L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

L’eroina inconsolabile e il barocco trasfigurato

Nono appuntamento del ciclo

Prima delle prime”

Stagione 2018/2019

Amici della Scala – Teatro alla Scala

Ariadne auf Naxos

di Richard Strauss

Libretto di Hugo von Hofmannsthal

Teatro alla Scala - Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”

Martedì 16 aprile 2019 ore 18

Un singolare esempio di collaborazione svolta con un’elegante corrispondenza tra due figure eminenti dell’Austria inizio secolo. Ci riferiamo alla storia iniziale di Ariadne auf Naxos in un atto con prologo; musica di Strauss, libretto di Hofmannsthal. Erano passati pochi mesi dalla prima di Der Rosenkavalier avvenuta a Dresda il 26 gennaio 1911 e Strauss, ormai conquistato dal teatro e preso da una febbre creativa, non vedeva l’ora di rimettersi al lavoro per una nuova opera. Così allora scrisse a Hofmannsthal l’11 marzo 1911: “Sono impaziente di sapere ciò che ha da raccontarmi… non dimentichi che per l’estate non ho lavoro. Scrivere sinfonie non mi diverte più. Spero che sia sano e alacre al lavoro.” Quasi immediata la risposta di Hofmannsthal, felice per una nuova collaborazione, con la proposta di due progetti diversi: “Ove si voglia ancora fare insieme qualcosa di importante prescindendo completamente dall’opera di mezz’ora per piccola orchestra da camera, denominata Ariadne auf Naxos, un misto di figure eroiche mitologiche in abbigliamento del ‘700 e di figure della commedia dell’arte... ove allora si voglia fare insieme qualcosa di importante dovrebbe essere una trama vigorosa e varia… Mi si sta delineando qualcosa di ben preciso, qualcosa che mi incanta…” (progetto che sarebbe diventato La donna senz’ombra). All’inizio Strauss sembrava maggiormente interessato al secondo progetto, ma a risolvere la situazione intervenne una lettera di Hofmannsthal che immaginava Arianna come una forma di appendice a una riduzione librettistica in due atti di Bourgeois gentilhomme: “Ora però cambia la canzone, ho il Molière”. Il gioco del teatro nel teatro piaceva a Strauss che già lo aveva usato nelle sue opere. Il progetto tra mille difficoltà andò in porto per poche sere nel teatro di Stoccarda con esito abbastanza tiepido: la commedia infastidiva gli amanti dell’opera e l’opera infastidiva gli appassionati della prosa. Da qui l’idea di abbandonare la commistione prosa-lirica in favore di quest’ultima, eliminando Molière.

Nel 1916 il progetto fu concluso: la commedia era ambientata nel palazzo di un gran signore, rappresentato da un supponente maggiordomo, dove poi si rappresentava l’opera. E la versione finale andò in scena alla Wiener Staatsoper il 4 ottobre 1916 con grande successo.

L’opera andrà in scena alla Scala il 23 aprile, diretta da Franz Welser-Möst e per la regia di Frederic Wake-Walker.

 

Nell’incontro “L’eroina inconsolabile e il barocco trasfigurato”, con ascolti e video, parla di Ariadne auf Naxos Cesare Orselli, già docente di Storia della Musica nei Conservatori di Firenze e di Siena.

 

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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