L’Ape musicale

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STAGIONE LIRICA

Un ballo in maschera, Il barbiere di Siviglia, Andrea Chénier e il Requiem di Mozart sono i quattro titoli che compongono la Stagione Lirica 2019, da gennaio a maggio.

L’inaugurazione è nel nome di Giuseppe Verdi con Un ballo in maschera (12, 16, 17, 18, 19, 20 gennaio 2019), dedicato direttore parmigiano Cleofonte Campanini nel centenario della morte e presentato nello storico allestimento realizzato da Giuseppe Carmignani nel 1913, in occasione delle prime celebrazioni verdiane, ideate, finanziate e dirette dallo stesso Campanini. Sono proprio le scene progettate e dipinte dal grande scenografo, restaurate grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e al delicato lavoro di ripristino curato da Rinaldo Rinaldi, a rivivere in scena. “Il Teatro Regio di Parma - dichiara Giovanna Paolozzi Strozzi - non è solo tempio della musica, ma anche attento custode di vestigia storiche e artistiche di grande qualità: ne fa fede il ritrovamento avvenuto di recente, presso gli archivi dei laboratori scenotecnici, di questi preziosi fondali dipinti su carta dall’illustre scenografo parmigiano Giuseppe Carmignani. Il mio Istituto affiancherà, per quanto di competenza, il Teatro durante l’intervento di restauro previsto, necessario a preservare dal degrado queste importanti memorie storiche cittadine; impegno non facile e quindi tanto più lodevole, considerate le ampie dimensioni dei pannelli e la fragilità del supporto”. A cent’anni da allora sarà Sebastiano Rolli, anch’esso parmigiano, a dirigere l’opera sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Protagonisti Saimir Pirgu (Riccardo), Leon Kim (Renato), Virginia Tola (Amelia), Silvia Beltrami (Ulrica), Laura Giordano (Oscar), Fabio Previati (Silvano), Emanuele Cordaro (Samuel), Massimiliano Cattelani (Tom), Blagoj Nacoski (Ungiudice,UnservodiAmelia),

La regia è di Marina Bianchi, il coordinamento dello spazio scenico e degli arredi è a cura di Leila Fteita, i costumi sono di Lorena Marin e le luci di Guido Levi. Nelle recite in programma il 17 e 19 gennaio sono protagonisti Alin Stoica (Riccardo), Sergio Bologna (Renato), Valentina Boi (Amelia), Agostina Smimmero (Ulrica), Isabella Lee (Oscar). L’opera è realizzata in coproduzione con Auditorio de Tenerife

Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossinitorna al Teatro Regio nell’allestimento creato nel 2005 da Beppe De Tomasi, di cui Alfonso Renato Bonajuto riprende la regia, con le scene di Poppi Ranchetti, i costumi di Artemio Cabassi e le luci di Andrea Borelli (22, 23, 24, 29, 30, 31 marzo 2019). Protagonisti Yijie Shi (Il Conte d’Almaviva), Simone Del Savio (Don Bartolo), Chiara Amarù (Rosina), Julian Kim (Figaro), Roberto Tagliavini (Don Basilio), Lorenzo Barbieri Malagola (Fiorello), Eleonora Bellocci (Berta), diretti da Alessandro D’Agostini sul podio dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. In scena nelle recite in programma il 23 e 30 marzo, Francesco Brito (Il Conte d’Almaviva), Vincenzo Taormina (Don Bartolo), Carol Garcia (Rosina), Alessandro Luongo (Figaro), Guido Loconsolo (Don Basilio).

A 20 anni dalla sua ultima rappresentazione al Teatro Regio, Andrea Chénier (5, 7 aprile 2019), il capolavoro di Umberto Giordano ispirato alla vita del poeta all’epoca della Rivoluzione francese, torna in scena nella nuova produzione realizzata con Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Ravenna Manifestazioni. A firmare la regia del nuovo allestimento coprodotto con l’Opéra de Toulon, è Nicola Berloffa, con le scene di Justin Arienti, i costumi di Edoardo Russo e le luci di Valerio Tiberi. In scena Martin Muehle (Andrea Chénier), Claudio Sgura (Carlo Gérard), Teresa Romano (Maddalena di Coigny), Nozomi Kato e Shay Bloch (La mulatta Bersi, La Contessa di Coigny), Antonella Colaianni (Madelon), Felipe Oliveira (Roucher), Alfonso Zambuto (Un “Incredibile”), Roberto Carli(L’Abate) diretti da Giovanni Di Stefano, alla testa dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna e del Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò.

A chiudere la Stagione Lirica, una delle partiture più amate e conosciute del repertorio sacro: il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato da Jessica Pratt, Veta Pilipenko, Luciano Ganci e Michele Pertusi diretti da Carlo Montanaro sul podio della Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti” e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.


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