Le Roi s’amuse

di Suzanne Daumann

J. Haydn

Scottish Airs

Werner Güra, tenore

Christoph Berner, fortepiano

Julia Schröder, violino

Roel Dieltiens, violoncello

CD Harmonia Mundi B00COU081K, 2014

Per me, la musica di Joseph Haydn è impregnata da un'ironica bonomia di cui queste Scottish Airs sono un delizioso esempio. Haydn rielaborò questi brani popolari scozzesi fra il 1800 e il 1804 per l'editore George Thomson, grande appassionato della musica folkloristica del suo paese. Werner Güra, re del Lied, si è regalmente divertito, si direbbe.

Questo CD, mi ha raccontato Werner Güra, ha impiegato qualche anno a vedere la luce, l'incisione si è dovuta posticipare a più riprese, poiché la violinista era rimasta incinta due volte. Poi è arrivata Julia Schröder, incontrata in occasione di una Passione di Bach, e un vero trio si è formato, con Roel Dietjens al violoncello e Christoph Berner al fortepiano. Si sente in ogni introduzione e in ogni postludio. Insieme, questi artisti e il cantante hanno esplorato ogni dettaglio del testo, al fine di condurre una narrazione. «È stata una gioia,» dice, «fare questo CD, lavorare con un ensemble con il quale ci si muove veramente nella stessa direzione, ci si intende alla perfezione.» Ed è certamente una gioia ascoltarlo. Gli archi irresistibili e la tenera leggerezza del fortepiano sono una gioia già di per sé, e non sembra altro che giustizia che si abbia diritto a un trio completo fra questi artisti (Hob. XV:27). «Questo trio continuerà forse a lavorare insieme» dice ancora Werner Güra, «e sarebbe veramente un'ottima cosa!»

Quasi tutte queste arie sono ballate, eroiche, lugubri, amorose o schiettamente comode. Werner Güra si mostra padrone della pronuncia delle parole scozzesi con una tale facilità che gli ho dovuto domandargli se abbia preso lezioni. «Oh sì,» risponde «con Charles Johnston, il collaboratore di Harmonia Mundi, che ha anche scritto il libretto. Era presente a tutte le sedute d'incisione proprio per supervisionare tutto, e ha anche avuto da ridire.» Una delle caratteristiche mirabili di questo CD è appunto questa apparente facilità che riposa in realtà su una ferrea disciplina e un grande lavoro.

Werner Güra, accento scozzese dunque ben rifinito, racconta queste storie con la sua voce calda e bonaria: un evangelista che, dopo il dramma della Passione, scende in città per bere un bicchiere all'osteria e far baldoria con le ragazze.

In Jenny’s Bawbee una giovane i cui quattro ammiratori sono in realtà attirati dalla sua dote, il famoso bawbee, se ne sbarazza con parole e gesti sinceri. I musicisti ci raccontano questa storia con una verve irresistibile e il cantante caratterizza uno dei personaggi utilizzando un falsetto deliziosamente isterico. «È per caso un clown mancato?» gli chiedo. Questo lo fa scoppiare un una risata: «No, non arrivo a questo punto. La musica classica contiene pochi elementi schiettamente comici, e quando li incontro li assaporo, avendo cantato Rossini e altri della "stessa famiglia" in precedenza.»

In Sleep’st thou or wak’st thou, il cantante si avvicina in punta di piedi all'amata, per cantarle poi i suoi sentimenti

Rattling roaring Willie canta le lodi di William Pitt Junior, primo ministro dell'epoca, la grande stagione della Royal Navy, e ogni lettore di Patrick O’Brian sentirà qui tutto un coro di marinai nella sola voce del tenore.

Altri brani descrivono paesaggi tranquilli, come The Lone Valley, una delle mie favorite, o raccontano altre vicende, vicende di valorosi guerrieri come Twas at the hour of dark midnight (il cui tema appartiene in origine all'immortale Ballata di Barbara Allan), di un'innamorata che torna per punire l'amante infedele in William and Margaret...

Tutto spira qui gioia di vivere, e il virtuosismo quasi tangibile degli artisti non è mai gratuito, ma serve semplicemente e ammirevolmente il compositore, i suoi poeti e tutto il loro universo. Le belle melodie, siano tristi o liete, son piene di brio e continuano a risuonare a lungo dopo la fine di questo delizioso CD. Caldamente raccomandato!