L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Aperitivo con il Settimino di Beethoven 

L’Ensemble della Filarmonica Toscanini suona il celebre capolavoro cameristico di Beethoven

Un unico brano costituisce il programma del Concerto Aperitivo di domenica 3 aprile al Ridotto del Teatro Regio ma si tratta senza dubbio di un capolavoro assoluto, salutato sin dalla sua prima esecuzione pubblica nell’aprile del 1800, da un favore degli ascoltatori che rimane immutato dopo più di due secoli.

Il titolo del prossimo appuntamento della rassegna organizzata da Fondazione Arturo Toscanini e Fondazione Teatro Regio, “Un classico da salotto” identifica con precisione il Settimino per archi e fiati in mi bemolle maggiore op. 20 di Ludwig Van Beethoven, opera che il geniale compositore scrisse a Vienna come ultimo consapevole omaggio al mondo di Mozart e di Haydn che egli si apprestava a superare. I sette validissimi strumentisti (quattro archi e tre fiati) chiamati ad interpretare questo celebre brano da intrattenimento e che compongono l’Ensemble Filarmonica Arturo Toscanini sono Daniele Titti (clarinetto), Ettore Contavalli (corno), Davide Fumagalli (fagotto), Valentina Violante (violino), Behrang Rassekhi (viola), Vincenzo Fossanova (violoncello) e Antonio Bonatti (contrabbasso).

Il Settimino, composto tra la fine del 1799 e l’inizio del 1800 (una coincidenza che rende ancor più significativo il suo essere un omaggio al mondo settecentesco delle Serenate e dei Divertimenti composti per i grandi salotti ed una sorta di spartiacque per lo stesso Beethoven), resta una composizione di incantevole eleganza e di fluida e copiosa inventiva strumentale, un capolavoro di cesello cameristico dei suoi trent’anni e fu l’opera più nota e celebrata del compositore in quel periodo. Il lavoro riscosse un successo talmente enorme da indurre il musicista a manifestare a poco a poco una sorta di insofferenza verso una composizione “vendutissima” ma così indissolubilmente legata a un’altra epoca che lui stesso stava chiudendo con la potenza di altre sue composizioni oggi più famose. Il segreto del successo di quest’opera resta semplice: melodie di sapore popolare, grazia e semplicità delle armonie, ricchezza delle idee musicali. Un mondo, una civiltà e una società ormai decisamente avviati al tramonto, incalzate sul piano culturale dall’irrompere del Romanticismo e del periodo cosiddetto “eroico” di Beethoven, e sul piano storico dalla parabola di quel Napoleone che di lì a poco si sarebbe proclamato Imperatore.

L’appuntamento al Ridotto del Teatro Regio è previsto per le ore 11. Come di consueto, i locali del Gran Caffè del Teatro ospiteranno, al termine del concerto, l’aperitivo offerto agli spettatori. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio (0521-203999, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19 oppure sul sito www.teatroregioparma.it. Informazioni possono essere richieste all’URP della Fondazione Toscanini (0521/200145, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La domenica del concerto la biglietteria del Teatro Regio aprirà a partire dalle 10.

I Concerti Aperitivo al Ridotto del Regio sono sostenuti da Cepim, come partner istituzionale della Fondazione Toscanini, e da Hera Comm, come partner istituzionale della Filarmonica Toscanini. Il prossimo appuntamento è in calendario per domenica 17 aprile, sempre alle ore 11, con l’Ensemble da Camera della Filarmonica Toscanini diretto da Francesco Lanzillotta che eseguirà musiche di Mahler, Debussy e Ravel trascritte per piccolo insieme.

Nella fotografia ©Luca Trascinelli il cornista Ettore Contavalli


 

 

 
 
 

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