Girotondo di Carnevale

di Roberta Pedrotti

Caloroso successo per il Giro del mondo in un concerto dedicato dalla Form a un pubblico di giovanissimi che si è distinto per attenzione ed educazione. 

SENIGALLIA, 11 febbraio 2024 - Si muove frenetico, questo giro del mondo musicale, fra concerti per le scuole e le famiglie. Nell'ultima domenica di Carnevale è al Teatro la Nuova Fenice di Senigallia, per un pubblico dall'età media bassissima e dall'attenzione altissima che esaurisce in breve tutti i posti disponibili. Tutti quegli adulti che nelle platee, non appena inizia la musica, cominciano a scartocciare caramelle e fra scroccare origami con le cartine plastificate per interminabili minuti, tutti quegli adulti che brandiscono cellulari senza essere in grado di silenziarli o di capire che la funzione torcia alla massima potenza potrebbe arrecare un certo qual fastidio al prossimo, tutti quegli adulti che tamburellano con le unghie sullo schermo per inviare messaggi e commentano ad alta voce come se fossero nel tinello di casa dovrebbero prendere esempio da questi bambini.

Una volta tanto ci si gode il concerto in pace senza essere disturbati dalla maleducazione dei vicini. Certo, anche il programma aiuta il giovane pubblico a mettersi a proprio agio e mantenere alta la soglia di attenzione: un'oretta di brani bravi, accattivanti, ben caratterizzati, introdotti dall'attore Daniele Vagnozzi, guida di un vero e proprio giro del mondo attraverso danze tipiche e suggestioni esotiche d'autore. La Danza (tarantella napoletana) di Rossini, la Farandole di Bizet, il Trepak e la Danza cinese di Čajkovskij, la Sarabanda e la Hornpipe di Handel e la Passacaglia di Boccherini. E ancora Mozart con la Turchia, l'Argentina di Rodríguez, le atmosfere boreali e le leggende nordiche di Sibelius e Grieg, la Pizzicato Polka di Strauss, il Brasile, gli Stati Uniti di Joplin e un ritorno in Italia con il Saltarello dall'Italiana di Mendelssohn. Frammenti, arrangiamenti, trascrizioni in un girotondo davvero gustoso nell'impaginato, perfetto per un allegro pomeriggio di Carnevale senza troppi pensieri.

L'Orchestra Filarmonica Marchigiana salta pronta da un capo all'altro del mondo sotto la direzione di Pietro Consoloni. Occasioni come queste permettono anche di sperimentare nuove bacchette, che si fanno le ossa e maturano esperienza. In questo caso, la salda preparazione tecnica lo pone senz'altro a un livello superiore rispetto ad altri giovani ascoltati in questo tipo di concerti: il gesto è pertinente e attento, tuttavia la sensibilità per i tempi e il fraseggio pare ancora in evoluzione, con alcuni stacchi agogici non sempre propizi alla migliore articolazione e alcuni eccessi (nelle Danze ungheresi di Brahms il rallentando esagerato arriva a fermare quasi l'esecuzione con un effetto assai lezioso). Gli auguriamo di maturare una maggior scioltezza e naturalezza da questo punto di vista, così da rendere anche più intrinsecamente brillanti pagine come quelle di Rossini, Mozart e Bizet. D'altra parte, è il doppio intento di questo tipo di concerti: quello della diffusione capillare della musica per i più piccoli e le famiglie pare pienamente riuscito e ci regala un'atmosfera piacevolissima e incoraggiante; per quanto riguarda le occasioni offerte ai giovani musicisti, siamo pure fiduciosi che la strada sia quella giusta.