L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Sogni capovolti

installazione legata all'opera Il sogno di una cosa

inaugurazione sabato 10 maggio h 11.00 Sala del Grande Miglio – Castello di Brescia

La Fondazione del Teatro Grande e IED inaugurano sabato 10 maggio alle ore 11.00 presso la Sala del Grande Miglio del Castello di Brescia l’installazione SOGNI CAPOVOLTI. Un progetto legato all’opera Il sogno di una cosa – che debutterà a Brescia il 9 maggio – e una delle molteplici iniziative realizzate dal Teatro Grande per il quarantennale della strage di Piazza Loggia. Per la parte video della realizzazione dell’opera Il sogno di una cosa è stata di fondamentale rilievo la collaborazione produttiva con IED - Istituto Europeo di Design che ha impegnato in questo progetto un gruppo di studenti del corso di Video Design coordinati dai docenti Davide Sgalippa, Paolo Ranieri e Paolo Solcia: nell’ultimo anno i ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con la celebre regista Alina Marazzi (che firma la regia video dell’opera), raccogliendo immagini del passato – ritrovate in alcuni importanti archivi italiani come l’AAMOD Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico di Roma, l’Associazione Home Movies di Bologna e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia – ma anche documentando il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi. Dalle suggestioni raccolte durante i lavori per Il Sogno di una cosa, gli studenti Martina Rocchi e Alessandro Mascia hanno sviluppato il progetto di tesi che accompagnerà l’opera nelle città di Brescia, Reggio Emilia e Milano: si tratta di un’installazione multimediale che sarà appendice e ideale prosecuzione dell’opera e che verrà allestita in uno spazio aperto al pubblico durante il periodo delle rappresentazioni. A Brescia l’installazione sarà inaugurata il 10 maggio alle ore 11.00 presso la Sala del Grande Miglio del Castello di Brescia e sarà liberamente fruibile dal pubblico fino al 2 giugno (dal giovedì alla domenica, orario 10-17). Contestualmente all’installazione Sogni capovolti, il 10 maggio sarà inaugurata anche la mostra Arte degli anni Settanta (e dintorni) a cura dell’Associazione Artisti Bresciani. L’evento di inaugurazione è aperto a tutti.

 

SOGNI CAPOVOLTI AUDIOVIDEOINSTALLAZIONE

Un progetto di Tesi di Martina Rocchi (Video Design) e Alessandro Mascia (Sound Design)

Il percorso di lavoro che ha portato verso l’installazione è partito da una ricerca iniziale su libri, articoli, immagini, documentari e, soprattutto, l’incontro con la Casa Della Memoria. Abbiamo incontrato Manlio Milani, presidente dell’Associazione Famigliari Vittime della Strage di Piazza della Loggia, che ci ha descritto le persone che si trovavano in Piazza quel giorno come nodi di una trama fitta, collegati dagli stessi ideali, sentimenti, sensibilità e rabbia. Quando esplose la bomba la trama subì uno strappo violento, ma fin da subito ci fu la volontà di ricostruire i legami perduti. L’idea alla base dell’installazione è stata quella di ricostruire una piazza capovolta. Era una giornata di pioggia e la Piazza era un mare di ombrelli. Partendo da questa immagine suggestiva abbiamo appeso tanti ombrelli capovolti al soffitto usati come schermi di proiezione: ribaltati e sospesi come la bomba capovolse il tempo e lo spazio e congelò questi ombrelli in un istante. Per guardare si è obbligati ad alzare lo sguardo verso l’alto, uno sguardo scomodo che invita alla riflessione. Le proiezioni all’interno degli ombrelli li trasformeranno in contenitori, raccoglitori di pensieri, parole, sentimenti e oggetti. Ci sarà una seconda proiezione su una cascata di fili collegati a un ombrello posto al centro della sala, una pioggia che cadrà sugli spettatori. Il filo come connessione, come memoria, come comunicazione, un invito per le nuove generazioni a raccoglierlo per continuare a raccontare e dimostrare così che nulla è stato interrotto. I suoni raccontano ciò che lo sguardo vede, un sottofondo di pioggia, silenzi, suoni sordi. Suoni e immagini vanno in armonia per creare emozioni, far pensare e colpire nel profondo il visitatore, senza usare “tinte forti” e senza essere didascalici.

Sala del Grande Miglio Castello di Brescia 10 maggio – 2 giugno 2014 in collaborazione con Fondazione Brescia Musei

 


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