Mozart rivisitato inaugura la stagione
DON GIOVANNI DI MOZART. Secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
con
Petra Magoni,Simona Boo,Hersi Matmuja,Mama Marjas,
Evandro Dos Reis,Omar Lopez Valle, Houcine Ataa
Personaggi e interpreti
Don Giovanni Petra Magoni
Donna Anna Simona Boo
Donna Elvira Hersi Matmuja
Zerlina Mama Marjas
Don Ottavio Evandro Dos Reis
Leporello Omar Lopez Valle
Masetto Houcine Ataa
pianoforte Leandro Piccioni
contrabbasso Pino Pecorelli
batteria Davide Savarese
chitarre Emanuele Bultrini
tastiere Andrea Pesce
elaborazioni musicali Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli
direzione musicale Leandro Piccioni
scenografie Barbara Bessi
costumi Ortensia de Francesco
disegno luci Daniele Davino
proiezioni e illustrazioni Daniele Spanò
ingegnere del suono Angelo Elle
direzione artistica e regia Mario Tronco
regia Andrea Renzi
coproduzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini,
Accademia Filarmonica Romana, Les nuits de Fourvière - Lione
produzione originale Accademia Filarmonica Romana,
Les nuits de Fourvière - Lione 2017
L'Orchestra di Piazza Vittorio è nata in seno all'Associazione Apollo 11
ed è stata ideata e creata da Mario Tronco ed Agostino Ferrente
Il Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio è il nuovo lavoro firmato dall’Orchestra più multietnica d’Italia. Dopo essersi cimentata in maniera originale e imprevedibile nel Flauto magico mozartiano e nella Carmend i Bizet, ha presentato il Don Giovanni – che Le Monde ha definito “glamour e iconoclasta” – in prima assoluta al Festival Les nuits de fourvière di Lione che lo ha prodotto insieme alla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e all’Accademia Filarmonica romana. Il lavoro parte da un sorprendente Don Giovanni, che è affidato ad una voce femminile: quella di Petra Magoni che era già stata l’indimenticabile Regina della notte del Flauto magico mozartiano. Capace di mille travestimenti e abile a muovere in scena le fila di tutta la vicenda, intorno a Petra Magoni/Don Giovanni si sviluppa tutta la drammaturgia musicale dello spettacolo che è il filo conduttore di questa rielaborazione contemporanea del mito settecentesco. Una visione “altra” del protagonista che apre ad una diversa lettura dei rapporti tra i personaggi.
«Siamo abituati all’idea di un Don Giovanni burlone, che si finge spesso un altro – racconta Mario Tronco, direttore artistico dell’Orchestra e regista dell’opera insieme ad Andrea Renzi –. Il travestimento, la mascherata sono le tentazioni per lui irresistibili. Si direbbe, per dirla con le parole di Fedele d’Amico, che egli inganni le donne non tanto per il piacere di conquistarle, ma che si prodighi a conquistarle per il piacere di ingannarle. Amare le donne e diventare ogni volta un altro. Potrebbe essere una definizione del Teatro come luogo in cui esseri in carne ed ossa si fingono altri. Il nostro ‘Don Giovanni’ parte però da presupposti diversi. L’idea è quella di sempre: rappresentare se stessi nei panni di altri, recitare il ruolo di se stessi con le parole e il carattere di personaggi di fantasia».
Tra arie, duetti e pezzi d’insieme, i personaggi dell’opera percorrono fino in fondo le loro storie, rese vive e attuali ai nostri occhi dai travestimenti linguistici e musicali realizzati da Mario Tronco, Leandro Piccioni e Pino Pecorelli, portando l’opera, con mano leggera, ad abbattere ogni confine fra i diversi generi. Ritroveremo così Don Giovanni come un redivivo Cab Calloway in un immaginario Music Club, un’ambientazione dal gusto anni '20 ma anche fortemente contemporanea, che dirige la sua orchestra e il suo destino in una pulsione di libertà e perdizione. Un luogo vitale e carico di energia, dove i
musicisti dell’Orchestra, posti su appositi piani sfalsati in altezza, che delimitano uno spazio a sviluppo circolare tagliato da una parete di pannelli variamente illuminati, si muovono quali protagonisti, insieme ai cantanti, nelle loro avventure musicali ed esistenziali. E fondamentale, come sempre, sarà l’apporto musicale che darà ogni singolo musicista e cantante chiamato a partecipare a questa produzione. Nel cast troviamo insieme a Petra Magoni, Mama Marjas (Zerlina), cantante reggae già molto applaudita nel ruolo di protagonista della precedente Carmen, Omar Lopez Valle (fra le presenze
storiche ormai dell’Orchestra) che vestirà i panni di un Leporello in versione cubana; e ancora la cantante lirica di origine albanese Hersi Matmuja (Donna Elvira), il brasiliano Evandro Dos Reis (Don Ottavio), il tunisino Houcine Ataa (Masetto) e, alla sua prima collaborazione con l’Orchestra, Simona Boo (Donna Anna), dal 2015 vocalist dello storico gruppo napoletano dei 99 Posse. Saranno loro a trasformare il libretto di Lorenzo Da Ponte in una versione multilingue che abb accia l’italiano, il francese, l’arabo e il portoghese.