Daniele Rustioni e Francesca Dego 

per il decimo concerto della Stagione Sinfonica 2013-2014 al Teatro Filarmonico

sabato 10 maggio 2014 ore 20.00

domenica 11 maggio ore 17.00

Sabato 10 maggio alle ore 20.00, con replica domenica 11 maggio alle ore 17.00 il decimo concerto della Stagione Sinfonica 2013-2014 al Teatro Filarmonico vede il M° Daniele Rustioni dirigere Francesca Dego al violino solista e l’Orchestra dell’Arena di Verona nel Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 77 (99) in la minore di Dmitrij Šostakovič.

Segue l’esecuzione delle Fontane di Roma, poema sinfonico per orchestra di Ottorino Respighi e conclude L’Uccello di Fuoco (suite 1919) di Igor Stravinsky.

 

Apre la serata il Concerto per violino e orchestra n. 1 in la minore di Šostakovič, mai eseguito in precedenza al Teatro Filarmonico dall’Arena di Verona che lo propone per la Stagione Sinfonica 2013-2014 con la direzione del giovane maestro milanese Daniele Rustioni, mentre la parte solistica è interpretata da Francesca Dego, al suo debutto nel teatro scaligero. La partitura non trova nel rapporto fra solista e orchestra la contrapposizione di stampo romantico, al contrario rivela tra le due voci una notevole affinità espressiva che la avvicina ad una sinfonia concertante. Completato nel maggio del 1948 dopo circa dieci mesi dall’inizio della stesura nel luglio del ’47, il Concerto in la minore resta ineseguito ed inedito per oltre sette anni a causa degli intensi ostracismi di cui il compositore è vittima da parte del potere politico. Il dedicatario David Ojstrach potrà finalmente eseguirlo in pubblico come solista il 29 ottobre 1955 nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado, diretto da Evgenij Mravinskij, a due anni dalla morte di Stalin e con assoluto silenzio della stampa e della radio. Il Concerto, portato quindi in tournée negli Stati Uniti due mesi dopo sempre da Ojstrach e con la direzione di Dimitri Mitropoulos, riscuoterà un successo grandioso. Per questa sua vicenda di censura viene pubblicato in origine come op. 99 e poi corretto in op. 77 per correttezza cronologica.

Segue il poema sinfonico Fontane di Roma, sintesi del personale stile di Respighi che manca dal Filarmonico da 15 anni. I quattro affreschi romani, presentati senza soluzione di continuità, narrano delle suggestioni che le fontane della capitale hanno impresso nel musicista in diversi momenti della giornata, come si legge nella sorta di programma che accompagna la partitura. Dall’alba pastorale e bucolica nei pressi della fontana di Valle Giulia, si arriva al mattino vicino a quella del Tritone che è «un improvviso squillare fortissimo ed insistente di corni sui trilli di tutta l’orchestra […], come un richiamo gioioso cui accorrono a frotte naiadi e tritoni che si inseguono e fra gli spruzzi d’acqua intessono una danza sfrenata». E dalla luce del pomeriggio che illumina la fontana di Trevi, in cui «il tema solenne passando dai legni agli ottoni assume un aspetto trionfale», si va alla fontana di Villa Medici che «si annunzia con un tema triste che si leva su un sommesso chiocchiolio. È l’ora nostalgica del tramonto. L’aria è piena di rintocchi di campane, di bisbigli di uccelli, di brusii di foglie. Poi tutto si quieta dolcemente nel silenzio della notte».

L’Orchestra dell’Arena di Verona conclude il decimo concerto sinfonico della stagione eseguendo una partitura molto amata dal suo pubblico: la suite del 1919 da L’Uccello di Fuoco di Stravinsky. Il compositore ne aveva già tratto nel 1911 una versione sinfonica, subito al completamento della partitura ballettistica commissionatagli da Djagilev, per poi riscriverla altre due volte nel 1919 e nel 1945. Nell’orchestrazione sono ravvisabili influssi del maestro Rimskij-Korsakov, a cui l’opera è dedicata, di Skrjabin e di Debussy rielaborati in modo personalissimo, tanto che la Prima dell’Uccello di fuoco in scena il25 giugno 1910 all’Opéra di Parigiconsacrerà universalmente Stravinsky e la sua musica. Il balletto si sviluppa intorno ad un soggetto fiabesco di matrice popolare russa e la Suite del 1919 ne ripercorre i tratti salienti con un’Introduzione seguita dai quadri L’Uccello di fuoco e la sua danza, Variazioni dell’Uccello di fuoco, Ronda delle Principesse, Danza infernale del re Kascej, Berceuse e Finale.

 

Ultimo appuntamento del progetto Anteprima Giovani per la Stagione Sinfonica 2013-2014: sabato 10 maggio i giovani Under 30 ed i ragazzi delle scuole potranno assistere con soli 3 euro alla prova generale del decimo concerto al Teatro Filarmonico alle ore 10.30.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Formazione: tel. (+39) 045 8051933 - fax (+39) 045 590638 - ufficio.formazione@arenadiverona.it   Ricordiamo che sono disponibili le formule Carneta 4 e 9 ingressi ai concerti che permettono di risparmiare sul biglietto singolo e costruire una propria agenda di appuntamenti con gli spettacoli proposti dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. Per informazioni e prenotazioni Biglietteria del Teatro Filarmonico - via dei Mutilati 4/k, 37122 Verona tel. (+39) 045 8002880 - fax 045 8013266 - Call center (+39) 045 8005151 - www.arena.it


 

DANIELE RUSTIONI Direttore d’orchestra

A poco più di trent’anni Daniele Rustioni è già un affermato talento nel panorama internazionale. Nel 2013 viene nominato Direttore musicale del Teatro Petruzzelli e riceve successivamente il premio internazionale “Best Newcomer of the Year” agli International Opera Award di Londra.

Nel 2010 debutta al Teatro alla Scala e da allora vi dirige regolarmente. È ospite dei maggiori teatri e festival italiani, dall’Arena di Verona, alla Fenice di Venezia, al Teatro Regio di Torino, al Rossini Opera Festival. In Inghilterra dirige alla Royal Opera House Covent Garden di Londra, all’Opera North e alla Welsh National Opera. Nel 2011 partecipa per la prima volta al Festival di Glimmerglass, negli Stati Uniti dove torna per Norma di Bellini alla Washington National Opera nel 2013. Nella stagione 2013/14 debutta alla Bayerische Staatsoper di Monaco e all’Opéra National di Lione con una nuova produzione di Simon Boccanegra di Verdi.

Intensa l’attività sinfonica: dal 2011 è Direttore Ospite Principale dell’Orchestra della Toscana, con la quale si esibisce nel 2013 al KKL di Lucerna. In Italia dirige l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In Europa collabora con l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Filarmonica di Helsinki, la BBC Philharmonic e recentemente debutta con la London Philharmonic Orchestra. Tra gli impegni sinfonici sono da ricordare il debutto con la Filarmonica di Montecarlo e con la Bournemouth Symphony Orchestra.

Si esibisce per la prima volta al Teatro Filarmonico di Verona nel 2010 e torna nel 2011 prendendo parte alla Stagione Sinfonica; nel 2011 dirige Falstaff di Verdi.

Torna al Filarmonico per dirigere il decimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2013- 2014.

 

FRANCESCA DEGO Violinista

Nata a Lecco nel 1989 Francesca Dego è considerata fra le migliori interpreti della nuova generazione. La sua carriera in rapida ascesa l’ha portata negli ultimi anni a esibirsi regolarmente da solista in Europa, Stati Uniti, Sud America e Asia.

A seguito dell’immediato successo del suo disco di debutto con i 24 Capricci di Paganini incisi sul Guarneri del Gesù ex-Ricci, prossimamente uscirà il primo disco del nuovo progetto dedicato all’integrale delle sonate di Beethoven.

Debutta da solista a soli 7 anni in California con un concerto di Bach, in Italia a 14 con Beethoven e l’anno dopo esegue la Sinfonia Concertante di Mozart con Shlomo Mintz al Teatro dell’Opera di Tel Aviv. Da allora è invitata ad esibirsi come solista con le più importanti orchestre a fianco di solisti e direttori del calibro di Salvatore Accardo, Christopher Hogwood, Donato Renzetti, Gabriele Ferro, Bruno Giuranna, Gianluigi Gelmetti, Derrik Inouye, Julian Kovatchev, Wayne Marshall, Antonio Meneses, Domenico Nordio, Daniele Rustioni, Peter Stark e Xian Zhang.

Tra gli impegni recenti i debutti alla Wigmore Hall e alla Royal Albert Hall di Londra, a Mosca (Sala Čajkovskij) e San Pietroburgo, a Ginevra (Victoria Hall), al Teatro Colon di Buenos Aires, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, alla RAI di Torino e una tournée di otto concerti nelle più prestigiose sale della Cina.

Suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona 1697).

Debutta al Teatro Filarmonico di Verona eseguendo il Concerto n. 1 op. 77 per violino e orchestra in la minore di Šostakovič.