Fantasia barocca

 di Giuliana Dal Piaz

Il penultimo concerto della stagione di The Toronto Consort con l'ensemble ospite Quicksilver è dedicato al repertorio strumentale secentesco fra Italia e Germania.

TORINO, 13 aprile 2018 - Mentre si prepara alla chiusura della Stagione 2017-18 con un impegnativo Orfeo di Monteverdi nel mese di maggio, The Toronto Consort presenta presso il Trinity-St.Paul’s Centre di Toronto (13 e 14 aprile) l’ensemble da camera ospite Quicksilver, integrato da strumentisti statunitensi e dall’italocanadese Dominic Teresi.

Molto noto negli Stati Uniti (“applauditi come rock stars nell’ambito della musica antica”, scrive di loro il New York Times), Quicksilver esplora con vibrante energia il ricco repertorio di musica da camera che va dal periodo definito “early modern” – dal 1620 circa al 1705 – all’Alto Barocco. In genere poco conosciuto dal vasto pubblico, tale repertorio comprende varî compositori probabilmente considerati all’epoca dei trasgressori dei modelli musicali. Inizia in Italia, con l’affermarsi di un genere nuovo, la Sonata e la Sonata concertata in stile moderno, in cui si ricerca un modo nuovo di organizzare la “conversazione” tra gli strumenti, un nuovo stile strumentale più libero definito da alcuni studiosi tedeschi come “fantasticus”.

Il programma del concerto apre simmetricamente le due parti in cui è diviso con Sonate di Matthias Weckmann, formatosi a Dresda ma operante poi stabilmente ad Amburgo, e le chiude con Sonate concertate in Stil Moderno di Dario Castello, del quale si hanno vari brani pubblicati a Venezia nel 1629, ma di cui si ignora tutto a livello biografico. Nella prima parte, la Sonata à quattro di Massimiliano Neri, la Polnische Sackpfeiffen di Johann Schmeltzer, dal ritmo quasi di danza di Corte, e una Sonata à tre di Heinrich van Biber. Nella seconda parte, la Sonata à due di Johann Kaspar Kerll, il Preludio in Sol minore BuxWV 163 per solo clavicembalo di Dieterich Buxtehude, la Sonata à quattro in Sol maggiore ‘La Carioletta’ di Johann Schmelzter, la “Ciaccona” dal Partituburg Ludwig di Nicolaes à Kempis (anche lui probabilmente italiano di origine, trapiantato nel Nord Europa) e la “Sonata quinta” dal Fascilus Dulcedinis di Philippe van Wichel.

Colpisce in particolare la presenza nell’ensemble del trombone antico, qui definito sackbut. È solo con Monteverdi (L’Orfeo, 1607) che pare si abbia il primo utilizzo ufficiale del trombone. Al gruppo da camera tradizionale, lo strumento aggiunge una voce fonda e scura di grande effetto. Non compare tuttavia in tutte le sonate: nella prima parte del concerto non lo utilizzano né Turini, né Johann Schmelzter, né Dario Castello nella sofisticata Sonata Decima. Nella seconda parte del concerto, sono esclusi dalla Sonata à due di Kerll sia il trombone che la dulciana: i due violini si impegnano in un bel contrappunto con il clavicembalo e la tiorba che fanno da basso continuo; assente il trombone anche dalla Ciaccona di Nicholaes à Kempis.

Risulta interessante il modo in cui viene alternativamente utilizzato o il clavicembalo o l’organo barocco nei differenti brani. A una domanda sul criterio di utilizzo dei due strumenti, è stato risposto che dipende dall’atmosfera evocata dal pezzo o dal tipo di suono (più o meno grave, più o meno metallico) che si vuole inserire nel brano.

Molto applaudita in particolare la Sonata Decimaquarta di Castello, in cui ha luogo tra l’altro un elaborato duo tra i violini, un’autentica conversazione dalle garbate sfumature sentimentali ed ironiche.

Tutti gli strumentisti sono straordinarî, con eccellente prestazione di Dominic Teresi in un'impegnativa parte alla dulciana.

QUICKSILVER’S FANTASTICUS – Stagione 2017-18 dell’ensemble di musica antica The Toronto Consort (13 e 14 aprile 2018).

Musiche di Matthias Weckmann, Francesco Turini, Massimiliano Neri, Johann Schmeltzer, Heinrich van Biber, Johann Kaspar Kerll, Dieterich Buxtehude, Nicolaes à Kempis, Philippe van Wichel, Dario Castello.

Ensemble Quicksilver: Robert Mealey & Julie Andrijeski, violini e direzione.

Greg Ingles, trombone. Dominic Teresi, dulciana. Avi Stein, clavicembalo e organo. Charles Weaver, tiorba e chitarra.