L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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I protagonisti

Nato a Baku, in Azerbaijan, nel 1977, Yusif Eyvazov, dopo aver abbandonato la Facoltà di Ingegneria studia canto al locale Conservatorio, ma nel 1997 si trasferisce a perfezionarsi a Milano. Il primo successo internazionale arriva nel 2010 quando canta Cavaradossi in Tosca al Bols’oj. Nel 2013 è Otello al Festival di Ravenna con la regia di Cristina Muti; subito dopo Riccardo Muti lo sceglie come Des Grieux per la nuova produzione di Manon Lescaut all’Opera di Roma con Anna Netrebko nel 2014. È una consacrazione e l’inizio di una storia d’amore: i due artisti si sposano a Vienna nel 2015. Tra i ruoli ricoperti da Eyvazov si segnalano ancora Des Grieux (al Festival di Salisburgo e al Bol’soj), Canio in Pagliacci, Calaf in Turandot (al Metropolitan, al Mariinskij e alla Staatsoper di Vienna con Dudamel), Radamès in Aida (all’Opéra di Parigi, all’Arena di Verona e nel 2017 al Festival di Salisburgo con Muti in alternanza con Francesco Meli), Manrico ne Il trovatore (Unter den Linden con Barenboim, Mariinskij con Gergiev), Maurizio in Adriana Lecouvreur (Mariinskij con Gergiev). In preparazione del debutto scaligero, Eyazov ha debuttato come Chénier a Praga nel gennaio 2017. Tra i prossimi impegni Don Carlo a Mosca, Macbeth a Londra con Pappano, Tosca a Berlino, Il trovatore a Parigi e Adriana a Baden-Baden.

Alla sua terza inaugurazione scaligera, Anna Netrebko è ormai di casa al Piermarini. Alla Scala debutta nel 1998 con un concerto della Filarmonica diretto da Valery Gergiev; sempre Gergiev la dirige due anni più tardi in Guerra e Pace di Prokof’ev. Torna quindi come Donna Anna in Don Giovanni diretto da Daniel Barenboim il 7 dicembre 2011, come Mimì ne La Bohème diretta da Daniele Rustioni nel 2012, Giovanna d’Arco per il 7 dicembre 2015 diretta da Riccardo Chailly e come Violetta ne La traviata diretta da Nello Santi nel 2017. Universalmente riconosciuta come il soprano di riferimento dei nostri anni, ha interpretato un vastissimo repertorio in tutti i teatri del mondo con i direttori e i registi più prestigiosi. Sempre più vicina al repertorio verista, ha ottenuto un grande successo personale nell’Aida diretta da Riccardo Muti a Salisburgo la scorsa estate. Tra i prossimi impegni Tosca al Metropolitan e a Monaco, La traviata a Parigi, Macbeth a Londra e Adriana a Baden-Baden.

Grande attesa circonda il Gérard di Luca Salsi, già trionfatore in questa parte a Monaco e a Parigi. Ascoltato alla Scala in alcune recite de I due Foscari con la direzione di Michele Mariotti, il baritono parmense (è nato a San Secondo) si è rapidamente imposto tra i più acclamati del panorama internazionale. Ha affrontato i capisaldi del repertorio verdiano con Riccardo Muti (Ernani, Nabucco e I due Foscari a Roma, Macbeth a Chicago e Stoccolma, Ernani e Aida a Salisburgo). Ha recentemente cantato Rigoletto ad Amsterdam con la regia di Damiano Michieletto e ha debuttato in Tosca all’Opera di Roma. Tra i prossimi impegni spiccano tre produzioni di seguito al Metropolitan: Il trovatoreLucia di Lammermoor e Luisa Miller, oltre a Un ballo in maschera a Berlino e Don Carlo a Bologna.

Studi di pianoforte, debutto a Salisburgo nel 2010 con Riccardo Muti, Annalisa Stroppa è oggi regolarmente presente nelle stagioni dei maggiori teatri: la ricordiamo come Cherubino ne I due Figaro diretti da Muti a Salisburgo e Madrid e come Rosina ne Il barbiere di Siviglia a Roma, Berlino e Tel Aviv. Ha debuttato all’Opéra di Parigi come Suzuki e alla Staatsoper di Vienna come Dorabella. Alla Scala è stata Emilia in Otello di Rossini, Maddalena in Rigoletto ma soprattutto applauditissima Suzuki nella Butterfly diretta da Riccardo Chailly lo scorso 7 dicembre, prima di tornare come Fenena in Nabucco con la direzione di Nello Santi in ottobre.


 

 

 
 
 

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