L’Ape musicale

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Il festival cresce con una prima assoluta

DONIZETTI OPERA 2019:

nel cantiere dei restauri del Teatro Donizetti la prima messa in scena assoluta dell’ Ange deNisida con la regia di Micheli, al Sociale da non perdere la nuova edizione critica di Lucrezia Borgia diretta da Frizza e ancora Pietro il Grande per #donizetti200

Nel 2019 il festival cresce e presenta un titolo operistico in più rispetto agli anni precedenti

Nelle locandine brillano Carmela Remigio, artista in residenza 2019, Alessandro Corbelli e Roberto De Candia al debutto al Donizetti Opera, il ritorno del tenore-rivelazione Xabier Anduaga. Sul podio, accanto al direttore musicale, si alternano Rinaldo Alessandrini, Corrado Rovaris e Jean-Luc Tingaud.

Bergamo proclamata in Comune “Città di Gaetano Donizetti”

Teatro Donizetti e Teatro Sociale, dal 12 novembre all’1 dicembre 2019

Manca poco più di un mese alla quinta edizione del Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco e affidato alla direzione artistica di Francesco Micheli: prima novità del 2019, la programmazione prolungata, grazie anche a un terzo titolo operistico. In questo modo si rafforza ulteriormente la formula che vede le opere intrecciarsi nei tre fine settimana intorno al Dies natalis (29 novembre) insieme una serie di appuntamenti quotidiani (prove aperte per gli under30, uno spettacolo per bambini, concerti da camera, musica sacra, recital vocali), formando un cartellone indirizzato a un pubblico sempre crescente sia locale, sia internazionale.

Il progetto di riscoperta donizettiana va di pari passo con la vita della città: l’amministrazione comunale, infatti, pochi mesi fa fa ha proclamato Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dandone anche traccia in una rinnovata segnaletica stradale. In questa atmosfera di partecipazione collettiva ci si prepara ad accogliere, dal 12 novembre all’1 dicembre prossimi, la “pacifica invasione” di appassionati provenienti da tutto il mondo. Resta costante l’attività di studio e ricerca sull’eredità e la codifica dell’identità musicale operistica di Donizetti, affidata alle cure della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti, diretta da Paolo Fabbri.

Il festival Donizetti Opera 2019 si apre con un Gala inaugurale, giovedì 14 novembre al Teatro Sociale: sul podio il direttore musicale del Festival Riccardo Frizza alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI in un programma dedicato alle musiche del compositore orobico. Solisti il soprano Carmela Remigio, artista in residenza dell’edizione 2019 del Festival, e il baritono Alessandro Corbelli al suo debutto al Donizetti Opera, affiancati da altri “debuttanti” d’eccezione come il soprano Marta Torbidoni, il tenore Konu Kim e il baritono Florian Sempey.

Nel giorno del Dies natalis di Gaetano Donizetti, venerdì 29 novembre, nella Basilica di Santa Maria Maggiore sarà eseguita la sua Messa di Gloria, nuovo tassello della riscoperta del repertorio sacro del compositore affidato alla bacchetta di Corrado Rovaris, sul podio dell’Orchestra Donizetti Opera.

Per proseguire il ciclo #donizetti200 – la messa in scena ogni anno di un’opera di Donizetti che compie due secoli – è stato scelto il titolo del 1819 Pietro il Grande kzar delle Russie (15 e 23 novembre, 1 dicembre; anteprima under30 il 12 novembre), con la partitura curata da Maria Chiara Bertieri in base alle due uniche fonti superstiti: il manoscritto autografo (conservato all’Archivio Storico Ricordi) e una copia manoscritta del solo primo atto senza la sinfonia (conservata al Museo Donizettiano di Bergamo). Maestro concertatore sarà Rinaldo Alessandrini, specialista del repertorio antico e del recupero delle prassi esecutive, alla guida della nuova compagine orchestrale promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti e denominata Gli originali, nata dall’incontro con Enrico Casazza e dal desiderio di Frizza e Micheli di proporre l’esecuzione delle opere del primo Ottocento con strumenti storici. Gli originali saranno impegnati anche negli attesi concerti nelle dimore storiche bergamasche. La regia è invece affidata a Ondadurto Teatro composto da Marco Paciotti e Lorenzo Pasquali, ideatori anche dei macchinari e delle scenografie per uno spettacolo improntato sulla loro consueta ed espansiva fisicità; i costumi saranno firmati da K.B. Project e le luci da Marco Alba. Il cast vocale vede nei panni di Pietro il baritono Roberto De Candia, anche lui al debutto al Donizetti Opera. Il ruolo di Caterina è affidato a Loriana Castellano, quello di Madama Fritz a Paola Gardina. Francisco Brito come Carlo Scavronski, e Ser Cuccupis invece Marco Filippo Romano.

Grandissima l’attesa per la prima mondiale in forma scenica dell’opera L’ange de Nisida (16 e 21 novembre), partitura che si credeva perduta dopo il mancato debutto nel 1839 e che invece è stata recuperata e ricostruita da Candida Mantica, giovane ricercatrice calabrese con un dottorato alla Southhampton University, che ha lavorato per otto anni sui fogli manoscritti alla Bibliothèque Nationale de France di Parigi, sparpagliati in 18 contenitori nei quali è riuscita a identificare circa 470 pagine manoscritte di Donizetti, grazie anche alla copia di una bozza del libretto conservata a Bergamo. Alla ricostruzione filologica farà da cornice la ricostruzione edilizia, perché l’opera ritrovata (già eseguita nell’estate 2018 a Londra in forma di concerto) verrà finalmente messa in scena nel cantiere del Teatro Donizetti prossimo alla completa riapertura. L’allestimento della “doppia rinascita” – con la regia di Francesco Micheli, le scene di Angelo Sala e i costumi di Margherita Baldoni –, indicato a livello internazionale come avvenimento imperdibile, sta suscitando con grande anticipo l’interesse del pubblico e della critica e sono già pervenute decine di richieste di prenotazione e accredito. L’Orchestra Donizetti Opera sarà diretta da Jean-LucTingaud, conFlorian Sempeynel ruolo diDon Fernand d’Aragon,Paul Gaycome Le Moine,Konu Kim sarà Leone de Casaldi. Il soprano Lidia Fridman – giovanissima interprete russa diventitré anni, messasi in evidenza la scorsa estate al Festival della Valle d’Itria – nei panni della Comtesse Sylvia de Linarès, sostituisce la prevista Salome Jicia che ha rinunciato alla produzione, su consiglio medico, perché è in avanzato stato di gravidanza.

Terzo titolo operistico è uno dei capolavori più amati di Donizetti, Lucrezia Borgia (22, 24 e 30 novembre; anteprima under 30 il 20 novembre), in una messa in scena basata sulla nuova edizione a cura di Roger Parker e Rosie Ward, che riprende la fondamentale collaborazione con Casa Ricordi (da trent’anni portabandiera dell’Edizione critica nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti in accordo con il Comune di Bergamo e con la Fondazione Teatro Donizetti). L’esecuzione è affidata alla bacchetta di Riccardo Frizza (Carla Delfrate sarà sul podio il 30 novembre) che dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Nel ruolo del titolo il soprano Carmela Remigio e, nellevesti di Gennaro, il tenoreXabier Anduaga – entrambi reduci dai successi nel Castello diKenilworth –;quindiMarko Mimicasarà Don Alfonso d’Este,Varduhi Abrahamyan sarà Maffio Orsini. Il nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti con la regia di Andrea Bernard, le scene e i costumi ideati rispettivamente da Alberto Beltrame e Elena Beccaro e luci di Marco Alba, è frutto di una importante coproduzione territoriale con la Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, laFondazione Teatri di Piacenza e la Fondazione Ravenna Manifestazioni e la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, dove lo spettacolo sarà messo in scena subito dopo le date bergamasche.

Due saranno le compagini corali coinvolte nelle produzioni: il Coro Donizetti Opera diretto da Fabio Tartari sarà impegnato per ilGala inaugurale, laMessa di Gloriae inPietro il GrandeeAnge de Nisida; ilCoro del Teatro Municipale di Piacenzadiretto daCorrado Casatiè invecenella Lucrezia Borgia.

Continua e cresce anche la sezione Donizetti Educational, per dare risalto alla figura di Donizetti come “Maestro di Emozioni” ed esaltare la multidisciplinarità intrinseca nell’opera stessa. Anche per l’anno scolastico 2018/2019 è in programma un insieme di attività didattiche e formative legato ai titoli del festival Donizetti Opera. Il progetto, costituito da un ventaglio di proposte ampio e diversificato, si adatterà alle diverse fasce d’età e ai vari gradi di scuola, favorendo non solo un avvicinamento all’opera, ma anche un coinvolgimento efficace ed avvincente.

Gli istituti primari e secondari di primo grado potranno assistere a una inedita versione preparata per loro a partire dall’opera Pietro, il Grande, che si intitola Pietro il Piccolo (27, 28, 29 novembre). Gli insegnanti potranno frequentare un percorso di formazione condotto dai registi e dall’ufficio didattico, durante il quale verranno presentate l’opera e le attività che fanno gli studenti durante lo spettacolo, brani cantati, travestimenti e oggetti costruiti in classe. La riduzione dell’opera e le attività didattiche ad essa collegate sono frutto del lavoro condiviso insieme all’ufficio didattico selezionato nel 2018 da “Donizetti con una Z”.

Nella seconda parte dell’anno scolastico le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado potranno svolgere un’attività di scoperta di Donizetti, attraverso una visita interattiva della Casa natale e del Teatro Sociale e un’esperienza diretta laboratoriale di uno dei codici dell’opera lirica (visivo, verbale e musicale), anche attraverso una progressione didattica di più incontri svolta direttamente a scuola.

Gli istituti secondari di secondo grado invece potranno accedere alle prove generali di Pietro, ilGrande (12 novembre) e Lucrezia Borgia (20 novembre), alle quali arriveranno preparati grazie adun percorso di formazione interattivo di formazione all’opera svolto in classe da nostri collaboratori.


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