L’Ape musicale

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bergamo, donizetti

DONIZETTI OPERA 2017: I TITOLI OPERISTICI

novembre-dicembre 2017

Intorno al Dies Natalis (29 novembre), Bergamo tornerà a essere la capitale della musica donizettiana con la nuova edizione del festival Donizetti Opera. Tre titoli operistici e grandi artisti internazionali per una nuova avventura nel segno di Donizetti.

Il borgomastro di Saardam è il titolo che inaugura il festival al Teatro Sociale, venerdì 24 novembre 2017, ore 20.30 con repliche il 26 novembre ore 15.30 e 2 dicembre ore 20.30. Quest’opera buffa, composta nell’estate del 1827, ci restituisce un giovane Donizetti già esperto nel creare situazioni teatrali, semplici ma d’effetto. L’intreccio celebra un atto di generosità dello zar Pietro il Grande in favore di Flimann che, insignito di un altisonante titolo, sposa l’amata Marietta. Il libretto, scritto da Domenico Gilardoni, rimane nel solco della tradizione buffa italiana; Donizetti, tuttavia, vi costruisce un discorso musicale elettrizzante con geniali interventi che si discostano dal canone musicale rossiniano, allora imperante. Proprio in quei sottili scostamenti dalle celebri e celebrate partiture di Rossini, risiedeva la via per crearsi un posto di rilievo nel panorama operistico italiano dell’Ottocento, abitato da impresari più o meno rispettabili e capricciose prime donne molto pericolose. È così che, nell’Introduzione del Borgomastro di Saardam, Donizetti introduce un pulsante ritmo di bolero e, nel Terzetto del primo atto, una miracolosa frase ai violini, distesa e lirica, che sarà una delle sue cifre stilistiche più apprezzate. La partitura serba altre gemme che allo spettatore toccherà scoprire.

Sempre al Teatro Sociale, sabato25 novembre, con repliche venerdì 1º dicembre  alle 20.30 e domenica 3 dicembre alle 15.30 andrà in scena il dittico Che originali! di Mayr e Pigmalione di Donizetti. Mayr compose nel 1798, la farsa per musica Che originali!su libretto di Gaetano Rossi. In questa farsa di Mayr il settecento illuminista viene messo alla berlina, Metastasio viene sbeffeggiato, il tutto con una musica nuova, brillante, libera e leggera. Gli effetti della rivoluzione francese si erano fatti sentire anche sui nuovi prodotti culturali, più critici nei confronti del passato e portatori di nuove istanze di pensiero, “originali” appunto! Nella stessa serata, affianco al lavoro di Mayr viene proposto Pigmalione, composto da Donizetti nel 1816. Questa “scena lirica” in un atto, così come il compositore stesso la definì, rappresenta il suo unico esempio di teatro su soggetto mitologico. Un aneddoto molto significativo ricopre questa partitura di particolare importanza: Donizetti studiava all’epoca a Bologna e, nel settembre del 1816, ricevette la visita di Mayr. Proprio l’incontro tra i due portò alla realizzazione di questo atto unico, come una sorta di piccolo omaggio dell’allievo al maestro. Pigmalione sarà l’occasione per iniziare una nuova ricognizione sul catalogo di Donizetti presentando a ogni edizione del festival un’opera che compie 200 anni.

Il borgomastro di Saardam, Cheoriginali! e Pigmalione: tre titoli per il festival Donizetti Opera 2017. Un’importante opera donizettiana, una farsa scritta dal maestro di Donizetti e la primissima opera del bergamasco. Un programma articolato nelle proposte musicali e illuminato da artisti di fama internazionale, per portare il pubblico alle radici e alla riscoperta del genio donizettiano.

Francesco Micheli

Direttore artistico della Fondazione Donizetti

 

Il borgomastro di Saardam, musica di Gaetano Donizetti

venerdì 24 novembre ore 20.30

domenica 26 novembre ore 15.30

sabato 2 dicembre ore 20.30

Su libretto di Domenico Gilardoni, andò in scena nel 1827 a Napoli, al Teatro del Fondo, con le parti di basso buffo del Borgomastro in dialetto napoletano e dialoghi recitati, e poi a Milano in una versione senza dialetto e con i recitativi musicati. L’opera consolida tra l’altro un singolare interesse per i “soggetti russi”, già sperimentati da Donizetti nel Falegname di Livonia (1819) e, qualche mese prima del Borgomastro, sempre in coppia con Gilardoni e sempre a Napoli, in Ottomesi in due ore. Personaggio centrale è appunto lo zar Pietro, che trovandosi a lavorare in incognito come carpentiere nella cittadina olandese di Saardam, favorisce l’unione di Flimann con Marietta, figlia del borgomastro. Il libretto è tratto da una commedia in lingua francese del 1818 Le bourgmestre de Sardam, ou Les deux Pierre (Mélésville-Merle-Boirie). Delle due versioni, la Fondazione metterà in scena quella milanese con recitativi musicati, poiché la napoletana non è al momento ricostruibile. Echi rossiniani e collaudate ed efficaci soluzioni musicali, ottenute dalla consuetudine del compositore con la commedia di caratteri, fa di quest’opera un’altra importante riemersione del Donizetti meno conosciuto.

Che originali!, musica di Giovanni Simone Mayr

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Andata in scena per la prima volta nell’autunno 1798 al teatro veneziano di San Benedetto, la farsa Che originali! – su libretto di Gaetano Rossi – costituisce uno dei primi grandi successi di Mayr; vi si prendono amabilmente in giro la sfrenata passione di un dilettante filarmonico, fanatico per la musica, e di sua figlia invasata per Metastasio. Le trame amorose consuete alle commedie s’intrecciano così con la satira di costume, tra sentimentalismi e gustosi effetti caricaturali. Che originali! ben rivela la maestria e l’arte che il compositore tedesco avrebbe trasmesso al giovane Gaetano, che aveva appena un anno quando Mayr compose questa farsa. In questo ideale percorso, che esplora gli albori della carriera di Donizetti, la scelta del titolo di Mayr risulta fondamentale per mettere a fuoco il contesto estetico e il linguaggio musicale con i quali Donizetti stesso verrà in contatto in gioventù.

Pigmalione, musica di Gaetano Donizetti

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Donizetti componePigmalione, in pochi giorni fra la finedi settembree il 1°ottobre1816. È il primo esperimento teatrale del giovane musicista, che prevede due soli personaggi: Pigmalione e Galatea. Allievo all’epoca di padre Mattei nel liceo di Bologna, il compositore mette mano a una partitura senza alcuna finalità di messa in scena, tanto che il lavoro verrà rappresentato la prima volta nel 1960 a Bergamo. Pigmalione, composto appena diciott’anni dopo la farsa Che originali! di Mayr, rivela un musicista con uno stile ben definito e con un’incredibile padronanza nel condurre le voci e uno spiccato senso per la scrittura belcantistica. Il soggetto, di impronta mitologica (nello specifico un episodio delleMetamorfosidi Ovidio), ha un diretto antecedente nelPygmalion di Rousseau (1770), scène lyrique che rientra nell’ambito delmélodrame, ossia teatro di parola con accompagnamento musicale.

 


 

 

 
 
 

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