Gli amici di Elīna

di Luis Gutierrez

Saltata per indisposizione la Liederabend di Elīna Garanča, con generosità e in brevissimo tempo un gruppo di stelle abbaglianti propongono in sua vece un gran galà di circa due ore. Il pubblico  è grato ed entusiasta.

SALISBURGO 24 agosto 2014, Elīna Garanča è stata costretta a cancellare il recital previsto per un'indisposizione che l'ha costretta a un riposo precauzionale in vista della seconda recita della Favorite due giorni dopo. Questo avrebbe potuto rivelarsi un disastro per il Festival perché la serata dedicata ai Lieder di Rachmaninov e Brahms era già tutta esaurita.

Gli dei sono, però, stati benigni verso il pubblico e la dirigenza del Festival, grazie alla generosità di un importante gruppo di cantanti che hanno acconsentito a partecipare a un gala organizzato con pochissimo tempo per le prove e, naturalmente, moltissime variazioni di programma in corso d'opera.

Ma ecco giunto il momento, gli amici di Elīna e del Festival ci hanno offerto due ore di altissimo livello interpretativo, che ha compensato quasi tutti della mancanza del mezzosoprano lettone - il quasi è riferito al sottoscritto, che pure ha gradito immensamente il gala.

I cantanti che hanno partecipato sono stati Krassimira Stoyanova e Günther Groissböck, accompagnati da Ann Beckman al piano, Michael Schade, Manuel Walser, Marie–Claude Chappuis e Diana Haller accompagnati da Malcolm Martineau – che avrebbe dovuto affiancare Elīna nel recital –,  Javier Camarena, Nicola Alaimo e Francesco Meli accompagnati da Sarah Tysman. Tante stelle abbaglierebbero chiunque. Fra queste, ho avuto tre epifanie: l'intepretazione del pianista Malcolm Martineau, la grazia con cui Marie Claude–Chappuis ha reso le chanson di Erik Satie – La statue de bronze e Je te veux –, e “Rondine al nido” di Vincenzo de Crescenzo nella magica lettura di Javier Camarena. Come avevo presagito dalla matinée, è stata una domenica incantevole.

foto Marco Borrelli-Lelli