Danze celesti

martedì 14 aprile 2015 ore 21

Torino, Conservatorio “G. Verdi”

DANZE CELESTI

Orchestra Filarmonica di Torino

Zahia Ziouani direttore

Martina Filjak pianoforte

Carlo Alessandro Landini

Louange de l'Eternel

Commissione dell’Orchestra Filarmonica di Torino - prima esecuzione assoluta

Robert Schumann

Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92

Con il concerto DANZE CELESTI di aprile l’Orchestra Filarmonica di Torino tenta l’ambizioso progetto di collegare il trascendente e il dionisiaco. In programma un brano in prima esecuzione assolutacommissionato appositamente al compositore Carlo Alessandro Landini: Louange de l'Eternel, versione orchestrale di una pagina pianistica nata nel 2008 ispirata a un versetto del Salmo 144: Canti la mia bocca la lode del Signore, e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre”.

Descritta da Richard Wagner come ”apoteosi della danza”, la Sinfonia n. 7 di Beethoven è una pagina dionisiaca per eccellenza, che mette al centro la fisicità del suono e del ritmo tanto da far passare in secondo piano gli schemi formali della composizione.Oltre all’introduzione non ci sono pagine lente: se la danza è il motore del secondo movimento e del Presto, è soprattutto nel finale che il ritmo e la dialettica di pesi, forze, energie sprigionati dalle varie sezioni dell’orchestra prendono il sopravvento, occupando per intero la scena musicale.

Fa da ponte tra questi due brani il Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Schumann, descritto dall’autore stesso come “Un qualcosa a metà tra sinfonia, concerto e grande sonata” e pensata per sfuggire ai criteri allora correnti, concentrati per lo più sul bisogno di esaltare le capacità virtuosistiche del solista. Ne scaturisce una pagina dominata dal senso di attesa, sulla promessa di qualcosa che non arriva, più che sul compiuto svolgimento dei materiali musicali usati dal compositore.

In questa occasione l’Orchestra Filarmonica di Torino tornerà a collaborare con Martina Filjak, pianista dalla presenza carismatica e magnetica, uno dei talenti musicali più luminosi emersi negli ultimi anni dalla Croazia. Il suo percorso è costellato di premi e riconoscimenti prestigiosi tra cui il Primo Premio al Concorso Viotti di Vercelli 2007 e il Primo Premio alla Cleveland Competition nel 2009.

Sul podio, la direttrice franco-algerina Zahia Ziouani, che arriva per la prima volta in Italia per questa produzione. Formatasi con Sergiu Celibidache, Zahia Ziouani si dedica anche a progetti di educazione del pubblico alla musica sinfonica e operistica, creando ponti tra Francia e Algeria e tra Parigi e la sua banlieu. È stata nominata Chevalier de l’Ordre National du Mérite Français nel 2008 e a Chevalier des Arts et des Lettres nel 2012.

Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via xx settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17) e mezz’ora prima del concerto presso il Conservatorio “G. Verdi”, euro 21, 15, 8.

Per informazioni tel. 011 533387 – biglietteria@oft.it


Da conoscere

Nel 2008 la pianista torinese Chiara Bertoglio commissionò ad alcuni compositori italiani un brano liberamente ispirato a un dipinto scelto dagli stessi. Ottemperai con animo lieto all’invito, ma il pezzo da me composto, lontano dall’ispirarsi a un dipinto, finì per prendere spunto da un versetto dei Salmi (succede che uno sia diretto ad Amsterdam e si trovi seduto sul primo treno per Bari: è destino, qualcuno dirà, è distrazione, argomenteranno altri). Il Salmo è il 144: Canti la mia bocca la lode del Signore, e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre”. Battezzai il pezzo col titolo Louange de l’Eternel. Perché questo titolo e non un altro? E da quale ragione o pretesto il pezzo trae il suo carattere incontestabilmente sacro? Orbene, il dio egizio Arpocrate intima di serbare il silenzio, e lo fa con l’indice portato alla bocca, così come si fa con uno scolaro un po’ troppo rumoroso.

Gli antichi alchimisti, dal canto loro, giuravano di serbare il Segreto dei Segreti e di proteggerlo dalla curiosità malsana degli indegni e dei non iniziati. Allo stesso modo farò io. Aggiungerò solamente che questa è la versione orchestrata di quel primo brano: nulla rispetto ad esso è stato aggiunto o tolto. Solo il carattere di esso è, ovviamente, mutato, arricchendosi dei colori inconfondibili che solo l’orchestra sa regalare.

Carlo Alessandro Landini

Carlo Alessandro Landini (Milano, 1954), premiato in numerosi concorsi nazionali – fra i quali «Valentino Bucchi» di Roma, «Ennio Porrino» di Cagliari, «Franco Margola» di Brescia – e internazionali –, è il solo compositore ad aver vinto due edizioni consecutive del Concorso «K. Serocki» di Varsavia, nel 2002 e nel 2004. È stato in più occasioni (1980, 1994, 1996, 2010) invitato a prendere parte, come autore e relatore ospite, ai «Ferienkurse für Neue Musik» di Darmstadt. Pubblica con le milanesi Sonzogno e Rugginenti, con la romana Edi-Pan, con la francese Alphonse Leduc. Nel marzo 2002 diviene membro onorario dell’AAAS («American Academy for the Advancement of Science»), un anno dopo è nominato Fellow dell’Italian Academy di New York e Research Scientist presso il Music Department della «Columbia University» a New York. In qualità di Visiting Professor ha insegnato la Composizione e la Strumentazione alla «University of Maryland» (2006) tenendo lezioni all’«UM College Park», Washington D.C. Ha tenuto seminari presso la «University of California», presso il Department of Graduate Studies della «Columbia University», presso la «Eastman School of Music» di Rochester, presso la «State University NY» di Buffalo e, nel 2009, anche presso la «Staatliche Musikhochschule» di Trossingen (Germania). Già membro del Comitato Scientifico dell’Associazione «A.N. Skrjabin» di Bogliasco, insegna a Piacenza, dove è titolare, dal 1985, della cattedra di Composizione nel locale Conservatorio di Musica. Le sue composizioni sono eseguite in tutto il mondo e radiodiffuse dalle principali emittenti. Nel 2008 consegue, unico italiano da sempre, il Primo Premio al concorso internazionale «Witold Lutosławski» di Varsavia col suo «Le retour d’Astrée» per violino e pianoforte. Dal 2011 è membro onorario dell’Accademia Nazionale Greca di Musica.


I protagonisti

Formatasi con il rinomato maestro Sergiu Celibidache, Zahia Ziouani ha diretto prestigiose formazioni sinfoniche: l’Orchestra Nazionale di Pays de la Loire, la Filarmonica Nazionale della Bosnia Erzegovina, l'Orchestra Regionale di Cannes PACA, l’Orchestra Sinfonica del Cairo e numerose altre compagini in Europa, Africa e Sud America.

Dal 1998 è direttore artistico e musicale dell’Orchestre Symphonique Divertimento di Stains, vicino a Parigi, dove dirige anche la Scuola di Musica e Danza cittadina. Nel 2007 è stata nominata primo direttore ospite dell’Orchestra Nazionale Algerina e direttore associato dell’Ensemble Instrumental Densités 93.

Al servizio della musica classica e della sua promozione, nel giugno 2008 Zahia Ziouani fonda il festival Classiq’à Stains, dedicato ad attività e ambiziosi progetti volti all’educazione del pubblico alla musica sinfonica e operistica. Dal 2010 si occupa inoltre della supervisione artistica del progetto educativo DEMOS promosso dalla Cité de la Musique di Parigi e dall'Orchestre de Paris. Nel 2012 ha fondato l'orchestre Diver'cités, il cui obiettivo principale è quello di permettere ai bambini dai 7 ai 12 anni provenienti da quartieri svantaggiati di imparare a suonare uno strumento musicale. In particolare attraverso il suo programma "Algérie France - Symphonie pour 2012" mira a creare ponti tra la Francia e l'Algeria, tra Parigi e la sua periferia, tra la musica classica e gli ambienti popolari.

Zahia Ziouani è autrice di un libro autobiografico intitolato La Chef d’Orchestre.

Tra i riconoscimenti che ha ricevuto si ricordano il Premier Prix de Musique del Presidente della Repubblica algerina nel 2007, la nomina a Chevalier de l’Ordre National du Mérite Français nel 2008 e a Chevalier des Arts et des Lettres nel 2012.

In occasione dei concerti, Zahia Ziouani è vestita dalla maison del designer Jean Luc François.

Fra i talenti musicali più luminosi emersi in questo periodo dalla Croazia, Martina Filjak sta raccogliendo un apprezzamento internazionale fondato su passione poetica, forza galvanizzante che sa sprigionare alla tastiera, carismatica e magnetica presenza sul palcoscenico.

Dal debutto, avvenuto a 12 anni con la celebre orchestra da camera de “I Solisti di Zagabria”, l’interprete ha saputo compiere un’elegante transizione da ragazza prodigio ad artista matura, nella quale convivono abilità tecnica e maestria artistica. Martina Filjak si è esibita con orchestre di prestigio quali la Cleveland Orchestra, la Filarmonica di Zagabria, di Belgrado, di Strasburgo, la Moscow State Orchestra, l’Orchestra da Camera Croata, la Sinfonica di Barcellona e Bilbao, con direttori quali Christian Zacharias, Heinrich Shiff, Teodor Guschlbauer, Stefan Sanderling, Jahia Ling.

L’hanno ospitata il Concertgebouw di Amsterdam, la Salle Cortot a Parigi, il Musikverein di Vienna, il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Oriental Art Center di Shanghai. La stagione 2009/2010 è iniziata con la vittoria del primo premio al Concorso Internazionale di Cleveland, a seguito del quale ha debuttato alla Carnagie Hall, al Musikverein di Viennan, al Konzerthaus di Berlino, ricevendo tra l’altro la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica Croata. In occasione del suo debutto berlinese la Frankurter Allegemeine Zeitung ha scritto che il suo pianismo ha ormai lasciato dietro di sé molti dei più famosi giovani pianisti della sua generazione.

I prossimi impegni prevedono concerti con la Deutche Radio Philarmonie e la direzione di Christoph Poppen, con la Staatskapelle di Weimar e Stefan Solyom, recital al Palazzo della Musica di Barcellona e a Monaco.

Nel 1993 l’artista aveva vinto il premio dell’Orchestra Filarmonica di Zagabria, nel 2007 il primo premio al Viotti di Vercelli e nel 2008 al Maria Canals di Barcellona.

Nata a Zagabria in una famiglia di genitori pianisti, Martina Filjak ha compiuti gli studi nella sua città natale, a Vienna, e alla Hochschule di Hannover. Ha studiato con celebri pianisti quali Cyprien Kastaris, Stephen Kovacevich e Jean Bernard Pommier.

Si è perfezionata presso la prestigiosa Accademia Pianistica di Como, dove ha potuto seguire gli insegnamenti di Leon Fleischer, Alicia de Larrocha, Menahem Pressler, Charles Rosen, Andreas Staier e Fou Ts’ong.

Il repertorio dell’artista, che è cittadina croata e italiana, include oltre 30 concerti per pianoforte e un ampio repertorio da camera e solistico a partire da opere del 1600 fino alla contemporaneità.