L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Inventare il tempo

18.55 Mozart - La notte delle Dissonanze

19.50 Chopin - La Padrona di casa

Un programma scritto e condotto da Sandro Cappelletto, regia di Angelo Bozzolini

La grande musica raccontata attraverso uno spettacolo di parole e suoni eseguiti dal vivo. È la serie in otto puntate “Inventare il tempo“, condotta dal giornalista e storico della musica Sandro Cappelletto, che Rai Cultura propone dal 9 al 30 novembre ogni sabato pomeriggio su Rai5 per lo spazio “Sabato classica”. In ogni puntata, le creazioni più alte della musica da camera vengono scomposte e ricomposte attraverso un costante dialogo tra il narratore Sandro Cappelletto e gli interpreti chiamati a interrogarsi sulle ragioni del compositore, per aiutare il pubblico a comprendere un momento musicale. Tra i capolavori proposti dal vivo, le “Variazioni Goldberg” di Bach, il “Quartetto delle dissonanze” di Mozart, il “Quintetto con pianoforte” di Šostakovič, il “Quartetto per la fine del Tempo” di Olivier Messiaen, i “Canti polacchi” di Chopin. Intervengono nelle varie puntate alcuni grandi nomi delle sale da concerto: Ramin Bahrami, Alessandro Carbonare, Michele Campanella, Gabriele Geminiani. E due celebri soprani: Daniela Mazzucato e Michela Sburlati. Si comincia sabato 9 novembre alle 18.55 con la puntata dal titolo “La notte delle Dissonanze”, che propone il Quartetto K 465 n. 19 in do maggiore di Mozart. Tra gli interpreti, il Quartetto Guadagnini (Fabrizio Zoffoli, violino; Giacomo Coletti, violino; Margherita Di Giovanni, viola; Alessandra Cefaliello, violoncello). Una sera, nella sua casa al centro di Vienna, davanti a sua moglie, al padre, a Franz Haydn, il più celebre compositore del tempo, Mozart dà vita a tre nuovi quartetti per archi. Quando verranno pubblicati, sarà violentemente criticato. Perché inizia con un misterioso Adagio, che rompe tutte le regole? È il fascino segreto del "Quartetto delle Dissonanze", dove vive la sua più intima bellezza. A seguire alle 19.50, la puntata dal titolo “La padrona di casa” che propone brani per pianoforte e tre canti polacchi di Chopin. Interpreti: Daniela Mazzucato, canto e recitazione; Marco Scolastra, pianoforte. Fryderyk Chopin e George Sand: un genio del pianoforte, "bello, fragile, malato, viziato come un principe d'Oriente" e una scrittrice che firmava i suoi romanzi con un nome da uomo. Tra Parigi, la campagna francese, Palma de Mallorca, il racconto della loro relazione, totale e tormentata, tra estrema visibilità pubblica e difficile intimità. Lui la chiamava così: "Buongiorno, Signora padrona di casa". Lei ne rideva, si sentiva lusingata. E quando, per evitare "miserabili insinuazioni", lui la lascia, lei scopre di avere ancora bisogno della sua musica.

In ogni puntata, il programma prova a illuminare la storia e la struttura dell’opera prescelta, talvolta anche uscendo dal set per proporre immagini capaci di contestualizzare il luogo e il tempo della sua creazione. Il set non è uno studio televisivo, ma un ambiente reale. Sono stati scelti interni di palazzi romani, in gran parte sedi di istituzioni culturali europee: sentiremo Mozart e Schubert nella biblioteca del Forum Austriaco di Cultura, Bach e Messiaen al Goethe Institut, Chopin nel salone dell’Istituto Polacco, Gesualdo nel cinquecentesco Palazzo Caetani.


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