L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Un sole al limone

di Susanne Krekel

Gärtnerplatztheater di Monaco propone una frizzante edizione dell'opera di Donizetti

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  • MONACO di BAVIERA, 25 maggio 2025 - Per questa nuova produzione, nelle bottiglie di Dulcamara c'è champagne al posto del Bordeaux, e lo spettacolo è tutto scintille e arguzia. Belcanto con le bollicine, una delizia!

    Le scenografie di Martina Segna collocano l'azione in Italia, e non solo: una fetta di limone gigante è il sole e Adina, ricca proprietaria di una fattoria, si abbronza e legge una rivista, mentre la sua gente suda e lavora al caldo. Un giovane contadino, Nemorino, la osserva da lontano e sospira il suo amore impossibile. I costumi di Frank Lichtenberg evocano gli anni Settanta: Adina indossa il costume da bagno rosa neon e gli hot pants delle Barbie della nostra giovinezza, mentre Nemorino in jeans e polo è modesto e senza tempo, proprio come il suo amore.
    Il villaggio, dove si svolgerà la maggior parte dell'azione, è costituito da grandi facciate di cartone strappato: senza prendersi troppo sul serio, le scenografie ci mostrano un mondo di falsi. Niente è preso con severità qui, tranne l'amore, ma c'è una distanza ironica anche in questo caso, la sentiamo ogni momento nella musica. La direzione di Michael Balke è fluida, flessibile, sensibile e intensa. Cambi di tempo e di dinamica, tutto è intenso senza esagerare, semplicemente meraviglioso. Come sempre al Gärtnerplatz, ogni cantante è fantastico di per sé, così come i ballerini e il coro, ma il fascino particolare dei suoi spettacoli risiede nella nozione di ensemble. Si percepisce che tutti sul palco si sentono sicuri e a proprio agio - e l'energia che risiede in questa libertà rende lo spettacolo particolarmente intenso.

    Adina ha appena raccontato alla sua gente - e a Nemorino - la storia di Tristano e Isotta, quando una compagnia di soldati arriva al villaggio. Arrivano tra i fili del bucato con mutande e calzini ad asciugare. Il sergente Belcore fa il suo ingresso dall'alto, vestito con la sua uniforme senza pantaloni. Anche in mutande, pieno di sé e della propria importanza, inizia subito a corteggiare Adina. Lei lo respinge, semplicemente non è interessata. Andreja Zidaric nela parte è magnifica con la sua voce calda e forte. I passaggi belcantistici incantano anche gli scettici e il suo gioco scenico è ammirevole. Altera, sdegnosa, dubbiosa, infine amante, è credibile in ogni momento. La regia di Dirk Schmeding è musicale e molto coreografica, ma sempre rispettosa degli interpreti: durante le scene e le arie importanti, essi possono concentrarsi solo sul canto. Così l'adorabile Lucian Krasznec può abbandonarsi totalmente alla sua "Furtiva Lagrima", esplorarne ogni sfumatura e farci venire la pelle d'oca con i suoi raffinati pianissimo. È un Nemorino adorabile, timido all'inizio, divertente dopo aver bevuto un bel po' della cosiddetta pozione d'amore, appassionato infine quando finalmente stringe Adina tra le sue braccia.

    A pensarci bene, questa storia mostra il potere dell'effetto placebo molto prima che la nozione fosse concepita: Nemorino compra un filtro d'amore che in realtà è solo vino.
    Sono i „macho baritoni“ che non si evolvono nel corso della storia. Dulcamara fa il suo ingresso saltando fuori da un televisore gigante, vestito con un abito verde di paillettes alla Elvis, completo di camicia arancione aperta e petto villoso. Il suo unico obiettivo nella vita è il denaro veloce e il suo happy-end è la nuova idea commerciale di vendere vino come elisir d'amore.(Scribe e Romani hanno scritto una commedia, ma questo non ci impedisce di pensare a un paese in cui la cialtroneria è stata elevata al rango di raison d'état. Sarà...) Stasera Dulcamara è interpretato dal basso baritono Alexander Grassauer, sbarazzino e pomposo come pochi, con una voce forte e versatile. L'altro baritono macho è Belcore, il rivale di Nemorino. Ludwig Mittelhammer dà vita a questo ridicolo galletto con la sua voce chiara e leggera. Siamo ansiosi di vederlo in un recital di Lieder nel corso dell'anno.
    Il pubblico è entusiasta, gli applausi salutano ogni scena e ogni aria, e infinite chiamate al sipario e standing ovation celebrano lo spettacolo alla fine. Ancora una volta ce ne andiamo di buon umore, portando con noi l'immagine di un sole al limone e anche qualche suono che non vuole abbandonarci.


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