Il violino russo

 

Ilya Gringolts, erede della grande tradizione violinistica russa e protagonista della scena concertistica mondiale, in un recital dedicato alla musica della Mitteleuropa tra Ottocento e primo Novecento

Ilya Gringolts, "uno dei più ispirati violinisti di oggi" (Financial Times), suona all'Aula Magna della Sapienza (Piazzale Aldo Moro 5 , Roma) sabato 16 gennaio alle 17.30 per la IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti. Accanto a lui il pianista Peter Laul. Sono in programma musiche di Dvorak, Schumann, Webern e Strauss.

Ad appena trentatre anni d'età, Ilya Gringolts ha già diciassette anni di successi alle spalle . Dopo aver compiuto i suoi studi a San Pietroburgo, sua città natale, e alla Juilliard School di New York, dove è stato allievo del grande Itzhak Perlman, nel 1998 ha vinto il Concorso "Paganini" di Genova: è stato il più giovane vincitore nella storia di questa prestigiosa competizione , che l'ha fatto conoscere a livello internazionale. Da allora si è esibito in tutto il mondo , da San Pietroburgo a Singapore, da Los Angeles a Melbourne. Ha suonato con le più illustri orchestre , tra cui quelle di Londra, Berlino, Amsterdam, Chicago, Los Angeles e Tokyo, ma ha una preferenza particolare per la musica da camera . Oltre ad aver fondato un proprio quartetto, per realizzare i propri progetti di musica da camera ha collaborato con altri famosi artisti, come Mikhail Pletnev, Vadim Repin, Yuri Bashmet, Lynn Harrell e Jörg Widmann.

Gringolts incide per Deutsche Grammophon, BIS e Hyperion e nel 2006 ha vinto il Gramophone Award. Suona uno Stradivari del 1718-1720 messogli a disposizione dalla Stradivari Society di Chicago.

Con il violinista russo suona il suo abituale partner, il pianista Peter Laul, anch'egli di San Pietroburgo, che ha vinto vari concorsi e svolge anche un'autonoma carriera internazionale come solista.

Al centro di questo recital è la Sonata n. 2 in re minore op. 121 di Robert Schumann, l'autore preferito di Gringolts, che ne ha inciso tutti i Quartetti, i Quintetti e le Sonate per violino e pianoforte. Si riconoscono in questa Sonata gli aspetti tipici di Schumann: i toni appassionati e fantastici, il desiderio di un canto intimo e profondo, la ricerca di sempre nuove soluzioni formali che corrispondano all'inarrestabile fluire dei più segreti sentimenti umani.

Ad aprire il concerto è la Sonata in fa maggiore op. 57 di Antonin Dvořák, la più importante composizione per violino e pianoforte di questo autore, che qui guarda chiaramente a Brahms, senza però mettere da parte l'amato folklore ceco, particolarmente nell'Allegro molto conclusivo.

Si ascolteranno poi i Pezzi op. 7 di Anton Webern,del1910: sono quattro aforismi musicali, autentiche folgorazioni la cui durata complessiva non raggiunge i cinque minuti. Pierre Boulez ha detto che questa musica ha una "forma concentrata a un grado talmente alto da non poter sopportare un lungo sviluppo nel tempo, data la ricchezza dei mezzi impiegati e della poetica che li governa!"."Romanzi in un sospiro", così definì la musica di Webern il suo maestro Schönberg.

Conclude il concerto la Sonata in mi bemolle maggiore op. 18 di Richard Strauss. Scritta nel 1887, è l'ultima e più importante composizione da camera di un musicista che in seguito si sarebbe dedicatoquasiesclusivamenteal poema sinfonico per grande orchestra e all'opera. Ma anche in questa composizione giovanile l'impronta del grande autore è gia evidente nella bellezza ed espressività dei temi e nella ricchezza dell'armonia.

 

BIGLIETTI: Interi : da 15 euro a 25 euro ( ridotti da 12 euro a 20 euro)

Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Istituzione Universitaria dei Concerti

tel. 06 3610051-2 – fax: 06 36001511

www.concertiiuc.it

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Ilya Gringolts

Violino

Nonostante la sua giovane età, Ilya Gringolts può già vantare una straordinaria esperienza di ben quindici anni di successi in campo musicale. Il suo costante cimentarsi in nuove sfide musicali lo ha portato ad essere un musicista dalle caratteristiche eccezionali.

Dopo aver studiato violino e composizione a San Pietroburgo con Tatiana Liberova e Jeanna Metallidi, Ilya Gringolts ha frequentato la Juilliard School dove ha avuto come insegnante Itzhak Perlman. Nel 1998 ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale ‘Premio Paganini’ di Genova.

In qualità di solista si concentra particolarmente sull’interpretazione di opere contemporanee e, in generale, poco eseguite. Ha suonato in prima esecuzione opere di Peter Maxwell Davies, Augusta Read Thomas, Christophe Bertrand e Michael Jarrell. Nutre inoltre un forte interesse anche per le esibizioni su strumenti d’epoca. In occasione del Festival di Verbier dell’estate del 2010 ha suonato il ciclo completo delle Sonate di Bach su un violino barocco insieme a Masaaki Suzuki.

È inoltre primo violino del Gringolts Quartet, da egli stesso fondato nel 2008.

Nel corso della stagione 2014/15 Ilya Gringolts si è esibito in sale prestigiose quali il Musikverein di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam e la Wigmore Hall di Londra. Come solista è stato invitato ad esibirsi con l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra Sinfonica di Birmingham, la Filarmonica di Copenhagen, la Sinfonica di Adelaide e la Filarmonica di Auckland con cui registrerà inoltre il Concerto per violino del compositore neozelandese Ross Harris.

Negli anni passati Ilya Gringolts si è esibito con le più importanti orchestre del mondo, tra cui la Sinfonica di Chicago, la Filarmonica di Londra, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Filarmonica di Los Angeles, la NHK di Tokyo, la Mahler Chamber Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la BBC Symphony, l'Orchestra di San Paolo e molte altre.

Ilya Gringolts appare anche di frequente in recital: è ospite regolare dei Festival di Lucerna, Kuhmo, Colmar e Bucarest (Festival Enescu), così come delle Serate Musicali di Milano; per i suoi progetti di musica da camera collabora con artisti del calibro di Yuri Bashmet, Lynn Harrell, Diemut Poppen, Nicolas Angelich, Itamar Golan, Peter Laul, Nicholas Hodges e Jörg Widmann.

Dopo numerose incisioni di grande successo per le etichette discografiche Deutsche Grammophon e Hyperion, Ilya Gringolts ha focalizzato la sua attenzione sulle opere di Schumann contenute negli ultimi tre CD pubblicati dall’etichetta discografica Onyx: le Sonate per violino n. 1 - 3 realizzate insieme a Peter Laul (2010), i Trii per pianoforte con Dmitry Kouzov e Peter Laul (2011) e i Quartetti per archi e il Quintetto per pianoforte con il Gringolts Quartet e Pater Laul (2011). Nel 2006 Ilya Gringolts ha vinto un ‘Gramophone Award’ con il CD Taneyev – Chamber Music registrato con Mikhail Pletnev, Vadim Repin, Nobuko Imai and Lynn Harrell.

Alla fine del 2013, l’etichetta Orchid Classics ha pubblicato un CD con tutti i Capricci di Paganini, che ha ricevuto critiche entusiastiche da numerose riviste tra cui The Strad e Gramophone.

Oltre alla cattedra di professore di violino all’Accademia d’Arte di Zurigo, Ilya Gringolts è docente di violino alla Royal Scottish Academy of Music and Drama di Glasgow.

Ilya Gringolts suona uno Stradivari 1718-1720 messo a disposizione da un collezionista privato.