L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Grandi titoli per cinque teatri

OperaLombardia:

cinque Teatri di tradizione (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Pavia),

tra i più belli del Nord Italia,

uniti per comunicare all’unisono una stagione

con titoli importanti

Guglielmo Tell, La sonnambula, Macbeth, Aida, L'heure espagnole/Gianni Schicchi

Un cartellone affrontato e proposto in maniera virtuosa,

un fiore all’occhiello

che fa sistema sul territorio grazie al prezioso sostegno di

Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

Concerto di Presentazione

Stagione lirica 2019/2020 OperaLombardia

mercoledì 25 settembre, ore 20.30

Belvedere, 39° piano - Palazzo Lombardia, Milano

Tante sono le novità in quest’inizio di stagione 2019/2020: i Teatri del circuito di OperaLombardia, da molti anni uniti in un sistema virtuoso, che premia l’ottimizzazione dei costi e la condivisione di dee, risorse, progetti, palinsesti, presentano il nuovo cartellone con un concerto (a ingresso gratuito, previa prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), mercoledì 25 settembre, alle ore 20.30, al Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, con una selezione di arie tratte da tutti titoli coprodotti dal circuito.

I nuovi allestimenti, pensati per la stagione 2019/2020 sono il dittico composto da L’heure espagnole di Maurice Ravel e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini (con debutto al teatro Grande di Brescia il 27 settembre); Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (nell’edizione italiana del 1831, con debutto al Teatro Sociale di Como il prossimo 26 settembre), La sonnambula di Vincenzo Bellini (con debutto al Teatro Sociale di Como il 24 ottobre), Macbeth di Giuseppe Verdi (con debutto al Teatro Fraschini di Pavia il 25 ottobre), Aida di Giuseppe Verdi (con debutto al Teatro Ponchielli di Cremona il 15 novembre).

Il concerto sarà preceduto, alle ore 17.00, da un laboratorio, sempre aingresso gratuito (previa prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), per bambini dai 5 ai 12 anni. Sarà anche questa un’anteprima dei progetti di Opera education, quest’anno tutti declinati sulle note di Rigoletto di Giuseppe Verdi: Opera -9 (per le mamme in dolce attesa), Opera baby (da 0 a 36 mesi), Opera kids (da 3 a 6 anni), Opera domani (da 6 a 12 anni), Opera Smart (sino agli under30).

Si tratta di due importanti appuntamenti, destinati alle famiglie, agli appassionati d’opera, agli amanti del nostro territorio, voluti non solo per sancire una strategia culturale che coinvolge cinque realtà lombarde molto suggestive e attive (la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona il Teatro Fraschini di Pavia), ma per i quali la Regione Lombardia ha generosamente messo a disposizione logistica, coordinamento, condivisione, per promuovere le stagioni di cinque capoluoghi importanti e sempre più richiesti da un turismo consapevole, che in realtà forgiano, con le loro specifiche competenze, un’unica stagione, solida e artisticamente curata: OperaLombardia.

Per la prima volta dunque una giornata (mercoledì 25 settembre) in cui a Palazzo Lombardia si potranno apprezzare in anteprima celebri arie, dalle opere in cartellone, cantate dagli artisti scritturati nei vari teatri; per la prima volta il circuito ha creato strumenti di comunicazione condivisi: una brochure, impianti pubblicitari, una distribuzione capillare in tutta la Regione.

Si tratta di nuove modalità che vanno ad aggiungersi a quelle già presenti nelle passate stagioni, dalla card OperaLombardia, a una comunicazione congiunta su un sito internet e profili dedicati.

Tutte le iniziative avvengono grazie al sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

http://www.operalombardia.it/ 


Programma

Concerto di Presentazione

Stagione lirica 2019/2020

OperaLombardia

mercoledì 25 settembre, ore 20.30

Belvedere, 39° piano

Milano, Palazzo Lombardia

Giuseppe Distefano, tenore

Clarissa Costanzo, soprano

Michele Patti, baritono

Alexey Birkus, basso

Giorgio Martano, pianoforte

____________________________________________________________________

Selva opaca da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini

Clarissa Costanzo, soprano

Ah, vittoria! Vittoria! da Gianni Schicchi di Giacomo Puccini

Michele Patti, baritono

Vi ravviso, o luoghi ameni da La sonnambula di V. Bellini

Alexey Birkus, basso

Ah, la paterna mano da Macbeth di Giuseppe Verdi

Giuseppe Distefano, tenore

Come dal ciel precipita da Macbeth di Giuseppe Verdi

Alexey Birkus, basso

O cieli azzurri da Aida di Giuseppe Verdi

Clarissa Costanzo, soprano

Celeste Aida da Aida di Giuseppe Verdi

Giuseppe Distefano, tenore

Resta immobile da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini

Michele Patti, baritono


Opera education in arrivo …

Aspettando Rigoletto

mercoledì 25 settembre, ore 17.00

Belvedere, 39° piano

Milano, Palazzo Lombardia

Vieni e canta con noi Rigoletto

con Mariagrazia Mercaldo e Giuseppe Califano

Ingresso libero

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico e dell’inizio, come ogni anno, delle iscrizioni e del progetto Opera education 2019/2020, quest’anno dedicato a Rigoletto di Giuseppe Verdi, il Teatro Sociale di Como / AsLiCo, con Regione Lombardia, promuove un laboratorio gratuito per bambini dai 5 ai 12 anni, mercoledì 25 settembre, alle ore 17.00.

I partecipanti verranno coinvolti con giochi e attività per imparare un’aria tratta dalla celebre opera di Giuseppe Verdi.

Sarà inoltre l’occasione per presentare tutta la piattaforma di Opera education, con i progetti dedicati alle diverse fasce di età: Opera -9 (per le mamme in dolce attesa), Opera baby (da 0 a 36 mesi), Opera kids (da 3 a 6 anni), Opera domani (da 6 a 12 anni), Opera Smart (sino agli under30), una piattaforma, realizzata ogni anno con partners internazionali (quest’anno il Bregenzer Festspiele), che avvicina ogni anno più di 150.000 giovani con tournées in tutta Italia e in Europa, da Parigi a Muscat, da Bolzano a Napoli.

Un appuntamento che il Teatro Sociale di Como / AsLiCo realizza in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.


 

Fondazione Teatro G. Donizetti

BERGAMO

Fondazione Teatro Grande

BRESCIA

Teatro Sociale

COMO

Fondazione Teatro A. Ponchielli

CREMONA

Fondazione Teatro Fraschini

PAVIA

UN GRANDE TEATRO DA 4.200 POSTI

OPERALOMBARDIA

STAGIONE D’OPERA 2019

Promosso e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo OperaLombardia costituisce, di fatto, la solarealtà nazionale che programma e realizza sistematicamente e con continuità una stagione d’opera con la procedura della coproduzione, riuscendo così a ottimizzare i costi artistici e tecnici, con la concreta possibilità di garantire spettacoli di qualità e un abbattimento dei costi dei biglietti d’ingresso in modo da permettere una maggiore fruizione e un ampliamento del pubblico.

Da alcuni anni le stagioni di OperaLombardia, al quale partecipano i Teatri Donizetti di Bergamo, Grande di Brescia, Sociale di Como, Ponchiellidi Cremona e Fraschini di Pavia, tendono a delineare un progetto artistico mirato, il cui intento è quello di valorizzare e preservare la ricca tradizione operistica dei teatri della Regione, attraverso un’equilibrata sintesi fra tradizione e innovazione, con titoli sia del grande repertorio che di più rara esecuzione, con aperture al Barocco e al contemporaneo.

Conclusasi con successo la Stagione 2018 - che con il suo variegato cartellone ha raccontato la storia dell’opera per capisaldi di indiscussa bellezza - la Stagione 2019 di OperaLombardia proporrà cinque titoli del grande repertorio operistico italiano (e straniero), con un’impronta particolarmente forte, un fil rouge sotteso che conferisce una certa unitarietà.

La sonnambula e Guglielmo Tell, Macbeth e Aida, Gianni Schicchi e L’heure espagnole hanno innumerevoli richiami ed echi, da una opera all’altra, affinità e tratti che donano alla stagione una forte identità: capolavori che onorano il belcanto (Rossini e Bellini) e il grande melodramma ottocentesco (Verdi); opere tragiche con ineluttabili finali (Macbeth e Aida), opere con una ambientazione pastoral-bucolica (Guglielmo Tell e Sonnambula, peraltro coeve); opere che celebrano figure femminili iconiche (Lady Macbeth, Amina, Mathilde, Aida, Amneris, Lauretta, Concepción); opere che raccontano il dilemma tra amore e sete di potere (Gianni Schicchi), tra amor di patria e passione, tra vita e morte, tra sonnambulismo e veglia, tra verità e finzione (L’heure espagnole).

Sono tutte opere mature dei compositori – nel caso di Guglielmo Tell, addirittura l’ultima delle opere rossiniane – con importanti modelli letterari alle spalle (Schiller, Scribe, Shakespeare), già pregne di un linguaggio musicale e di una drammaturgia compiuta e stringente. Sono capolavori musicali per l’affezionato pubblico degli abbonati, che torna a teatro per risentire le celebri arie di Rossini, Bellini, Verdi e Puccini, ma anche per un pubblico neofita, curioso, che entra in teatro per la prima volta, come nel caso di Ravel. Un cartellone contribuisce da un lato alla valorizzazione del patrimonio musicale tradizionale popolare, dall’altro al consolidamento di un pubblico sempre più ampio e diversificato.

Tradizione e innovazione, passato e futuro, preservare senza diventare un polveroso museo ed innovare senza tradire la propria storia: questo lo yin e yang della prossima stagione lirica che presenta spettacoli molto diversi l’uno dall’altro, ma tutti di alto pregio artistico, firmati da registi seri, profondi conoscitori dell’opera: da un’astratta visione a tinte forti di Macbeth (Elena Barbalich) ad una lettura lucida del Guglielmo Tell da parte del regista Arnaud Bernard. La tradizionale e sontuosa Aida (Franco Zeffirelli) cede il passo ad una delicata Sonnambula, allestita da Raul Vazquez, per una lettura moderna e coinvolgente e l’audace dittico composto da Gianni Schicchi e L’heure espagnole che porterà la firma di Carmelo Rifici, fra i registi di spicco del panorama teatrale italiano.

La bacchetta esperta dei direttori di comprovata esperienza, il profondo studio della partitura, l’adesione ad una prassi esecutiva storicamente informata contribuiscono ad una alta qualità delle scelte musicali.

Il ricambio generazionale sarà ben rappresentato dai giovani cantanti scritturati nella stagione lirica e provenienti per lo più dal Concorso AsLiCo, creando in questo modo un eccellente bacino di interpreti in continua maturazione artistica.


GUGLIELMO TELL di Gioachino Rossini

I festeggiamenti rossiniani del 150°anniversario della morte del compositore pesarese, hanno dato il via ad un filone a lui dedicato che si estenderà per un triennio, con titoli che ben si prestano ad un teatro di regia e a ruoli vocali per giovani talenti. Dopo il successo de Il Viaggio a Reims nel 2018, nel 2019 Opera Lombardia affronta per la prima volta Guglielmo Tell, il testamento lirico di Rossini.

Prima di abbandonare definitivamente il mondo operistico, Gioachino Rossini compose un ultimo indimenticabile capolavoro, scegliendo come soggetto il Wilhelm Tell di Friedrich Schiller. Si tratta di una opera epica che narra il complesso processo di liberazione del popolo svizzero, guidato dall’eroe Tell, dalla dominazione austriaca. Composta in pochi mesi, nella placide campagne parigine, il Tell è permeato anche dall’elemento idilliaco/pastorale, che si intreccia all’azione storico-drammatica, ed è esemplificato dall’amore tra il semplice pastore Arnoldo e la nobile principessa Matilde. Natura ridente che accompagna le feste pastorali, natura palpitante che vibra in sintonia con i sentimenti dell’animo femminili (si pensi alla famosa aria Selva opaca), e finalmente natura serena e trionfante che illumina gli insorti e celebra la libertà di un popolo. Un’opera grandiosa (in 4 atti, con azioni coreografiche e scene spettacolari), che debutta in lingua francese all’Opéra di Parigi nell’agosto 1829, poi a Lucca, nella versione italiana, nel settembre 1831.

Per OperaLombardia approda nel nuovo allestimento di Arnaud Bernard, regista francese invitato alcuni fa con una accattivante produzione de L’elisir d’amore. Assistente per anni di Nicolas Joël, Bernard ha avviato un’intensa attività registica che lo ha portato nei maggiori teatri francesi ed internazionali. L’obiettivo principale delle sue regie teatrali è quello di unire tradizione a un ritmo teatrale moderno, essenziale, pulito.

In buca il Maestro Carlo Goldstein, milanese di formazione, la cui elegante e sicura bacchetta torna a dirigere l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, non più con Puccini e Bizet, bensì con Rossini.

Il Guglielmo Tell è uno dei titoli messi a bando dal 70° Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici d’Europa, conclusosi lo scorso 6 gennaio, che ha decretato i seguenti vincitori: Michele Patti (Guglielmo Tell) e Nico Franchini (un pescatore), che debutteranno nella stagione lirica di OperaLombardia al fianco di cantanti professionisti, tra cui Gezim Myshketa, Giulio Pelligra e Matteo Falcier.

Teatro Sociale di Como - Teatro capofila

Teatro Ponchielli di Cremona

Teatro Grande di Brescia

Teatro Fraschini di Pavia

Teatro Donizetti di Bergamo

Guglielmo Tell e La Sonnambula sono opere per giovani artisti e per un giovane pubblico: infatti, sono i due titoli previsti nel 2019 dal Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa dell’AsLiCo il cui obiettivo è di individuare le nuove voci dell’opera, giovani talenti che – selezionati da una prestigiosa giuria internazionale – debuttano un ruolo sui palcoscenici di OperaLombardia, iniziando così i primi passi di una carriera professionale.

Il cast delle due produzioni è coperto dai vincitori e idonei del 70° Concorso AsLiCo.

Come in ogni edizione della tradizionale Stagione d’Opera, l’attenzione dei Teatri di OperaLombardia nella selezione, nella ricerca e nella valorizzazione delle voci e dei talenti è di primaria importanza. Direttori d’orchestra e registi si occupano di guidare e preparare alla professione artistica i giovani interpreti provenienti dal Concorso, accompagnandoli al debutto in palcoscenico e inserendo loro nel complesso meccanismo di prove di regia, prove musicali in rapporto con il palcoscenico, la buca d’orchestra e il pubblico stesso, destinatario del loro lavoro.


L’HEURE ESPAGNOLE di Maurice Ravel

GIANNI SCHICCHI di Giacomo Puccini

Un dittico composto da due atti unici, entrambi caratterizzati da forte spirito umoristico e passionale.

Il primo, musicato da Maurice Ravel, vede la commedia L’Heure Espagnole di Franc-Nohain (pseudonimo dello scrittore Maurice-Étienne Legrand) messa in scena con grande spirito ironico e umoristico, grazie al soggetto e alla possibilità di fondere insieme lo stile di conversazione e il lirismo un pò ridicolo che avvolge l'intera storia, ambientata in una orologeria della vecchia Toledo del XVIII secolo. L'Heure espagnole non è un'opera scritta secondo i canoni consueti con arie, recitativi e scene d'insieme a più voci, se si esclude il quintetto finale, pagina di magistrale eleganza compositiva, ma bensì una gustosa commedia brillante, con rime strambe e con arguti doppi sensi, senza tuttavia cadere nella volgarità. La vicenda, introdotta da un’articolata introduzione orchestrale e divisa in ventuno scene e in un quintetto conclusivo, vede protagonista una piacevole e vivace donna, Concepción, moglie insoddisfatta dell'orologiaio Torquemada. Ella aspetta con impazienza i giovedì mattina quando il marito deve uscire di casa per controllare gli orologi pubblici della città e ne approfitta così per accogliere i suoi corteggiatori.

Umorismo, amore, avidità e ricatto sono i temi principali del secondo atto unico. Gianni Schicchi, opera in un atto su libretto di Giovacchino Forzano, basata su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante Alighieri, vede sulla scena un grande letto a baldacchino attorno al quale si svolge la furfantesca vicenda del protagonista. L’opera debuttò nel 1918 al Metropolitan di New York insieme a Il tabarro e Suor Angelica, con i quali fa parte del Trittico. Delle tre fu quella che riscosse da subito maggiore successo e proprio per questo iniziò ad avere vita autonoma o in abbinamento ad altri atti unici.

La messa in scena del nuovo allestimento di OperaLombardia sarà firmata da Carmelo Rifici,regista di spicco della scena teatrale italiana di cui ricordiamo l’apprezzata messa in scena de I Puritani nel 2012 sempre per il circuito lombardo, mentre la direzione musicale sarà affidata a Sergio Alapont, giovane ma già affermato direttore d'orchestra, che incarna la perfetta unione dello spirito della natale Spagna con quello dell'Italia, sua terra d'adozione.

Teatro Grande di Brescia - Teatro capofila

Teatro Fraschini di Pavia

Teatro Sociale di Como

Teatro Ponchielli di Cremona

Teatro Donizetti di Bergamo

 


LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini

Una delle linee programmatiche di Opera Lombardia è la produzione di opere belcantistiche. Il cosiddetto “stile belcanto”, che fu singolare connubio tra classicità e romanticismo, tra l’equilibrio e il pathos sentimentale delle vicende rappresentate, ha da sempre una nutrita folta di appassionati ascoltatori. L’esaltazione del canto puro, a dispetto di quasi qualunque altro aspetto teatrale (orchestrazione, drammaturgia, trama, …), il cesello e la limpida bellezza di quelle «lunghe melodie, come nessuno ha mai fatto prima» (così diceva Verdi di Bellini), sono alla base del successo delle opere di compositori quali Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini.

E il catanese Bellini – proprio negli stessi anni in cui Rossini a Parigi dava l’addio alle scene con il Guglielmo Tell – componeva in soli due mesi La sonnambula, per la stagione di carnevale del 1830-31 del Teatro Carcano di Milano: nella eccezionale compagnia di canto primeggiavano il tenore Giovanni Battista Rubini e il soprano Giuditta Pasta. La Pasta fu la musa di Bellini che sulle rive del Lago di Como compose quest’opera, e a lei si ispirò nel tratteggiare il delicato personaggio di Amina, celebrandone il mito di un’umanità innocente dai sentimenti puri e incorrotti. Un’opera pastorale che celebra l’amore di due giovani promessi sposi, seppur con qualche intoppo nel dipanarsi della storia: il libretto di Felice Romani, che prende spunto da un balletto-pantomima francese a sua volta derivato da una commedia musicale di Eugene Scribe del 1816, è a lieto fine.

La musica della Sonnambula trova la sua forza espressiva nelle voci dei cantanti ed è ricca di dolcissime e toccanti melodie di ineguagliata bellezza.

La nuova produzione sarà firmata dal giovane regista spagnolo Raul Vazquez e vedrà la brillante direzione di Leonardo Sini, vincitore del prestigioso concorso internazionale “Solti International Conducting Competition”. Assistente di Giampaolo Bisanti, in questi anni si è formato soprattutto nel repertorio sinfonico, per debuttare nel mondo operistico, proprio con il celebre titolo belliniano.

La Sonnambula è uno dei titoli messi a bando dal 70° Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici d’Europa, conclusosi lo scorso 6 gennaio, che ha decretato i seguenti vincitori: Davide Giangregorio (Rodolfo), Veronica Marini (Amina), Giulia Mazzola (Lisa), che debutteranno nella stagione lirica di Opera Lombardia. Ad interpretare Elvino, il tenore russo Ruzil Gatin, vincitore del Concorso AsLiCo nel 2016, che in questi anni ha mosso i primi passi verso un importante percorso musicale.

Teatro Sociale di Como - Teatro capofila

Teatro Ponchielli di Cremona

Teatro Fraschini di Pavia

Teatro Donizetti di Bergamo

 

Guglielmo Tell e La Sonnambula sono opere per giovani artisti e per un giovane pubblico: infatti, sono i due titoli previsti nel 2019 dal Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa dell’AsLiCo il cui obiettivo è di individuare le nuove voci dell’opera, giovani talenti che – selezionati da una prestigiosa giuria internazionale – debuttano un ruolo sui palcoscenici di OperaLombardia, iniziando così i primi passi di una carriera professionale.

Il cast delle due produzioni è coperto dai vincitori e idonei del 70° Concorso AsLiCo.

Come in ogni edizione della tradizionale Stagione d’Opera, l’attenzione dei Teatri di OperaLombardia nella selezione, nella ricerca e nella valorizzazione delle voci e dei talenti è di primaria importanza. Direttori d’orchestra e registi si occupano di guidare e preparare alla professione artistica i giovani interpreti provenienti dal Concorso, accompagnandoli al debutto in palcoscenico e inserendo loro nel complesso meccanismo di prove di regia, prove musicali in rapporto con il palcoscenico, la buca d’orchestra e il pubblico stesso, destinatario del loro lavoro.


MACBETH di Giuseppe Verdi

Ci sono compositori e pagine musicali che mettono d’accordo tutti, dall’appassionato cultore pluriennale al rigoroso critico musicale, dalla fedele abbonata bonaria al severissimo melomane, da studenti a lavoratori, da chi entra per la prima volta a teatro ed ascolta quella celebre melodia a chi l’ha sentita mille e mille volte. Quelle arie, quelle voci, quei personaggi restano impressi indelebilmente nella nostra memoria, nei nostri cuori: alle loro storie ci appassioniamo, perché ritroviamo in esse un pezzo della nostra vita, ci identifichiamo con i loro drammi e passioni, sublimando quelle emozioni in una catarsi teatrale liberatoria.

Non tutti i compositori provocano quell’effetto che di certo Giuseppe Verdi ha sempre avuto immancabilmente sul pubblico. E dunque le sue opere sono entrate a pieno diritto nel repertorio di tutti i teatri del mondo.

Durante la sua lunga e prolifica carriera, Verdi si è più volte rivolto all’amato bardo inglese, celebrandone in musica le pièces teatrali di William Shakespeare. Dopo il Falstaff andato in scena lo scorso anno con grande successo, OperaLombardia mette in scena Macbeth, capolavoro di un Verdi trentenne, che scrive quest’opera per il Teatro alla Pergola di Firenze nel 1847, su libretto di Francesco Maria Piave. Tra profezie di streghe, scene di sonnambulismo e notti sanguinolente, Macbeth è opera onirica, sublime, e veemente. Approderà nel circuito lombardo con un allestimento firmato da Elena Barbalich, regista che “adopera” pochi componenti scenici ai quali affida un evidente valore simbolico. Idea visiva portante è quella di un grande elemento circolare posto, di volta in volta, sul fondo della scena, a sembianza dell’iride di un enorme occhio, o portato in avanti a simulare il tavolo del brindisi o ancora, il cerchio malefico delle streghe dal centro del quale, con indubbia efficacia, spuntano le apparizioni del terzo atto.

Sul podio, un eccellenza tra le bacchette italiane, Gianluigi Gelmetti, direttore d’orchestra tra i più famosi a livello nazionale e internazionale.

Una produzione a tinte forti, elegante ma di grande impatto emotivo, che conquisterà ogni fascia di pubblico.

Teatro Fraschini di Pavia - Teatro capofila

Teatro Sociale di Como

Teatro Grande di Brescia

Teatro Ponchielli di Cremona


AIDA di Giuseppe Verdi

Il secondo titolo verdiano della stagione è Aida, opera drammatica in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, andata in scena al Cairo, per inaugurare l’impresa ciclopica dell’apertura del Canale di Suez e, al contempo, celebrare il nuovo teatro della capitale egiziana, inaugurato con Rigoletto un paio di anni prima. Correva l’anno 1871. Pochi mesi dopo, l’opera ebbe anche una prima italiana, al Teatro alla Scala di Milano (1872). Della vicenda di Aida, schiava etiope innamorata del condottiero “nemico”, a Verdi non interessava l’elemento esotico/etnico, ma l’intimo dramma umano, il conflitto tra sentimenti privati e doveri pubblici, tra l’amore passionale e l’amore di patria. Fu anche il terreno per sperimentare nuove forme derivate dal modello francese del grand opéra. Aida è un “colossal”, un’opera spettacolare, esaltata dall’esteso impiego di danze e cori, dalla celebre scena del trionfo e da una orchestrazione robusta. Se si pensa a questo titolo, solitamente lo si immagina per le grandi rappresentazioni all’aperto, all’Arena di Verona o alle Terme di Caracalla. Eppure Aida è soprattutto la storia di un dramma privato, che investiga – come solo Verdi sa fare – i conflitti interiori e l’introspezione psicologica dei protagonisti Aida, Amneris e Radames. Ed è proprio questa dimensione intima, privata, dei tre personaggi, così amati dal grande pubblico, che l’allestimento di OperaLombardia mette in evidenza. Per la prima volta nei teatri di tradizione lombardi, Aida porta la firma di uno dei più grandi registi d’opera (e di cinema) del mondo, Franco Zeffirelli. Una Aida, in cui i limiti di spazio e di risorse diventano un’opportunità creativa per sondare altri terreni: lo scavo psicologico dei personaggi tocca le corde più intense; scene e costumi minuziosi e quasi da videogame realistico.

L’opera sarà ripresa da Stefano Trespidi e diretta da Francesco Cilluffo, ben noto al pubblico di OperaLombardia per i numerosi inviti delle scorse stagioni.

Teatro Ponchielli di Cremona - Teatro capofila

Teatro Fraschini di Pavia

Teatro Sociale di Como

Teatro Grande di Brescia

Teatro Donizetti di Bergamo


STAGIONE D’OPERA2019

Teatro Sociale di Como 26 e 28 settembre

Teatro Ponchielli di Cremona 4 e 6ottobre

Teatro Grande di Brescia 11 e 13ottobre

Teatro Fraschini di Pavia 17 e 19 gennaio 2020

Teatro Donizetti di Bergamo 24 e 26 gennaio 2020

GUGLIELMO TELL

opera in quattro atti su libretto di Victor-Joseph-Etienne de Jouy e Hippolyte Bis

dal dramma Wilhelm Tell di Friedrich Schiller e dal racconto La Suisse libre di Jean-Pierre

Traduzione italiana di Calisto Bassi

musica Gioachino Rossini

direttore Carlo Goldstein

regia Arnaud Bernard

interpreti principali

GuglielmoGemiz Myshketa/Michele Patti

Arnoldo Giulio Pelligra/Matteo Falcier

Matilde Marigona Qerkezi/Clarissa Costanzo

Gualtiero Farst Davide Giangregorio

Nuovo Allestimento

_______________________________________________________________________________

Teatro Grande di Brescia 27 e 29 settembre

Teatro Fraschini di Pavia 4 e 6 ottobre

Teatro Sociale di Como 10 e 12 gennaio 2020

Teatro Ponchielli di Cremona 17 e 19 gennaio 2020

L’HEURE ESPAGNOLE

opera in un atto su libretto di Franc-Nohain

musica Maurice Ravel

direttore Sergio Alapont

regia Carmelo Rifici

interpreti principali

ConcepciónAntoinette Dennefeld

TorquemadaJean-François Novelli

Gonzalve Didier Pieri

RamiroValdis Jansosn

Don Inigo Gomez Andrea Concetti

***

GIANNI SCHICCHI

opera comica in un unico atto su libretto di Giovacchino Forzano

musica Giacomo Puccini

direttore Sergio Alapont

regia Carmelo Rifici

interpreti principali

Gianni SchicchiSergio Vitale

LaurettaLavinia Bini

ZitaAgostina Smimmero

RinuccioPietro Adaini

Nuovo Allestimento

________________________________________________________________________________

Teatro Sociale di Como 24 e 26 ottobre

Teatro Ponchielli di Cremona 6 e 8 dicembre

Teatro Fraschini di Pavia 13 e 15 dicembre

Teatro Donizetti di Bergamo 10 e 12 gennaio 2020

LA SONNAMBULA

opera semiseria in due atti su libretto di Felice Romani

musica Vincenzo Bellini

direttore Leonardo Sini

regia Raùl Vàzquez

interpreti principali

ElvinoRuzil Gatin/Edoardo Milletti

AminaVeronica Marini

LisaGiulia Mazzola

Il Conte RodolfoDavide Giangregorio

AlessioLuca Vianello

TeresaSofia Janelidze

Nuovo Allestimento

Teatro Fraschini di Pavia 25 e 27ottobre

Teatro Sociale di Como 1 e 3 novembre

Teatro Grande di Brescia 14 e 16 novembre

Teatro Ponchielli di Cremona 22 e 24 novembre

MACBETH

opera lirica in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave

tratto da Macbeth di William Shakespeare

musica Giuseppe Verdi

direttore Gianluigi Gelmetti

regiaElena Barbalich

interpreti principali

Macbeth Angelo Veccia

Banco Alexey Birkus

Lady Macbeth Silvia Dalla Benetta

Dama di Lady MacbethKatarzyna Medlarska

MacduffGiuseppe Di Stefano

Malcolm Alessio Fantoni

Teatro Ponchielli di Cremona 15 e 17 novembre

Teatro Fraschini di Pavia 21 e 23 novembre

Teatro Sociale di Como 29 novembre e 1 dicembre

Teatro Grande di Brescia 6 e 8 dicembre

Teatro Donizetti di Bergamo 13 e 15dicembre

AIDA

opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni

basata su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette

musica di Giuseppe Verdi

direttore Francesco Cilluffo

regia Franco Zeffirelli ripresa da Stefano Trespidi

interpreti principali

AidaMaria Teresa Leva

RadamesSamuele Simoncini

Amneris Cristina Melis

AmonasroLeon Kim

Ramfis Fabrizio Beggi

Il Re d’EgittoFrancesco Milanese

_______________________________________________________________________________

______________________________________________________

ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO

CORO OPERALOMBARDIA

Maestri del coro

Diego Maccagnola, Massimo Fiocchi Malaspina

Guglielmo Tell e La Sonnambula sono opere per giovani artisti e per un giovane pubblico: infatti, sono i due titoli previsti nel 2019 dal Concorso per Giovani Cantanti Lirici d’Europa dell’AsLiCo il cui obiettivo è di individuare le nuove voci dell’opera, giovani talenti che – selezionati da una prestigiosa giuria internazionale – debuttano un ruolo sui palcoscenici di OperaLombardia, iniziando così i primi passi di una carriera professionale.

Il cast delle due produzioni è coperto dai vincitori e idonei del 70° Concorso AsLiCo.

Come in ogni edizione della tradizionale Stagione d’Opera, l’attenzione dei Teatri di OperaLombardia nella selezione, nella ricerca e nella valorizzazione delle voci e dei talenti è di primaria importanza. Direttori d’orchestra e registi si occupano di guidare e preparare alla professione artistica i giovani interpreti provenienti dal Concorso, accompagnandoli al debutto in palcoscenico e inserendo loro nel complesso meccanismo di prove di regia, prove musicali in rapporto con il palcoscenico, la buca d’orchestra e il pubblico stesso, destinatario del loro lavoro.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.