75 anni di concerti alla Sapienza
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
La 75a stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti
conferma la propria identità con un cartellone di altissimo livello.
Alcuni dei migliori solisti ed ensemble della musica classica internazionale:
Les Arts Florissants, l’Orchestra Barocca Zefiro, i Tallis Scholars, Jordi Savall,
Vivica Genaux, Francesca Dego, Fazil Say, Martin Fröst,
Manuel Barrueco, Robert McDuffie, il Quartetto Emerson, il Trio Montrose.
Ma anche star del jazz e appuntamenti trasversali, con Enrico Rava e Noa,
e per la prima volta uno spettacolo di danza, Arcaico di Davide Bombana.
Un appassionante viaggio nel mondo dei suoni
in 34 appuntamenti, da ottobre ad aprile.
Il programma dettagliato in pdf
Due inaugurazioni
La stagione 2019-2020 sarà la numero 75 dell’Istituzione Universitaria dei Concerti: un traguardo importante, contrassegnato da un cartellone ricco di artisti internazionali e proposte che spaziano dalla musica classica al jazz, dalla contemporanea a generi trasversali. Scelte culturali ad ampio raggio e senza confini, sempre nel segno della più alta qualità artistica, che da tre quarti di secolo rendono la IUC una realtà pressoché unica nel panorama delle istituzioni musicali europee.
Come di consueto, sono due gli appuntamenti inaugurali che riflettono il duplice percorso in cui si articola la stagione: quella del martedì sera e quella del sabato pomeriggio.
L’inaugurazione della stagione serale, martedì 15 ottobre, è dedicata alla grande polifonia profana italiana tra Cinque e Seicento, con l’esecuzione integrale del Terzo Libro deiMadrigali di Carlo Gesualdo da Venosa (preceduto da una selezione del Primo e del Secondo Libro), affidata al prestigioso gruppo vocale francese Les Arts Florissants diretto da PaulAgnew, che quest’anno celebra i 40 anni di attività, nell’ambito di un progetto europeo finalizzato all’esecuzione integrale dei madrigali di Gesualdo.
Gesualdo è uno dei compositori più singolari della storia della musica, e non soltanto per il clamoroso assassinio di sua moglie Maria d’Avalos e del suo amante nel 1590. La sua musica è talmente originale ed audace nell’uso di sorprendenti dissonanze da risultare oggi modernissimo e non è un caso che la sua figura abbia ispirato musicisti non solo classici ma anche pop e jazz (da Igor Stravinskij a Franco Battiato) e registi come Werner Herzog.
Di pari impegno l’inaugurazione della stagione pomeridiana, sabato 19 ottobre, con l’integrale dei Concerti Brandeburghesi di Bach, sei capolavori della musica strumentale barocca proposti dall’OrchestraBaroccaZefirodiretta da Alfredo Bernardini, presentati nell’ambito di una tournée internazionale. Il loro nutrito parterre di riconoscimenti discografici (Grand Prix du Disque, Premio Nazionale Classic Voice, Editor’s Choice di Gramophone, Choc du Monde de la Musique) si è recentemente arricchito di un Diapason d’Or attribuito dalla rivista francese Diapason proprio per l’incisione dei Brandeburghesi.
Tra Rinascimento e Barocco
Alla musica rinascimentale e barocca, così ricca di scoperte per l’ascoltatore, sono dedicati altri quattro concerti. Les Arts Florissants e Paul Agnew tornano il 15 febbraio, per proseguire il viaggio nella musica di Gesualdo: questa volta è in programma il Quarto Libro de’ Madrigali. Alla musica polifonica sacra del Cinquecento, e in particolare ai grandi maestri che prestarono servizio alla Cappella Sistina, è dedicato il concerto del 16 novembre con The Tallis Scholars diretti da Peter Phillips: questo gruppo, che ha pochissimi rivali nel campo della polifonia rinascimentale, propone inoltre due prime esecuzione a Roma dei contemporanei Alexander Campkin e Justine Rapaccioli. Il 18 febbraio Jordi Savall, padre nobile della moderna riscoperta della musica antica, invita a un viaggio nell’Europa musicale del Rinascimento e del Barocco, con musiche spagnole, inglesi, portoghesi, italiane, tedesche e francesi. Insieme a lui suonano due altri “big” di questo repertorio: Rolf Lislevand (vihuela e chitarra) eAndrew Lawrence-King (arpa doppia).
Il mezzosoprano Vivica Genaux,che proprio in questi giorni partecipa a un concerto di gala al Festival di Pentecoste di Salisburgo insieme ad altre star del canto barocco, sarà protagonista il 21 marzo insieme al Concerto de’ Cavalieri diretto da Marcello Di Lisa: si cimenterà in famose arie dell’opera seria barocca, alcune delle quali scritte per Farinelli, il mitico cantante castrato che è considerato il punto più alto mai raggiunto dal virtuosismo vocale. Il violinista Robert McDuffie e l’Ensemble laBarocca (emanazione dell’Orchestra Verdi di Milano) sotto la direzione di Ruben Jais propongono le Quattro Stagioni di Vivaldi, accostate ad un’opera che ne costituisce il pendant moderno: il Concerto per violino n. 2 “The American Four Seasons”, composto da Philip Glass proprio per McDuffie ed ora eseguito per la prima volta a Roma nella versione originale con orchestra (3 dicembre).
Celebri solisti e giovani talenti
Nell’ampio parterre dei solisti, spiccano i pianisti Giuseppe Albanese, Roberto Prosseda, Jonathan Biss, Benedetto Lupo, Fazil Say, Claire Huangci, Pietro De Maria; i violinisti Domenico Nordio, Francesca Dego, Stefan Milenkovich, Robert McDuffie, Gabriele Pieranunzi, Massimo Quarta; il chitarrista Manuel Barrueco; i clarinettisti Martin Fröst, Alessandro Carbonare, Tommaso Lonquich; i violoncellisti Nicholas Altstaedt ed Erica Piccotti.
Nel suo recital del 26 ottobre Giuseppe Albanese esegue alcuni capolavori pianistici dell’Ottocento (Beethoven e Schumann) e del Novecento (Stravinskij, Debussy, Ravel), da lui recentemente incisi in due cd per l’etichetta discografica più prestigiosa in ambito classico, Deutsche Grammophon. Roberto Prosseda è protagonista di un miniciclo intitolato Dentro le note. Nella prima puntata (29 ottobre) si concentra su Mozart, di cui ha appena inciso tutte le Sonate per Decca, dandone un’interpretazione molto radicale, che rompe con una certa tradizione interpretativa basata sulla morbidezza di fraseggio e sulla ricerca di un bel suono fine a se stesso. La seconda puntata è dedicata a Chopin (10 marzo). Alla stessa generazione di quarantenni che hanno conquistato una solida posizione al vertice del concertismo internazionale appartiene l’americano Jonathan Biss, che suona regolarmente con le principali orchestre d’America e d’Europa. Il progetto cui sta lavorando in questi anni è l’incisione completa delle Sonate di Beethoven e ne darà un saggio nel suo concerto del 3 marzo, che segna anche il suo debutto romano. Benedetto Lupo ha qualche anno di più ed è un maestro alla cui scuola si sono formati alcuni dei più affermati pianisti della giovane generazione: il suo è un programma raffinato, che tra due “capolavori segreti” del Novecento, composti da Skrjabin e Janáček, racchiude un omaggio a Nino Rota nel quarantennale della scomparsa con la rara esecuzione dei suoi Preludi per pianoforte (28 marzo). Debutta a Roma un nuovo talento, l’americana Claire Huangci, vincitrice nel 2018 del concorso intitolato all’illustre pianista Géza Anda, che si svolge ogni tre anni a Zurigo. Un pianista dalla forte personalità come Fazil Say non condivide volentieri il palcoscenico con altri musicisti, se non quando scatta un’intesa speciale, come nel caso del violoncellista Nicolas Altstaedt, suo partner nel concerto del 23 novembre. Uno straordinario giovanissimo talento del violoncello è la romana Erica Piccotti, che ha avviato una carriera già ricca di soddisfazioni: suonerà il 29 febbraio in duo col pianista Itamar Golan, con cui ha inciso a soli diciannove anni il suo primo cd per Warner Classics.
Ben rappresentato anche il violino. Il primo in ordine cronologico a salire sul palco dell’Aula Magna, il 9 novembre, è Domenico Nordio, ottimo rappresentante della scuola violinistica italiana, che in duo con Mikhail Lindsky eseguirà, tra l’altro, l’ultima delle dieci Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Poi una violinista tra le migliori della giovane generazione a livello mondiale, Francesca Dego, che nel suo recital con Francesca Leonardi spazia da Beethoven a Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore italiano costretto all’esilio a causa delle leggi razziali fasciste, che ora lei sta riproponendo all’attenzione del pubblico internazionale (1 febbraio). Si potranno ascoltare anche altri due dei migliori violinisti italiani, Gabriele Pieranunzi e Massimo Quarta, all’interno di gruppi cameristici piccoli per le dimensioni ma grandi per la qualità: ne diremo tra poco. Uscendo dai confini italiani ecco, oltre al già menzionato Robert McDuffie, il serbo Stefan Milenkovich, ex enfant prodige e ora, a quarantadue anni, musicista maturo che alterna l’archetto del violino alla bacchetta del direttore d’orchestra: il 22 febbraio si presenta in entrambe queste vesti, suonando il violino e dirigendo l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in un accattivante percorso che da Bach arriva a Freddie Mercury, passando per un capolavoro come il Concerto per violino di Mendelssohn.
Amatissimo dal pubblico, ManuelBarrueco è probabilmente il più acclamato chitarrista dei nostri giorni: il 28 gennaio suona Vivaldi e il Concerto per chitarra, bandoneon e archi di Piazzolla, insieme al bandoneonista Cesare Chiacchiaretta e a I Solisti Aquilani.
È molto atteso il concerto dello svedese Martin Fröst, star internazionale del clarinetto, che si muove disinvoltamente tra vari generi musicali: il 18 aprile alterna Sonate classiche a Danze popolari ungheresi, rumene e danesi, rielaborate da compositori come Brahms e Bartók e da Fröst stesso.
Quartetti e altri gruppi da camera
Tommaso Lonquich, un altro clarinettista,tra i più brillanti della sua generazione, ha riunito intorno a sé un gruppo strumentale di grande fascino, formato da fuoriclasse come Anneleen Lenaerts, prima arpa dei Wiener Philharmoniker, la flautista Irena Kavćić e il Quatuor Zaïde (4 aprile). Il violinista Gabriele Pieranunzi, la pianista Jin Ju e i Philharmonia Chamber Players (membri della Philharmonia Orchestra di Londra)sono altri magnifici musicisti che hanno deciso d’incontrarsi per formare un gruppo da camera eccezionale sia per la qualità dei singoli che per la rarità dell’organico (30 novembre). Applicando la fortunata formula dell’“incontro tra solisti”, tre dei migliori strumentisti italiani – il violinista Massimo Quarta, il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Pietro De Maria – si riuniscono per un concerto dedicato a Brahms, il 31 marzo. Fondato nel 2014 da due membri del leggendario Quartetto di Tokyo e dal noto pianista americano Jon Kimura Parker, il Montrose Trio si è rapidamente affermato come “uno dei principali trii al mondo” (Washington Post) e farà il suo debutto romano il 14 marzo.
Il quartetto d’archi è l’emblema stesso della musica da camera e la IUC gli dedica tutto lo spazio che gli è dovuto. Il 19 novembre torna a Roma dopo dieci anni di assenza il Emerson String Quartet, che rappresenta la cultura universitaria americana nel suo aspetto più aristocratico, fatto di perfezione tecnica e profondità di pensiero.
Il Quartetto di Cremona, che ha ereditato dal Quartetto Italiano l’eccellenza italiana in questo campo, conclude il 14 dicembre e il 17 marzo il suo ciclo iniziato nel 2018 e dedicato a Mozart, con l’intervento di Alessandro Carbonare, un clarinettista che il mondo ci invidia, che partecipa all’esecuzione del Quintetto K 581.
La musica contemporanea
Nel campo della musica moderna e contemporanea spiccano due “progetti speciali” di particolare rilievo. Uno è l’esecuzione di Hyperion di Bruno Maderna, nel centenario della nascita del compositore. Marcello Panni, che ha partecipato personalmente a quel periodo dell’avanguardia musicale, è uno dei pochi a poter restituire in modo attendibile questa musica. Sarà lui a dirigerla il 4 febbraio, con il flautista Gianni Trovalusci, l’oboista Christian Schmitt, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, le percussioni di Ars Ludi e le voci di Ready-Made Ensemble. Come voce recitante si avrà l’emozione di riascoltare Carmelo Bene, grazie a un’inedita registrazione messa a disposizione da Rai Com, relativa a un’esecuzione con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano diretta dallo stesso Panni nel 1981.
L'altro importante progetto contemporaneo è la prima esecuzione a Roma di Stringeranno nei pugni una cometa, il Requiem laico di Silvia Colasanti su testi poetici di Mariangela Gualtieri e testi liturgici latini, scritto come canto di congedo ai morti del terremoto del 2016 e come esortazione ai vivi. MariangelaGualtieri stessa leggerà i suoi versi, Monica Bacelli sarà la solista di canto, Massimiliano Pitocco suonerà il bandoneon. In scena l’International Opera Choir e l’Orchestra del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento guidata da un direttore di rango come Oleg Caetani che è salito sul podio dei più prestigiosi teatri, dalla Scala di Milano al Mariinsky di San Pietroburgo e alla Royal Opera House di Londra.
Inoltre prime esecuzioni a Roma di Philip Glass, Fazil Say, Alexander Campkin e Justine Rapaccioli.
Jazz, pop & Bach
Spazio anche al jazz con l’unica tappa a Roma del tour mondiale con cui il trombettista Enrico Rava celebra i suoi ottant’anni, insieme ai musicisti italiani del sestetto Enrico Rava Special Edition (Giovanni Guidi al pianoforte, Gianluca Petrella al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Enrico Morello alla batteria e Gabriele Evangelista al basso).
Con Noa si supera ogni confine tra i vari generi musicali. È una delle voci internazionali più emozionanti di oggi, un’artista unica, capace di cambiare ed evolversi in ogni progetto, mantenendo sempre il suo tratto distintivo elegante e raffinato.
Il 25 febbraio riporta a Romail suo ultimo progetto, Letters to Bach, in cui riprende dodici brani di Johann Sebastian Bach, a cui aggiunge testi scritti da lei in inglese ed ebraico: queste parole e questa musicasonocapaci di parlare al cuore delle persone, di emozionarle, di creare punti di contatto tra loro. Con gli arrangiamenti per chitarra di Gil Dor, da anni suo collaboratore.
Danza e Noir
Per la prima volta si vedrà all’Aula Magna uno spettacolo di danza: Arcaico, azioni coreografiche per cinque danzatori, pianoforte, percussioni e canto, uno spettacolo che rievoca mondi arcaici e lontani e dona allo spettatore suggestioni intrise di atmosfere esotiche. È la prima esecuzione a Roma di questa produzionedel Balletto di Roma, con le coreografie di Davide Bombana, vero e proprio ambasciatore della danza italiana nel mondo (ha firmato ben tre edizioni del Concerto di Capodanno di Vienna), con le musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Katia Pesti e la voce di Gabin Dabirè, cantante e polistrumentista burkinabè.
Arcaico sarà rappresentato il 21 gennaio e quattro giorni dopo, il 25, sarà la volta di un altro spettacolo molto speciale: Noir - LaPauraSiFaSentire, un concerto-spettacolo ideato da quel musicista, sempre giovane ad ottant’anni “suonati”, che risponde al nome di Antonio Ballista. Il titolo è un invito a sperimentare il lato oscuro della musica, che parla di leggende misteriose, di avvenimenti paurosi, di orride streghe e di tremende tempeste. Paura ma anche e soprattutto ironia. Ballista al pianoforte e il soprano Lorna Windsor (ci sarà anche un cameo con la voce registrata di Paolo Poli) eseguono in un calcolato disordine Verdi e Crumb, Adams e Gounod e un’altra dozzina di compositori. E quale finale più adatto di Thriller di Michael Jackson? Entra in gioco anche l’immaginario visivo, di cui si occupa Gian Luca Massiotta. In occasione di questo concerto, presso il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza sarà inaugurata la mostra Atmosfere sospese, con opere grafiche di Antonio Ballista: un modo per scoprire un altro lato creativo dell’imprevedibile pianista milanese (25 gennaio).
Musica PourParler
Ogni anno la IUC realizza molti concerti nelle scuole di Roma, ma porta anche moltissimi studenti delle scuole di Roma all’Aula Magna per la serie Musica PourParler: incontri con musicisti, spesso gli stessi che partecipano alla stagione in abbonamento, che non si limitano a suonare ma dialogano con gli studenti, parlando di sé stessi e del loro rapporto con la musica, introducendo all’ascolto dei brani che eseguono e soprattutto rispondendo alle domande del giovane pubblico, talmente numeroso che spesso i quasi mille posti dell’Aula Magna non sono sufficienti. Quest’anno sono quattro gli appuntamenti, con interpreti che hanno un particolare talento per la divulgazione musicale e un feeling speciale con i giovani: il 30 ottobre e l’11 marzo il pianista Roberto Prosseda (“In chat con Beethoven” e “Videochiamata con Beethoven”), il 3 dicembre il violinista Robert McDuffie e l’Ensemble laBarocca direttoda Ruben Jais (“Le Quattro Stagioni”) e l’11 febbraio il chitarrista Gian Marco Ciampa con l’Orchestra Giovanile di Roma diretta da Vincenzo Di Benedetto (“L’Italia attraverso i secoli: da Vivaldi al Novecento”)
Altri progetti e collaborazioni
La IUC estende la sua attività anche al di fuori della sua sede storica dell’Aula Magna con progetti rodati come Note in Biblioteca in collaborazione con il Sistema Biblioteche di Roma e Accademia Musicale Chigiana di Siena, concerti nelle chiese e in altri luoghi, portando la musica ad un pubblico più ampio di quello che frequenta abitualmente le sale da concerto.
Novità della prossima stagione è Musica a Teatro: quattro matinée e un concerto serale al Piccolo Eliseo, in collaborazione con il Teatro Eliseo, inaugurati il 26 gennaio dallo spettacolo in prima assolutaLa pianessa – Omaggio ad Alberto Savinio con Lucia Poli e Marco Scolastra. Seguiranno, a cadenza mensile, il trio formato da Carlo Maria Parazzoli, Luca Sanzò e Gabriele Geminiani, il Caravaggio Piano Quartet, la pianista Sun Hee You, il jazz di Ada Montellanico con lo Ialsax Quartet.
Prosegue, infine, e si amplia la collaborazione con il corso di laurea magistrale in Musicologia della Sapienza con iniziative coordinate dal prof. Antonio Rostagno rivolte a laureandi e dottorandi impegnati nella stesura delle note di sala, guide all’ascolto e nella redazione del nuovo portale web IUCTube.
INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/52
www.concertiiuc.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
75ª Stagione musicale
2019-2020
Martedì 15 ottobre 2019 . ore 20.30
Concerto inaugurale del ciclo Minerva
Les Arts Florissants
Paul Agnew tenore e direzione
Gesualdo Project (I)
Gesualdo da Venosa
Selezione del Primo e del Secondo Libro de’ Magrigali
Il Terzo Libro de' Madrigali (integrale)
Nel 40° anniversario della sua fondazione, il prestigioso gruppo vocale creato da William Christie rende omaggio a Carlo Gesualdo principe di Venosa, il più moderno ed enigmatico dei compositori rinascimentali, attraverso un progetto europeo che prevede l'esecuzione integrale dei suoi madrigali, in collaborazione con la Cité de la Musique – Philharmonie de Paris.
Sabato 19 ottobre 2019 . ore 17.30
Concerto inaugurale del ciclo Calliope
Orchestra Barocca Zefiro
Alfredo Bernardini oboe e direzione
I sei Concerti Brandeburghesi
Bach
Concerto Brandeburghese n. 1 BWV 1046
Concerto Brandeburghese n. 6 BWV 1051
Concerto Brandeburghese n. 4 BWV 1049
Concerto Brandeburghese n. 5 BWV 1050
Concerto Brandeburghese n. 3 BWV 1048
Concerto Brandeburghese n. 2 BWV 1047
Sabato 26 ottobre 2019 . ore 17.30. Calliope
Danze al chiaro di luna
Giuseppe Albanese pianoforte
Beethoven Sonata n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna”
Schumann Fantasia in do maggiore op. 17
Stravinskij Suite da L’uccello di fuoco (trascr. di G. Agosti)
Debussy Suite bergamasque
Ravel La Valse
Martedì 29 ottobre 2019 . ore 20.30 Minerva
Dentro le note (I)
Roberto Prosseda pianoforte
Mozart Fantasia in do minore K 475
Sonata in do minore K 457
Dentro le note è il nuovo progetto divulgativo con cui Prosseda guiderà il pubblico all’ascolto di alcuni capolavori pianistici
Mercoledì 30 ottobre 2019 . ore 11.00 Minerva/Calliope
In chat con Beethoven
Roberto Prosseda pianoforte
Scopriamo la Sonata “Al chiaro di luna” e la Sonata op. 90 con Roberto Prosseda, e con “interventi” in chat di Ludwig van Beethoven.
Martedì 5 novembre 2019 . ore 20.30 Minerva
Concerto da definire
Sabato 9 novembre 2019 . ore 17.30 Calliope
Domenico Nordio violino
Mikhail Lidsky pianoforte
Mendelssohn Sonata in fa maggiore op. posth.
Beethoven Sonata in sol maggiore op. 96
Prokof’ev Cinque melodie op. 35 bis
Sonata n. 2 in re maggiore op. 94 bis
Martedì 12 novembre 2019 . ore 20.30 Minerva
Premio Géza Anda 2018
Claire Huangci pianoforte
Il mio debutto a Roma
Scarlatti Sonate K 443 - 208 - 29 - 435
Schubert 4 Improvvisi op. 142 D 935
Rachmaninov Preludio op. 3 n. 2
Preludi op. 23 nn. 1- 7
Brahms Danze ungheresi nn. 1- 5
In collaborazione con CIDIM nell’ambito del progetto “Circolazione musicale in Italia”
Sabato 16 novembre 2019 . ore 17.30 Calliope
Intorno alla Cappella Sistina
The Tallis Scholars
Peter Phillips direttore
Palestrina Missa Assumpta est Maria (Kyrie)
Morales Regina caeli
Palestrina Missa Ecce ego Johannes (Gloria)
Festa Quam pulchra es
Carpentras Lamentations du Prophéte Jérémie (Incipit)
Palestrina Missa Papae Marcelli (Credo)
Allegri Miserere
Palestrina Missa Confitebor tibi Domine (Sanctus)
Campkin Miserere mei*
Rapaccioli Quae est ista*
Josquin Des Prez Inter natos mulierum
Palestrina Missa brevis (Agnus)
* prima esecuzione romana
Martedì 19 novembre 2019 . ore 20.30 Minerva
Emerson String Quartet
Dvořák Quartetto in fa maggiore op. 96 “Americano”
Bartók Quartetto n. 5
Beethoven Quartetto n. 8 in mi minore op. 59 n. 2
Sabato 23 novembre 2019 . ore 17.30 Calliope
Nicolas Altstaedt violoncello
Fazil Say pianoforte
Debussy Sonata in re minore
Say Sonata “Four cities” *
JanáčekPohádka (Racconto)
Šostakovič Sonata in re minore op 40
* prima esecuzione romana
Sabato 30 novembre 2019 . ore 17.30 Calliope
Gabriele Pieranunzi violino
Jin Ju pianoforte
Philharmonia Chamber Players
Ravel Sonata per violino e pianoforte op. posth.
Franck Quintetto in fa minore per pianoforte e archi
Chausson Concerto per violino pianoforte e quartetto d’archi op. 21
Martedì 3 dicembre 2019 . ore 11.00 Minerva/Calliope
Le Quattro Stagioni
Robert McDuffie violino
Ensemble laBarocca
Ruben Jais direttore
Vivaldi Le Quattro Stagioni
Martedì 3 dicembre 2019 . ore 20.30 Minerva
Robert McDuffie violino
Ensemble laBarocca
Ruben Jais direttore
Vivaldi Le Quattro Stagioni
Glass Concerto per violino n. 2 “The American Four Seasons” (2009)*
* prima esecuzione romana
In collaborazione con CIDIM nell’ambito del progetto “Circolazione musicale in Italia”
Martedì 10 dicembre 2019 . ore 20.30 Minerva
Enrico Rava 80th Anniversary
World Tour 2019
Enrico Rava Special Edition
Enrico Rava tromba
Gianluca Petrella trombone
Giovanni Guidi pianoforte
Francesco Diodati chitarra
Gabriele Evangelista basso
Enrico Morello batteria
In esclusiva romana il concerto celebrativo degli 80 anni di un grande maestro del jazz.
Sabato 14 dicembre 2019 . ore 17.30 Calliope
Esplorando Mozart (III)
Quartetto di Cremona
Mozart
Quartetto n. 16 in mi bemolle maggiore K 428
Quartetto n. 18 in la maggiore K 464
Quartetto n. 17 in si bemolle maggiore K 458 “La caccia”
Martedì 21 gennaio 2020 . ore 20.30 Minerva
Arcaico
Azioni coreografiche per cinque danzatori, pianoforte, percussioni e canto
Coreografie diDavide Bombana
Musiche originali composte ed eseguite dal vivo diKatia Pesti pianoforte, contrabbasso e percussioni etniche
Gabin Dabirèvoce e percussioni africane
Anna Manesassistente alle coreografie
Emanuele De Marialight design
Una produzione Balletto di Roma
In co-produzione con Fabbrica Europa
Spettacolo in prima romana
Sabato 25 gennaio 2020 . ore 17.30
Noir
LaPauraSiFaSentire
Antonio Ballista pianoforte
Gian Luca Massiotta immaginario visivo
Lorna Windsor soprano
Con un cameo di Paolo Poli (voce registrata)
Sibelius Preludio da La Tempesta
Chopin Preludio in la minore op. 28 n. 2
Mahler In diesem Wetter (da Kindertotenlieder)
Crumb A prophecy of Nostradamus
Gounod Marche funèbre d’une marionette
Musorgskij La capanna sulle zampe di gallina (Baba Jaga)
Verdi Una macchia è qui tuttora (da Macbeth)
Adams My one consolation (da The Death of Klinghoffer)
Debussy La cathédrale engloutie
Meeropol Strange fruit
Berg Finale da Lulu
Crumb Tora! Tora! Tora! (Cadenza Apocalittica)
Temperton/ Michael Jackson Thriller
Letture da Shirley Jackson e Erik Satie
Antonio Ballista: Atmosfere sospese
In occasione del concerto, presso il MLAC Museo-Laboratorio di Arte Contemporanea, sarà inaugurata la mostra Atmosfere sospese, opere grafiche di Antonio Ballista.
Martedì 28 gennaio 2020 . ore 20.30 Minerva
Manuel Barrueco chitarra
Cesare Chiacchiaretta bandoneon
I Solisti Aquilani
Mozart Divertimento per archi in fa maggiore K 138
Vivaldi Concerto in re maggiore per chitarra e archi
Martucci Notturnoin sol bemolle maggiore per orchestra d’archi op. 70
Respighi Antiche arie e danze per liuto, Suite n. 2
Piazzolla Concerto per bandoneon, chitarra e archi
Sabato 1 febbraio 2020 . ore 17.30 Calliope
Francesca Dego violino
Francesca Leonardi pianoforte
Beethoven Sonata n. 3 in mi bemolle maggiore op.12 n. 3
Schumann Sonata n. 1 in la maggiore op. 105
Stravinskij Suite Italienne per violino e pianoforte
Castelnuovo-Tedesco Violetta, parafrasi su temi da La Traviata di Verdi
Rosina, parafrasi su temi da Il Barbiere di Siviglia di Rossini
Figaro, parafrasi su temi da Il Barbiere di Siviglia di Rossini
Martedì 4 febbraio 2020 . ore 20.30 Minerva
Hyperion
Carmelo Bene voce in absentia
Gianni Trovalusci flauto, ottavino, flauto in sol
Christian Schmitt oboe, musetta, oboe d’amore
Ensemble Ars Ludi percussioni
Ready-made Ensemble coro da camera
Giuliano Mazzini maestro del coro
Orchestra Sinfonica Abruzzese
Marcello Panni direttore
Maderna Hyperion
suite per voce recitante, flauto, oboe, coro e orchestra
Adattamento della partitura di Marcello Panni; testi di Friedrich Hölderlin nella traduzione e adattamento di Carmelo Bene, 1980.
In collaborazione conIstituzione Sinfonica Abruzzese
Si ringrazia Rai Com
Nel centenario di Bruno Maderna, Marcello Panni torna a dirigere Hyperion nella storica versione che nel 1980 lo vide protagonista insieme a Carmelo Bene.
Martedì 11 febbraio 2020 . ore 11.00 Minerva/Calliope
L’Italia attraverso i secoli: da Vivaldi al '900
Gian Marco Ciampa chitarra
Orchestra Giovanile di Roma
Vincenzo Di Benedetto direttore
Vivaldi, Rossini, Castelnuovo-Tedesco, Morricone
Sabato 15 febbraio 2020 . ore 17.30 Calliope
Gesualdo Project (II)
Les Arts Florissants
Paul Agnew tenore e direzione
Gesualdo da Venosa
Il Quarto Libro de' Madrigali
Secondo appuntamento nell'ambito del progetto europeo di Les Arts Florissants e Paul Agnew dedicato all'integrale dei madrigali di Gesualdo, in collaborazione con la Cité de la Musique – Philharmonie de Paris.
Martedì 18 febbraio 2020 . ore 20.30 Minerva
L’Europa Musicale dal Rinascimento al Barocco
Hespèrion XXI
Jordi Savall viola da gamba soprano e viola da gamba bassa
Rolf Lislevand vihuela, chitarra
Andrew Lawrence-King arpa doppia
Un affresco musicale dell’Europa tra il rinascimento e il barocco, dalla Spagna di Ortiz e Sanz, alla Francia di Marais, passando per l'Inghilterra di Dowland e Hume, il Portogallo di Correa de Arauxo, l’Italia di Valente e la Germania di Froberger e Bach.
Con il supporto del Departamentde Cultura della Generalitat de Catalunyae l’Institut Ramon Llull
Sabato 22 febbraio 2020 . ore 17.30 Calliope
Da Bach ai Queen
Stefan Milenkovich violino solista e concertatore
Orchestra Filarmonica Marchigiana
Bach Concerto Brandeburghese n. 3 BWV 1048
Mendelssohn Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64
Čajkovskij Valse-Scherzo in do maggiore per violino e orchestra op. 34
Gershwin 3 Preludi (versione per violino e archi)
Mercury Bohemian Rhapsody (trascr. per violino e archi di S. Cabrera)
Ravel Tzigane
Martedì 25 febbraio 2020 . ore 20.30 Minerva
Noa voce
Gil Dor chitarra
Letters to Bach
Una delle voci internazionali più emozionanti, torna con un nuovo progetto discografico, Letters to Bach. Noa riprende 12 brani musicali di Johann Sebastian Bach e li arricchisce con le sue parole, grazie ai testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a quella più universale.
Sabato 29 febbraio 2020 . ore 17.30 Calliope
Erica Piccotti violoncello
Itamar Golan pianoforte
Franck Sonata in la maggiore
Prokof’ev Sonata in do maggiore op. 119
Stravinskij Suite Italienne n. 1
Martedì 3 marzo 2020 . ore 20.30 Minerva
Jonathan Biss pianoforte
Il mio debutto a Roma
Beethoven
Sonata n. 6 in fa maggiore op. 10 n. 2
Sonata n. 10 in sol maggiore op. 14 n. 2
Sonata n. 18 in mi bemolle maggiore op. 31 n. 3 “La caccia”
Sonata n. 29 in si bemolle maggiore op. 106 “Hammerklavier”
Martedì 10 marzo 2020 . ore 20.30 Minerva/Calliope
Dentro le note (II)
Roberto Prosseda pianoforte
Chopin
3 Notturni op. 9
Valzer op. 64 n. 1 e 2
Ballata n. 4 op. 52
Mercoledì 11 marzo 2020 . ore 11.00 Minerva/Calliope
Videochiamata con Beethoven
Roberto Prosseda pianoforte
Roberto Prosseda conversa “dal vivo” con il Genio di Bonn, grazie ad un misterioso collegamento video con l’Aldilà, a proposito della sua ultima Sonata per pianoforte op. 111 e delle Bagatelle op. 126.
Sabato 14 marzo 2020 . ore 17.30 Calliope
Montrose Trio
Martin Beaver violino
Clive Greensmith violoncello
Jon Kimura Parker pianoforte
Schubert Trio in si bemolle maggiore op. 99 D 898
Beethoven Trio in si bemolle maggiore op. 97 “L’Arciduca”
Martedì 17 marzo 2020 . ore 20.30 Minerva
Esplorando Mozart (IV)
Quartetto di Cremona
Alessandro Carbonare clarinetto
Mozart
Quartetto n. 21 in re maggiore K 575
Quartetto n. 19 in do maggiore K 465 “Delle dissonanze”
Quintetto in la maggiore per clarinetto e archi K 581
Sabato 21 marzo 2020 . ore 17.30 Calliope
Vivica Genaux mezzosoprano
Concerto de’ Cavalieri
Marcello Di Lisa direttore
Corelli Concerto grosso in re maggiore op.6 n. 4
Händel Overture da Rinaldo
“Cara sposa”, aria da Rinaldo
Vivaldi Concerto per archi in sol minore RV 156
Broschi / Hasse “Son qual nave”, aria da Artaserse
Porpora “Alto Giove”, aria da Polifemo
Vivaldi Concerto in la maggiore per 2 violini e archi op. 3 n. 5
Händel “Lascia ch’io pianga”, aria da Rinaldo
Broschi “Qual guerriero in campo armato”, aria da Idaspe
Sabato 28 marzo 2020 . ore 17.30 Calliope/Minerva
Benedetto Lupo pianoforte
Janàček Sonata 1.X.1905 “Z Ulice” (Nella strada)
Rota 15 Preludi
Skrjabin 24 Preludi op. 11
Martedì 31 marzo 2020 . ore 20.30 Minerva
Massimo Quarta violino
Enrico Dindo violoncello
Pietro De Maria pianoforte
Brahms Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 99
Sonata in la maggiore per violino e pianoforte op. 100
Trio in do minore op. 101
Sabato 4 aprile 2020 . ore 17.30 Calliope
Tommaso Lonquich clarinetto
Irena Kavćić flauto
Anneleen Lenaerts arpa
Quatuor Zaïde
Debussy Prélude à l’après-midi d’un faune
Caplet Conte fantastique per arpa e quartetti d’archi
Debussy Première rhapsodie per clarinetto solista, flauto, arpa e quartetto d’archi
Jolivet Sonatine per flauto e clarinetto
Debussy Danse sacrée et danse profane per arpa e quartetto d’archi
Stravinskij Tre pezzi per clarinetto solo
Ravel Introduzione e Allegro per arpa, flauto, clarinetto e quartetto
Sabato 18 aprile 2020 . ore 17.30 Calliope
Martin Fröst clarinetto
Vikingur Ólafsson pianoforte
Poulenc Sonata per clarinetto e pianoforte
Ólafsson-Fröst“Nordic Dances”
Bartók Danze popolari rumene
Brahms 21 Danze ungheresi
Wie Melodien zieht es mir op. 105 n. 1
Mädchenlied op. 107 n. 5
Vergebliches Ständchen op. 84 n. 4
Sonata in mi bemolle maggiore op. 120 n. 2
Martedì 21 aprile 2020 . ore 20.30 Minerva
Mariangela Gualtieri voce recitante
Monica Bacelli mezzosoprano
Massimiliano Pitocco bandoneon
International Opera Choir
Giovanni Mirabile maestro del coro
Orchestra del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento
Oleg Caetani direttore
Mozart Sinfonia n. 40 in sol minore K 550
Colasanti Requiem. “Stringeranno nei pugni una cometa” per soli, coro e orchestra*
*prima esecuzione romana
In collaborazione con Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
I CONCERTI INAUGURALI
Martedì 15 ottobre 2019 ore 20.30
Gesualdo Project
Les Arts Florissants
Paul Agnew tenore e direzione
Gesualdo da Venosa
Selezione dal Primo e Secondo Libro de’ Madrigali
Terzo Libro de’ Madrigali (integrale)
Sabato 19 ottobre 2019 ore 17.30
Orchestra Barocca Zefiro
Alfredo Bernardini oboe e direzione
Johann Sebastian Bach
I seiConcerti Brandeburghesi
Carlo Gesualdo principe di Venosa non è un certamente un personaggio ordinario: ultimo discendente di una delle più grandi casate del regno di Napoli, duplice omicida protagonista di un clamoroso caso di cronaca del suo tempo, affetto da turbe psichiche definite all’epoca “melanconia”, si dedica anima e corpo alla musica in un’epoca storica in cui comporre musica non era giudicata un’occupazione degna di un nobile. Fu uomo solitario e bizzarro, musicista unico e geniale, che nei suoi madrigali tendeva ad un’espressività estrema, in cui si alternavano continuamente le polarità opposte e inconciliabili: vita e morte, speranza e disperazione, gioia e dolore, con una netta prevalenza dei momenti oscuri su quelli luminosi. Il gruppo Les Arts Florissants con la direzione di Paul Agnew esegue una selezione dal Primo e dal Secondo Libro dei Madrigali di Gesualdo e l’integrale del Terzo Libro, nell’ambito di un progetto europeo che prevede l’esecuzione completa dei madrigali gesualdiani in collaborazione con la Cité de la Musique – Philharmonie de Paris.È proprio nel terzo dei suoi sei libri di madrigali(1595) che avviene definitivamente la scelta a favore di contrasti così accesi e spasmodici, ottenuti con cromatismi e dissonanze sempre più audaci, che non erano ammessi dalle regole compositive di quel periodo storico e che oggi rendono Gesualdo incredibilmente moderno.
Les Arts Florissants nel 2019 festeggia i 40 anni dalla fondazione e non è retorico affermare che questo gruppo è ormai una delle più reputate formazioni nel campo dell’esecuzione della musica rinascimentale e barocca secondo criteri filologici.
I Concerti Brandeburghesi, così chiamati perché dedicati al Margravio di Brandeburgo, sono uno dei capolavori di Johann Sebastian Bach, un vertice non solo della musica barocca ma della musica in assoluto. All’epoca di Bach il concerto recava ben impresso il marchio stilistico italiano e infatti Bach studiò attentamente Vivaldi, come risulta chiaramente dalla maggior parte dei suoi concerti. Ma nei Brandeburghesi Bach esplorò strade nuove. Questi sei concerti sono diversi non solo dai concerti italiani ma anche l’uno dall’altro: sono ora in tre, ora in due, ora in quattro movimenti e gli strumenti solisti cambiano ogni volta. Per questo ascoltarli uno dopo l’altro permette di capire meglio la portata di questa fondamentale raccolta. L’incisione discografica dei Brandeburghesi da parte dell’Orchestra Barocca Zefiro ha appena ricevuto il Diapason d’Or della rivista francese Diapason.
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
ROBERTO PROSSEDA PIANOFORTE
DENTRO LE NOTE
Martedì 29 ottobre 2019 ore 20.30
Mozart Fantasia in do minore K 475 - Sonata in do minore K 457
Martedì 10 marzo 2020 ore 20.30
Chopin 3 Notturni op. 9 - Valzer op. 64 n. 1 e n. 2 - Ballata n. 4 op. 52
Ogni musica scritta è infinite musiche e l'interprete ce ne restituisce una: la sua o, meglio, quella che sente sua in un determinato momento del proprio percorso artistico. L'obiettivo di Roberto Prosseda è guidare l'ascoltatore a scoprire come un interprete, a partire dall'analisi del testo musicale e dalla sua contestualizzazione storica e stilistica, arriva a costruire la propria interpretazione. Ciascuna “lezione” prevede una prima parte di circa 40 minuti in cui il pianista illustrerà i brani in programma, con particolare attenzione alle soluzioni interpretative che scaturiscono dal testo musicale, e una seconda parte, dopo l'intervallo, nella quale vengono eseguiti per intero i brani precedentemente illustrati.
Ascoltare la musica è sempre un’emozione, ma entrare dentro la musica, guidati da un interprete che prima di suonarla ne spiega i segreti con le parole e gli esempi musicali, è un’esperienza molto più profonda e coinvolgente. Tanto più se la guida è un pianista che prima di mettere le dita sul pianoforte si pone sempre il problema di capire ciò che suona, andando oltre quel che si crede di sapere su un autore e che spesso non è che una serie di pigri luoghi comuni depositatisi come uno strato di polvere sullo spartito. Roberto Prosseda prima di incidere l’integrale delle Sonate di Mozart in sei CD per Decca è andato a consultare i manoscritti di quelle Sonate e – come racconta egli stesso - ha potuto osservare la grande quantità di segni di articolazione originali, che ha deciso di eseguire con attenzione, anche se la tradizione ci ha abituati a sonorità più morbide e a contorni più smussati. Ha pensato anche che andasse benissimo utilizzare un pianoforte moderno, ma accordato con il “temperamento Vallotti”, un sistema non equabile, molto diffuso all’epoca di Mozart, che enfatizza le differenze espressive e di colore tra le varie tonalità. La scelta di questa particolare accordatura, di rarissimo uso nel pianoforte moderno, rende l’incisione di Prosseda un unicum nella discografia pianistica mozartiana. Come si sarà capito, Prosseda ha molte cose da dire per aiutare a capire dall’interno la musica per pianoforte di Mozart. E, conoscendo l’acume e la chiarezza di cui è capace non solo quando suona ma anche quando parla, si può essere sicuri che questo viaggio “dentro la musica” di Mozart sarà una rivelazione.
Lo stesso accadrà nella seconda puntata di questo piccolo ciclo, quando Prosseda guiderà gli ascoltatori “dentro le note” di Chopin. Ogni ascoltatore potrebbe far sue queste parole di Prosseda: «La musica di Chopin mi ha dischiuso orizzonti poetici unici». Ma per l’interprete è un’operazione complessa e delicata capire e ottenere quel che chiede quel grande pianista-compositore, che conosceva e amava talmente il proprio strumento da valorizzare anche le minime sfumature del suo suono, che non sono dettagli ma diventano fondamentali. «Questi brani costituiscono per me un percorso interiore di grande bellezza e profondità», aggiunge Prosseda, che guiderà il pubblico a compiere quel percorso insieme a lui.
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I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
BALLETTO DI ROMA
ARCAICO
Spettacolo in prima romana
Martedì 21 gennaio 2020 ore 20.30
Arcaico
Azioni coreografiche per cinque danzatori, pianoforte, percussioni e canto
Coreografie di Davide Bombana
Musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Katia Pesti pianoforte, contrabbasso e percussioni etniche
Gabin Dabirè voce e percussioni africane
Anna Manes assistente alle coreografie
Emanuele De Maria light design
Una produzione Balletto di Roma
In co-produzione con Fabbrica Europa
L’idea di Arcaico nasce e si sviluppa da una riflessione su mondi ancestrali che si incontrano e si fondono assieme, tra inevitabili contrasti e affinità. L’aspetto multidisciplinare della creazione è dato dal coinvolgimento di diverse sonorità musicali: il canto e, inevitabilmente, la danza. Con le composizioni eseguite dal vivo da Katia Pesti e la voce di Gabin Dabirè, Arcaico immerge lo spettatore in un rituale in cui si sondano valori e connessioni originarie alla base dell’esistenza e dei rapporti umani. Gli artisti coinvolti in scena insieme ai danzatori del Balletto di Roma offrono una musica sperimentale, seppur solida ed essenziale, incentrata sui vari timbri delle percussioni animate dalla poliedrica Katia Pesti insieme con l’esecuzione al pianoforte.
In uno spazio vuoto, se non fosse per la presenza di un pianoforte con altri strumenti percussivi adagiati al suolo, e in un tempo percepito fin da subito come denso, i danzatori emergono dall’ombra attraversando fisicamente il tessuto sonoro, fino a dar vita ad una danza solenne, simbolo d’inizio e insieme di transitorietà. Tra melodie sotterranee, rapidi istanti di abbandono e sensualità, momenti che mescolano armonia e irruenza, musica, danza e canto conducono verso luoghi misteriosi. La forte vitalità che ne risulta è costantemente nutrita dall’eterogeneità del gruppo e dalla mescolanza dei generi, che si scambiano a vicenda ricchezze e risonanze. Questo spettacolo assaggia mondi lontani e dona allo spettatore suggestioni intrise di atmosfere esotiche. Una presenza fisica e sonora importante, quella dei danzatori e dei musicisti presenti in scena, che s’incontrano e “scontrano” dando vita ad un microcosmo fatto di ritmi, colori e segni insoliti. Metafora di un’apertura culturale ormai vacillante, Arcaico svela la fascinazione per un’indefinita origine, un’utopica, profonda, ancestrale armonia. È un lavoro che vuole forse servire da antidoto e protesta contro la crescente intolleranza, incomunicabilità e profonda paura alla base dei rapporti umani: un monito a ritrovare una dimenticata apertura e accettazione dell’altro.
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
NOA
LETTERS TO BACH
Martedì 25 febbraio 2020 ore 20.30
Noa voce
Gil Dor chitarra
Cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini in arte Noa, è una cantautrice, poeta, compositrice, percussionista, relatrice, attivista e madre di tre bambini. Si è formata artisticamente sotto la guida di Pat Metheny e Quincy Jones e ha condiviso il palco con leggende come Stevie Wonder, Andrea Bocelli e Sting. Insieme al suo storico collaboratore musicale Gil Dor, ha pubblicato 15 album e si è esibita nei luoghi più importanti e prestigiosi del mondo, compresa la Casa Bianca, e ha cantato per tre Papi.
Oltre che per la sua attività musicale, Noa è nota in Israele anche per essere la più importante sostenitrice culturale del dialogo e della convivenza tra israeliani e palestinesi.
Noa è una delle voci internazionali più emozionanti, un’artista unica capace di cambiare ed evolversi in ogni progetto, mantenendo sempre il suo tratto distintivo elegante e raffinato. Letters to Bach è il suo nuovo progetto discografico. In questo disco, prodotto dal leggendario Quincy Jones, Noa riprende dodici brani musicali di Johann Sebastian Bach. A questi brani originariamente solo strumentali Noa ha aggiunto suoi testi in inglese ed ebraico, scritti da lei stessa ed ispirati a temi diversi, dalla tecnologia alla religione, dal riscaldamento globale al femminismo, fino all’eutanasia, al conflitto israelo-palestinese e alle relazioni nell’era dei social media.
Insieme a lei è sul palcoscenico il chitarrista e arrangiatore Gil Dor.
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
75a Stagione 2019-20
SILVIA COLASANTI
REQUIEM
Prima esecuzione romana
Martedì 21 aprile 2020 ore 20.30
Mariangela Gualtieri voce recitante
Monica Bacelli mezzosoprano
Massimiliano Pitocco bandoneon
International Opera Choir
Giovanni Mirabile maestro del coro
Orchestra del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento
Oleg Caetani direttore
Mozart Sinfonia n. 40 in sol minore K 550
Colasanti Requiem “Stringeranno nei pugni una cometa” per soli, coro e orchestra
In collaborazione con il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento
Il RequiemStringeranno nei pugni una cometaè un brano di ampie dimensioni composto da Silvia Colasanti su commissione del Festival di Spoleto nel 2017, come momento di riflessione e raccoglimento sul tema del terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016. Non è una musica liturgica, poiché i testi latini della Messa da Requiem dialogano qui con nuovi testi, scritti per l'occasione dalla poetessa Mariangela Gualtieri. «Forse solo musica e poesia – scrive Silvia Colsanti - possono avvicinarsi senza retorica a questa enorme massa di dolore, e tentare un atto vivificante». E aggiunge che questa sua opera vuole essere «un canto di congedo ai morti del terremoto, alle piccole e grandi ombre, il rifiuto di un’idea lugubre della Morte e di un Dio adirato, giudice, autoritario e punitivo. Ma anche un canto di speranza e di ringraziamento». Il lavoro ha una struttura oratoriale, con diversi personaggi, che come spiega ancora la compositrice romana sono «una cantante/Cuore ridotto in cenere, una voce recitante/La dubitante, il Coro di chi non dubita, il bandoneon/Respiro della terra». La cantante (Monica Bacelli) e la recitante (la stessa autrice delle poesie, Mariangela Gualtieri) dialogano con coro e orchestra o disegnano momenti intimi e lirici, che si alternano a situazioni corali e magmatiche. Infine sarà il bandoneon solista (Massimiliano Pitocco) a personificare un desiderio di rinascita, che è richiesta di perdono per la piccolezza umana e canto di ringraziamento alla terra e al cielo.
In occasione della prima esecuzione romana l’orchestra sarà formata da giovani musicisti, allievi del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, diretti da un grande ed esperto direttore, Oleg Caetani. Italo-russo sia di nascita (suo padre era il famoso direttore russo Igor Markevitch, sua madre la discendente di un’antica famiglia romana, di cui egli ha preso il cognome) che di studi (ha studiato direzione d’orchestra a Roma con Franco Ferrara, a Mosca con Kirill Kondrashin) la carriera artistica di Caetani si è svolta a livello mondiale: è salito sul podio delle migliori orchestre e dei più prestigiosi teatri, Scala di Milano, Mariinsky di San Pietroburgo, Royal Opera House di Londra e tanti altri.
il nuovo portale web della IUC
L’Istituzione Universitaria dei Concerti ha attivato da alcune settimane il suo nuovo portale web IUCTube: una piattaforma online accessibile a tutti e rivolta a chi — giovane o meno giovane, esperto o meno esperto — abbia il desiderio di vivere l’esperienza del concerto con una prospettiva più ampia e approfondita.
Video, anteprime, podcast, guide all’ascolto, recensioni, curiosità, approfondimenti: questi e tanti altri contenuti vengono caricati sul nuovo portale, in modo da offrire al pubblico della IUC un supporto audio-visivo per fruire con maggior consapevolezza dei concerti della stagione. Alle già numerose iniziative proposte per avvicinare il pubblico alla musica (Musica PourParler, Note in Biblioteca, Organizzando, il progetto didattico Non solo Note, gli incontri con gli artisti prima del concerto), la IUC ha aggiunto un canale originale e inedito che, sfruttando l’ampio bacino dei social media e di Internet, ha come obiettivo primario quello di raccontare la grande musica a tutti.
Per collegarsi al portale: www.iuctube.com
Responsabile del progetto: Antonio Rostagno
Curatori: Matteo Macinanti, Marica Coppola, Marianna Gallerano, Marco Surace
ABBONAMENTI
Abbonamenti per tutti a posto fisso
Intera Stagione (34 concerti + 4 M.PourParler)
I settore € 355 – II settore € 340 - III settore € 315
Ciclo Calliope o Minerva (18 concerti + 4 M.PourParler)
I settore € 300 – II settore € 290 - III settore € 230
Invito alla Musica (8 concerti)
I settore € 160 - II e III settore € 140
Abbonamento Benefattore € 550
Abbonamento Sostenitore € 450
Abbonamenti Speciali Uni-IUC per le Università
Sapienza
Docenti/Personale/Specializzandi/Ricercatori/Studenti over 35
Ciclo Minerva o Calliope (18 concerti + 4 M.PourParler) € 70
Intera stagione (34 concerti + 4 M.PourParler) € 115
Tor Vergata - Roma Tre – Luiss Conservatorio S. Cecilia di Roma
Docenti/Personale/Specializzandi/Ricercatori
Ciclo Minerva o Calliope (18 concerti + 4 M.PourParler) € 90
Intera stagione (34 concerti + 4 M.PourParler) € 170