Fra Beethoven e Mahler

Il sinfonismo romantico e del Novecento storico al centro della programmazione che vede per quattro volte sul podio il Direttore musicale Michele Mariotti.

Si torna al Comunale nella Sala Bibiena grazie ad Alfa Wassermann.

Play. La Stagione di Concerti 2016 del Teatro Comunale di Bologna torna a svolgersi in gran parte nella storica sala del Bibiena, grazie al sostegno di Alfa Wassermann, che ha finanziato la nuova camera acustica realizzata da "Suono Vivo srl", azienda leader nel settore in campo internazionale. La Stagione, che ha come protagonisti Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna , si sviluppa lungo un percorso di 14 appuntamenti sinfonici, punteggiato da quattro programmi dedicati a Beethoven e a Mahler, diretti da Michele Mariotti .

Dopo la Nona di Beethoven del concerto inaugurale al Comunale (6-7 febbraio), il Direttore musicale del teatro felsineo sarà protagonista il 1 7 aprile al Manzoni con la Leonore ouverture n. 2 op. 72a e la Sinfonia n. 2 op. 36 di Beethoven, proposte insieme ai Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, interpretati dal baritono Nicola Alaimo ; il 2 8 settembre al Comunale è la volta della Sinfonia n. 5 op. 67 e del Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven, quest'ultimo con la giovane pianista Beatrice Rana , già richiestissima a livello internazionale, proposti accanto a Blumine di Mahler; ultimo appuntamento di Stagione con Mariotti il 2 ottobre nella Sala Bibiena con un “tutto Mahler:” la Sinfonia n. 1 “Il titano” e i Kindertotenlieder interpretati dal baritono austriaco Markus Werba .

Spiccano sul podio le presenze di Fabio Biondi , in un programma interamente mozartiano ( La clemenza di Tito ouverture K 621, la Sinfonia n. 36 K 425 “Linz” e la Sinfonia n. 41 K 551 “Jupiter”) il 10 febbraio al Comunale, e di Nikolaj Znaider , che il 22 giugno, sempre al Comunale, proporrà tre pagine di Brahms, l' Ouverture Accademica op. 80, Nänie op. 82 e Schicksalslied op. 54, oltre alla Sinfonia n. 3 op. 97 “Renana” di Schumann.

Il 13 e 14 ottobre, nell'ambito del Festival “Bologna Modern”, Znaider dirigerà anche un brano di Wolfgang Rihm in prima esecuzione assoluta, commissionato della Regia Accademia Filarmonica, la Sinfonia n. 9 D 944 “La Grande” di Schubert e il Concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo” di Berg, suonato dalla violinista Arabella Steinbacher . Alla guida di Orchestra e Coro bolognesi anche lo slovacco Juraj Valčuha , impegnato il 22 aprile al Manzoni in Ein deutsches Requiem op. 45 di Brahms.

Tra i protagonisti al Comunale, il 7 ottobre troviamo ancora Jonathan Stockhammer , che presenterà le Variazioni su un tema di Haydn op. 56a di Brahms, la Sinfonia n. 100 “Militare” di Haydn e la Sinfonia n. 4 op. 29 “The Inextinguishable” di Nielsen.

Altri appuntamenti al Manzoni vedranno Dmitri Liss dirigere Holoubek op. 110 di Dvořák, Don Juan op. 20 di Strauss e la Suite n. 3 op. 55 di Čajkovskij il 4 marzo; Mario Venzago salirà sul podio il primo aprile per la Sinfonia n. 4 “Romantica” di Bruckner e per il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 19 di Beethoven, interpretato da Roman Zaslavsky; il 28 ottobre Andrea Faidutti dirigerà Tres sacrae cantiones (Carlo Gesualdo da Venosa), Monumentum pro Gesualdo di Venosa ad CD annum di Stravinskij, La Nuit, cantata per soprano, coro femminile e orchestra op. 114 e il Gloria in Sol maggiore per soprano, coro misto e orchestra di Poulenc; Alexander Lonquich , atteso il 23 novembre nella doppia veste di solista e direttore, si confronterà con due c oncerti per pianoforte e orchestra di Mozart (n. 14, K 449 e n. 22, K 482) e con la Sinfonia n. 1 op. 25 “Classica” di Prokof’ev. Chiude la stagione il 29 novembre il concerto con Aziz Shokhakimov , impegnato in Secheresses, cantata per coro e orchestra FP 90 di Poulenc e nella Sinfonia n. 2 di Chačaturjan; solista della serata il violoncellista Steven Isserlis, che interpreta il Concerto per violoncello e orchestra op. 58 di Prokof’ev.

I biglietti dei concerti (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it


TARIFFE E OFFERTE SPECIALI

RIDUZIONI

over65 e under30

LAST MINUTE

CONCERTI SINFONICI: biglietti a 15€ in vendita da un’ora prima dell’inizio (massimo 2 biglietti a persona)

GIOVANISSIMI

Biglietti a 10€ per tutti gli spettacoli della Stagione 2016 in qualunque data e settore. Valido per gli under 18 accompagnati da un adulto in possesso di titolo d’ingresso.

GRUPPI ASSOCIAZIONI CULTURALI

Biglietti con uno sconto del 10% sul prezzo intero con una prenotazione minima di 15 posti per s pettacolo.

ORARI DELLA BIGLIETTERIA

Mar > Ven 14.00 – 18.00, Sab 11.00 – 15.00

Tel. (+39) 051 529019 / Fax (+39) 051 529995

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nei giorni feriali di spettacolo: da 2 ore prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo; in quelli festivi da un’ora e mezza prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo

 

Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Largo Respighi, 1 - 40126 Bologna

www.tcbo.it


 

Con la Nona di Beethoven si inaugura la stagione di concerti 2016 del Teatro Comunale di Bologna.

Sul podio Michele Mariotti.

Protagoniste le voci di Carmela Remigio, Veronica Simeoni, Michael Schade e Michele Pertusi

Bologna, Teatro Comunale, sabato 6 febbraio ore 20:30

domenica 7 febbraio ore 18 – avvio delle celebrazioni per il IX centenario del Comune di Bologna

Dopo quella operistica, si inaugura anche la nuova stagione di Concerti del Teatro Comunale di Bologna, sabato 6 febbraio alle ore 20.30, nella Sala Bibiena, con uno dei più grandi capolavori della storia della musica: la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven. Sul podio il direttore musicale della fondazione bolognese, Michele Mariotti, che con questa monumentale partitura continua il suo viaggio attraverso le opere del grande compositore di Bonn. Di assoluto rilievo gli interpreti vocali, chiamati a intonare il celebre “Inno alla Gioia” di Schiller, nel movimento conclusivo della Sinfonia: il soprano Carmela Remigio, il mezzosoprano Veronica Simeoni, il tenore Michael Schade e il basso Michele Pertusi. L'Orchestra e il Coro, istruito da Andrea Faidutti, saranno naturalmente quelli del Comunale di Bologna.

Il concerto, inoltre, sarà registrato e trasmesso in differita su Rai Radio3.

Stesso programma musicale e stessi solisti domenica 7 febbraio alle ore 18, sempre al Comunale, segneranno l’avvio delle Celebrazioni per il IX centenario del Comune di Bologna. Per questa occasione, un numero significativo di posti saranno riservati al prezzo simbolico di 5 euro e destinati, in particolare, agli studenti delle scuole superiori. Il concerto verrà preceduto da un intervento del Sindaco di Bologna Virginio Merola. La scelta di avviare le Celebrazioni con un concerto è collegata naturalmente al ruolo che la Città ha sempre avuto nella storia della musica e riconosciuto anche dall’UNESCO, che nel 2006 ha dichiarato Bologna “Città Creativa della Musica”.

La Nona di Beethoven è un simbolo della cultura occidentale, che si spinge verso le estremità della forma in cerca di nuovi traguardi e nuovi blocchi di partenza. È quasi metafora della vita sulla Terra, la cui perfezione culmina nell’essere umano che al primo respiro emette una voce, comunica e, insieme agli altri uomini, canta un coro di fratellanza. La Nona è la Sinfonia dell’Inno alla gioia, assurto giustamente a inno dell’Unione Europea; per suonarla e cantarla occorrono, uniti, direttore soli, coro e orchestra: quale migliore gesto di benvenuto, di avvio (Play!), augurio e saluto per una nuova stagione di musica?

«Nella serie delle nove sinfonie di Beethoven, la Nona, anche cronologicamente, è “a parte”; le prime otto vengono alla luce nel breve spazio di un decennio (1800–1811), la Nona Sinfonia circa undici anni dopo l’Ottava; ma l’opera è “a parte” soprattutto in senso culturale e morale. [...] La prima esecuzione della Nona Sinfonia op. 125 avvenne il 7 maggio del 1824 a Vienna, ultima trionfale manifestazione pubblica di Beethoven. Esteriormente il tratto saliente dell’opera resta l’intonazione finale dell’Ode alla gioia di Schiller; ma questa mossa, in realtà, non fa che rappresentare in forma esplicita una premessa ideologica presente in tutto Beethoven: cantare la gioia, scoprire che la gioia, non il dolore, affratella gli uomini [...], vuol dire superare gli ostacoli e le limitazioni personali, significa risalire la china dell’egoismo individuale verso un nuovo sentimento di religiosità umana: un messaggio che, pronunciato da un uomo non certo vezzeggiato dalla vita, e in tempi non meno inquieti dei nostri, costituisce per noi moderni una severa lezione; una lezione di cui ancora non abbiamo saputo profittare come avremmo dovuto: e anche in questa inadeguatezza consiste la perenne attualità del messaggio espresso dalla Nona Sinfonia di Beethoven» (Giorgio Pestelli).

I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it


 

MICHELE MARIOTTI

Michele Mariotti è Direttore Musicale del Teatro Comunale di Bologna dal 2014.

Pesarese, ha concluso gli studi umanistici e si è diplomato in composizione al Conservatorio Rossini della sua città, dove ha anche studiato direzione d’orchestra sotto la guida di Manlio Benzi. Contemporaneamente si è diplomato col massimo dei voti e la lode presso l’Accademia Musicale Pescarese con Donato Renzetti. Nel 2005 ha fatto il suo debutto nel teatro di Salerno dirigendo Il barbiere di Siviglia .Nel 2007 ha inaugurato la stagione del Comunale di Bologna con il Simon Boccanegra di Verdi ed è stato Direttore principale del teatro felsineo dal 2008 al 2014, dove ha diretto I puritani, La gazza ladra, Idomeneo,Carmen, Risorgimento e Il prigioniero, Lacenerentola, La traviata, Le nozze di Figaro, Norma, Nabucco, Così fan tutte, Guillaume Tell, Un ballo in maschera, il Flauto magico e i Requiem di Mozart e di Verdi, oltre a numerosi concerti sinfonici. Ha guidato l’Orchestra e il Coro del Comunale di Bologna in tournée a Tokyo (I puritani e Carmen) e recentemente a Torino per l'inaugurazione della stagione di Lingotto Musica.

Ha diretto nei principali teatri d'opera italiani ed internazionali fra cui La Scala di Milano, il Regio di Torino, il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Comunale di Firenze, al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Festival Verdi di Parma, lo Sferisterio di Macerata, il Metropolitan di New York, l’Opera House Covent Garden di Londra, l’Opéra di Parigi, la Lyric Opera di Chicago, l'Opera di Los Angeles, al Festival di Wexford e all’Opera di Wallonie, tra gli altri.

In ambito sinfonico ha diretto l'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestre National de France, i Münchner Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Toscanini di Parma, I Pomeriggi Musicali di Milano, all'Auditorium del Lingotto di Torino, al Festival di Perelada, al Liceu di Barcellona, al Teatro Real di Madrid, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e al Festival di Radio France a Montpellier.

Tra i suoi recenti e futuri impegni segnaliamo I due Foscari alla Scala di Milano, Attila, opera inaugurale della stagione 2016 del Teatro Comunale di Bologna, La traviata all’Opéra di Parigi, il debutto con l'Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala e con la Essener Philharmoniker, il ritorno in concerto a Napoli con l'Orchestra del Teatro San Carlo, a Bolzano con l'Orchestra Haydn e sul podio dell'Orchestre National de France a Parigi.

Con l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna ha inciso per la Decca con Juan Diego Florez e per la Sony con Nino Machaidze.

CARMELA REMIGIO

Erede della migliore tradizione vocale italiana, ha iniziato gli studi con Aldo Protti e si è perfezionata con Leone Magiera. Dopo aver vinto nel 1992 il Concorso “Luciano Pavarotti International Voice Competition” di Philadelphia, ha debuttato diciannovenne, nel ruolo della protagonista dell’opera Alice di Testoni al Teatro Massimo di Palermo. Dopo le prime scritture in ruoli del repertorio barocco, ha iniziato una carriera in continua ascesa in cui si sono rivelati di particolare importanza, per la notorietà internazionale, i ruoli mozartiani. Ha cantato più volte sotto la direzione di Claudio Abbado, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Antonio Pappano, Roberto Abbado, Jeffrey Tate, Daniel Harding, Michel Plasson, Gustavo Dudamel, Eliahu Inbal, Riccardo Chailly, Kent Nagano etc. I debutti verdiani (Alice in Falstaff, Desdemona in Otello, Messa da Requiem, Amelia in Simon Boccanegra, Violetta nella Traviata), sempre con la direzione di prestigiosissime bacchette, le hanno aperto nuovi orizzonti nel campo del repertorio romantico, confermandone il talento vocale e scenico, oltre che in Puccini (Bohème e Tosca). La vocalità completa e la raffinata musicalità le permettono inoltre di eccellere nel repertorio da camera, sacro e profano: è stata infatti più volte ospite di prestigiose istituzioni concertistiche. Tra le numerose incisioni discografiche spiccano le due edizioni di Don Giovanni (Donna Anna), una diretta da Claudio Abbado (DGG) e l’altra da Daniel Harding (Virgin), lo Stabat Mater di Rossini con la direzione di Gianluigi Gelmetti (Agorà), le Arie Sacre Verdiane con la direzione di Myung-Whun Chung (DGG), un doppio cd dal titolo “Arias” (Universal-Decca) dedicato a Tosti e Rossini. Fra i più recenti successi Norma alla Fenice di Venezia e Anna Bolena in versione integrale secondo edizione critica alla Fondazione Donizetti di Bergamo; fra i suoi prossimi impegni La donna serpente a Torino, Don Giovanni a Salisburgo e L'incoronazione di Poppea al Teatro alla Scala.

VERONICA SIMEONI

Veronica Simeoni è nata a Roma. Completati gli studi classici, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria. Ha proseguito la sua formazione musicale sotto la guida di Raina Kabaivanska, frequentando i suoi corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena e all’Università di Stato di Sofia. Si è imposta in molti concorsi internazionali. Nel 2005 ha cominciato la sua carriera cantando Oberto Conte di San Bonifacio di Verdi in tournée in Giappone con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Nel 2007 ha debuttato nel Trovatore (Azucena) al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Nel 2008 ha debuttato il ruolo di Charlotte (Werther) al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ha cantato Stabat Mater di Rossini alla Scala con Riccardo Chailly. Dello stesso anno anche la partecipazione alla produzione bolognese di Samson et Dalila e l’interpretazione di Jocasta (Oedipus Rex di Stravinsky) a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger. Notevole il suo interesse per la musica vocale da camera e per il repertorio sinfonico corale: figurano nel suo repertorio, oltre le liriche di Berlioz, Wagner, Mahler, Verdi, Debussy e Fauré. Nel 2009 ha cantato il Requiem di Verdi diretta da Yuri Temirkanov, il Dom Sébastien di Donizetti a Norimberga, la Nona di Beethoven diretta da Lorin Maazel, ha debuttato nei Troyens a Valencia e cantato il Requiem di Maderna alla Fenice. Ha in repertorio anche impegnativi ruoli come Norma, Carmen, Les Contes d’Hoffmann, Romeo et Juliette, Nabucco, Maria Stuarda, Roberto Devereux,e La Straniera, Guillaume Tell. Tra gli impegni recenti e futuri, L’Africaine e Il trovatore a Venezia, il Requiem di Verdi a Valencia con Riccardo Chailly e a Firenze con Daniele Gatti, Norma a Cagliari, Venezia, Torino, Madrid, Don Carlo, Roberto Devereux, Anna Bolena e Aida a Zurigo Madama Butterfly a Verona, Roberto Devereux a Madrid, Berlino e Monaco di Baviera, Werther a Lisbona e Roma, Die Bassariden a Roma, La Favorite a Venezia, Carmen a Bologna e Torino, Requiem di Verdi in forma scenica a Zurigo.

MICHAEL SCHADE

Di origini tedesco-canadesi, Michael Schade è uno dei maggiori tenori sulla scena internazionale. Attivo in ambito operistico, concertistico, discografico, ha un vasto repertorio che spazia da Mozart a Strauss, da Bach a Mahler. Al Teatro alla Scala ha cantato nel ruolo di Tamino nel Flauto magico diretto da Riccardo Muti nel 1998. Schade ha un legame particolarmente stretto con la Staatsoper di Vienna. Nel 2007 la Repubblica d’Austria lo ha nominato Österreichischer Kammersänger. Dal 1994 è regolarmente ospite del Festival di Salisburgo, dove ha interpretato tra l’altro La clemenza di Tito e Il flauto magico di Mozart, King Arthur di Purcell, Armida di Haydn, Medea di Cherubini, Il labirinto di Winter, Fierrabras di Schubert. Nel 2008 ha avviato a Salisburgo lo Young Singers Project, di cui è stato per due anni Direttore creativo. È spesso presente al Metropolitan di New York, al Covent Garden di Londra, all’Opéra di Parigi, al Liceu di Barcellona, alla Staatsoper di Monaco nonché alla Canadian Opera Company dove di recente è stato applaudito nel ruolo di Eisenstein nel Pipistrello di Strauss. Dopo il successo ottenuto nella parte di Aschenbach in Morte a Venezia ad Amburgo, è stato scritturato dal teatro tedesco anche come protagonista di Peter Grimes. Tra i successi più recenti: Fidelio al Theater an der Wien diretto da Nikolaus Harnoncourt; Lulu di Berg al Metropolitan con Fabio Luisi; Idomeneo alla Nederlandse Opera di Amsterdam. Schade si dedica intensamente alla letteratura concertistica e liederistica. Ha in particolare uno stretto legame artistico con Nikolaus Harnoncourt, con il quale si è esibito regolarmente insieme al Concentus Musicus, e anche con i Wiener e i Berliner Philharmoniker. Ha lavorato con le orchestre più prestigiose e con direttori del calibro di Boulez, Bychkov, Chailly, Harding, Jansons, Luisi, Muti, Nagano, Rattle, Thielemann, Ticciati, Welser-Möst. È inoltre direttore artistico di Hapag Lloyd Stella Maris International Vocal Competition e dei Barocktage Stift Melk.

MICHELE PERTUSI

Nato a Parma, ha studiato canto con Arrigo Pola e Carlo Bergonzi ed, in seguito, ha completato la sua formazione con Rodolfo Celletti. Collabora per la preparazione dei ruoli con Hisako Tanaka. Grammy Award, nel 2006, per Falstaff con la London Symphony Orchestra diretta da Colin Davis (LSO Live), ha collaborato con direttori di fama internazionale quali ad esempio Daniel Barenboim, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Colin Davis, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Vladimir Jurowski, James Levine, Zubin Metha, Riccardo Muti, Antonio Pappano e Georg Solti, calcando i palcoscenici dei più importanti teatri al mondo. Raffinato interprete rossiniano, Michele Pertusi è stato più volte acclamato trionfatore al Rossini Opera Festival di Pesaro, dove ha debuttato nel 1992.Nelle ultime stagioni ha interpretato con successo Don Pasquale e La Cenerentola alla Wiener Staatsoper, Maria Stuarda al Liceu de Barcelona, Così fan tutte alla Scala, La forza del destino a Parma, La Sonnambula al Liceu di Barcelona e al MET di New York, Norma a Salisburgo, Oberto,Attila, Don Pasquale e L’italiana in Algeri alla Scala, Lenozze di Figaro, Il barbiere di Sivigliae Le Comty Ory al MET,La Sonnambula al Covent Garden di Londra, La Sonnambula, Lucrezia Borgia, Simon Boccanegra e L’italiana in Algeri alla Wiener Staatsoper, La Sonnambula all’Opéra Paris,Conte di San Bonifacio al Théâtre des Champs Elysées de Paris, L’elisir d’amore, Carmen e Guillaume Tell a Zurigo,Faust al Liceu in Barcelona, I Lombardi alla prima crociata, La pietra del paragone e Faust a Parma, Szene aus Goethes Faust al Real di Madrid e a Parma, Luisa Miller a Monaco, Mosè in Egitto all’Opera di Roma, Guglielmo Tell all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Lucrezia Borgia a Torino, Falstaff alla Staatsoper di Berlino e a Cagliari, Oberto,La Sonnambula e Anna Bolena al Filarmonico di Verona, Maometto II ad Amsterdam, I Puritani a Bruxelles e ad Amsterdam. Ha recentemente ricevuto dal Presidente della Repubblica italiana la Medaglia d’Oro come Benemerito della Cultura.