L’Ape musicale

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Kochanovsky e Mullova per Brahms e Beethoven

 

Venerdì 13 febbraio 2015 alle ore 20.30, proseguela Stagione Sinfonica al Teatro Carlo Felice con il decimo concerto in abbonamento.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro Carlo Felice sarà la bacchetta del Direttore russo Stanislav Kochanovsky, giovane promessa della scena musicale russa, Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk, la cui carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker.

Protagonista al violino, Viktoria Mullova, solista conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo  per la straordinaria versatilità ed integrità musicale, la cui curiosità fa sì che ella abbia  esplorato ed  esplori tutto il repertorio per violino, dal barocco alla musica contemporanea, dalla world fusion alla musica sperimentale. Per l’ampiezza e la diversità di interessi,  Viktoria Mullova è protagonista di importanti cicli di concerti nelle più prestigiose sale Europee, dal Southbank di Londra alla Konzerthaus di Vienna, dall’Auditorium del Louvre di Parigi, al Musikfest Bremen, dall’Orchestra Sinfonica di Barcellona al Festìval di Helsinki.

In apertura di programma verrà eseguito il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 77 di Johannes Brahms, un brano che presenta notevoli difficoltà tecniche e interpretative, una partitura di natura sinfonica e d’incessante tensione espressiva, in cui il violino dialoga costantemente con l’orchestra, ma al tempo stesso ha modo di esibirsi esprimendo appieno le proprie potenzialità. Una partitura bollata inizialmente come “anti-violinistica”, proprio a causa di un virtuosismo, secondo alcuni interpreti dell’epoca, esasperato.

La Sinfonia n.2 in Re maggiore, op. 36 di Ludwig van Beethoven, sarà protagonista della seconda parte della serata. Più estesa, più varia, più ricca di materiale tematico, più salda e complessa nella sua tensione dialettica rispetto alla “Prima”, la Sinfonia n. 2 propone un linguaggio che ha fatto tesoro delle tante sperimentazioni condotte dal genio tedesco in ambito pianistico e cameristico. Pagina solare e piena di energia, a dispetto del periodo difficile in cui il compositore la scrisse, venne terminata nell’estate del 1802 ed eseguita pubblicamente per la prima volta a Vienna, il 5 aprile 1803.

Alle ore 19.00, presso la sala Paganini, precederà il concerto una breve conferenza introduttiva a cura di Giorgio De Martino.

Il Teatro, quindi, sarà aperto al pubblico a partire dalle ore 18.45.


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