MITO SettembreMusica 2019: Geografie

Grandi direttori come Myung-Whun Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta,Marin Alsop, John Axelrod e Daniele Rustioni
 Tra i solisti Martha Argerich, Katia e Marielle Labèque, Alexander Romanovsky,Olli Mustonen, Giovanni Sollima, Daniel Müller-Schott, Mario Brunello,Rachel Harnisch, Nils Mönkemeyer, Sean Shibe, Tine Thing Helseth,Alessandro Taverna e l’ensemble Third Coast Percussion

Tra le formazioni ospiti la Israel Philharmonic Orchestra, protagonista dei concerti inaugurali, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo,l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica della Scala,l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra Verdi di Milano
7 prime esecuzioni assolute, 3 prime europee, fra cui Perpetulum di Philip Glasscommissionato dal festival, e 13 prime italiane
 Concerti a prezzi popolari e concerti con ingresso gratuitoIntroduzioni all’ascolto
 
Milano – Torino, dal 3 al 19 settembre 2019 128 appuntamenti

MILANO Il programma dettagliato in pdf

TORINO Il programma dettagliato in pdf

Viaggiare con la musica nello spazio per scoprire luoghi, tradizioni e linguaggi che hanno segnato le diverse culture del mondo. È Geografie il tema dell’edizione 2019 del Festival MITO SettembreMusica, che per il tredicesimo anno unisce Milano e Torino. Nella società globale di oggi, che ha annullato confini e favorito la mobilità, le categorie tradizionali di identità culturale e appartenenza geografica si sono trasformate in valori fluidi in costante ridefinizione. Ecco quindi che il festival – in programma dal 3 al 19 settembre – diventa un’occasione per esplorare il repertorio delle diverse scuole nazionali che hanno segnato la storia della musica, accanto alla produzione contemporanea di compositori figli del nuovo nomadismo transnazionale. Un cartellone dal tema attualissimo che indaga territori fisici – dall’Europa alle Americhe fino ai paesi del Sol Levante – ma anche luoghi immaginari, in cui la musica costruisce una connessione indelebile fra paesaggi simbolici, emozioni, spazi di vita e di memoria. Ancora una volta dunque, con la presidenza di Anna Gastel e la direzione artistica di Nicola Campogrande, le due principali città dell’Italia settentrionale declinano la cultura musicale facendone un bene comune.

«La parola “festival” richiama la periodicità festosa e popolare di una manifestazione che abbraccia idealmente una comunità con proposte che parlano a tutti oltre le frontiere linguistiche, culturali e geografiche – dichiarano i Sindaci di Milano e Torino Giuseppe Sala e Chiara Appendino – ed è bello che dopo l’estate a ritornare, puntuale, sia MITO SettembreMusica, che nella risposta del pubblico si conferma ogni anno ricco di stimoli e accattivante».

128 appuntamenti – tra Milano e Torino – tutti con programmi appositamente ideati e proposti da alcuni tra i più importanti musicisti internazionali, alternati alle forze musicali milanesi e torinesi di maggior prestigio. Ampiamente apprezzate negli anni scorsi, sono confermate le introduzioni all’ascolto – affidate a Gaia Varon e Luigi Marzola a Milano e a Stefano Catucci e Carlo Pavese a Torino – per offrire al pubblico una comprensione più approfondita.

prezzi dei biglietti restano particolarmente accessibili. I concerti pomeridiani e gli spettacoli per bambini sono proposti a 5 euro. I biglietti per i concerti serali vanno da 10 a 30 euro (ma chi è nato dal 2005 paga solo 5 euro), mentre quelli per i concerti serali diffusi nel territorio metropolitano costano 3 euro.

«La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno cambiato il nostro modo di metterci in relazione con lo spazio – spiega il Direttore artistico Nicola Campogrande – Le giovani generazioni hanno infatti un’idea della geografia piuttosto diversa rispetto a quella dei loro padri: i concetti di identità e di confine, ad esempio, da un lato sono drammaticamente evidenziati dal pensiero estremista e xenofobo, ma dall’altro sono ignorati, nella pratica, dal continuo viaggiare fisico e metaforico. E così, se è interessante esplorare la produzione artistica del presente, con compositori figli di questo nuovo nomadismo e interpreti abituati a confrontarsi con colleghi di tutto il pianeta, è anche importante, e bello, ripercorrere le vicende musicali del mondo antecedente, quando le matrici locali e nazionali avevano un’influenza determinante nel generare le proprie espressioni culturali. Declinando il tema portante Geografie, quello che fa MITO nel 2019 è dunque viaggiare nello spazio, avanti e indietro lungo la storia, per recuperare luoghi, tradizioni, appartenenze, lingue musicali che hanno segnato le diverse culture del pianeta».

«Le compagini musicali più qualificate di Milano e Torino – osserva la Presidente Anna Gastel – si scambieranno visita, palcoscenico e pubblico alternandosi alle grandi orchestre e agli interpreti internazionali, ospiti di un festival che non dimentica ma valorizza e accomuna le zone centrali e quelle più decentrate delle due città, favorendo l’afflusso di un pubblico eterogeneo e trasversale, attratto da una programmazione accattivante e ben calibrata, oltre che da biglietti offerti a prezzi estremamente contenuti».

La serata d’apertura del Festival, martedì 3 settembre al Teatro alla Scala di Milano mercoledì 4 settembre al Teatro Regio di Torino, è affidata alla Israel Philharmonic Orchestra guidata dal suo direttore principale Zubin Mehta, con Martha Argerich al pianoforte. Il concerto, intitolato Mondi, introduce il tema della rassegna mettendo a confronto universi sonori differenti: il Secondo Concerto per pianoforte di Beethoven – che si presenta con la propria architettura monolitica, seguita con una logica serrata – e la Symphonie fantastique di Berlioz – che nasconde invece, dietro al gesto del compositore, una vicenda autobiografica.
Il programma del Festival abbraccia anche quest’anno un arco temporale molto ampio: da Palestrina a Bach, da Händel a Beethoven e Brahms, fino al Novecento di Gershwin e Bernstein, per arrivare ad oggi, con brani di 
127 compositori viventi, fra cui Steve Reich, James MacMillan, Geoffrey King, Chick Corea, Pascal Proust, Gavin Bryars, Caroline Shaw, Rolf Martinsson e Julia Wolfe. Molte le prime esecuzioni assolute, europee e italiane, fra cui spiccano Perpetulum di Philip Glassco-commissionato da MITO per il Third Coast Percussion; l’Ouverture en forme d’étoiles per orchestra di Régis Campo; il Path of Miracles di Joby Talbot, dedicato al Cammino di Santiago di Compostela e affidato ai cantori di Tenebrae diretti da Nigel Short; il brano Jook-urr-pa, composto e eseguito dal violoncellista Giovanni Sollima. Ad esse si aggiungono quelle di brani di Qigang Chen, Chris Rogerson, Jennifer Higdon, Giulio Castagnoli (con una commissione del Festival), Tatev Amiryan, Tomislav Šaban, David Skidmore, Devonté Hynes, Raffaele Cifani, Lorenzo Fattambrini, Fela Sowande e Samuel Akpabot.
All’ampiezza cronologica corrisponde una grande varietà geografica e stilistica: attinge a due delle tante anime della Russia – quella struggente della 
Sinfonia “Patetica” di Čajkovskij e quella pirotecnica del Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov – il programma della Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun Chung, con il pianista Alexander Romanovsky. Il dolce Larghetto for Orchestra di MacMillan in prima italiana introduce le nuove geografie sinfoniche del “Titano”di Mahler nel concerto dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo guidata da Yuri Temirkanov. Pagine dionisiache del repertorio germanico otto-novecentesco come i Carmina Burana di Orff e il poema sinfonico Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel) di Strauss sono affidate al Coro e all’Orchestra Verdi di Milano diretti da Daniele Rustioni, con solisti come Zuzana Marková, Antonio Giovannini e Roberto De Candia. L’austera Mitteleuropa di Brahms è proposta dall’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Marin Alsop, che rinnova la collaborazione con il festival dopo esser stata protagonista con successo dell'inaugurazione dello scorso anno. La Francia piena di colori e di verve risuona nella fantasia zoologica del Carnevale degli animali di Saint-Saëns, nel brillante Concerto per due pianoforti di Poulenc – entrambi interpretati dalle sorelle Katia Marielle Labèque – e nell’Ouverture en forme d’étoiles di Campo, il tutto eseguito dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Alessandro Cadario. Il sogno americano diviso fra il vivace folklore della Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvořák e le ansie di un popolo alla deriva nell’Adagio di Barber si affianca al Concerto per viola di Jennifer Higdon – Premio Pulitzer e vincitrice di un Grammy con questo brano – nel concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Giampaolo Pretto, con il violista Nils MönkemeyerGiovanni Sollima ripensa con il suo violoncello l’eredità del canto popolare nella musica colta, dall’Armenia al Trentino, dalla Sicilia all’Australia fino al Salento, senza dimenticare la più iconica delle Suites di Bach. Il Third Coast Percussion, ensemble di Chicago vincitore di un Grammy Award, affronta il nuovo panorama minimalista americano con le invenzioni per percussioni di autori come Glass, Reich, Hynes, Bryars e Skidmore. Il chitarrista scozzese Sean Shibe esplora la storia della sua terra dalle suites per liuto seicentesche, cui si aggancia idealmente Bach, al Divertimento settecentesco di Oswald fino a LAD di Wolfe, inizialmente composto per nove cornamuse e qui trascritto per chitarra elettrica.

Fra gli ospiti di MITO spicca la presenza di grandi stelle del pianoforte come Martha Argerich, le sorelle Katia Marielle LabèqueAlexander RomanovskyOlli Mustonen Alessandro Taverna. Oltre a loro sono protagonisti solisti di prestigio quali i violoncellisti Giovanni SollimaMario Brunello Daniel Müller-Schott, il violista Nils Mönkemeyer, il chitarrista Sean Shibe, la trombettista Tine Thing Helseth e il Third Coast Percussion. Infine, spazio alle grandi voci con i soprani Rachel Harnisch Zuzana Marková, il baritono Roberto De Candia, il controtenore Antonio Giovannini <e i sedici cantori di Tenebrae.


MITO propone anche pagine preziose del repertorio sacro come la “Messa di Madrid” di Domenico Scarlatti, abbinata a brani del padre Alessandro, con il 
Consort Maghini diretto da Claudio Chiavazza; mentre la ricostruzione di una messa vivaldiana – affidata all’Orchestra Barocca Modo Antiquo diretta da Federico Maria Sardelli, ai soprani Anna Simboli Elena Bertuzzi, al contralto Elena Biscuola e al Coro Ricercare Ensemble istruito da Romano Adami – sarà al centro della celebrazione liturgica proposta a Milano nella Chiesa di San Marco.
Come in passato, la 
programmazione destinata ai bambini e ai ragazzi continua a proporre, nei fine settimana, occasioni per scoprire modi poco consueti di fare musica e teatro musicale. Si susseguono, quindi: lo spettacolo proveniente dall’Olanda, Violoncelli guerrieri, in cui i componenti del Cello Octet Amsterdam, armati solo dei loro strumenti, vanno in battaglia suonando Ligeti, Bartók e Glass; il lavoro commissionato da MITO, I canti dell’albero, storia di due ragazzini che si perdono in un bosco e si ritrovano grazie alla musica di Ravel; il debutto europeo della produzione giapponese Una bella città, viaggio musicale e pittorico in città che possono trovarsi in ogni parte del mondo, ideato e diretto da Dario Moretti con le musiche di Makoto Nomura e Kumiko Yabu. Spettacoli selezionati con lo scopo di far vivere l’esperienza musicale in modo appassionante e sorprendente, evitando forme di didascalismo o di didattica sotterranea.
Fra gli appuntamenti più attesi di MITO, 
sabato 7 settembre a Torino e domenica 8 settembre a Milano, c’è il Giorno dei cori. Cantare in coro fa bene al cuore e alla mente – come ama ripetere il direttore artistico Nicola Campogrande – e la proposta si delinea di anno in anno con novità legate ai programmi e ai partecipanti. Nel 2019 i cori sono quindici, non solo italiani e distribuiti in dieci concerti. Tante le formazioni coinvolte, a cominciare dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste e affiancato dal violoncellista Mario Brunello. Tutte le voci si riuniranno poi a fine giornata per cantare insieme al pubblico e al Coro Giovanile Italiano guidato da Michael Gohl in MITO Open Singing. Il direttore che nel 2016 fece conoscere il piacere di cantare tutti insieme proporrà, accanto a grandi classici, pezzi più popolari e accessibili anche ai neofiti, come le versioni corali in prima assoluta delle canzoni Che sarà di Fontana/Migliacci/Pes e La terra dei cachi di Elio e le Storie Tese.
Esclusivamente milanese è il concerto 
Terre brahmsiane, dedicato alle due sonate per violoncello e pianoforte – con l’aggiunta della “Regenlied Sonate” – scritte dal compositore tedesco a vent’anni di distanza l’una dall’altra e interpretate da Daniel Müller-Schott Olli Mustonen. Così come l’omaggio alla musica africana dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano diretta da Alessandro Crudele con Alessandro Taverna al pianoforte. Soltanto torinese – oltre alle serate di Torinodanza Festival – è invece il concerto Douce France, con il Coro e l’Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia diretti da Claudio Fenoglio e la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Torino e di Francesco Cavaliere all’organo. Un viaggio alla scoperta di alcune delle più affascinanti pagine corali nate in Francia fra Otto e Novecento.
Il Festival si chiuderà a Milano (Teatro Dal Verme) il 18 e a Torino (Auditorium Rai) il 19 settembre con il concerto intitolato 
Isole gioiose, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da John Axelrod. Un’esplorazione di territori felici che si apre con L’isle joyeuse di Debussy, ispirata a un quadro di Watteau che descrive giovani in partenza per l’isola dell’amore, proposta nell’orchestrazione di Bernardino Molinari approvata dall’autore; prosegue con un brano di rara dolcezza su una celebre melodia cinese come Joie éternelle di Qigang Chen, presentato in prima italiana con la partecipazione della trombettista Tine Thing Helseth; si chiude con la Quarta Sinfonia di Mahler, il cui Lied finale “La vita celestiale” è affidato al soprano Rachel Harnisch.
MITO SettembreMusica, che gode del contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, è realizzato da I Pomeriggi Musicali di Milano Fondazione per la Cultura Torino grazie all’impegno economico delle due Città, all’indispensabile partnership con Intesa Sanpaolo – attuata sin dalla prima edizione –, al sostegno di Compagnia di San Paolo e degli sponsor IrenLavazzaPirelliCNH Industrial VillageFondazione Fiera Milano e al contributo di Fondazione CRT OGR - Officine Grandi Riparazioni.
La Rai si conferma Main Media Partner del Festival anche per la presente edizione, con Rai Radio 3 Rai Cultura, così come è rinnovata la strategica Media Partnership con i quotidiani LaStampa e il Corriere della Sera e con la Radiotelevisione svizzera – Rete Due.

www.mitosettembremusica.it


MITO SETTEMBREMUSICA 2019

GEOGRAPHIES

Great conductors, including Myung-Whun Chung, Yuri Temirkanov,

Zubin Mehta, Marin Alsop, John Axelrod and Daniele Rustioni

Soloists, such as Martha Argerich, Katia and Marielle Labèque, Alexander Romanovsky,

Olli Mustonen, Giovanni Sollima, Daniel Müller-Schott, Mario Brunello, Rachel Harnisch, Nils Mönkemeyer, Sean Shibe, Tine Thing Helseth, Alessandro Taverna and Third Coast Percussion

Orchestras like the Israel Philharmonic Orchestra, featured in our opening concerts, the St. Petersburg Philharmonic Orchestra, The Rai National Symphony Orchestra, La Scala Philharmonic, Teatro Regio Orchestra of Torino and the Verdi Orchestra of Milano

7 world premieres, 3 European premieres, including Perpetulumby Philip Glass, commissioned by MITO SettembreMusica, and 13 Italian premieres

Popularly priced tickets and free concerts

Introductions for enhanced listening

Milano – Torino, September 3-19, 2019

128 performances

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TORINO Il programma dettagliato in pdf

A discovery journey in music that explores the places, traditions and languages that have left their marks on the world’s cultures. Geographiesis the theme of the 2019 edition of MITOSettembreMusica, the music festival that for 13 years running has brought together host citiesMilano and Torino in their commitment to music and community. In today’s global society, which has broken down barriers and spurred mobility, traditional concepts like cultural identity and geographical affiliation have been transformed into fluid values that are constantly being redefined. Thus MITO SettembreMusica – which runs September 3-19 – becomes an opportunity to explore both the repertoires from the many different countries that have made the history of music what it is today, and contemporary production by composers who are the offspring of the new transnational nomadism. A program centered around a theme that’s of the utmost relevance in today’s world, one that surveys actual physical geography – from Europe to the Americas to the Far East – and explores imaginary locations too, where music is an unbreakable bond between symbolic landscapes, emotions, and spaces bubbling over with life and memory. Once again, MITO SettembreMusica, headed by president Anna Gasteland artistic director Nicola Campogrande, fills northern Italy’s two major urban hubs with music – culture for all of us to share.

“The word festivalconjures up images of periodical celebrations that ideally bring together a community around an array of events that engage and entertain one and all, breaking down linguistic, cultural and geographical barriers,” declare Giuseppe Sala, Mayor of Milano, andChiara Appendino, Mayor of Torino. “As summer fades, it’s comforting to know that MITOSettembreMusica is there, year after year, enthralling our enthusiastic fans with all its richness.”

128 performances in Milano and Torino,all featuring programs designed especially for the festival and starring some of the biggest names on the international classical music scenetoday, as well as the most prestigious acts from our two host cities. A big hit with fans at previous editions, we’re glad to be bringing back our introductory listening guides – featuring music experts Gaia Varon and Luigi Marzola in Milano, and Stefano Catucci and Carlo Pavese in Torino – which provide audiences with information and insight for an enhanced listening experience.

Ticket pricesremain extremely affordable. Afternoon and children’s shows feature €5 tickets. Prices for evening performances range from €10 to €30, while tickets for young people ages 14 and under are just €5. Evening concerts outside the center-city circuits feature €3 admission.

“The advent of globalization and digital technology has changed the way we relate to space and time forever,” explains Artistic Director Nicola Campogrande. “Indeed, younger generations’ ideas regarding geography are pretty much at odds with the way previous generations saw things. Take, for example, concepts like identity and borders. On the one hand, we have seen the rise of extremist xenophobic platforms, yet on the other hand, in terms of practical, everyday existence, they are ignored and there has been an incredible upsurge in cross-border movement, in both the physical and metaphorical senses. Thus, while it is of great interest to explore artistic production taking place in the here and now, featuring composers and performers that have experienced this new kind of nomadism first-hand, for whom it has become commonplace to work with fellow artists from all corners of the world, it’s still important, and a thrill, to step back and revel in musical endeavors of the past, and recall times when local and national influences bore heavily on cultural expression. With this year’s theme, Geographies, MITO takes us on a journey through space and time, back and forth through history, probing places, traditions, connections and languages – all in terms of music – that have left their mark on so many different cultures across the globe.”

“Great local orchestras combine forces with top-notch players from the world over,” observes MITO SettembreMusica President Anna Gastel, “in a festival that boasts an internationalflavor par excellence, with concerts held at prime center-city venues as well as in outlying locations, providing access to audiences of all levels and strata. A come-on-in to all, for a program that’s of awe-inspiring appeal, and exquisitely calibrated, with ticket prices that can’t be beat.”

MITO SettembreMusica opens in Milanoon Tuesdayevening, September 3, at La Scala, and in Torinoon Wednesdayevening, September 4, at Teatro Regio. The opening program features the Israel Philharmonic Orchestra, conducted by Zubin Mehta, with MarthaArgerich on piano. The concert, entitledWorlds, introduces the festival’s theme with ajuxtaposition of two different universes of sound: Beethoven’s Concerto No. 2 for piano andorchestra –monolithic musical architecture that follows the strictest logic– and Berlioz’sSymphonie fantastique –whichthrough the composer’s orchestration conceals anautobiographical episode.

This year’s program covers a very broad timespan, stretching from Palestrina to Bach, from Händel to Beethoven and Brahms, all the way to the 20thcentury of Gershwin and Bernstein, up to the present day, with performances of 127 pieces by living composers, including Steve Reich, James MacMillan, Geoffrey King, Chick Corea, Pascal Proust, Gavin Bryars, Caroline Shaw, Rolf Martinsson and Julia Wolfe. We’ll also be serving up a host of world, European andItalian premieres, including standouts likePerpetulumby Philip Glass, which wasco-commissioned by MITO for Third Coast Percussion;Ouverture en forme d’étoilesperorchestra by Régis Campo; Path of Miraclesby Joby Talbot, dedicated to the Santiago de Compostela pilgrimage, and featuring the voices of Tenebrae, conducted by Nigel Short; and the piece Jook-urr-pa, composed and performed by cellist Giovanni Sollima. Plus look forward to pieces by Qigang Chen, Chris Rogerson, Jennifer Higdon, Giulio Castagnoli (commissioned by MITO), Tatev Amiryan, Tomislav Šaban, David Skidmore, Devonté Hynes, Raffaele Cifani, Lorenzo Fattambrini, Fela Sowande and Samuel Akpabot.

Breadth in terms of timespan is matched by a remarkable geographical and stylistic variety. We’ll be delving into two of Russia’s many souls – the tormented melancholy of Tchaikovsky’s Pathétique, and the pyrotechnics of Rachmaninoff’sConcerto No. 3 for piano –brought to us byLa Scala Philharmonic, conducted byMyung-Whun Chung, with pianistAlexander Romanovsky. The Italian premiere of MacMillan’s tenderLarghetto for Orchestraprovides theintroduction for the new symphonic geographies of Mahler’s Titan”, both of which will be performed by the St. Petersburg Philharmonic Orchestra, conducted by Yuri Temirkanov. A Dionysiac take in two works out of Germany from the 19thand 20thcenturies: Orff’s CarminaBurana and the symphonic poem by Strauss,Till Eulenspiegel's Merry Pranks, performed bythe Giuseppe Verdi Choir and Symphony Orchestra of Milano, under the direction of Daniele Rustioni, featuring soloists Zuzana Marková, Antonio Giovannini and Roberto DeCandia. The austerity of Brahms’ Mitteleuropa is the focus of the Teatro Regio Orchestra ofTorino, withMarin Alsop conducting– they’re back with us after their stellar performance atlast year’s opening concert. Brightly colored France, full of verve, rings loud and clear in Saint-Saëns’ faunal fantasy The Carnival of the Animals, in Poulenc’s brilliant Concerto for two pianos

– both pieces featuring sisters Katiaand Marielle Labèqueon piano – and in Campo’s Ouverture en forme d’étoiles, with all three pieces performed by thePomeriggi MusicaliOrchestra, conducted byAlessandro Cadario. The American Dream comes to life three timeswith Dvořák’s lively, folk-inspired Symphony “From the New World”, Barber’s tribute to the angst of a wayward people in Adagio, and the Grammy-winning Viola Concertoby Jennifer Higdon, who has also been the recipient of a Pulitzer Prize – all three works performed by the TorinoPhilharmonic Orchestra, conducted byGiampaolo Pretto, and featuringNils Mönkemeyer on viola. Cellist Giovanni Sollimaexplores classical music’s folk roots in interpretations of

melodies from Armenia, Trentino, Salento, Sicily and Australia, without forgetting Bach’s most iconic Suite. The Grammy-winning group from Chicago Third Coast Percussionbrings us an overview of new American minimalism, with creations for percussion instruments by composers such as Glass, Reich, Hynes, Bryars and Skidmore. Scottish guitarist Sean Shibeexplores the history of his native land, back to the 17th-century suites for lute that Bach ideally latched onto, and Oswald’s 18th-century Divertimento, all the way to Julia Wolfe’s Lad, which the contemporary American composer wrote for nine bagpipes – each piece transcribed for electric guitar.

This year MITO is proud to play host to superstar pianists the likes of Martha Argerich, sisters Katia andMarielle Labèque,Alexander Romanovsky,Olli Mustonen andAlessandro

Taverna. The list of world-class soloists continues with cellistsGiovanni Sollima,Mario Brunello andDaniel Müller-Schott, violistNils Mönkemeyer, guitaristSean Shibe, trumpeterTine Thing Helseth, andThird Coast Percussion. Crème de la crème vocalists includesopranos Rachel Harnischand Zuzana Marková, baritone Roberto De Candia, countertenor Antonio Giovannini and the 16 singers of theTenebrae choir.

This year MITO audiences can also look forward to superb performances of sacred music. There’s Domenico Scarlatti’s “Madrid Mass”, which will be performed alongside motets by his father Alessandro, courtesy of Consort Maghini, conducted by Claudio Chiavazza; and the reconstruction of a mass by Vivaldi will be the centerpiece of a service celebrated at the Church of San Marco in Milano, featuring Orchestra Barocca Modo Antiquo, conducted by FedericoMaria Sardelli, with sopranosAnna Simboli andElena Bertuzzi, contraltoElena Biscuola and the Coro Ricercare Ensembleunder the direction of choirmaster Romano Adami.

As in past editions, weekends at the festival promise special performances for children andyoung people –a great chance to enjoy some rather unorthodox approaches to making musicand musical theater. Don’t miss Warrior Cellists, starring the Dutch ensemble Cello Octet Amsterdam, whose members are armed with their instruments and head off to battle playing music by Ligeti, Bartók and Glass. Then it’s time for a work commissioned by MITO, TreeSongs, the story of two children who get lost in the woods and find their way again thanks to themusic of Ravel. Last but by no means least, the European debut of the Japanese production ABeautiful City, a musical and pictorial journey to cities around the world, conceived anddirected by Dario Moretti, with music by Makoto Nomura and Kumiko Yabu. These children’s performances have been selected with the aim of giving kids the opportunity to experience music in a way that’s surprising and fun, without the pressure of having to learn something.

Among this year’s most eagerly awaited MITO events, gear up for Choir Day, slated for Saturday, September 7 in Torino and Sunday, September 8 in Milano. Singing in chorus isgood for your heart and mind, as artistic director Nicola Campogrande is fond of repeating. Each year the program changes, in sync with the festival’s lineup. This year’s edition features performances by 15 Italian and international choirs, with 10 concerts in all, including the FriuliVenezia Giulia Choir, conducted byCristiano Dell’Oste, featuring cellistMario Brunello. Thatevening, the choirs come together to join the audience and the Italian Youth Choirfor a sing-along jamboree: MITO Open Singing, conducted by Michael Gohl, who first turned our audiences on to the pleasure of singing together back in 2016. Look forward to classics and pop hits that even newcomers will delight in.

Milano exclusives: Brahms Land, featuring a pair of sonatas for cello and piano – plus the master’s “Regenlied Sonate” – which were composed by Brahms twenty years apart, performed for MITO by Daniel Müller-Schottand Olli Mustonen; a tribute to Africa by the University ofMilano Orchestra, conducted byAlessandro Crudele, and featuring pianistAlessandro Taverna. Torino exclusives: Performances from the Torinodanza Festival; and MITO’spresentation of Douce France, featuring the Stefano Tempia Academy Choir and Orchestra, conducted by Claudio Fenoglio, with the participation of the Teatro Regio Children’s Choir ofTorino and organistFrancesco Cavaliere. A discovery journey that opens the doors to some ofthe most enthralling choral sounds that hail from France at the turn of the 20thcentury.

MITO draws to a conclusion in Milano on September 18 at Teatro Dal Verme, and in Torino on September 19 at Auditorium Rai, with Joyful Islands, a concert featuring the Rai National

Symphony Orchestra, conducted byJohn Axelrod. Look forward to an exploration of blithecountry that kicks off with Debussy’s L’isle joyeuse, which took its cue from a Watteau painting that depicts young people setting out for the island of love – Bernardino Molinari’s arrangement, approved by Debussy. Followed by Qigang Chen’s Joie éternelle, which exhibits the rarest tenderness, based on a famous Chinese melody, and featuring trumpeter Tine Thing Helsethin an Italian premiere. Closing things off with the final Lied, Das himmlische Leben”, from Mahler’s Symphony No. 4, featuring soprano Rachel Harnisch.

MITO SettembreMusica is funded by the Italian Ministry of Culture, and is produced by Pomeriggi Musicali of Milano and theTorino Foundation for Culture, with financial supportfrom host cities Milano and Torino, along with our indispensable partner Intesa Sanpaolo, who’s been behind us from the start. Support also comes from Compagnia di San Paoloand our sponsors IrenLavazzaPirelliCNH Industrial VillageFondazione Fiera Milano,and contributions from Fondazione CRTand OGR - Officine Grandi Riparazioni.

Rai continues as our Main Media Partner, along withRai Radio 3 andRai Cultura. RenewedMedia Partnerships: La StampaCorriere della SeraRadiotelevisione svizzeraRete Due.

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La parola “festival” richiama la periodicità festosa e popolare di una manifestazione che abbraccia idealmente una comunità con proposte che parlano a tutti oltre le frontiere linguistiche, culturali e geografiche. Ed è bello che dopo l’estate a ritornare, puntuale, sia MITO SettembreMusica, che nella risposta del pubblico si conferma ogni anno ricco di stimoli e accattivante.

Conferme di grandi orchestre e grandi interpreti, dall’inaugurazione con la Israel Philharmonic Orchestra, Zubin Mehta e Martha Argerich, al ritorno di Yuri Temirkanov con la sua Filarmonica di San Pietroburgo, con la Filarmonica della Scala e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai che ben contribuiscono a incarnare nel prestigio e nelle proposte artistiche l’internazionalità del tema di questa edizione di MITO: Geografie. Novità ricorrenti nella scelta della direzione artistica di promuovere in gran parte dei programmi prime esecuzioni, più di 20, e a contare comunque un centinaio di autori viventi tra compositori e arrangiatori nei 128 concerti e spettacoli offerti alle città e ai territori di Milano e Torino. Autori che anche loro, insieme agli interpreti e a programmi che parlano di radici europee e Mitteleuropa, di Russie e Americhe, di suggestioni mediterranee e orientali, concorrono a rappresentare differenti Geografie.

Interpreti che sarebbe troppo lungo declinare in elenchi di solisti prestigiosi, di specialisti di repertori antico, classico e contemporaneo, di storiche eccellenze come I Pomeriggi Musicali, la Verdi, l’Orchestra del Teatro Regio o la Filarmonica di Torino che si scambieranno con grandi e piccoli organici i palcoscenici principali come i periferici di MITO. Festival che è Milano e Torino anche nella scelta di percorrere le due città nella loro interezza, andando a trasformare in sale da concerto tanti luoghi di culto, in particolare nella pacifica invasione del Giorno dei cori, con una costante attenzione ai prezzi popolari per i concerti a pagamento e atanti appuntamenti gratuiti per il pubblico fidelizzato e per quello di domani.

Buon ritorno, dunque, MITO SettembreMusica.

Buon festival a tutte e tutti.

Chiara Appendino

Sindaca della Città di Torino

Giuseppe Sala

Sindaco della Città di Milano

Presidenti onorari di MITO SettembreMusica


MITO SettembreMusica 2019, la quarta edizione del Festival sotto la guida della rinnovata governance conferma il suo format oramai consolidato incentrato sulla musica classica che spazia attraverso i secoli con grandi orchestre e interpreti di fama su di un tema preciso, quest’anno Geografie, offrendo al suo pubblico un viaggio musicale che attraversa nazioni e territori oltre che epoche, proponendo, come sempre, tante prime esecuzioni, oltre 20, nei 128 concerti che si svolgeranno simultaneamente nelle due città.

Tanti i compositori viventi coinvolti nella programmazione che il tema Geografielascia intravedere come legati sia alle radici che ai flussi di correnti che viaggiano e si contaminano da territorio a territorio. La musica sentita come linguaggio senza barriere che unisce e coinvolge, contamina e miscela producendo nuovi frutti. Non è un caso che, proprio sotto il segno della musica che accomuna, il Comune di Milano e la Città di Torino abbiano voluto e saputo rinnovare per un altro triennio l’accordo che le vede eccezionalmente unite per la realizzazione del Festival Internazionale MITO SettembreMusica, unico esempio di rassegna musicale che si svolge specularmente in due capoluoghi che vantano tradizioni musicali cosi profonde e radicate.

Così le compagini musicali più qualificate di Milano e Torino si scambieranno visita, palcoscenico e pubblico alternandosi alle grandi orchestre e agli interpreti internazionali, ospiti di un festival che non dimentica ma valorizza e accomuna le zone centrali e quelle più decentrate delle due città, favorendo l’afflusso di un pubblico eterogeneo e trasversale, curiosamente attratto da una programmazione accattivante e ben calibrata, oltre che da biglietti offerti a prezzi estremamente contenuti. E'confermata l’attenzione per i più piccoli con spettacoli originali, scelti e programmati per loro nei fine settimana come anche la grande giornata dei cori che unisce e travolge con gioia ed entusiasmo tanti spettatori per l’occasione trasformati in interpreti.

Simbolo del festival è sempre l’uccellino graficamente composto dai segni musicali; quest’anno prende il volo spaziando sul mondo e noi tutti con lui: bambini, genitori e nonni, spettatori competenti e neofiti insieme sulle ali della musica, in viaggio attraverso i ritmi, gli stili, le radici e le tradizioni di questo mondo di note riproposte dai grandi protagonisti del nostro festival.

Non vediamo l’ora che il viaggio cominci...

Ben tornato MITO SettembreMusica!

Anna Gastel

Presidente di MITO SettembreMusica


La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno cambiato il nostro modo di metterci in relazione con lo spazio. Le giovani generazioni hanno infatti un’idea della geografia piuttosto diversa rispetto a quella dei loro padri: i concetti di identità e di confine, ad esempio, da un lato sono drammaticamente evidenziati dal pensiero estremista e xenofobo, ma dall’altro sono ignorati, nella pratica, dal continuo viaggiare fisico e metaforico. E così, se è interessante esplorare la produzione artistica del presente, con compositori figli di questo nuovo nomadismo e interpreti abituati a confrontarsi con colleghi di tutto il pianeta, è anche importante, e bello, ripercorrere le vicende musicali del mondo antecedente, quando le matrici locali e nazionali avevano un’influenza determinante nel generare le proprie espressioni culturali. Declinando il tema portante Geografie, quello che fa MITO nel 2019 e dunque viaggiare nello spazio, avanti e indietro lungo la storia, per recuperare luoghi, tradizioni, appartenenze, lingue musicali che hanno segnato le diverse culture del pianeta.

Con gli stessi concerti in entrambe le città, con la presenza di orchestre e solisti internazionali alternati alle più prestigiose istituzioni musicali di Milano e di Torino, si esplora così la produzione delle diverse scuole nazionali, si inseguono i grandi compositori nelle loro peregrinazioni, si fa il punto su quanto accade oggi in un territorio specifico o si mettono in risalto continenti immaginari. E, come in passato, lo si fa con programmi inusuali, tutti costruiti ad hoc, aperti al pubblico degli ascoltatori abituali quanto a quello dei neofiti, anche grazie alle brevi introduzioni che aiutano a comprendere la genesi, il senso, l’intensità di ogni concerto. Si moltiplica così il piacere dell’ascolto e si contribuisce alla crescita di una collettività in cui la bellezza, l’emozione, la sensibilità artistica sono tasselli di una cittadinanza, e in fondo di un’esistenza, più ricca, piena, consapevole.

Un’attenzione particolare e specifica viene riservata anche quest’anno alla musica corale: il festival dedica un’intera giornata ai cori, con una festosa invasione articolata in dieci concerti pomeridiani e un “open singing” finale al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Gli esiti umani, civili e di piacere condiviso che hanno segnato le esperienze fatte negli scorsi anni sono stati davvero notevoli. Con determinazione, e con un pizzico di orgoglio, MITO prosegue dunque in questa direzione, continuando a porsi come l’unico grande festival non specializzato a mettere sotto i riflettori, per un’intera giornata, il mondo corale.

Anche la programmazione destinata ai bambini e ai ragazzi vuole porsi come un’occasione per scoprire modi di fare musica e teatro musicale non consueti. Spettacoli provenienti da altri paesi – quest’anno Giappone e Olanda – si alternano a un lavoro commissionato ad hoc; e tutti sono stati scelti con lo scopo di far vivere l’esperienza musicale in modo appassionante, sorprendente, evitando qualunque forma di didascalismo o di didattica sotterranea. È il messaggio che il festival lancia verso il futuro, dove ci auguriamo di arrivare tutti con le orecchie, il cervello e il cuore pieni di musica.

Nicola Campogrande

Direttore artistico


RAI MAIN MEDIA PARTNER DI MITO SETTEMBREMUSICA Su Rai Cultura e Rai Radio3 il racconto del Festival

I suoni, la musica, le voci, ma non solo: la Rai partecipa all’edizione 2019 del Festival Internazionale MITO SettembreMusica come Main Media Partner della rassegna e con la Media Partnership di Rai Radio3 e Rai Cultura, per raccontarne i protagonisti, le storie, i dietro le quinte. Un impegno che si rinnova e si consolida nel segno dell’attenzione per le grandi manifestazioni culturali e della missione di Servizio Pubblico della Rai.

Rai Cultura, in particolare, racconterà la nuova edizione attraverso undocu-film in cui saranno gli stessi protagonisti di MITO a raccontare la manifestazione e a declinare, ciascuno a proprio modo, il tema di quest’anno: “Geografie”. Il docu–film sarà proposto da Rai5, la rete di Rai Cultura, diventata la “casa” della grande musica e delle produzioni legate al teatro, alla danza, al cinema e all’arte, in tutte le loro forme.

Non mancherà, poi, il consueto contributo dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che quest'anno sarà protagonista dei concerti conclusivi del Festival a Milano (Teatro Dal Verme) il 18 settembre e a Torino (Auditorium Rai) il 19 settembre, con John Axelrodsul podio e con la partecipazione della trombettista Tine Thing Helsethe del soprano Rachel Harnisch.

Per quanto riguarda Rai Radio3- unica emittente nel panorama italiano a proporre un’offerta di musica dal vivo di circa 900 eventi l’anno – si consolida il suo rapporto di felice collaborazione con MITO SettembreMusica, collaborazione che nel tempo si è intensificata fino a diventare un vero e proprio rapporto di partnership. Per questo motivo su Radio3 sarà possibile ascoltare il meglio della programmazione musicale del Festival, seguirne le novità con interviste e servizi, essere aggiornati sui contenuti artistici con approfondimenti e testimonianze in diretta.

Radio3 è la rete radiofonica di riferimento della comunità musicale con un’offerta dedicata in gran parte alla musica classica e all’opera ma anche aperta al jazz, alla sperimentazione e alle espressioni più articolate di musica contemporanea, etnica e di frontiera.


BIGLIETTERIA MITO SETTEMBREMUSICA - TORINO

Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8/F

tel. +39.011.01124777 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

APERTURA

da mercoledì 5 a venerdì 14 giugno: lunedì-sabato 10.30-18.30(esclusivamente per la vendita dei carnet)

sabato 15 giugno: 9.30-18.00

da lunedì 17 giugno a sabato 24 agosto: lunedì-sabato 10.30-18.30

da lunedì 26 agosto a venerdì 20 settembre: tutti i giorni 10.30-18.30

CHIUSURA

lunedì 24 giugno e da sabato 10 a sabato 17 agosto

CONCERTI A PAGAMENTO

CARNET

Due formule di abbonamento con scelta di posto

Oro: 14 concerti serali € 200

Argento: 6 concerti serali € 120

PASS

Formula di abbonamento senza scelta di posto fino a esaurimento disponibilità Pass à la carte: 4 concerti € 50 (per i nati fino al 1954 e dal 1993 € 40) (abbonamento personalizzato, tramite la scelta di quattro concerti da 4 gruppi di concerti predefiniti)

- in vendita da sabato 22 giugnoanche online

BIGLIETTI

Concerti da € 3 a € 30

Per i nati dal 2005 biglietti per tutti i concerti € 5

- in vendita dalle ore 9.30 di sabato 15 giugnoanche online

Da lunedì 17 giugnoanche presso Infopiemonte, via Garibaldi angolo Piazza Castello tutti i giorni 10-17 (numero verde 800.329.329).

Biglietterie serali

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti presso la biglietteria della relativa sede.

Informazioni e costi

www.mitosettembremusica.it


BIGLIETTERIA MITO SETTEMBREMUSICA - MILANO 

Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro, 2 - 20121 Milano tel. +39.02.87905201 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

APERTURA

da martedì 11 giugno: esclusivamente per la vendita dei Carnet

da martedì 25 giugno: apertura vendita biglietti singoli concerti

da martedì 2 luglio: apertura vendita Pass à la carte

Orario di apertura: da martedì a sabato 11.00-19.00

CHIUSURA

da domenica 4 a lunedì 26 agosto, compresi.

I biglietti dei singoli concerti potranno comunque sempre essere acquistati online su www.ticketone.it e in tutto il circuito TicketOne.

CONCERTI A PAGAMENTO

CARNET

Due formule di abbonamento con scelta di posto:

Oro: 15 concerti serali (ore 21.00) € 210

Argento: 7 concerti € 126

- in vendita esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Dal Verme.

PASS

Formula di abbonamento soggetta a disponibilità di posto: Pass à la carte: 4 concerti € 50 (€ 40 per gli under 26 e over 65) (abbonamento personalizzato, tramite la scelta di quattro concerti da 4 gruppi di concerti predefiniti)

- in vendita esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Dal Verme.

BIGLIETTI

Concerti da € 3 a € 30

Per i nati dal 2005 biglietti per tutti i concerti € 5

  • in vendita a partire dal 25 giugnoalle ore 11.00 presso la biglietteria del Teatro Dal Verme e online.

Biglietterie serali

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 90 minuti prima dell’inizio dei concerti presso la biglietteria della relativa sede.

Informazioni e costi

www.mitosettembremusica.itwww.ticketone.it

/Vivaticketmito.vivaticket.it