L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Astri nascenti aprono le serie Young e Didomenica

sabato 20 ottobre 2018 - ore 20

Teatro Vittoria, via Gramsci 4 - Torino

serie young

Leonardo Pierdomenico pianoforte

 

Claude Debussy(1862-1918)

Ballade slave

 

Fryderyk Chopin (1810-1849)

Ballata n. 4 in fa minore op. 52

 

Franz Liszt(1811-1886)

Deuxième Ballade in si minore R. 16

Sonata in si minore R. 21

Leonardo Pierdomenico è considerato uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Unico semifinalista italiano al Concorso Internazionale Van Cliburn nel 2017 (dove ha conquistato il Raymond E. Buck Jury Discretionary Award) e semifinalista al Queen Elisabeth International Piano Competition nel 2016, si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Benedetto Lupo, che ha scritto di lui: «Forse la qualità che più mi colpisce di Leonardo, al di là dell’incredibile naturalezza strumentale, è una delicata vena poetica, a volte quasi pudica, che crea un bellissimo e interessante contrasto con la sua capacità di affrontare senza esitazioni la scrittura tecnicamente trascendentale di gran parte del repertorio che predilige».

domenica 21 ottobre 2018 - ore 16.30

Teatro Vittoria, via Gramsci 4 - Torino

serie didomenica

Alessio Pianelli violoncello

Andriy Dragan pianoforte

TRA CANTO E VARIAZIONI

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sette Variazioni in mi bemolle maggiore sopra il tema

«Bei Männern, welche Liebe fühlen» da Die Zauberflöte di Mozart WoO 46

Johannes Brahms (1833-1897)

Sonata n. 1 in mi minore op. 38

Robert Schumann (1810-1856)

Drei Romanzen op. 94

Gioachino Rossini (1792-1868)

Da Péchés de vieillesse, vol. IX Album pour piano, violon, violoncelle, harmonium et cor:

n. 10 Une larme-thème et variations

Gabriel Fauré (1845-1924)

Élégie in do minore op. 24

Alessio Pianelli (1989)

Variationes über ein sizilianisches Theme «Ciuriciuri»

Definito da Thomas Demenga «uno dei migliori violoncellisti italiani della nuova generazione, capace di rinnovare ogni volta, attraverso tecnica fenomenale, fantasia e intelligenza musicale, il fascino più autentico della musica», Alessio Pianelli, siciliano, classe 1989, esordisce in una stagione dell’Unione Musicale insieme al pianista ucraino Andriy Dragan, proponendo pagine di Beethoven, Brahms, Schumann, Rossini e Fauré oltre alletravolgenti Variazioni sul tema popolare siciliano «Ciuri Ciuri» dello stesso Pianelli: «Un brano che ho scritto su commissione del KlangBasel Festival nel 2016 e dedicato proprio ad Andriy Dragan. Nonostante la grande responsabilità, piuttosto che affrontare il lavoro con paura preferii farlo con ironia, partendo già dal titolo, continuando con la dedica provocatoria ad Andriy, pianista ucraino dal tocco classico ed elegantissimo, costretto a “sporcarsi” le mani con accompagnamenti volutamente grezzi, e mettendo in relazione autentici capolavori del grande repertorio cameristico col poverissimo materiale popolare siciliano».

 


sabato 20 ottobre 2018 - ore 20

Teatro Vittoria, via Gramsci 4 - Torino

serie young

Leonardo Pierdomenico pianoforte

Claude Debussy(1862-1918)

Ballade slave

Fryderyk Chopin (1810-1849)

Ballata n. 4 in fa minore op. 52

Franz Liszt(1811-1886)

Deuxième Ballade in si minore R. 16

 

Con il recital del pianista venticinquenne Leonardo Pierdomenico (sabato 20 ottobre 2018 – Teatro Vittoria – ore 20) inaugura la serie YOUNG dell’Unione Musicale, dedicata ai migliori giovani talenti del panorama attuale.

Da sempre l’Unione Musicale ha una mission: scovare i migliori talenti fin da giovanissimi e diamo loro spazio e attenzione. Negli oltre 70 anni di storia hanno esordito sul palcoscenico torinese ancora giovanissimi Maurizio Pollini, Uto Ughi e Salvatore Accardo e poi ancora Andrea Lucchesini e Mario Brunello, Pietro De Maria e Alexander Romanovsky, Leonora Armellini e Daniil Trifonov solo per citarne alcuni…

Ora è la volta di Leonardo Pierdomenico, considerato uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Unico semifinalista italiano al Concorso Internazionale Van Cliburn nel 2017 (dove ha conquistato il Raymond E. Buck Jury Discretionary Award) e semifinalista al Queen Elisabeth International Piano Competition nel 2016, in un’intervista esclusiva rilasciata per l’Unione Musicale racconta così il suo primo amore per il pianoforte: «Avevo solamente 5 anni e mezzo: ero al compleanno di un compagno di scuola che a casa aveva un pianoforte. […] fu esattamente la prima volta in cui sentii eseguire dei pezzi dal vivo […]. Io mi innamorai e, tornato a casa, convinsi mamma a portarmi da un insegnante per iniziare anch'io».

Da allora di strada ne ha fatta tanta e nel suo palmarès oggi può vantare la vittoria – a soli 18 anni – della XVIII edizione del Premio Venezia (dedicato ai migliori diplomati dei conservatori italiani), la medaglia di bronzo del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e la targa del Senato della Repubblica per meriti artistici.

Pierdomenico si è diplomato a diciassette anni con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Pescara, per poi proseguire gli studi alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Pietro De Maria e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Benedetto Lupo, che ha scritto di lui: «Forse la qualità che più mi colpisce di Leonardo, al di là dell’incredibile naturalezza strumentale, è una delicata vena poetica, a volte quasi pudica, che crea un bellissimo e interessante contrasto con la sua capacità di affrontare senza esitazioni la scrittura tecnicamente trascendentale di gran parte del repertorio che predilige».

Il programma che presenta a Torino ruota attorno al tema della Ballata che, ha dichiarato il musicista, «è stato significativo sin da quando ero in conservatorio. Il carattere narrativo è emblematico di una comunicazione avvincente e spesso vincente».

La Ballade slave è un'opera giovanile di Debussy che la compose non ancora trentenne. Si tratta di una pagina romantica e trasognata, caratterizzata da un tema principale che si presenta dapprima timido ed esitante per poi affermarsi con sicurezza. L'aggettivo "slavo" deriva dal carattere del tema principale, ispirato allo stile di Balakirev, autore conosciuto probabilmente grazie a Nadejda von Meck, la famosa mecenate di Čajkovskij e dello stesso Debussy, incaricato di insegnare musica ai suoi figli.

Composta nel 1842, la Ballata in fa minore è l’ultima delle quattro Ballate op. 52 e rientra pienamente nel tardo stile di Chopin per la conquista di un suono “decolorato”, frutto di un processo di estrema purificazione timbrica. L’intento narrativo tipico della Ballata si esprime qui attraverso una sottile e complessa arte della variazione, che in alcuni passaggi è metamorfosi (tutta la lunga esposizione del primo tema non è che un continuo ripresentarsi del disegno melodico di quattro battute in sembianze sempre diverse, malinconiche, inquiete, fortemente interrogative) e in altri attinge alle risorse dello stile severo e fa percepire l’influenza di Bach.

Di Liszt si ascolteranno la Deuxième Ballade in si minore R. 16 – in cui l’autore fa i conti con l’eredità formale della tradizione classica, sulla scorta di esperienze capitali come la Wanderer-Fantasia di Schubert e le Ballate di Chopin – e la Sonata in si minore R. 21, che può essere vista come una lunga narrazione delle peripezie di un unico tema-personaggio, che si trasforma impadronendosi di connotazioni sempre nuove (caratteri satanici, corale religioso, melodia di notturno, sentimentalismo operistico, recitativo vocale, virtuosismo del pezzo di bravura…) fino a esaurirsi in un finale cupo, riscattato solo dalle ultimissime battute.

Proprio a Liszt è dedicato il disco di esordio di Leonardo Pierdomenico, recensito dalla rivista Gramophone con parole entusiastiche: «La sua tecnica altamente sviluppata e il suono colto, entrambi adattabili a una varietà di affetti, sono sposati a quei gemelli essenziali per il gioco artistico di Liszt: l'immaginazione unita a una musicalità scrupolosa e approfondita. […] Sulla base del suo solo Liszt non esito a dire che Pierdomenico è un musicista di rara sensibilità e visione, e che seguire il suo ulteriore sviluppo sarà un piacere».

I protagonisti dei prossimi tre concerti della serie YOUNG sono stati selezionati quest’anno tra le stelle nascenti del panorama italiano: il Quartetto con pianoforte Werther, il Quartetto d’archi Daidalos, il duo composto da Gennaro Cardaropoli al violino (classe 1997 e già vincitore del primo premio al Concorso “Arthur Grumiaux” e del “Premio Abbado”) e Alberto Ferro al pianoforte (che nel 2015 si è aggiudicato sia il secondo premio al Concorso “Busoni” di Bolzano sia la vittoria al Concorso “Premio Venezia”).

Qui è possibile visualizzare il calendario completo della serie Young.

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poltrone numerate, euro 20

in vendita online su www.unionemusicale.it e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 12 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

da conoscere

Vincitore del Raymond E. Buck Jury Discretionary Award al prestigioso concorso pianistico internazionale Van Cliburn 2017, Leonardo Pierdomenico è uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Comincia a imporsi sul panorama internazionale arrivando semifinalista al prestigioso Queen Elisabeth International Piano Competition 2016, conquistando l’interesse e l’ammirazione soprattutto da parte di pubblico e critica e venendo inserito (unico semifinalista) nel cd del “best of” della competizione con la sua interpretazione della prima Ballata op. 23 di Chopin.

È inoltre il vincitore della XVIII edizione del Premio Venezia al teatro La Fenice a soli diciotto anni, risultando il miglior pianista diplomato dei conservatori italiani e ricevendo nella stessa occasione la Medaglia di bronzo dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e la targa del Senato della Repubblica per meriti artistici.

Si esibisce al fianco di orchestre del calibro della Fort Worth Symphony, dell’Orchestre Royal De Chambre de Wallonie, dell’Orchestra sinfonica del Teatro La Fenice, dell’Orchestra di Milano Giuseppe Verdi e della Wuhan Philarmonic Orchestra con direttori quali Nicholas McGegan, Ulrich Windfuhr, James P. Liu, Paul Meyer e Diego Matheuz.

Numerosi anche i recital, tra le altre istituzioni, per gli Amici della musica di Padova, la Società dei Concerti di Milano, per il Bologna Festival, per il Circolo Culturale Bellunese, per l’Accademia Filarmonica Romana, per le Settimane musicali al teatro Olimpico di Vicenza, per la Fondazione Walton di Ischia, per il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, per la Società del Teatro e della Musica al teatro Massimo di Pescara, a Sacile nella Fazioli Concert Hall, al teatro comunale di Treviso, all’auditorium Parco della musica di Roma (sala Petrassi e Spazio Risonanze), nello Studio 4 del Flagey di Bruxelles, al Konzerthaus di Berlino (Werner Otto Saal), al Kreuzherrnsaal Memmingen a Monaco, nella Lanserhaus di Eppan e negli Stati Uniti nella Hahn Hall di Santa Barbara (CA), nella Bass Hall di Fort Worth (TX) e nella Qin’tai concert hall a Wuhan (Cina).

Leonardo Pierdomenico è spesso ospite del Teatro La Fenice di Venezia, dove ha tenuto un recital per il 150° anniversario dell’unità d’Italia nel 2012, e delle sue sale Apollinee, dove ha tenuto un recital per il Festival “Lo spirito della musica di Venezia”. Sue registrazioni sono state trasmesse da emittenti web come la prestigiosa Medici.tv e radiotelevisive come RTBF(Belgio), Rai 3, Rai radio 3, KUSC California: nel 2014 si è esibito in diretta in un recital solistico nella rassegna “I concerti del Quirinale di Radio 3” nella cappella Paolina del palazzo del Quirinale. Con la stessa Radio3 ha collaborato all’integrale delle sonate di Beethoven realizzato dall’Accademia Filarmonica Romana e all’integrale delle Goyescas di Granados nella cornice del programma “La stanza della musica”. Nel 2018 si è reso inoltre uno dei protagonisti della trasmissione radiofonica Génération Jeunes Interprètes su Francemusique con un recital in diretta dallo studio 106 di RadioFrance a Parigi.

Pierdomenico si diploma all’età di diciassette anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Conservatorio di Pescara nella classe di Filomena Montopoli, per poi proseguire il suo percorso di studi alla Scuola di Musica di Fiesole, dove ottiene un diploma di perfezionamento pianistico sotto la guida di Pietro De Maria; fondamentali per la sua formazione sono stati anche gli incontri con la leggendaria Maria Tipo.

Nel 2017 conclude il master di perfezionamento pianistico dell’ Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma nella classe di Benedetto Lupo, ottenendo il massimo dei voti e la lode. Nel 2015 è stato inoltre selezionato tra i sei pianisti partecipanti al premio Arturo Benedetti Michelangeli e alla prestigiosa masterclass con Daejin Kim alla Piano Academy Eppan; nel 2016 è stato selezionato con borsa di studio per frequentare la Music Academy of the West, collaborando con Maestri del calibro di Jeremy Denk, Jean-Yves Thibaudet, Jerome Lowenthal, Julian Martin e Leon Fleisher.

Attualmente continua la sua formazione attraverso le masterclass di Benedetto Lupo ed i corsi di Alessandro Deljavan.


domenica 21 ottobre 2018 - ore 16.30

Teatro Vittoria, via Gramsci 4 - Torino

serie didomenica

Alessio Pianelli violoncello

Andriy Dragan pianoforte

TRA CANTO E VARIAZIONI

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sette Variazioni in mi bemolle maggiore sopra il tema

«Bei Männern, welche Liebe fühlen» da Die Zauberflöte di Mozart WoO 46

Johannes Brahms (1833-1897)

Sonata n. 1 in mi minore op. 38

Robert Schumann (1810-1856)

Drei Romanzen op. 94

Gioachino Rossini (1792-1868)

Da Péchés de vieillesse, vol. IX Album pour piano, violon, violoncelle, harmonium et cor:

n. 10 Une larme-thème et variations

Gabriel Fauré (1845-1924)

Élégie in do minore op. 24

Alessio Pianelli (1989)

Variationes über ein sizilianisches Theme «Ciuriciuri»

Gli appuntamenti pomeridiani domenicali dell’Unione Musicale di Torino (serie Didomenica)inaugurano domenica 21 ottobre 2018 (Teatro Vittoria - ore 16.30) con il concerto del duo formato dal violoncellista Alessio Pianelli e dal pianista Andriy Dragan.

Definito da Thomas Demenga «uno dei migliori violoncellisti italiani della nuova generazione, capace di rinnovare ogni volta, attraverso tecnica fenomenale, fantasia e intelligenza musicale, il fascino più autentico della musica», Alessio Pianelli, siciliano, classe 1989 ha avviato il suo percorso di studi a Palermo con Giovanni Sollima per poi proseguirlo in Svizzera, a Basilea, proprio con Demenga. Premiato in numerosi concorsi internazionali, inizia molto presto un’intensa e variegata attività concertistica come solista e camerista e, parallelamente, coltiva l’altra grande passione, quella per la composizione, dettata – come egli stesso afferma - dalla sua inesauribile esigenza di ricerca musicale: «Faccio musica perché ne ho bisogno, perché è la maniera più naturale che ho per esprimere ciò che penso e che sento». Membro dell’Avos Piano Quartet, Pianelli ama alternare lo studio e la ricerca di un’identità collettiva, tipica di un gruppo cameristico stabile, all’estemporaneità e alla freschezza di incontri musicali occasionali, come quello con il pianista ucraino Andriy Dragan (premio Credit Suisse Jeune Artist 2009), conosciuto a Basilea, con il quale forma ormai un duo navigato.

Per il loro primo concerto in una stagione dell’Unione Musicale, Pianelli e Dragan propongono un programma che, partendo dalle beethoveniane Variazioni sul Flauto magicodi Mozart WoO 46, pubblicate a Vienna nel 1802, entra nel cuore del Romanticismo tedesco con la Sonata op. 38 di Brahms (1865) e le Tre Romanze op. 94 di Schumann, scritte originariamente per oboe, violino o clarinetto.

A seguire un brano tratto dai rossiniani Péchés de vieillesse e la celebre Elégie in do minore op. 24, composta nel 1883. In conclusione le travolgenti Variazioni sul tema popolare siciliano «Ciuri Ciuri» dello stesso Pianelli: «Un brano che ho scritto su commissione del KlangBasel Festival nel 2016 e dedicato proprio ad Andriy Dragan. Nonostante la grande responsabilità, piuttosto che affrontare il lavoro con paura preferii farlo con ironia, partendo già dal titolo, continuando con la dedica provocatoria ad Andriy, pianista ucraino dal tocco classico ed elegantissimo, costretto a “sporcarsi” le mani con accompagnamenti volutamente grezzi, e mettendo in relazione autentici capolavori del grande repertorio cameristico col poverissimo materiale popolare siciliano». (da intervista esclusiva ad Alessio Pianelli )

La vendita dei nuovi abbonamenti della serie Didomenica è in corso. La serie concertistica, in collaborazione con la Fondazione Ferrero di Alba, è costituita da otto appuntamenti pomeridiani, la domenica alle ore 16.30 (cinque al Teatro Vittoria e tre nel mese di maggio presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero di Alba). Per chi acquista l’intera serie avrà inclusi in abbonamento i due grandi concerti serali della stagione, quello di Krystian Zimerman all’Auditorium del Lingotto e quello di Mischa Maisky e i Virtuosi Italiani all’Auditorium della Rai. Il costo dell’abbonamento include inoltre il trasporto con bus per gli appuntamenti che si svolgono ad Alba.

poltrone numerate, euro 20

in vendita online su www.unionemusicale.it e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 12 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Teatro Vittoria dalle ore 16

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

ALESSIO PIANELLI

Alessio Pianelli, violoncellista e compositore siciliano, classe 1989, si diploma giovanissimo con lode al Conservatorio di Palermo sotto la guida di Giovanni Sollima. Prosegue la propria formazione presso la Hochschule für Musik di Basilea nella classe di Thomas Demenga, con cui sviluppa una maggiore coscienza della cultura musicale tedesca, trovando una definizione timbrica ulteriore, diversa dall’originaria matrice mediterranea e a questa complementare. L’arrivo in Svizzera coincide anche con un’accresciuta curiosità per la musica contemporanea e comincia in questo periodo una forte esigenza di affiancare alla quotidianità del violoncello un’attività che presto diventa indispensabile: la composizione. Premiato in numerosi concorsi internazionali per solisti, tra i quali l’International Cello Competition Antonio Janigro in Croazia nel 2006, lo Schenk Stiftung Wettbewerb in Svizzera nel 2013, l’International Cello Competition Benedetto Mazzacurati a Torino nel 2016, nonché primo premio al concorso internazionale di composizione organizzato da Ravenna Festival e 100cellos nel 2016, Pianelli inizia molto presto un’intensa e variegata attività concertistica, sia come solista sia in ambito cameristico (è anche membro dell’Avos Piano Quartet).

Dal 2013 ha iniziato un progetto a lungo termine con l’innovativa factory siciliana Almendra Music, da cui sono nate varie produzioni e pubblicazioni: recentissima (2017) è l’uscita di Sulla Quarta, seconda tappa, dopo Prélude, del progetto di sei album attorno alle Suite di Bach. Sue composizioni sono nei cataloghi di case editrici storiche come Casa Musicale Sonzogno di Milano e Mueller&Schade di Berna.

Alessio Pianelli suona un violoncello Evasio Emilio Guerra, Torino 1921.

ANDRIY DRAGAN

Andriy Draganè nato a Leopoli (Ucraina), dove inizia gli studi di pianoforte proseguendoli in seguito presso l’Accademia di Musica di Basilea con Adrian Oetiker. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Zoltán Kocsis, Piotr Anderszewski, Elisabeth Leonskaja, Dmitri Bashkirov, Ferenc Rados, Klaus Hellwig, Hung Kuant Chen e Alfred Brendel. Vive in Svizzera dove ha ricevuto il premio Credit Suisse Jeunes Solistes 2009 e il primo premio e il Prix Collard della Fondazione Kiefer-Hablitzel 2013. Il suo recital di debutto al Festival di Lucerna è stato trasmesso dalla Radio Svizzera DRS. Svolge un’intensa attività concertistica e si è esibito per importanti festival internazionali come Festival di Verbier, Menuhin Festival di Gstaad, La Roque-d’Anthéron (Artist in Residence 2013), Lucerne Festival, Festival d’Annecy e molti altri. Distintosi in numerosi concorsi pianistici, ha collaborato con Kian Soltani, Lech Antonio Uszynski, Katharina Gohl, Gemeaux Quartet, Mi Zhou, Alexandru Gavrilovici, Francois Benda, Astrig Siranossian, Lemberg Piano Quartet.


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