Musicisti cappa e spada

di Roberta Pedrotti

C. Franck

Stradella

Laho, Kabatu, Vane Mechelen, Rouillon

direttore Paolo Arrivabeni

Orchestra e coro dell'Opéra Royal de Wallonie

Liège, settembre 2012

2 CD Dynamic, CDS 7692/1-2

Un musicista geniale, un amore clandestino e un delitto passionale possono essere ingredienti irresistibili per un romanticismo melodrammatico e romanzesco. Se poi l'avventura ha inizio nella Venezia del '700, possiamo ben capire il fascino che le peregrinazioni e la morte di Alessandro Stradella esercitarono su penne come quella di Stendhal e, soprattutto, la loro (relativa) fortuna sulle scene liriche. Nel 1837 andò in scena a Parigi il grand opéra Stradella di Louis Niedermeyer (con un cast d'eccezione: Nourrit, Dérevis, Levasseur e la Falcon), nello stesso anno Flotow appronta la prima stesura, in un atto unico, del suo Alessandro Stradella, che vedrà la luce nella versione in tre atti nel 1844; poco prima, presumibilmente fra il 1840 e il '42, César Franck, nemmeno ventenne, si era cimentato con il medesimo libretto di Emile Deschamps ed Emilien Pacini, riducendolo da cinque a tre atti in uno spartito che, a quanto ci risulta, non verrà mai completato nell'orchestrazione, né, ovviamente, rappresentato. Nel 2012, nel centonovantesimo dalla nascita, l'Opéra Royal de Wallonie di Liège ha reso omaggio al compositore concittadino allestendo, in occasione della riapertura del teatro restaurato, per la prima volta Stradella nell'orchestrazione appositamente curata da Luc Van Hove con scrupoloso zelo stilistico verso un clima plasmato da Meyerbeer e già proprio di Gounod. L'entusiasmo e la caparbietà del giovane Franck nel mostrare il suo talento e la sua padronanza nella composizione, se non suppliscono alla mancanza di una personalità di spicco o della scintilla del genio, garantiscono comunque una solida qualità e scorrevolezza dell'opera, diligentemente concertata da Paolo Arrivabeni. Nel cast s'impone il protagonista, Marc Laho, tenore intelligentemente specializzatosi nel più raffinato repertorio francofono ottocentesco, da Rossini e Auber a Thomas e Offenbach, con opportune puntate al Novecento. Il suo Stradella è sempre presente, saldo e sicuro in un canto ben gestito e di buon gusto, con dizione chiara ed eloquente. Assai debole, invece, la primadonna Isabelle Kabatu, in evidente affanno nei moderati passi di coloratura, fibrosa e tesa nell'emissione, dura e strillacchiante in alto, prosciugata nel timbro.

Mentre per Flotow l'antagonista dei due amanti che scatena i sicari contro il compositore è il padre di Léonor (nella storia reale, Ortensia), nel libretto di Deschamps e Pacini è il Duca di Pesaro, spasimante sprezzato della fanciulla, a volere la morte del protagonista, salvo poi redimersi di fronte all'arte sublime e al puro amore (il vero Stradella, invece, verrà ucciso dagli emissari dell'ex amante tradito della sua Ortensia). Philippe Rouillon è il perfido Duca e Werner Van Mechelen il suo sicario Spadoni, entrambi decorosi anche se con qualche tratto d'usura e affaticamento. Il cast è completato da Xavier Rouillon (Pietro), Giovanni Iovino (Michael) e Roger Joakim (Un Officier), mentre inspiegabilmente la parte di Beppo, scritta per contralto en travesti, sia stata affidata a un tenore, Patrick Mignon. Considerato che questi è un artista del coro di Liège, in sua vece dallo stesso complesso si sarebbe potuto selezionare un mezzosoprano rendendo maggior giustizia all'intento dell'autore, soprattutto nella prima assoluta di un'opera senza troppe prospettive di entrare stabilmente in repertorio.

La ripresa audio è molto buona e ben spaziata. Il retro del cofanetto promette la possibilità di scaricare il libretto dal sito della Dynamic: purtroppo non siamo stati in grado di individuarlo, il che rende senza dubbio impegnativa la fruizione di un'opera dove dominano le voci gravi maschili e la lista delle tracce riporta solo il primo interlocutore senza altre specificazioni (val la pena notare che il benemerito archivio on line della Bibliothèque Nationale Française offre invece del testo di Pacini e Deschamps la versione in cinque atti musicata da Niedermeyer). Segnaliamo per i collezionisti, gli studiosi e i curiosi che la Dynamic ha in catalogo anche la versione in DVD dell'opera di Franck, sicuramente un'ottima soluzione per chi desideri conoscerla.