L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Leo Nucci

Serata verdiana per i 50 anni di Leo Nucci

YOUTUBE LIVE STREAMING!

Dal Teatro Comunale Luciano Pavarotti - Modena

Mercoledì 5 aprile dalle 19:30 

LINK:

https://www.youtube.com/watch?v=2F_s990q3E4&feature=youtu.be

Mercoledì 5 aprile 2017 - ore 20.00
Venerdì 7 aprile 2017 - ore 20.00

Avrò dunque sognato!

Giuseppe Verdi
Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

In occasione dei 50 anni di carriera del baritono LEO NUCCI

Nabucco
Sinfonia

Luisa Miller - atto primo
Sinfonia
Introduzione
Scena e aria di Miller

Macbeth - atto primo
Preludio
Coro delle Streghe

Un ballo in maschera - atto terzo
Scena e aria di Amelia
Scena e Aria di Renato
Congiura - Terzetto - Quartetto
Scena e Quintetto

La Traviata - atto primo
Preludio

Rigoletto - atto secondo

Interpreti
Leo Nucci
Marco Ciaponi, Clarissa Costanzo, Maria Mudryak
Nicolò Donini, Federica Gatta, Juliusz Loranzi
Cristian Saitta, Simone Tansini, Leonora Tess, Alessandro Viola

Direttore Aldo Sisillo
Regia e ideazione scenica Salvo Piro
Costumi Artemio Cabassi
Luci Michele Cremona
Maestro del coro Corrado Casati

Orchestra dell’Opera Italiana
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione Teatro Comunale di Modena

Nuovo allestimento

SOGGETTO

Nato a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, nel 1942, Leo Nucci ha debuttato nel 1967 al Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto come Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini avviando un'attività che lo ha portato al debutto al Teatro alla Scala, dieci anni dopo, nello stesso ruolo, e ad affermarsi nel corso di una lunga carriera non solo quale uno dei maggiori cantanti lirici ma come punto di riferimento storico della tradizione interpretativa del repertorio operistico. Imprescindibile, in particolare, il suo contributo all'arte scenica e alla vocalità verdiana, non solo in Rigoletto, il cui ruolo ha cantato in scena in oltre cinquecento recite in tutto il mondo, ma in titoli interpretati in produzioni storiche e in registrazioni audio e video per il Covent Garden di Londra, per la Staatsoper di Vienna, per il Metropolitan Opera di New York, per la Opernhaus di Zurigo e molti altri. Al Teatro Comunale di Modena il grande baritono festeggerà 50 anni di carriera in un nuovo spettacolo dal titolo Avrò dunque sognato! formato da scene di Luisa Miller, Un ballo in maschera,  Rigoletto Simon Boccanegra. Lo spettacolo è diretto da Aldo Sisillo per la regia di Salvo Piro ed è presentato in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza.

“ ‘Avrò dunque sognato!’ Una battuta di Rigoletto dà il titolo a questa serata – racconta il regista -. A proferirla è il celebre personaggio verdiano, ma in scena è anche, non a caso, il baritono Leo Nucci che qui festeggia, con Verdi, i suoi cinquant’anni di palcoscenico. Un titolo perfetto per una carriera che a ben guardare ha dell’incredibile! Si voleva evitare il consueto Gala in forma di Concerto. Per questo, a partire dal titolo, abbiamo voluto evidenziare subito l’originalità dell’operazione: uno spettacolo teatrale vero e proprio, nuovo, costruito appositamente per l’occasione, che rappresentasse uno sguardo panoramico sul percorso artistico proponendo alcune interpretazioni memorabili, ma che rivelasse anche un poco l’uomo senza cadere nel biografismo celebrativo o peggio ancora invadendo la sfera personale. Partendo da questo presupposto ho cercato di immaginare un contenitore drammaturgico in grado di raccontare, in maniera meta-teatrale, la vita sul palcoscenico di un cantante d’opera.”

Leo Nucci, che oggi prosegue le sue recite in tutto il mondo, ha cantato nei mesi scorsi in Nabucco alla Staatsoper di Vienna, in Traviata alla Scala di Milano e in Rigoletto al Liceu di Barcellona. Fra le tantissime volte ospite del Teatro Comunale di Modena, Nucci ha presentato lo scorso anno un applauditissimo Amico Fritz di Mascagni in veste, questa volta, di regista.

“La prima scrittura teatrale – racconta il baritono - la ebbi al Comunale di Bologna nel 1966, quindi, volendo essere pignoli, sono già passati 51 anni dal mio debutto, però il primo concerto importante lo feci proprio al Teatro Comunale di Modena, dove in seguito debuttai Trovatore. Nel corso degli anni sono tornato in questo teatro parecchie volte e mi vengono in mente: ToscaDon PasqualeIl barbiere di SivigliaLuisa MillerRigolettoI due FoscariSimon Boccanegra. Un teatro e una città a cui sono molto legato e che mi fa tornare in mente tante amicizie: da Luciano a Raina, da Mirella a Nicolai. A Luciano penso sempre perché oltre a essere stato il grande tenore Pavarotti, è stato un vero amico.”

In occasione dello spettacolo, cinque ritratti di Leo Nucci nelle sue celebri interpretazioni verdiane, realizzati dall'artista parmigiano Vittorio Ferrarini, saranno in mostra al Ridotto del Teatro. Rigoletto, I due Foscari, Luisa Miller, I Vespri Siciliani, Nabucco: Nucci è lo straordinario interprete sulla scena e sulla tela degli immortali personaggi delle opere verdiane, che rivivono nei ritratti di Ferrarini. Diplomato Maestro d’Arte all’Istituto Paolo Toschi di Parma, Vittorio Ferrarini dal 2005 ad oggi ha tenuto mostre personali in Italia e all’estero; tra le altre all’Istituto Italiano di Cultura a Praga, all’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, in Francia a Parigi al Carouselle du Louvre.

MUSICA INSIEME

I Concerti 2016-2017

 

Lunedì 3 aprile 2017

Auditorium Manzoni – ore 20.30

 

YEFIM BRONFMAN pianoforte

Musiche di Bartók, Schumann, Debussy, Stravinskij

 

Bologna, 31 marzo 2017

con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione

 

Lunedì 3 aprile 2017, l’Auditorium Manzoni (Via de’ Monari 1/2, ore 20.30) ospiterà l’atteso recital pianistico di YefimBronfman, considerato uno dei più grandi interpreti di oggi, ammirato dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo per la sua eccezionale musicalità e tecnica straordinaria. Il programma, costruito intorno alla “forma della danza”, sarà dedicato alle musiche di Bartók, SchumannDebussy StravinskijIl concerto sarà introdotto da Giordano Montecchi, saggista e critico musicale per quotidiani e riviste, docente di Storia della musica al Conservatorio di Parma.

 

Yefim Bronfman, dopo aver studiato con Arie Vardi alla Rubin Academy di Tel Aviv e dopo essersi perfezionato alla Juilliard School, diventa pianista in residenza alla Staatskapelle di Dresda. Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose compagini, quali London Symphony Orchestra, Orchestre Filarmoniche di Vienna, New York, Los Angeles, Cleveland e Philadelphia e Orchestre Sinfoniche di Boston, Montreal, San Francisco, Toronto. È vincitore del prestigioso “Avery Fisher Prize” e di un “Grammy” nel 1997 per la registrazione dei tre Concerti per pianoforte di Bartók con la Los Angeles Philharmonic, diretta da Esa-Pekka Salonen, mentre nel 2010 ha ottenuto il “Jean Gimbel Lane Prize”.

 

«Questo programma – spiega Yefim Bronfman – ha un suo fil rouge, un suo tema principale: la forma di suite. Una forma che nei miei recital vado esplorando con sempre maggiore frequenza». Il pianista russo-israeliano mette così a confronto il più avanguardista dei romantici, Robert Schumann – e la sua Humoreske in si bemolle maggiore op. 20 – con quel Novecento che fece brillare luci diverse, a volte sfumate, a volte molto contrastate alla ricerca di quelle stesse radici popolari che cercavano i romantici. Non a caso ad aprire il concerto sarà la Suite op. 14 di Béla Bartók, che, con un punto di vista metodologicamente e scientificamente rigoroso, studiò a fondo le tradizioni popolari, facendone una delle ragioni della sua arte. «Sono convinto – continua Bronfman – che ci sia una profonda e articolata connessione tra Debussy e Stravinskij. I colori impressionistici della musica del compositore francese credo abbiamo davvero influenzato potentemente la musica stravinskiana». Claude Debussy intraprese la composizione della Suite bergamasque nel 1890, per continuare a rielaborarla nei quindici anni successivi. Le atmosfere della corte francese settecentesca, con i rimandi a Rameau e Couperin, si dileguano nel celeberrimo e sognante Clair de lune, che prelude invece all’ingresso della marionetta più famosa del secolo scorso, nata proprio a Parigi dalla penna di Igor’ Stravinskij. Bronfman eseguirà infatti i Tre Movimenti da Petruškaimpegnativa e virtuosistica trascrizione di celebri pagine del balletto omonimo.

 

PER INFORMAZIONI: Musica Insieme Tel. 051-271932 – Fax 051-279278

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – sito internet: www.musicainsiemebologna.it

Biglietti da € 10 a € 60 in vendita online collegandosi al sito di Musica Insieme o al circuito Vivaticket

il giorno del concerto dalle 15 alle 20.15 presso la biglietteria del Teatro Manzoni (Via de’ Monari 1/2)

 

 

LUNEDÌ 3 APRILE 2017

Auditorium Manzoni – ore 20.30

 

 

YEFIM BRONFMAN pianoforte

 

Programma:

 

BÉLA BARTÓK

Suite op. 14

 

ROBERT SCHUMANN

Humoreske in si bemolle maggiore op. 20

 

CLAUDE DEBUSSY

Suite bergamasque

 

IGOR’ STRAVINSKIJ

Tre Movimenti da Petruška


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