero di iscritti: ogni edizione (compresa quella di quest’anno) ha registrato più di cento partecipanti provenienti da cinque continenti. La proclamazione dei vincitori è avvenuta nel corso del concerto di Gala con il sostegno dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento al termine di due settimane (dal 16 al 26 maggio) di accurate selezioni. Non è stato assegnato il premio per l’esecuzione del concerto per corno, segno della volontà di non trovare un vincitore a tutti i costi.

La giuria è stata presieduta, come in tutte le precedenti edizioni, da Marcello Abbado e composta da qualificati solisti e docenti: Nilo Caracristi, corno - Peter Lukas Graf, flauto, Viola Wilmsem, oboe - Dimitri Ashkenazy, clarinetto - Stefano Canuti, fagotto – Giancarlo Guarino, direttore d’ orchestra– Corrado Ruzza, pianoforte.

L’iniziativa riesce ancora a raccogliere un buon sostegno di sponsor sia pubblici sia privati, come è testimoniato dall’intitolazione stessa del concorso che comprende il nome del principale partner internazionale, cui si deve anche il progetto originale che voleva portare alla formazione di una orchestra giovanile internazionale dedicata al mondo musicale mozartiano. Progetto in parte concretizzatosi nella nascita dell’orchestra Mozart boys e girls ma che, purtroppo, ha subito un ridimensionamento di numero di ragazzi, riuscendo però a sopravvivere in questi tempi difficili per le formazioni musicali classiche.

I vincitori si sono esibiti in concerti che Mozart dedicò ai loro singoli strumenti: il Concerto per oboe in do magg, KV 314, per fagotto in si bemolle magg KV 191, per flauto in sol magg 313 (285C) e quello per clarinetto KV 622.

Oltre la qualità tecnica esecutiva di ogni singolo vincitore, il pubblico, che poteva assistere a tutte le fasi del concorso, ha saputo apprezzare anche la qualità interpretativa degli esecutori. Il fagotto di Andrea Cellacchi e il clarinetto di Matteo Tartaglia si sono contesi nello spazio teatrale i maggiori favori degli ascoltatori.

Il merito della riuscita della serata è da condividere anche con la partecipazione fattiva dell’orchestra Haydn, in questa occasione guidata dal Marco Mandolini in qualità di maestro concertatore che ha saputo rendere, in piena sintonia con gli esecutori, un Mozart magico e delicato in armonia con lo spirito di festa dell’evento.