Puccini torna al Regio 

Stagione d’Opera e di Balletto 2019-2020

TOSCA

Daniel Oren sul podio di Orchestra e Coro del Regio

Il sontuoso spettacolo è firmato da Mario Pontiggia e Francesco Zito

Teatro Regio, martedì 15 ottobre 2019 ore 20

locandina e info

ATTENZIONE 
A causa di un'indisposizione, il direttore Daniel Oren ha dovuto rinunciare alle prime quattro recite di Tosca, dal 15 al 19 ottobre. Il Teatro Regio ringrazia il maestro Lorenzo Passerini che ha accettato di sostituirlo con breve preavviso.

Martedì 15 ottobre, alle ore 20, va in scena Tosca di Giacomo Puccini, titolo che si alterna a Les Pêcheurs de perles di apertura di Stagione. Daniel Oren dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, in uno spettacolo firmato Mario Pontiggia e Francesco Zito, proveniente dal Teatro Massimo di Palermo. Anna Pirozzi e Marcelo Álvarez vestiranno i panni di Floria Tosca e Mario Cavaradossi. Il Coro è istruito da Andrea Secchi, il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” è preparato da Claudio Fenoglio.

Talento precocissimo, vincitore nel 1975 del concorso Karajan, il maestro Daniel Oren ha dedicato buona parte della sua lunga e prestigiosa carriera musicale all’Italia e al teatro musicale italiano, specializzandosi nel repertorio operistico tra Ottocento e Novecento; dopo l’apprezzatissima Madama Butterfly della passata Stagione, Oren torna sul podio del Regio per questa Tosca, da lui già diretta al Teatro Massimo di Palermo.

La regia è di Mario Pontiggia, le scene e i costumi sono di Francesco Zito e luci di Bruno Ciulli. Il magnifico allestimento, di impianto tradizionale, fa da cassa di risonanza alla forte valenza pittorica della musica pucciniana, proiettando lo spettatore in uno spazio opulento, ma opprimente, visivamente dominato dai simboli della Roma papalina: dal taglio prospettico della cupola di Sant’Andrea della Valle dell’atto primo, ai ridondanti e grevi arredi di Palazzo Farnese – covo del diabolico Scarpia, alcova e camera di tortura insieme –, fino al tragico epilogo sulla terrazza di Castel Sant’Angelo, dove lo stemma papale fa da letterale e simbolico sfondo alla morte di Tosca.

Una delle opere più amate di sempre, Tosca nel 1900 fu una rivoluzione, aprendo una nuova pagina dell’opera italiana e la strada a un Puccini ormai del tutto maturo, maestro nel dipingere musicalmente un ambiente che non fa solo da sfondo, bensì da motore al dramma stesso: la Roma del 1800, dominata dalla crudele polizia vaticana, tra bigottismo, violenza e fasto. Sullo sfondo, la battaglia di Marengo, Napoleone e le tensioni politiche dei repubblicani.

Illica e Giacosa delineano un impianto drammatico perfetto, con unità di tempo, luogo e azione. Nel libretto, in tre atti, la velocità d’azione e la costante tensione drammatica lasciano spazio al Puccini melodico delle grandi arie – tra le più belle della storia dell’opera – e all’intensa caratterizzazione psicologica dei personaggi, sottolineata dalla finezza nell’uso dei temi conduttori.

Tosca, primadonna di teatro eppure così genuina nel mostrare le sue passioni – amore, odio e gelosia che la porteranno alla tragedia – sarà interpretata dalla limpida e sicura voce di Anna Pirozzi che, dopo il debutto nel 2012 proprio sul palcoscenico torinese nel ruolo di Amelia (Un ballo in maschera), ha vestito i panni delle primedonne verdiane, ma anche pucciniane e veriste nei maggiori teatri mondiali, affermandosi come uno dei soprani drammatici più quotati del momento. Il grande MarceloÁlvarez interpreta l’impetuoso Mario Cavaradossi, uno dei ruoli più apprezzati nel suo ampio repertorio. Álvarez, nel suo importante percorso artistico, si è accostato con sicurezza al belcanto, così come ai titoli verdiani e al verismo; l’impervia parte vocale pucciniana, che spazia dagli slanci romantici ed eroici al lirico struggimento di «E lucevan le stelle», è stata immortalata dal tenore argentino in un DVD inciso live nel 2011 al Metropolitan Opera di New York. Un altro artista di consolidata fama internazionale, Ambrogio Maestri, sarà Vitellio Scarpia.

Nel corso delle dieci recite, dal 15 al 29 ottobre, nei ruoli principali si alterneranno: Davinia Rodriguez (Tosca), Jonathan Tetelman (Cavaradossi) Gevorg Hakobyan (Scarpia). Completano il cast: Roberto Abbondanza (il sagrestano), Bruno Lazzaretti (Spoletta), Romano Dal Zovo (Angelotti) e Gabriel Alexander Wernick (Sciarrone).

La diretta radio dell’opera, curata da Susanna Franchi, andrà in onda su Rai Radio 3 martedì 15 ottobre alle ore 20.

Per le Conferenze del Regio, mercoledì 9 ottobre alle ore 17.30, presso il Foyer del Toro del Teatro, Oreste Bossini, affiancato dal soprano Anna Pirozzi, curerà l’incontro di presentazione dal titolo: Tosca. Il lato oscuro di Puccini. L’ingresso è libero.

Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.teatroregio.torino.it senza costi di commissione e su www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Prezzi dei biglietti: recita del 15 ottobre € 160 - 125 - 105 - 80 - 55; recite del 19, 22, 24 e 27 ottobre € 100 - 90 - 80 - 70 - 30; recite del 16, 18, 23 e 25 ottobre € 90 - 80 - 70 - 65 - 30; recita del 29 ottobre € 60 - 55 - 50 - 45 - 30. Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 e del 10% per gli over 65 (esclusa la recita del 29/10). Con la 18app è possibile l’acquisto di biglietti (in qualsiasi settore) al costo di € 25 per la serata inaugurale del 15 ottobre. Un’ora prima degli spettacoli, eventuali biglietti ancora disponibili sono in vendita con una riduzione del 20% sul prezzo intero (ad eccezione del 29 ottobre).

Per ulteriori informazioni: Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.

 #toscaTRT


TOSCA

Melodramma in tre atti

Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa

dal dramma La Tosca di Victorien Sardou

Musica di Giacomo Puccini

Personaggi Interpreti

Floria Tosca, celebre cantante soprano Anna Pirozzi /Davinia Rodriguez*

Mario Cavaradossi, pittore tenore Marcelo Álvarez /Jonathan Tetelman*

Il barone Vitellio Scarpia,

capo della polizia baritono Ambrogio Maestri/Gevorg Hakobyan*

Il sagrestano baritono Roberto Abbondanza

Spoletta, agente di polizia tenore Bruno Lazzaretti

Cesare Angelotti, console

della Repubblica Romana basso Romano Dal Zovo

Sciarrone, gendarme baritono Gabriel Alexander Wernick

Direttore d’orchestra Daniel Oren

Regia Mario Pontiggia

Scene e costumi Francesco Zito

Luci Bruno Ciulli

Maestro del coro di voci bianche Claudio Fenoglio

Maestro del coro Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO

Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” di Torino

Allestimento Teatro Massimo di Palermo

Teatro Regio

Martedì 15 Ottobre 2019 ore 20

Mercoledì 16 Ottobre 2019* ore 20

Venerdì 18 Ottobre 2019* ore 20

Sabato 19 Ottobre 2019 ore 15

Martedì 22 Ottobre 2019 ore 20

Mercoledì 23 Ottobre 2019* ore 20

Giovedì 24 Ottobre 2019 ore 20

Venerdì 25 Ottobre 2019* ore 20

Domenica 27 Ottobre 2019 ore 15

Martedì 29 Ottobre 2019* ore 15

TOSCA

di Giacomo Puccini

Giacomo Puccini pensava già a Tosca nel 1895, quando La bohème non era ancora terminata. Con quest’opera, il compositore affronta una drammaturgia lontana da quella che aveva caratterizzato Manon Lescaut e La bohème, opere dallo sviluppo frammentario, dove l’approfondimento psicologico prevale sull’intreccio. Il confronto di personaggi nell’ambito di un’azione serrata e lineare, in cui si esaltano passioni elementari e si esaspera la tensione emotiva, su uno sfondo storico che legittima letture in chiave etico-politica, avvicinano Tosca a una drammaturgia analoga a quella della tradizione incarnata da Verdi e proseguita dagli autori veristi. Non a caso Verdi stesso aveva manifestato interesse per il dramma, e sintomaticamente in Tosca, la più verdiana delle opere di Puccini, giganteggia un personaggio affidato al registro di baritono. Nel libretto, il personaggio di Scarpia è portato in primo piano, diventando un eroe negativo dalla complessità psicologica affascinante. Nel sadismo di Scarpia – efferato e devoto, sensuale e aristocraticamente distaccato – Mosco Carner riconosce un tratto tipico dell’arte fin de siècle: la rappresentazione dell’emozione erotica nella sua dimensione patologica.

Tosca fu eseguita al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, alla presenza della regina Margherita, e fu accolta con disorien­tamento da pubblico e critica. Sull’opera è sempre pesato l’e­quivoco di un presunto sbandamento di Puccini in direzione verista. Ma la scelta di una drammaturgia più lineare e la ricerca di un’elevatezza tragica che si traduce in una maggiore tensione della vocalità, non dovrebbero far passare in secondo piano gli elementi di continuità con i precedenti successi di Puccini (il personale ricorso a Leitmotive nell’uso di “reminiscenze logiche”, la costruzione melodica “a mosaico”, la correlazione tra i nuclei motivici, l’uso simbolico dei piani tonali), rispetto ai quali i materiali musicali si presentano se mai ulteriormente affinati per caratterizzare psicologie ambigue e complesse.

ATTO I

A Roma, nel 1800, il prigioniero politico Cesare Angelotti, evaso dalla prigione, cerca rifugio in Sant’Andrea della Valle. Il pittore Mario Cavaradossi, che vi sta dipingendo, lo soccorre e lo aiuta a nascondersi, quando sopraggiunge la sua amante Floria Tosca. La celebre cantante è insospettita dall’atteggiamento di Cavaradossi. Quando riesce a congedarla, Cavaradossi si allon­tana con Angelotti. Intanto si prepara la celebrazione del Te Deum per festeggiare la (presunta) sconfitta di Napoleone a Marengo. Il clima gioioso è spento dall’ingresso del barone Scarpia, il sinistro capo della polizia, sopraggiunto sulle tracce di Angelotti. Ritorna anche Tosca la cui gelosia, risvegliata dall’assenza del pittore, è alimentata da Scarpia, che conta di manovrarla a proprio vantaggio. Tosca si allontana furente, pedinata dai poliziotti. Durante il Te Deum Scarpia, in preda a una morbosa eccitazione, pregusta la cattura di Cavaradossi e la conquista di Tosca.

ATTO II

Scarpia sta cenando a palazzo Farnese. Da un salone attiguo giunge la voce di Tosca, che esegue una cantata per la vittoria. Cavaradossi, catturato dai poliziotti, è condotto al cospetto di Scarpia e interrogato perché riveli il nascondiglio di Angelotti. La sua resistenza non è fiaccata neppure dalla tortura ma Tosca, intanto sopraggiunta, è sconvolta dalle grida dell’amante e rivela il nascondiglio di Angelotti. Rimasto solo con lei, Scarpia la ricatta: se gli si concederà, lei e Cavaradossi saranno liberi. Tosca acconsente e Scarpia finge di ordinare per Cavaradossi una fucilazione simulata. Ma mentre compila il salvacon­dotto, Tosca si impadronisce di un coltello e, quando l’uomo le si accosta per abbracciarla, lo uccide.

ATTO III

All’alba, sulla piattaforma di Castel Sant’Angelo, Cavaradossi si prepara ad affrontare la fucilazione. Tosca lo raggiunge, e mostrandogli il salvacondotto gli spiega che dovrà fingere di cadere sotto la scarica a salve del plotone di esecuzione. Ma quando i soldati si allontanano, Tosca si trova ad abbracciare il cadavere dell’amante. Intanto i poliziotti hanno scoperto l’uccisione di Scarpia e si precipitano per arrestarla: ma Tosca preferisce gettarsi nel Tevere, invocando la giustizia divina.

TOSCA

Prezzi dei biglietti

Recita del 15 ottobre:€ 160 - 125 - 105 - 80 - 55

Recite del 19, 22, 24 e 27 ottobre: € 100 - 90 - 80 - 70 - 30

Recite del 16, 18, 23 e 25 ottobre: € 90 - 80 - 70 - 65 - 30

Recita del 29 ottobre: € 60 - 55 - 50 - 45 - 30

Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65

(riduzioni non valide per la recita del 29 ottobre)

18app: posto unico € 25 per la recita del 15 ottobre (per l’eventuale accompagnatore è previsto un biglietto con uno sconto del 50%); condizioni valide fino a esaurimento dei posti riservati all’iniziativa

Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero

(riduzione non valida per la recita del 29 ottobre)

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